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Autore: lovezero    19/11/2017    0 recensioni
"E e se ti dicessi che ci sarebbe un modo per rendervi tutti liberi, in quel caso mi ascolteresti ?"
Daehyun, nonostante fosse stato ferito da Youngjae si ritrovò obbligato ad ascoltarlo in questo caso, perché se si trattava di salvare i suoi fratelli sarebbe stato disposto a fare qualunque cosa."
Genere: Azione, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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THIRD PERSON POV 

L'operazione stava per avere inizio. 

All'interno di un furgone, a cui Yoongi aveva apportato delle modifiche per renderlo idoneo e funzionale all'operazione, si trovavano Yoonhong e la sua scorta. Gente poco raccomandabile che, per sdebitarsi per l'aiuto che Namjoon gli aveva offerto per salvarli da una pena ingiusta e infinita , aveva deciso di contribuire, anche se con poco, per portare a buon fine questa operazione. 

Zelo era molto nervoso. La sua mente era tormentata da pensieri legati ad un ipotetico fallimento. I "se" e i "ma" ronzavano in maniera assordante. Per placare tutto questo pensare e tutta questa agitazione aveva iniziato a mangiarsi le unghie con foga. Tutto a un tratto un voce cominciò a suonargli nelle orecchie attraverso dei micro auricolari che gli erano stati dati, e dopo qualche secondo si rese conto che si trattava di Yong guk che lo stava rimproverando per quella brutta abitudine che stava ritornando.

"Zelo !!! Maledizione, e io che ero convinto di essere riuscito a eliminare questa tuo maledetto vizio...So che sei nervoso ma ricordati questo: tutti noi ti vogliamo bene e sappiamo che nei momenti cruciali sai essere esemplare e non commetti mai errori. E se anche dovessi commetterne stai certo che vedrai me fare irruzione  dentro e tirarti fuori da là. Quindi vai e straccia tutti!"

"Sì Bang, grazie."

"ZELOOOOO VAI E SPACCA I CULI A TUTTI !!!! YOHHHOOOOOO!!"

"Ahahahha. Sarà fatto! Grazie ragazzi !"

A quel punto la vettura si fermò davanti all'ingresso del casinò. Zelo fece un respiro profondo, si preparò mentalmente e scese.

Dopo aver udito il rumore della macchina che si allontanava si fece coraggio ed entrò. 
 

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Eccentrico.

Frivolo.

Chic

Pacchiano.

Questo è ciò che pensò Zelo non appena entrò.

Oltre all'eccesso in ogni minimo particolare, la cosa sconcertante era la dimensione di quellì' edificio. Dimensioni che si estendevano più in larghezza che in altezza. I piano saranno stati sì e no 4; ma la pianta dell'intero edificio aveva delle dimensioni mastodontiche. Per avere un vaga idea possiamo pensare alla reggia di Versailles.

Dopo essersi ripreso da uno shock iniziale, Zelo cominciò a scrutare lo spazio circostante.

A pochi passi da lui si trovava la reception con i loro addetti. Quello sarebbe stato il primo ostacolo da superare. Con un po' di timore Zelo si avvicinò.

"Buonasera signore. Come posso aiutarla ?"

"Buonasera. Mi chiamo Choi Joon-Hong e avrei un colloquio di lavoro con Oh Sehun."

"Attenda un attimo che faccio un controllo."

"Prego."

In quei pochi minuti di attesa Zelo stava già sudando freddo. Il cuore gli batteva a mille. Ma doveva farsi coraggio e nascondere la propria ansia.

"Geoffrey accompagna il signore dal signor Oh."

"Prego signor Choi mi segua."

Mentre i due si dirigevano al primo piano, Zelo si guardava intorno ammaliato. E come avrebbe potuto non farlo. Tutto all'interno di quell'edificio era un richiamo brillante per i suoi occhi.

La zona bar presentava un bancone in puro platino con un una torre meccanica piena di alcolici, saranno stati 200, che ruotava costantemente. Tutti i barman e i camerieri indossavano dei completi neri luccicanti e delle cravatte dorate. Erano tutti ben pettinati e presentabili, sia nei modi che nell'aspetto.

Andando avanti passarono davanti all'immensa sala dedicata alle slot machine. Le dimensioni della sala erano enormi e contenevano più di 500 slot. Ad essere pacchiano non era solo il posto e il personale ma anche i clienti. Indossavano tutti dei costumi stravaganti e luccicanti. alcune signore portavano le scarpe più assurde e appariscenti che Zelo avesse mai visto, e i signori portano delle cravatte e dei papillon che saranno stati sicuramente dei pezzi unici.

A farlo tornare alla realtà fu Geoffrey.

"Signore...Signoree !!"

"Oh sì, mi scusi."

"Adesso dovrà proseguire da solo. Salga su questo ascensore che la condurrà direttamente al luogo dell'incontro."

"Ok. La ringrazio. "

Zelo si inchinò in segno di saluto e ringraziamento e Geoffrey fece altrettanto.

"Si figuri. Arrivederci signor Choi."

"Arrivederci."

