Videogiochi > Final Fantasy Crossovers
Segui la storia  |       
Autore: AlekHiwatari14    19/11/2017    2 recensioni
Oblitus, luogo dei dimenticati. Posto in cui la square ha gettato i suoi capolavori che per un motivo o per un altro hanno archiviato. E' proprio in questo posto in cui si trova Stella e non solo lei.
Da ormai più di un anno in quel posto ha già incontrato un bel po' di persone come lei, che ancora non hanno dimenticato il loro compito e i loro sentimenti.
Infatti, ella stessa possiede ancora dentro di se un amore eterno per Noctis, ormai sposo di Lunafreya e uomo irraggiungibile per lei.
Abituata a quella realtà, cercherà di andare avanti, ma un evento inaspettato la porterà ad affrontare un viaggio insieme ai suoi compagni per portare qualcuno nel suo luogo d'origine ed affrontare colui che l'ha portata in quel luogo. Ardyn.
{Personaggi di Final fantasy:I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV , XV, DISSIDIA, Kingdom Hearts, TYPE-0, VERSUS XIII...}
Presenza di nuovi personaggi.
Coppie: Firion x Lightning / Stella x Noctis x Lunafreya x Nyx / Sephiroth x Edea/ Zack x Aerith / Rasler x Ashe / Vaan x Terra
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6.

*Lucis*

Sono di ritorno, stremato dal peso di quel soldato che ho portato sulle spalle a quella pazza di Xion. Spero solamente di non aver fatto una scemenza e che quel nessuno mantenga la promessa di aiutarmi a trovare la keyblade.
Ancora non comprendo il motivo per cui mi ha cercato un cuore.
I nessuno non erano alla ricerca dei propri cuori? Se è così perchè ne ha voluto uno qualunque?
Sono tormentato dai pensieri e dai dubbi. La speranza di aiutare Wol è enorme mentre mi addentro nel bosco per raggiungere l'abitazione di Moguri che è poco distante.
D'un tratto mi sento chiamare:"Lucis!"
E' una voce femminile e familiare che mi fa voltare.
Occhi azzurri e capelli neri lunghi dall'aspetto molto simile a Gentiana ed è completamente diversa da lei. Infatti, io la conosco fin troppo bene. E' Meia.



