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Autore: angyblu    19/11/2017    1 recensioni
Alessandra Lisi dal suo paesino di provincia si ritrova a Milano per la sua specializzazione in medicina.
Qui incontrerà il dottor De Martino, colui che ha in mano il suo futuro.
Mettiamoci anche che Luca De Martino non è altro che il fratello del suo attuale fidanzato.
Il destino si sa è beffardo e Alessandra si troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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"Gli incontri avvengono sempre nei momenti in cui la mente è molto libera o molto affollata: nel primo caso avvengono per donare alla nostra anima qualcosa di nuovo, nel secondo per liberare la nostra vita da qualcosa di sbagliato."
(Osho)
POV LUCA


POV LUCA

Dopo la discussione con Marco decido di tornare a casa e di farmi un bagno in piscina. Entro e vedo due ragazze schizzarsi e ridere, così simulo un colpo di tosse e, quando si girano verso me, scoppio a ridere nel vedere le loro facce, soprattutto quella della brunetta.

"Ragazze, piacere, io sono Luca".

"Piacere, io sono Martina, e lei è Alessandra".

"Siete del palazzo?"

Vedo la brunetta riprendersi e sorridermi.
Wow che sorriso!

"Ehm, sì, siamo arrivate ieri".

"Ho capito. Allora ragazze, vi va di festeggiare con me il vostro arrivo a Milano? Giuro che non sono un serial killer".

Martina annuisce ridendo, mentre vedo Alessandra titubante.

"Non vi faccio nulla. Accetti, Alessandra, una piccola cena nel mio appartamento?"

"Ehm, d'accordo".

"Bene. Vi aspetto questa sera alle nove, così avremo modo di conoscerci. Ultimo piano, attico".

Vedo Alessandra sbarrare gli occhi e annuire.


POV ALESSANDRA

"Ale, ma hai visto che figo stratosferico?"

"Martina, non hai capito che quello è il fratello di Marco?"

"Si, l'ho capito quando ci ha invitato nel suo attico. Sembra non sapere nulla di te".

"Così sembra. Il mio ragazzo a quanto pare non si è degnato di parlare di me alla sua famiglia".

"Dai, non pensarci e andiamo a prepararci".

Saliamo nel nostro appartamento e mi chiudo nella mia stanza cercando un vestito adatto alla cena, quando sento Martina gridare e mi precipito in bagno.

"Che succede?"

"Mi è appena arrivato il ciclo".

"No, Martina".

"Sai come mi sentirò tra poche ore." Mi dice affranta. "Tu, però, da Luca devi andarci".

"No no, ora salgo e gli dico che non possiamo andarci".

"No, tu ci vai, invece". Mi dice con un sorriso malizioso.

"Ti ricordo che sono fidanzata Martina".

Mi sorride. "Ah lo so, ma fare nuove amicizie non costa nulla. Dai che ti aiuto a prepararti".



POV LUCA
Sono le nove quando sento suonare il campanello, forse saranno le ragazze.
Apro la porta e mi ritrovo davanti solo Alessandra. Ammiro il suo look e galantemente le bacio una mano.

"Martina non si è sentita bene ed è rimasta a casa".

Bene, bene le cose si fanno interessanti! Sono un uomo galante ed ho esteso l'invito anche a Martina, ma tenevo maggiormente a conoscere lei. A quanto pare, oggi è la mia giornata fortunata.

"Tranquilla, entra".

La faccio entrare appoggiandole una mano sulla spalla e la scorto sul terrazzo.

"E' bellissimo da qui". Mi dice emozionata.

"Ho scelto questo palazzo proprio per il panorama. Mi permetti di portarti a cena? La mia domestica non è potuta venire e io sono una frana nel cucinare".

"Giuri che non mi uccidi?"

Rido. "Lo giuro".

"Allora andiamo".

La scorto verso il garage e la faccio salire sulla mia auto. Dopo mezz'ora, arriviamo nel ristorante dove avevo già prenotato. Ci accomodiamo ad un tavolo e vedo Alessandra imbarazzata mentre legge il menù.

"Allora, Alessandra, perché sei qui a Milano?"

Vedo i suoi occhi illuminarsi. "Oh, da domani comincerò la mia specializzazione".

"Lasciami indovinare".

Scoppia a ridere. "Va bene, vediamo se indovini".

"Sei a Milano per una specializzazione in lingue?"

Scuote la testa e mi sorride. "Acqua".

"Giurisprudenza".

Ride nuovamente. "Acqua".

"Ingegneria".

"Acqua".

"Ok, mi arrendo. Dimmi".