Zelo salì sull'ascensore e in nemmeno un minuto arrivò a destinazione.

Le porte dell'ascensore si aprirono e quando uscì si ritrovo in una sala enorme con delle pareti bianco zinco e un soffitto affrescato da cui pendeva un lampadario di cristallo immenso.

Lungo tutte le pareti si trovavano quadri e oggetti esposti. La maggior parte riguardavano alta moda e Pop Art. Su una parete infatti erano esposti quadri di Wharol e Litchenstein. Dall'altra parte invece erano tenuti in bella mostra oggetti e design di alta molta. Roba molto pregiata che andava da Gucci a Louis Vuitton.

Zelo rimase esterrefatto. Anche se non lo dava  a vedere lui amava molto i capi d'alta moda e a modo suo cercava di rimanere sempre aggiornato sulle nuove collezioni.

Il suo occhio acuto si fermò su uno dei capi più belli che avesse mai visto.

Un cappotto in velluto blu di Gucci. Un pezzo unico che conteneva dei ricami floreali fatti a mano sul davanti e un leone sulla parte posteriore, all'altezza della schiena.

La tentazione di provarselo fu talmente forte che cedette dopo nemmeno un minuto.

Mentre Zelo ammirava la proprio immagine allo specchio qualcuno entrò nella stanza.

"Beh se non altro hai sicuramente dei gusti raffinati."

Zelo si girò di scatto e non appena vide che si trattava di Oh Sehun si inchinò senza pensarci due volte.

"Buongiorno signor Oh."

"Devo dire che non ti fai molti problemi a toccare le cose degli altri senza permesso eh ?"

Sehun lo guardò con una espressione imperturbabile.

"Ha ragione signor Oh. Sono rammaricato. Mi scuso per il comportamento non appropriato."

L'altro lo guardò per qualche minuto; come se lo stesse analizzando e poi ruppe il silenzio che si era creato.

"Suvvia. Alza quella testa e siediti dove ti pare. Ti perdono solo perché vedo che hai gusto nel vestirti. E che hai occhio per i capi esclusivi. Sai cosa ti sei appena provato ....Scusa com'è che ti chiami?"

"Mi chiamo Choi Joon-hong. Questo è sicuramente un Gucci, fa parte della collezione primavera-estate di quest'anno. è veramente magnifico e i ricami li trovo strabilianti !"

Gli occhi del ragazzo mentre parlava si erano illuminati e Sehun non potè fare a meno di sorridere.

"Hai un soprannome per caso? Il tuo nome è troppo lungo e troppo difficile da ricordare."

"Zelo è il mio soprannome."

"Uhm. Interessante. Se non ricordo male il significato di Zelo è............................."

"Sì è esatto."

"è un nome particolare, deve avertelo dato una persona speciale eh?"

In quel momento Zelo tornò indietro con la mente.  Ai tempi in cui era da poco entrato nella banda e pensò al giorno in cui Bang gli diede questo nome. Quello è stato e sarà sempre uno dei giorni più belli della sua vita. Stava pensando a quanto fosse fortunato nell'aver trovato i trovato i ragazzi, nell'essere finalmente riuscito a diventare parte di una famiglia, di aver avuto dei fratelli e sopratutto di aver avuto una guida come Bang. Non avrebbe mai rinunciato a loro e a quei ricordi.

Mentre Zelo era immerso nei ricordi dei vecchi tempi, Sehun lo stava osservando attentamente. Era una persona molto acuta e perspicace quando voleva e sentiva che c'era qualcosa che non andava in quel ragazzo. Nascondeva sicuramente qualcosa e aveva già in mente un piano per metterlo alla prova.

"Zelo direi che è giunto il momento che tu ti tolga il cappotto, che ti sieda qui con me e che cominci il nostro colloquio."

"Sì ha ragione."

Zelo si tolse velocemente il cappotto, lo rimise al suo posto e si sedette di fronte a Sehun.

"Bene ragazzino. Dimmi intanto quanti anni hai, dove abiti ecc..."

"Ho 21 anni, sono nato a Seoul. Ho vissuto con i miei genitori fino all'età di 16 anni. Poi sono andato via di casa. Mi è sempre piaciuta la danza e ho praticato un sacco di street dance. Mi trovo qui perché ho perso il mio ultimo lavoro e ho bisogno di soldi per mantermi."

Sehun lo squadrò per bene.

Nel ragazzo vedeva del potenziale e quando si trattava di profitti non poteva mai lasciarsi scappare certe occasioni. Ma dentro di sè sentiva che un'aura di pericolo attorno a quel ragazzino dal volto angelico.

L'host si alzò e si avvicinò a Zelo fino a ritrovarsi di fronte a lui. Si chinò, avvicinò le proprie labbra all'orecchio dell'altro e pronunciò le seguenti parole.

"Non so cosa tu nasconda ragazzino ma sappi che io adoro giocare. Quindi ora sei ufficialmente dentro solo per un mio capriccio. Preparati e aspettati di tutto."