Odio averla tra i piedi, ma non perchè lei mi da fastidio, il problema ne è un altro.
Siamo su Oblitus e i creatori potrebbero dividerci da un momento all'altro.
"Ehm... potresti evitare di seguirmi?" Domando avanzando il passo per allontanarmi da lei.
"Ah... perchè continui a comportarti così?"
"A comportarmi come?"
"Mi stai evitando come se fossi una peste." Fa notare, mentre incomincia ad aumentare anche lei il passo per raggiungermi.
"Che domande? Mi pare di avertelo già detto! Non ti voglio tra i piedi."
"Ma perchè?" Continua a chiedermi facendomi fermare e voltare verso di lei esausto.
"Perchè? Che razza di domande fai? Siamo su Oblitus. Qualcuno di noi potrebbe essere ripreso da un momento all'altro e cambiare carattere, atteggiamento e ricordi in meno di un attimo. Lo sai bene. Quindi, anche se mi piacessi, e devo ammettere che non sei male ne di carattere ne d'aspetto, non ho alcuna intenzione di impegnarmi in una storia. Non avrebbe senso. Insomma! Guardami! Sono stato fatto per scherzo e non ho nemmeno un vero e proprio carattere se non quello opposto a Lightning essendo la fotocopia inversa di lei." Cerco di metterle in chiaro la cosa per poi voltarmi e continuare a camminare.
Abbassa il volto pensieroso, per poi avanzare verso di me per dire la sua:"Fotocopia o no, tu sei l'unico qui su Oblitus che mi piace veramente. Mi sei stato vicino nei momenti più difficili e quindi credo che se siamo qui e il destino ci ha fatti incontrare, un motivo deve esserci, no?"
"Certo. Il motivo è che siamo incompleti o semplicemente archiviati, Meia. Insomma! Non si è mai sentito nella storia di Final Fantasy l'esistenza di una strega blu o maga blu che tu sia, quindi accettalo! Eri semplicemente un'idea!" Le dico voltandomi verso di lei. E' la verità infondo.
So che dovrei avere un po' più di tatto, ma in queste situazioni non so proprio come comportarmi e incomincio a parlare molto... fin troppo quando dovresti stare semplicemente zitto.
Me ne rendo conto. Sono una vera frana.
"Ecco. E' questo che mi piace di te."
"Che?"
"Dici le cose in faccia, che facciano male o meno. Dunque, dimmi, cos'è che non ti va di me? Forse è proprio il fatto che ho la magia? Sappi che posso sempre rinunciare a..."
La cosa si sta mettendo realmente male. Quando Meia fa così vado completamente in tilt e, come ho già detto, inizio a parlare a raffica.
"Oh... insomma! Piantala una buona volta! Non è per questo! Te l'ho già detto e poi adesso ho da fare. Non posso mettermi a perdere tempo con te! Moguri mi ammazzerà se non mi trova a casa sua e scopre che ho lasciato da solo Wol..."
"Cosa? Wol è qui?"
Ok, ho parlato troppo. Perchè ho questa stupida abitudine?
"Wol? Ehm... no. Io volevo dire che... ehm.... Wolverine. Hai presente? Il film... cioè..." Cerco di giustificare inutilmente la cosa.
"Non arrampicarti sugli specchi. Non sai mentire e poi hai detto proprio Wol."
"Ehm..." 
E si. Mentire non è il mio forte. Cosa mi invento ora? E questo quello che mi chiedo mentalmente, mentre Meia si avvicina a me che mi sono bloccato letteralmente nel pensare.
"Lucis, dimmi cosa sta succedendo. Lo sai che ti puoi confidare con me."
Quella voce dolce, i suoi occhioni da cerbiatta.... ah! Questa ragazza mi sta uccidendo psicologicamente ed emozionalmente.
"E va bene!  Sta succedendo che il mio idolo è qui. E' stato spinto da un certo Ardyn o come diamine si chiami lui, proprio com'è successo qualche giorno fa a Firion. Stella ha deciso di aiutarlo con altri ragazzi di cui non ne so nulla apparte Elle che è l'amica di Moguri, ma... cioè... oltre tutto questo casino, è successa una cosa catastrofe catastrofica! Wol è stato infettato dai Blank e adesso è a casa di Moguri, mentre lei sta cercando l'aereonave. Vedendolo messo male, ho deciso di mettermi alla ricerca della keyblade, ma...non sapevo dove trovarla e stiamo cercando un modo per riportarlo nel settore così verrà arrestata l'infezione o almeno è quello che crede Moguri." Sfogo senza sosta lasciando Meia sorpresa.
"Cosa? Wol è ferito?"Chiede iniziando a correre.
"Ehi, dove vai?"
"Non abbiamo tempo. Dobbiamo aiutare Wol ad uscire di qui."
"Oh... ma grazie. Guarda che non l'avevo notato per niente. Se non me lo avresti detto tu non ci sarei mai arrivato." Dico ironizzando la cosa correndo dietro di lei. 
Arriviamo da Moguri, ma una volta lì mi rendo conto che la situazione è peggio del previsto.
Infatti, la castana è letteralmente infuriata per la mia assenza.
"Lucis!" Mi sbraita appena sente la porta aprirsi per poi aggiungere:"Ti avevo detto di rimanere con Wol!" 
Esce fuori dalla stanza e vedendomi con Meia diventa anche peggio.
"Oh... bene. Quindi te ne eri andato a passeggio con lei."
"Moguri, non è come pensi. Posso spiegarti!"
"Lascia perdere... davvero. Non voglio neanche ascoltarti."
"Dov'è Wol?" Domanda Meia avvicinandosi alla castana che incrocia le braccia urtata per poi guardarmi in modo minaccioso.
"Non credo sia una buona idea vederlo. E' peggiorato e non di poco."
Quelle parole mi feriscono il cuore e mi fanno sentire realmente in colpa per essermene andato e averlo lasciato da solo. Entrano in camera ed io mi avvicino alla porta di quella stanza.
Non ho il coraggio di guardare. Ho il volto basso, ma la curiosità mi spinge a sbirciare lì dentro. Ciò che vedo mi sconvolge completamente.
Wol sta cambiando fisicamente. I capelli si stanno accorciando e l'armatura degradando.
"Di questo passo non resisterà nemmeno una settimana."Ci informa Moguri ferendomi ulteriormente l'anima.
"Dobbiamo fare in fretta." Dice Meia vedendo la situazione drastica.
"Portiamolo sull'aereonave. Così ci avvantaggiamo e ci mettiamo in viaggio non appena troveremo una keyblade." Ordina la castana facendosi aiutare dalla bruna a trasportare Wol.
"A tal proposito, io..." Tento di dire, ma Moguri è talmente infuriata con me che non mi lascia nemmeno dire della soluzione che ho trovato.
"Non adesso, Lucis. Già hai fatto troppi danni!"
"Ma io..."
"Lascia perdere e stanne fuori!" Mi ordina sorpassando con Wol sulle spalle aiutata dalla ragazza.
Sono stato praticamente escluso e lasciato lì. Mi sento davvero un verme.
Abbasso il volto e una lacrima scende sul mio viso. Mi sento così piccolo e incompreso. Ho fatto qualcosa davvero sconsiderata.
Ma come mi è saltato in mente di lasciarlo solo e mettermi alla ricerca di qualcosa che nemmeno so dove si trova?

