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Autore: Meggy the Witch    19/11/2017    0 recensioni
Caro diario, qui è il tuo solito Loki. Oggi mi trasferisco ad Asgard. Non so il perché; stavo giocando tranquillamente nel mio giardinetto innevato a Jotunheim, quando d’improvviso è comparso dal nulla un tipo strano, vecchio e brutto, che mi ha preso e mi ha portato qui senza una spiegazione. Ha borbottato qualcosa su come avrebbe diviso la birra con me (ma a me non piace la birra!) e mi ha mollato in questo posto così…caldo! Temo che la sua famiglia si sia affezionata a me: infatti Frigg, sua moglie, continua a coccolarmi come se fossi un gatto e addirittura Thor, uno dei suoi figli (un tipo tutto muscoli, parruccone biondo e poco cervello), continua a chiamarmi fratellino. Aiuto! Ho davvero la brutta impressione che questi tipi psicopatici abbiano intenzione di adottarmi!
Ti aggiornerò appena posso (se sopravvivrò).
P.s. Il tipo vecchio e brutto credo si chiami Odino.
-ispirata ad Edda Poetica, Edda Snorri ed Edda in prosa-
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,

Sono secoli che non ti scrivo. Beh…adesso io sono ancora un bambino pestifero mentre Thor è diventato il tipico ragazzino adolescente che ha appena scoperto che le ragazze sono più interessanti della Playstation. Ti ricordi di Thor, il tipo biondone? Sarà anche senza cervello, ma è un gran simpaticone! Mi vuole bene!!! È l’unico di questa famiglia che si diverte a giocare con me! E ora mi vuole ancora più bene! Sai perché? Te lo spiego subito! Dunque qualche mese fa Thor ha iniziato a frequentarsi con una certa Sif: bionda, gnocca, fisico da modella, ma simpatica quanto un...ehm...diciamo che non capisco cosa il mio fratellone ci trovi in lei (saranno le tette enormi? Bah!). Mi sta antipatica per due motivi: mi considera inferiore solo perché sono uno Jotun e perché da quando c'è lei non riesco più a giocare con Thor. Ogni volta che gli proponevo di fare qualcosa insieme, mi rispondeva sempre che non poteva perché doveva andare da Sif! Uffa! Un giorno mi stufai, così presi delle forbici, andai da Sif e... ZAC! Le tagliai tutti i capelli in un colpo solo.

...

Non ho mai corso così tanto in vita mia. Thor voleva darmele di santa ragione e quella gatta morta non faceva altro che strillare disperata per quei suoi stupidi pelacci, aizzando mio fratello contro di me. Freyr mi aiutò a nascondermi e mi consigliò di rimediare al danno fatto comprando una parrucca per Sif. Non ne avevo per niente voglia; Sif non si meritava di avere nuovamente dei capelli, però non potevo passare il resto dei miei giorni con il rischio che Thor mi scuoiasse vivo! Così andai al mercato dei Nani (dei tipi strani, abili a far tutto) e trovai diverse offerte. Uno di loro voleva vendermi una parrucca con in omaggio una barca tascabile (si poteva piegare e mettere in tasca per davvero) e una lancia dai strani poteri. Mi parve un affare conveniente, così comprai la parrucca, la barca e la lancia. Mentre tornavo a casa incontrai altri due Nani che cercarono di vendermi cose stranissime; erano i nemici commerciali del nano a cui avevo comprato la parrucca e volevano che comprassi qualcosa anche da loro. Io gli dissi che avrei acquistato tre oggetti da loro solo se fossero stati più eccezionali di quelli realizzati dal loro avversario. In realtà avevo finito i soldi (le mance di tre mesi messe da parte!) ed ero convinto che quei due idioti non fossero in grado di creare qualcosa di decente. Si misero al lavoro e per assicurarmi che effettivamente non fossi costretto a comprare tre cose in più, mi trasformai in un insetto e iniziai a pungerli mentre lavoravano. Così facendo, finì solamente per aiutarli: infatti uno fece cadere per colpa mia il suo lavoro nel fuoco, dal quale ne uscì un cinghiale bioluminescente (che cavolo c’era in quel fuoco?), l’altro fece cadere il suo anello in una pozione e questo acquisì il potere di automoltiplicarsi ogni nove giorni (oh, no!) ed infine tutti e tre, tra uno sbaglio e l’altro, realizzammo un martello di ferro stramegasuperfigo, che tornava indietro una volta lanciato e con anche qualche altro potere che scoprii nel corso degli anni successivi. Erano degli oggetti troppo eccezionali… e non potevo pagarli. Riuscii in qualche modo a stordire quei due e scappai ad Asgard con tutta la mercanzia. Ne ho approfittato per fare un po’ di regali a tutti. Sif riebbe i suoi capelli (non che questo cambiò i nostri rapporti), mi lavorai per bene Freyr regalandogli il cinghiale e la lancia (così adesso gli sto più simpatico e mi permette di giocare per più tempo con sua sorella Freya), feci una sorpresa a papà con l’anello strano e la barca tascabile (che lui decise di tenere da parte per quando io e Thor avremmo fatto la patente) ed infine riuscii a far pace con mio fratello regalandogli l’oggetto più bello, alla cui realizzazione avevo collaborato in qualche modo anch’io: il martello. Ne fu incredibilmente entusiasta! Gli diede pure il nome Mjollnir e da quel giorno divenne il monile più prezioso che possedeva (e io diventai il suo fratellino preferito).

   
 
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