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Autore: CrystalWolf    20/11/2017    0 recensioni
"Un colpo di spada. Vibrato nel buio.
Vide l'uomo accasciarsi, trafitto dalla spada. Perse un attimo a contemplare quella lama insanguinata, risplendeva di simboli rossi e fiammeggianti.
Non era un'esperta ma avrebbe giurato che fossero rune.
Osservò il sangue che scivolava dalla lama, come se fosse un imperfezione in quell'acciaio brillante e dovesse scomparire in fretta.
Poi ritrasse la lama. Lei p guardò impaurita, guardò quegli occhi felini che scintillavano nel buio della notte.
Il grifone dorato aveva colpito ancora."
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Geralt di Rivia, Nuovo personaggio
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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~~~~~~A Witcher in Midbourough~~~~


Il sole del mattino splendeva già da un po sulla città quando i suoi raggi colpirono timidamente il viso di Claire Rodneck.
Con un mugolio la ragazza si stropicciò gli occhi, dovendo anche fare i conti con una cascata di capelli ricci e biondi che le ricadevano in avanti.
Si tolse la vestaglia color turchese per indossare uno dei suoi vestiti abituali, un abito color rubino con diverse perle ad adornare l'abito.
Il corpetto era stretto infine l'abito terminava con una lunga gonna,anch'essa rossa.
Nel farlo rivelò il suo corpo esile ma comunque prosperoso.( A seconda dei vari punti di vista maschili ovviamente).
Ah quale visione caro lettore.
La visione della figlia del Marchese Rodneck, Lord della regione di Frostnite nel Nazair, era celestiale per chiunque vi posasse lo sguardo.
La ragazza aprì le tende e guardò fuori dalla finestra della tenuta la città che si stagliava ai suoi occhi.
Midbourough era costruita su tre livelli.
Il primo livello era il distretto della polvere.
Era la zona più grossa con diverse file di case di mattoni. Inoltre era la zona in cui vi erano concentrate le botteghe e la locanda "Il Pesce Gatto".
Era molto caratteristico e un naso raffinato lo avrebbe definito "Un misto di fumo, chiasso e vino" dato il grosso via vai.
. Il secondo distretto era posto leggermente più in alto rispetto al primo.
Era il Distretto degli Alberi.
Era la zona più residenziale, ed era costellata di alberi e piante di vario genere. Vi era inoltre una grande quercia proprio al centro del distretto, proprio davanti al Tempio dell'Aura bianca.
Oh giusto caro lettore.
Il culto dell'Aura bianca.
Chiederai cos'è. Abbi pazienza e presto ci arriveremo.
Infine vi era il terzo distretto. Quello delle nuvole.
Era quello da cui guardava Claire.
Lì si trovava il Castello del Lord.
Era un imponente castello nero con tre torri.
Non era molto largo ma al suo interno ospitava moltissime stanze, oltre ad un livello sotterraneo che erano le segrete.
Erano però separate dalla zona riservata al Lord e alla sua famiglia.
All'improvviso le porte in Mogano della stanza si spalancarono ed entrò una donna con un lungo abito blu, con sopra un grembiule bianco.
In testa portava una cuffia anch'essa bianca da cui cadevano alcune ciocche nere.
Aveva occhi verdi e una carnagione piuttosto olivastra.
Era più bassa di Claire che invece piuttosto alta e aveva inoltre occhi azzurro vivido e una carnagione delicata. Era anche piuttosto snella.
. La donna, che era la cameriera personale di Claire, parlò: " Signorina siete già sveglia?"
"Si" rispose con un sorriso.
"Bene. Sono venuto a chiamarvi per annunciare che la colazione è pronta.
"Arriverò fra un momento. Il tempo di rinfrescarmi cara Lisa"
La ragazza lasciò la stanza e così Claire potè avvicinarsi allo specchio che aveva nella camera e, riempito il catino, iniziò a sistemarsi.
Tralascerò alcuni dettagli, caro lettore, di importanza irrilevante(oltre che di natura strettamente femminile) che riguardano il trucco e la preparazione della figlia del Lord. Ti basti sapere che alla fine era pronta e ,scese le scale, si era recata nella sala da pranzo dove la tavola era apparecchiata.
I genitori della ragazza erano già a tavola che consumavano la colazione.
La madre di Claire si chiamava Astrid De Werd. Non era originaria del Nazair ma proveniva dal Kaedwen.