*Sephiroth*

Sora e i suoi compagni riescono a fuggire e l'allarme antincendio inizia a suonare a causa delle fiamme create da Paperino, ma anche per l'apertura del portale verso Oblitus.
Nessuno di noi vuole stare a contatto con quel mondo comprendo che solo all'interno di esso saremo stati dimenticati e completamente distrutti.
Ci ritroviamo a fuggire per la devastazione che porta con se quel varco. Ogni secondo si ingrandisce sempre più, portando tutto ciò che ha intorno dentro di se, inghiottendolo.
Fuori dal laboratorio mi accorgo dell'assenza di Edea.
"Jecht! Dov'è Edea?"
"Sarà rimasta dentro." A quelle parole mi fermo e mi volto indietro.
Il laboratorio di Verstael, il covo dei cattivi, brucia e di Edea non c'è traccia.
L'indecisione immotivata mi prende. Non so perchè, ma torno indietro e Jecht tenta di fermarmi.
"Ehi, dove stai andando? Sephiroth!"
"Lascialo perdere, Jecht! Dobbiamo andare!" Lo ferma Ravus seguito da Artemisia:"Questa storia non piacerà per niente ad Ardyn."
Ciononostante me ne frego di ciò che dicono e arrivo nelle ultime stanze, quella dove sono gli ostaggi.
Edea deve essere lì. 
Apro la porta e vedo il portale per Oblitus aperto ed Edea a terra, mentre Sora si avvicina a lei.
E' ferita all'addome e non può muoversi. Ormai è spacciata, penso voltandomi verso la porta per lasciarla lì quando qualcosa mi prende.
Tutta quella situazione è così familiare e la testa inizia a pesarmi. C'è qualcosa che non comprendo.
Tutto questo mi irrequieta. Non ce la faccio a tornare indietro.
Chiudo gli occhi per aprire la porta e lasciare tutti li a perire verso Oblitus, ma delle immagini appaiono davanti ai miei occhi una volta chiusi.
Come ricordi che ho seppellito, ma il mio inconscio li riporta a galla.

