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Autore: reew    19/11/2017    3 recensioni
Dal testo:
Osservo la miriade di fogli appesi. Progetti per qualcosa. Qualcosa di meccanico. Io. Quei disegni sono me.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Tutto inizia da una scintilla, dal calore. L’aria sa di fuoco e metallo. Sento il corpo stranamente pesante. Apro gli occhi. Dove mi trovo? I suoni mi arrivano distanti. Mi alzo, guardo attorno. Una fornace, un’incudine, attrezzi da fabbro. I muri tempestati di fogli, disegni. Ma tra tutti quei fogli uno attira la mia attenzione. L’unico che non abbia disegni ma lettere. Allungo la mano. Una grafia conosciuta. Non riesco a ricordare.  "Forse mi odierai per quello che ho fatto, per quello che ti ho fatto. Tua madre ti ha donato la vita concedendoti la sua. Non avevo altro che te, sono stato un egoista. Non riuscirò mai a perdonarmelo, spero che tu capisca, spero che tu possa perdonarmi. Tua madre mi aveva fatto promettere che ti avrei protetta. Ma quello che è successo andava oltre le mie forze. E anche questa lettera è una testimonianza del mio fallimento ed egoismo. Ti ho lasciato sola in questo mondo, non per scelta mia. Spero che tu possa perdon...", la lettera si interrompe.
 
Quanta tristezza. Una lacrima scende sul mio viso. Porto la mano ad asciugarla. “ting”. Un suono metallico, innaturale. Mi guardo la mano. Metallo. Metallo e ceramica che scorrono, dalla mano alla spalla. Non è l’unica parte. Le gambe, metà del petto, l’altro braccio dalla mano al gomito, hanno avuto la stessa sorte. Corro allo specchio. Esito. Non ho il coraggio. Chiudo gli occhi. Mi ci metto davanti. Mi faccio forza. Li apro lentamente.
 
Un gemito mi risale la gola, lo fermo con la mano stretta alla bocca. Il mio viso. Un Insieme di metallo e porcellana modellati a formare il mio volto. 
 
Fuori piove. I lampi illuminano la stanza, mentre le fiamme della forgia danzano al vento riflettendosi sul metallo del mio corpo. Non mi muovo. Sono paralizzata. Cosa mi è successo?  Chi sono io?
 
Mi guardo attorno. Osservo la miriade di fogli appesi. Progetti per qualcosa. Qualcosa di meccanico. Io. Quei disegni sono me.
 
Le mie gambe, il mio braccio, il petto, le mani, il mio volto. 
 
Tutto nei minimi dettagli su quelle pareti.
 
Cosa sono io?



Note:
Questa è la mia prima storia, ringrazio anche solo chi legge, nel caso qualcuno volesse lasciarmi un commento, non risparmiatevi! Le critiche costruttive sono ben volute. A presto, reew
   
 
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