Aveva infatti una carnagione chiara, con lunghi capelli biondi e penentranti occhi azzurri.
Indossava abitualmente un lungo abito azzurro con svariati ricami e una collana con il simbolo della casata dei De Werd.
Il padre era invece il Lord di quelle terre.
Un Nazairi puro e fiero di esserlo.
Faceva parte dell'opposizione a Nilfgaard nel Regno e con l'avanzata degli eserciti del Nord guidati da Re Tancred si era messo a capo di un nutrito movimento di guerriglia.
. Combattè numerose contro i Nilfgaardiani e i collaborazionisti fino a che con la definitiva cacciata di Nilfgaard dal Nazair nelle Battaglia della Montagna Innevata(chiamata così perchè avvenne ai piedi del Monte Deregost sotto una fitta nevicata)venne nominato Lord della Provincia di Nemeira sotto il comando di Vincent Laurent, il neo-proclamato Re del Nazair.
Da allora il governo era stato prospero anche grazie alla duratura pace che venne dopo la guerra.
Il Kovir e e gli eserciti alleati arrivò fino alle porte della Città Imperiale.
Gli Oscuri si aspettavano di difendere la loro capitale fino all'ultimo uomo, ma il re Koviri trattenne le truppe e offrì la pace a Nilfgaard.
Sarebbe continuato ad esistere in cambio della rinuncia ai territori conquistati e il divieto di attaccare un qualsiasi regno dei coalizzati, o sarebbe stata guerra. Alcuni piccoli regni sarebbero rimasti sotto il dominio di Nilfgaard.
I Nilfgaardiani, che da tempo avevano assassinato il loro Imperatore, Emhyr Var Emreis La Fiamma Bianca che danza sulle tombe dei proprio nemici, accettarono senza indugio..
Gli oscuri erano umiliati dalla perdita di buona parte del loro Impero ma resistevano ed esistevano ancora. Al trono salì un nobile e generale di alto rango, molto amato dai soldati, ovvero Jan Calveit.
Il re Koviri prese una delle decisione più sagge mai intraprese da un sovrano : trasformare l'Impero in una confederazione.
Venne chiamato "Impero del Nord" ma in realtà si ebbe la nascita di una confederazione.
Ogni regni avrebbe avuto il proprio regno, le proprie leggi e il proprio esercito. Il tutto era a guida Koviri ovviamente.
La soluzione piacque a tutti. La pace e la stabilizzazione delle situazioni interne dei vari paesi avevano portato ad un miglioramento del commercio e della qualità di vita.
Avvenne inoltre un fatto storico.
Poco prima della fine della guerra Tancred offrì offerte di pace al regno di Dol Blathanna.
Andò da solo, senza scorta, a chiedere perdono per ciò che gli Elfi dovettero subire per colpa degli Umani. Si inginocchiò ai piedi del grande e rigoglioso albero che cresce alle porte del regno elfico.
Dopo qualche momento apparve la regina degli elfi in persona. Francesca Findabair.
Ebbero un incontro e parlarono a lungo.
Tancred ne uscì decretando la fine delle ostilità fra Uomini ed Elfi.
Chi più ,chi meno tutti accettarono le condizioni.
Gli scettici rimasero ovviamente, ma erano tutti stanchi della guerra. La pace fu celebrata in ogni città.
Qualche mese dopo, durante una battaglia per poter entrare nel territorio di Nilfgaard, l'esercito di Tancred stava per subire una clamorosa sconfitta, venne salvato proprio da un contingente di elfi in armature scintillanti e un nutrito gruppo di Nani provenienti sia da Mahakam sia dal Monte Carbon e dalle Montagne Azzurre.
Questo sigillò la pace fra le razze.
I maghi furono riabilitati in larga parte, ma furono posti ad un controllo severo per evitare altre cospirazioni come quella di Philippa Eilhart.
Questo era il clima che si respirava da vent'anni a questa parte. Una luminosa pace.
Certo i problemi non mancavano ma ognuno ci faceva fronte come poteva.
E gli Witcher caro lettore?
Beh i mostri continuavano a non mancare, anche in questa era di cambiamenti.
Ma ne parleremo in un altro momento caro lettore. Ora torniamo alla colazione che si stava consumando nella Tenuta Rodneck.
"Claire cara hai dormito bene?"
"Ottimamente madre." rispose con un sorriso mentre con una mano afferrava un biscotto.
Il padre la osservò un momento prima di parlare.