*Ricordi di Sephiroth*

Il fumo e le fiamme mi ricordarono qualcosa che avevo dimenticato. Qualcosa di atroce che mi avrebbe portato ad essere ciò che sono ora, ma che i creatori avevano cancellato perchè era troppo devastante per me.
Quel ricordo era sempre più vivo dentro di me. Quelle immagini, quelle voci si ingrandivano sempre di più divenendo sempre più limpide. 
Avevo una famiglia una volta. Avevo una moglie e una figlia quand'ero un Soldier.
Era una giornata come tante quando impazzii difronte a ciò che vidi.
Stavo rincasando dopo una lunga e dura giornata di lavoro.
Volevo promesso a mia figlia di insegnarle a combattere e tornai con un regalo per lei, ma una volta sulla soglia di casa compresi che era successo qualcosa di terribile.
La mia dimora era in fiamme. Dallo shock mi cadde di mano il pacco che avevo portato alla mia bambina.
Corsi al suo interno più veloce possibile e ciò che trovai era solo dolore.
Mia moglie era Edea, era a terra, nell'entrata di casa. L'addome era perforato ed era morta dissanguata.
"No..." Mormorai vedendo il sangue sul pavimento e lei senza vita.
Mi accovacciai e le sfiorai il volto.
"Chi ti ha fatto questo?" Continuai a borbottare incredulo, mentre il sangue bagnava delle carte.
Le presi e tutto ciò che c'era non aveva senso.
Ero stato creato in laboratorio, avevo delle cellule Jenova dentro di me, ma nonostante tutto avevo una vita normale. 
Ritrovare quelle pagine mi fecero intuire che il mostro che aveva ucciso mia moglie era stato il mio creatore, il professor Hojo.
Cio nonostante non ebbi subito l'impulso di trovarlo e ucciderlo, ma mi fiondai ancora più all'interno della casa.
C'era ancora l'altra parte della mia vita da salvare.
Parte che non era stata neanche lei risparmiata.
Corsi al piano di sopra dove la vidi lì a terra.
Mia figlia era morta anche lei. L'unica speranza che avevo di poter andare avanti, l'unica persona che poteva rendermi felice anche senza mia moglie era morta.
L'abbracciai e urlai dal dolore enorme che avevo nel cuore. 
Mi avevano portato via tutto ed io volevo portare via tutto ciò che mi avevano strappato.
"Non hanno risparmiato nemmeno te..." Dissi accarezzando il volto della mia bambina. 
Aveva solo tre anni. Come si fa ad uccidere una bambina così piccola? 
Le lacrime uscirono spontanee e l'impulso di uccidere chiunque avesse amici e sentimenti per qualcuno o una famiglia diventava sempre più forte in me, ma sopratutto volevo distruggere tutti gli esperimenti di quel bastardo del mio creatore.
Dentro di me sapevo che era stato lui e di lui non volevo nemmeno i suoi ricordi.