"Sono laureata in medicina e sono qui per la specializzazione in cardiochirurgia".

Scoppio a ridere. "E' uno scherzo, vero?"

La vedo rabbuiarsi. "Perché?"

"Oh no, non fraintedermi. È che semplicemente anch'io sono un medico".

"Oh, wow!"

Decido di ometterle che sono anche un cardiochirurgo. Sono certo che, per come è timida, si sentirebbe ancora più in soggezione.

"Allora perché medicina e soprattutto Cardiochirurgia?"

"Da piccola ero malata di cuore. A diciotto anni ho subìto un intervento a cuore aperto abbastanza complesso. Sai, c'era questo medico... lo ricordo ancora come fosse ieri. Era il medico che aveva deciso di operarmi e nessuno prima di lui si era preso questa responsabilità. Non ridere ma lo consideravo, e lo considero ancora oggi, un angelo. Ci sapeva fare con i pazienti, ma soprattutto con le ragazzine come me, che erano stanche di farsi visitare da migliaia di medici. Ricordo ancora che, quando mi sono risvegliata dall'anestesia, era al mio fianco, e ridendo gli ho detto che sarei diventata come lui. Poi è stata tutta un'avventura. Medicina era davvero la strada giusta per me. Amo il mio lavoro. Tu, invece, perché sei medico?"

"In verità non lo so. Ho voluto essere medico sin da bambino e alla fine ho raggiunto il mio traguardo".

"Che tipo di medico ti consideri?"

Rido. "Alcuni mi odiano, altri mi amano. Di certo, non sono un angelo come il tuo dottore".

"Le tue pazienti ti ameranno".

Le prendo una mano e gliela stringo facendole l'occhiolino. "Ti assicuro che mi amano in poche".

"Immagino". Non scosto la mano fino a quando non è lei a toglierla.

La serata passa velocemente parlando soprattutto di lei e degli affetti che ha lasciato nel suo paese.

Dopo un po' la vedo guardare l'orologio. "E' tardissimo. Domani mattina devo alzarmi presto".

"Allora andiamo, ma sono certo che il tuo capo non ti dirà nulla".

"Dici?"

"Ovvio! Rimarrà folgorato dalla tua bellezza".

Scoppia a ridere e il suo viso si colora di mille sfumature di rosso.

"Non ti imbarazzare. Sei bellissima e lo penso davvero".

"Grazie".

Quando arriviamo sotto casa, la accompagno fino al suo appartamento e la saluto con due baci sulla guancia.

"In bocca al lupo per domani, Alessandra. Ah, se hai bisogno di qualcosa per la tua specializzazione, sono qui".

"Crepi il lupo. Grazie del pensiero, Luca. È stata una bellissima serata".


La mattina seguente, mi alzo presto per andare in ospedale per l'arrivo dei nuovi specializzandi, e il mio pensiero corre ad Alessandra. Credo impossibile che lei lavori nel mio stesso ospedale, soprattutto perché da noi si sa sempre chi entra a far parte delle specializzazioni.
Prendo la mia auto e arrivo in ospedale, dove trovo mia sorella che mi saluta, e vedo Marco già a lavoro. A quanto pare, alle sei era davvero qui.

Mi avvicino a lui. "Marco, questa settimana non sei con me".

"Che diavolo significa?"

"Non starai in sala operatoria con me e non mi seguirai. Ti ho affidato a Clemente".

"Mi stai mettendo con quelli del primo anno?"

"Sì, e ora va' da lui che gli altri specializzandi sono già lì".

"Sei uno stronzo".

"Qui sono il tuo capo e si fa come dico io".

Entro nel mio studio e trovo la mia segretaria a trascrivere le cartelle dei pazienti al PC.

"Dottore, ci sono gli ultimi due nuovi specializzandi che arrivano oggi per lei".

"Per questa settimana, loro staranno con me. Tutti gli altri possono andare con il dottor Clemente. Puoi segnarlo sulla tabella. La prossima settimana cambierò i turni".

"D'accordo, dottore. Li faccio entrare?"

"Si, passami i curriculum e falli entrare".

BUONASERA A TUTTI! Ragazzi mi piacerebbe ricevere un commento sulla storia, ringrazio tutti voi
che state leggendo ma mi farebbe davvero piacere leggere dei vostri commenti. (Vorrei capire se continuare a scrivere su questo sito oppure no)
Oltre questa storia è in fase di scrittura la storia: Segreto inconfessabile che trovate sempre sul mio profilo con tutte le altre mie storie.

Grazie a tutti!!!!!!!

 
   
 
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