Detto questo Sehun si alzò, si avvicinò alla porta da cui era entrato e prima di uscire dalla stanza si girò leggermente per dire:

"Fatti trovare qui alle 21.00 di stasera. Ci penserà Geoffrey a prepararti. Ciao Piccolo Zelo."

Dopodiché se ne andò definitivaente.

Il cuore del povero Zelo si era fermato qualche minuto prima. Esattamente quando Sehun si era avvicinato per esprimere i propri dubbi nei suoi confronti. Gli era preso veramente un colpo. Primo perché aveva paura di aver sbagliato qualcosa e di aver mandato a monte l'intero piano e secondo perché mai in vita sua si era ritrovata una persona così dannatamente bella e sensuale a pochi millimetri dal proprio viso.

Eh sì era rimasto proprio ammaliato da Sehun; ma allo stesso tempo oltre alla sensualità, nello sguardo dell'altro, percepiva pericolo, un forte pericolo e avrebbe fatto bene a prendere tutte le precauzioni possibili.

Quando Zelo vide che Sehun se ne era definitivamente andato corse verso l'uscita e dopo aver camminato per qualche isolato trovo finalmente il furgoncino Volkswagen della propria squadra. Aspettò qualche minuto fino a quando qualcuno non aprì lo sportello e allora entrò dentro.

***

"Ci hanno sicuramente scoperti. Non ci sono dubbi !"

"Non essere precipitoso Jin. Magari il bell'imbusto voleva solo mettere alla prova il ragazzino. Sappiamo che non sono degli stupidi, saranno dotati di un minimo di astuzia presumo."

"Arghhh Kookie tu sei troppo calmo e sicuro di noi. Non metti mai in conto che possano esistere individui più furbi e più astuti di noi. "

"Fidati Hoseok. Non abbiamo motivo di temere niente e sai perché ? "

A quelle parole tutti i colleghi di Jungkook si voltarono verso di lui. 

"Cioè?"

"Noi abbiamo Kim Namjoon e questo basta. "

Lo sguardo di tutti i presenti nella stanza  si voltò in direzione del capo, che per tutto quel tempo in cui loro stavano discutendo era rimasto a osservare il poco materiale audio e video che era stato raccolto da Zelo. 

A rompere il silenzio fu Youngjae.

"Beh non possiamo negare che la presenza del capo manifesti una certa sicurezza in noi; però dobbiamo sempre agire con cautela senza mai sottovalutare il nemico. Ricordatevi questo ragazzi. Ora capo se non le dispiace può darci delle direttive sulle prossime mosse?"

"Bene. A mio avviso il nostro obiettivo non ha intuito il nostro piano, è semplicemente una persona prudente; quindi dovremmo esserlo ancora di più rispetto a lui.

Adesso ci muoveremo così: Zelo tu andrai all'appuntamento come d'accordo. quando verrai inserito ufficialmente nel turno lavorativo entrerà in scena Bang. 

Tu Bang dovrai categoricamente seguire quello che ti diremo noi tramite la cimice che verrà inserita nei tuoi abiti. Non dovrai mettere in dubbio le nostre decisione e non ti dovrai mai mostrare titubante; altrimenti il nostro piano potrebbe saltare da un momento all'altro. 


Quando verrai fatto accomodare nella sala dovrai fare finta di guardarti intorno, parlare, interagire con il personale e gli altri clienti. Non preoccuparti su ciò che dovrai dire perché a quelli ci penseremo noi; tu dovrai solo ripetere le parole che sentirai. Ci siamo capiti ?"

"Beh in sostanza devo fare il burattino; mi sembra ci sia poco da capire. Ci tengo però ad avvisarvi del fatto che se in un qualsiasi momento dovessi percepire del pericolo non mi farò alcuno scrupolo e trascinerò Zelo via da qui. Ci siamo capiti ? "

"...Odio dover avere a che fare con dei tipi come te. Non ce ne sarà bisogno ma comunque ok, verrai però appoggiato dalla mia squadra nel caso in cui si dovesse presentare uno scenario simile. 

Stavo dunque dicendo che dopo aver interagito comincerai ad interessarti ai vari host che ci sono e chiederai informazioni su di loro. Appena poserai gli occhi su Zelo mostrerai al personale il tuo interesse nei suoi riguardi e farai in modo che ti conducano lì. Arrivati a questo punto, sperando di non trovare grossi ostacoli sulla via, riceverai ulteriori istruzioni da parte nostra.

è tutto chiaro ?"

Zelo e Yong Guk si fissarono per alcuni minuti. Nei loro sguardi erano lampanti sentimenti di paura e preoccupazione di uno nei confronti dell'altro. 

Yong Guk si alzò e si avvicinò a Zelo; che in quel momento si trovava seduto dall'altra parte della stanza. 

Arrivò di fronte all'altro e stese il proprio braccio avvicinando il pugno vicino al petto dell'altro, poi disse:

"Coraggio piccolo Zelo. Tocca a noi un'altra volta. Andiamo e facciamoli neri !"

Zelo lo guardò negli occhi e poi imitò il gesto dell'altro annuendo.

"Sì capo. Insieme fino alla fine !. 
 

End

 

  
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