*Laboratorio di Verstael in Somniland - Oggi...*

Quel ricordo mi fa aprire velocemente gli occhi.
Ho le mani che tremano. Mi volto verso i due.
Sora è troppo vicino ad Edea.
L'istinto e la paura di perderla prendono il sopravvento e mi ritrovo a correre verso di lei spingendo Sora e i suoi compagni all'interno di Oblitus.
"Sephiroth..."La sento mormorare. Mi volto e mi accovaccio verso di lei notando che è troppo debole per usare la magia e curarsi da sola.
"Tranquilla. Adesso ci sono io." La rassicuro prendendola in braccio e aggiungere:"Andiamo via di qui."
"Sapevo che c'era del buono in te..." Conclude la donna appoggiandosi al mio petto e perdere i sensi.
La stringo più forte e inizio a correre portandola via da quella situazione.
Purtroppo, oltre la dimora di Ardyn, non so quale altro posto ci sia su questo settore così mi accingo ad andare lì.
Presto mi rendo conto che non è stata una buona idea. Lì non ci sono solo i villani degli altri settori, ma anche Ardyn che, vedendomi entrare con Edea tra le braccia, incomincia ad applaudere mentre se ne sta sdraiato sul divano.
"Bene, bene... la vecchia anima del nobile soldier è stata riaccesa." Mi dice alzandosi e venendo verso di me.
Non ha senso.
"Di che parli?" Domando, quando Artemisia, con la sua magia, mi strappa letteralmente Edea dalle mani.
"Ehi! Fa più piano! Lei ci serve!"
"Artemisia. Il nostro soldier ha ragione." Difende stranamente Ardyn iniziando a sorridere e continuare:"Ci serve per manovrare lui."
"Cosa? Ma di che diamine stai parlando?"
"Hai visto nulla in quella stanza, mio caro Sephiroth? Sai... si dice che Oblitus non è solo il mondo dei dimenticati, ma anche di ciò che doveva essere e tu sei stato molto vicino al portale e quindi i ricordi dovrebbero esserti arrivati." Continua a farfugliare risedendosi sul divano.
"Ma di che parli?"
"Parlo del fatto che hai salvato Edea."
"E allora?"
"Allora, un villano così temibile come te, che non ha pietà di nessuno, perchè mai avrebbe dovuto salvare qualcuno così inutile come lei? Forse hai visto qualcosa che ti ha fatto ricordare di lei, perchè è importante per te, dico bene?" 
"Cosa...?" Mormoro confuso. Allora quelli sono davvero ricordi? Edea è davvero mia moglie?
"Infondo era stata creata per essere tua moglie e i creatori volevano farti mandare in bestia con la sua morte. Era tutto scritto, ma sembrava troppo assurdo per loro e hanno deciso archiviare lei e tua figlia per altri settori." Mi dice sorprendendomi.
"E tu che diamine ne sai?"
"Lo so perchè sono ancora a stretto contatto con loro. Secondo te, perchè mai non hanno ancora completato il quindicesimo settore?"
"No, è assurdo."
"Invece è proprio così. Sono stato io a dare l'idea dei DLC a quei bastardi, così stando sempre in revisione continua e far aggiungere dettagli, anche inutili, mi rende eterno. Se non completano il quindicesimo settore e hanno sempre nuove idee, non ci sarà mai il sedicesimo e di conseguenza potrò regnare in eterno. E le idee che escludono finiscono proprio su Oblitus. Volevano dare anche a me una moglie, utilizzare la tua storia, ma poi hanno compreso che ero troppo perfetto così com'ero e hanno archiviato nuovamente l'idea." Mi rivela lasciandomi l'amaro in bocca.
"No, non è vero. Non può essere mia moglie. Lei non può..." Sussurro abbassando il volto.
"Invece è proprio così. Una volta curata la metterò da parte proprio come ho fatto con la debolezza di Caius."
"Dove l'hai portata? Rispondimi! Dov'è...?" Incomincia a sbraitare Caius, quando viene interrotto da qualcosa che lo fa urlare e cadere a terra.
Ha avuto una scossa, ma come?
"Ma che idiota! Credi davvero che te lo dico? Che senso avrebbe avere in ostaggio le vostre debolezze se voi sapete dove si trovano." 
Con una risata perfida e subdola, si alza calciando Caius per poi guardarlo con disprezzo e allontanarsi dalla stanza.
Che bastardo! E' sempre stato a conoscenza del mio DNA, probabilmente è per questo che ha utilizzato Edea. 
Non potendomi manovrare fisicamente, lo sta facendo emozionalmente.
Mi sento così indifeso e confuso. Se lei è davvero mia moglie, allora deve esserci anche mia figlia.
"Tutta questa storia non ha senso." Mi accascio a terra incominciando a riflettere sulla situazione.
Ardyn l'ha portata qui solo per controllarmi, ma la cosa più meschina è che ci sta riuscendo. 
Non posso perdere qualcuno così importante. Inoltre, voglio ritrovarla. Adesso che so, voglio ritrovare anche mia figlia.