"Sono felice tu ti sia unita a noi questa mattina. Di solito ti svegli sempre dopo di noi."
"Avete ragione Padre ma questa mattina mi sono alzata con molta energià"
In effetti Claire non era tipa da svegliarsi presto.
Odiava quella sensazione di totale annebbiamento che la attanagliava ogni volta che provava ad alzarsi presto. Quella mattina però, non sapeva spiegarselo, aveva trovato un'energia incredibile e allegria fin dal mattino.
"Cosa farai oggi? Andrai in paese con Juliet?"
"Credo proprio di si".
La ragazza finì di fare colazione. "A proposito si è già alzata?"
"Si ha fatti colazione insieme alla servitù e ora è già nel suo Laboratorio."
Juliette Terry era originaria del Ducato di Gemmera.
Proveniva da una famiglia agiata e lei, in comune accordo con i suoi genitori fu mandata alla scuola di Aretuza(che venne aperta dopo che Re Radovid l'aveva fatta chiudere. Tutte le precedenti allieve erano state arse sul rogo perciò si dovette ripartire da zero. Margarita Laux-Antille però non si perse d'animo e accolse allieve da ogni parte dell'Impero. Anche ai Nilfgaardiani venne data la possibilità di iscirversi nonostante disponessero anche loro di ottime scuole. Nel giro di un lustro sorse una nuova generazione di maghe e maghi, dato che anche Ban Ard subì una sorte simile, che non fece rimpiangere la precedente. Una di queste era appunto Juliet).
Dopo aver terminato gli studi di magia, la giovane maga venne mandata dal Lord Elter per fare apprendistato dal mago del castello.
Questi era un vecchio mago del Nazair.
Aveva già servito come mago per il precedente Lord ma poi aveva aiutato il padre di Claire nella sua lotta.
Rimase al servizio del nuovo Lord e prese Juliet come apprendista. Ormai erano passati tre anni da quel giorno e Juliet e Claire erano diventate ottime amiche.
Dopo circa mezz'ora Claire scese nelle stanze del mago dove si trovava anche il laboratorio.
Quest'ultimo era un posto davvero polveroso e caotico. Vi erano scaffali pieni zeppi di pozioni e alambicchi. Altri in cui erano stipati tomi su tomi. Molti dei quali antichi di decenni.
Al centro della stanza una ragazza dai capelli neri e ricci armeggiava su una serie di alambicchi e fiale di vetro che emanavano un vapore verdastro.
Claire si avvicinò alla ragazza ma prima che potesse parlare venne acceccata da una piccola esplosione.
Si trovò davanti Juliet con un colorito verdognolo.
"Stavo preparando una pozione North Wing ma ho esagerato con il Rebis. Devono mettercene un'oncia in meno" esclamò la maga guardando il risultato del suo lavoro : Fiale in frantumi e una gran bruciatura su tutto il tavolo.
Claire si mise a ridere guardando quanto era buffa la sua amica.
"Sei sempre la solita."
"Ah ma grazie. Allora cosa ci fai qui?"
"Ho voglia di andare in giro per il paese, e mi servi come accompagnatrice"
"Beh" disse alzandosi "dovrò comprare altro Rebis. All' "Ampolla blu" dovrebbero averne ancora."
"Allora andiamo"



Un'ora dopo le due attraversavano il paese.
Come sempre era pieno di vita.
Nella Piazza delle Lance d'Argento vi era, come di consueto, il mercato e moltissimi mercanti della regione vi si recavano,persino qualcuno proveniente dalla capitale, per commerciare.
Si recarono nel distretto più basso della città dove c'era la locanda della città : Il Mare di Zaffiro.
Spettegolando del più e del meno non si accorsero del trambusto fuori dalla locanda fino a che non furono molto vicine.
Un giovanotto dall'aria altezzosa, vestito di ricchi abiti stava inveendo contro un tale.
Lo riconobbe subito. Era Jonas Matters, un nobile della zona. Suo padre era socio in affari con il padre della bionda. Jonas non risparmiva avances alla giovane, la quale prontamente declinava.
"Via i mostri da qui." stava urlando.
"Che succede?" si domandò Juliet.
. "Scopriamolo."
Claire si fece strada tra la piccola folla e quello che vide la lasciò senza fiato.
I suoi movimenti avevano suscitato l'attenzione della vittima di Jonas e i loro sguardi si erano incrociati.
Gli occhi da gatto le rivelarono che quello straniero era un witcher.
  
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