*Viera*

Ed eccomi qui ad inseguire questa ragazza testarda senza un apparente motivo.
Avrei potuto andarmene per la mia strada e lasciarla da sola, ma sinceramente non me la sento.
L'ho sentita piangere troppe volte su Oblitus e urlare nel sonno quel nome che per me è ancora un mistero. Prompto. Chi sarà mai costui? E perchè lei gli ordina di ucciderla? 
Beh... è per questo che le sto dietro. 
Lei mi ha fatto uscire da quel posto, mi ha aiutato a uccidere blank e a rubare per sopravvivere e adesso voglio ricambiare il favore. 
So che sono una scocciatura per lei. 
Non a caso ha scelto la strada più lunga proprio per evitarmi. Peccato che non ho alcuna intenzione di lasciarla andare così.
"Rika! Aspettami!" Sbraito facendo avanzare il chocobo su cui sto.
Beh... non ho potuto lasciarlo nel tredicesimo settore. L'ho preso in prestito. Insomma... per arrivare nel nono settore e prendere l'aereonave per il settore attuale non è una passeggiata a piedi.
"Ti avevo detto di non seguirmi."
"Lo so, ma non potevo non farlo." 
"Cosa c'è? Non sai cavartela da solo?" Mi domanda facendomi sentire un annullità, ma sdrammatizzo ridendo:"Beh... se lo sai che me lo chiedi a fare?"
"Ma tu guarda un po'. Devo fare da balia ad un gattino."
"Non sono un gattino, ma un miqo'te. Approposito, già sai dove stiamo andando?" Le chiedo affiancandomi al suo chocobo.
La vedo tenere una cartina tra le mani. Probabilmente non sa nemmeno lei dove siamo diretti.
"Adesso siamo su Gran Pulse. Oltre quelle praterie dovrebbe esserci il confine con il quartordicesimo settore, ma non sono sicura il posto quale sia." Afferma continuando a guardare la cartina.
"Sulla cartina non c'è scritto?"
"No, ci sono solamente segnati i settori. Dal quartordicesimo dobbiamo scendere. Lì c'è il confine con l'undicesimo e dopo l'undicesimo c'è il nono." Replica con tono deluso, ma fortuna che non sono un tipo che si deprime facilmente.
"Bene! Allora una volta lì chiederemo informazioni." 
"In che senso chiederemo informazioni?"
"Se sono tutti collegati, vuol dire che le praterie sono collegate e quindi non possono non dirci dove andare."Ipotizzo. In fondo, Gran Pulse mi sembra un luogo pieno di praterie e alto piani e da quel che ricordo anche il settore dove dovevo essere è così.
"Sei schifosamente ottimista."
"Schifosamente?" Domando ridendo.
"Si. Odio le persone come te." Mi informa con un sorriso. E' un sorriso strano. Quasi sincero che parla da sè. 
Comprendo che è sarcastica come cosa e non so perchè, ma lo prendo per un complimento e incomincio a far correre il chocobo.
"Ehi!" Urla vedendomi correre.
"Muoviti, lumaca! Di questo passo ci toglieranno l'aereonave da sotto al naso."
Così la nostra corsa prosegue e arriviamo nel quartordicesimo settore dove faccio rallentare il passo al chocobo per ammirare il luogo con stupore.
Limsa lominsa di Eorzea. Che luogo fantastico. 


La mia vita l'avrei dovuta trascorrere qui, come un eroe miqo'te. 
"Rika? Hai visto questo posto? Non credi sia fantastico?"
"Ci sono un bel po' di miqo'te. Questo doveva essere il tuo settore. Vero?" Fa notare la castana mentre avvicina il suo chocobo al mio.
"Si. Avrei dovuto allevare chocobo ed essere un eroe un po' particolare per le mie capacità dialettiche animalesche. Dovevano essere in pericolo quelli della mia razza, ma poi hanno deciso di sbattermi fuori e creare una trama nuova, qualcosa senza eroi." Rivelo lasciandola sorpresa. Infondo, si vede che mi manca questo posto. Ho nostalgia di casa, di quella casa che non ho mai potuto avere.
"Andiamo! Se ci mettiamo a guardare i paesaggi, non ce la faremo mai." Mi rimprovera sorpassandomi.
"Certo che sei proprio ostinata, eh? Perchè poi tra tanti settori che ci sono qui su Somniland, hai deciso di andare proprio in quello attuale?" Quella domanda la fa riflettere. 
Sembra che non vuole rispondere, ma dopo averci pensato replica:"Ho lasciato una cosa importante lì."
"Una cosa importante? Posso sapere di che si tratta?"
"Si tratta del mio chocobo." Afferma continuando a far avanzare il pennuto su cui è a cavallo.
Perchè mai deve andare a prendere un chocobo, quando già ne ha uno qui?
Tutto è molto confuso e sono del tutto ignaro che in quel momento Rika si riferisce a qualcos'altro.
Stranamente, quel pensiero della castana riesce a raggiungere il chocobo che ha nella sua mente.
"Etchù!" Starnutisce Prompto perdendo la mira.
"Cos'è? Ti sei preso un raffreddore?" Domanda Ignis preoccupato e vedendo che ha mancato il bersaglio su cui si sta allenando.
"Ma quale raffreddore?! Secondo me qualche quella pollastrella lo sta pensando." Ipotizza Glaudio prendendolo con il braccio il collo del ragazzo.
"Avanti, ragazzi! Devo allenarmi! Lo sapete! E poi chi mai penserebbe ad uno come me?" 
A quel quesito Glaudio lascia la presa e si guarda in faccia con Ignis per poi dire in coro:"Cindy." 
Quel nome fa arrossire il biondo che si volta dall'altra parte.
"Ma figurati!"Risponde riprendendo la mira per allenarsi a colpire il bersaglio pensieroso.



*Sora*

Sephiroth ci ha spinto nel portale pensando che potessimo far del male ad Edea. Così  ci siamo ritrovati a cadere verso Oblitus, ma l'atterraggio non è dei più morbidi. Nonostante tutto, siamo sani e salvi. 
"Ragazzi, state tutti bene?" Chiedo alzandomi e guardandomi intorno. E' una nave, almeno così sembra.
"Dove siamo finiti?" Domanda Pippo alzandosi anche lui e aiutando Paperino che replica:"Non ne ho idea."
"Che male. Un atterraggio più morbido non poteva esserci, vero?" Comincia a lamentarsi Maria vedendosi bloccata, mentre Sarah la aiuta ad alzarsi e a liberarsi del barile di legno dov'è finita la ragazza.
"Moguri, avevi ragione! Il portale è proprio qui!" Sbraita una voce femminile facendoci voltare verso di lei.
"E tu chi sei?"
"Mi chiamo Meia e quella la giù è Moguri." Si presenta per poi indicare una ragazza sulla riva della spiaggia che cerca qualcosa.
Vedendosi chiamare, la castana non ci pensa due volte a raggiungerci nuotando in quelle gelide acque del mare e salire a bordo della nave.
"Oh.. bene. Almeno un colpo di fortuna. Tu sei Sora, dico bene? Devi essere il custode della keyblade." Nota la ragazza mentre sale sulla nave. 
La cosa mi insospettisce e mi preparo ad uno scontro con lei:"Cosa vuoi da me?"
"Ci serve la keyblade al più presto possibile." Dice la bruna facendomi voltare verso di lei.
"E perchè mai?"
"Wol... non sta bene." Informa la castana lasciandoci perplessi.
Ci porta sottocoperta e ci mostra il guerriero in un letto. Ha un colorito pallido e i capelli si sono accorciati. Sta sudando e trema contemporaneamente.
"Wol..." Chiama Sarah avvicinandosi a lui.
"Che gli è successo?" Domanda Maria preoccupata, ma le risposte non sono delle migliori.
"E' stato infettato da un blank e per salvarlo dobbiamo portarlo fuori da Oblitus. Purtroppo per farlo ci serve un aereonave e una keyblade, ma adesso ci siete voi e quindi possiamo portarlo fuori, no?" Ipotizza Moguri ignara di ciò che è successo.
Comincia a guardarmi. Quella ragazza, quei suoi occhi, il suo atteggiamento sono simili a Leon. La cosa inizia a confondermi.
"Veramente, non abbiamo la keyblade."
"Ardyn ce l'ha presa di mano e ci ha trascinati qui dentro." Dicono prima Pippo e poi Paperino deludendo la tipa.
"Maledizione. Questa non ci voleva."
"Scusa, ma non c'è qualcosa di simile qui?" Chiedo pensando che potesse esserci una chiave o qualcosa del genere, ma nuovamente le risposte sono pessime.
"No, l'abbiamo già utilizzata per portare fuori di qui Firion."
"Cosa?" 
"Firion non è qui?" Chiedono Guy e Maria sorpresi e allo stesso tempo sollevati della cosa.
"No,  si è messo in viaggio per cercare una certa Lightning e sapere cos'ha in mente Ardyn."
La situazione è tragica. Non abbiamo una keyblade ne tantomeno sappiamo dove trovarla, Wol è praticamente in fin di vita da quel che ho capito, e siamo bloccati in un mondo di dimenticati di cui non sappiamo praticamente nulla. Potrebbe essere come il castello dell'oblio. Potremo dimenticare cose importanti e la cosa mi secca terribilmente.
"Bene, quindi per uscire di qui ci serve un miracolo." Dico sedendomi deluso. Possibile che debba andare davvero così?
Dobbiamo stare davvero in un posto come questo?


***Intanto, a nostra insaputa...***

Xion ha tra le mani il cuore del soldato PSICOM  donato da Lucis, nel tentativo di trovare una keyblade. E' ancora pulsante nelle sue mani, mentre si dirige in una stanza. Lì c'è qualcuno che può aiutarla.
Un ex-nessuno molto speciale il cui nome è Naminè.
"Ho il cuore. Adesso spiegami come faccio a farlo diventare il mio." Dice la bruna seccata, non appena entrata nella stanza, facendo voltare la bionda che lo incomincia ad osservare.
"Tranquilla. Ci metterò solo un'attimo." Replica scarabocchiando sul suo quaderno dei disegni.
La nessuno è scettica nei confronti di Naminè. Non sa se quel che sta facendo funziona davvero oppure no.
In quell'istante, il cuore nelle mani di Xion incomincia a brillare e a trasformarsi poco a poco di luce pura.
"Ecco il tuo cuore." Annuncia la bionda vedendo la luce bianca sparire e ritornare ad essere un cuore.
Xion lo riconosce. E' proprio il suo cuore, ma è incerta.
"Siamo sicure che funzionerà?"
"Certo, ha funzionato con me e sicuramente funzionerà anche con te." Rassicura mentre si tocca il petto pensierosa.
A quel punto, non c'è altro da fare. Si impianta il cuore nel petto.
L'energia emanata dal cuore la pervade e si propaga lungo tutto il corpo.
Il dolore è atroce nel suo petto. Sente di bruciare viva, ma quella luce e quel cuore non stanno facendo altro che eliminare il male che c'è in lei.
Quel male di essere un nessuno e la trasforma poco a poco in luce bianca. Le vesti nere vengono bruciate da quella luce.
Il suo corpo è luminoso mentre quell'energia misteriosa la inalza da terra trasformandola completamente e rendendola completa.
Cade a terra stremata sul pavimento. Respira a fatica, ma sente dentro di se che è completa. Sente il cuore battere nel suo petto, cosa che non sentiva da tempo. Xion alza il busto e nota i vestiti bianchi che ha addosso.
L'emozione è forte. E' diventata finalmente qualcuno, qualcuno come un dimenticato.
Quelle emozioni così devastanti la fanno piangere e ridere al tempo stesso. Sente cose contrastanti, ma sopratutto una sensazione di vuoto. Le manca qualcosa.
"Cos'è? Cos'è questa sensazione? Perchè mi sento vuota?" Domanda alla ragazza mentre si tocca il petto.
"E' normale sentirla. Anch'io ce l'ho. E' la sensazione che ha un figlio quando perde sua madre o viene abbandonato da essa."Le rivela Naminè facendole spalancare gli occhi.
"Cos'hai detto?"
"Essere completi non vuol dire essere felici, Xion. Pare di avertelo detto tante volte. Abbiamo le nostre emozioni e il nostro cuore, ma essendo completi ci mancherà sempre qualcosa."
"Cosa? Dimmi cos'è!!"
La disperazione della bruna e la sua confusione fanno alzare la bionda che si avvicina a lei confortandola con un abbraccio e informarla di una scomoda realtà.
"E' la persona che ci ha procurato il cuore. Quella che ci ha condotto a questa forma."
"No. Non può essere... cioè...io..."
"Tu hai una madre ora e sei figlia di quella dimenticata." Continua facendo abbassare il volto a Xion che annuncia:"Io...non ho una madre. Io ho un padre."

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy Crossovers / Vai alla pagina dell'autore: AlekHiwatari14