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Autore: Summer11    20/11/2017    2 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 45
-Problemi e scontri.-


-La mattina seguente, Brittany, si svegliò abbastanza presto per i suoi standard. Il weekend era sempre stato sacrosanto per la ragazza, ma la gravidanza le sbandava tutti i ritmi, specialmente da quando, una settimana prima, aveva iniziato il congedo di maternità, forzato. Brittany sosteneva di sentirsi in forze per poter lavorare fino all’ultimo giorno di gravidanza, ma nessuno voleva che un bambino nascesse durante una riunione tra i vari team, perciò, il capo spedì la ragazza dritta a casa.
Brittany, sbuffò, vedendo che erano appena le 6:00 del mattino. Si voltò dall’altra parte e poté toccare Oliver. Lo vide dormire, lì a letto a pancia in giù con la bocca aperta, sembrava essere così innocente da venir scambiato per un bambino troppo cresciuto. Lei gli accarezzò dolcemente quel viso che tanto amava guardare, poi sussurrò.-

Brittany: Devi aver avuto proprio una nottataccia!

-Lei capiva a pieno come Oliver si sentisse per la storia di Lily e Daniel. Sapeva che per suo marito era come mandare giù una bomba pronta a scoppiare. D’altronde, anche per lei non era facile lasciare andare la sua bambina.Suo marito, la sera precedente, davvero si ostinava a non voler capire. Quando si spaventava, lui aveva la tendenza a chiudersi in se stesso e non ascoltare gli altri,valeva solo il suo punto di vista. Brittany lo conosceva troppo bene, in fondo, non era cambiato poi così tanto. La ragazza decise di alzarsi dal letto, indossare la vestaglia e scendere al piano di sotto. Prese una fetta di torta dal frigo, si sedette a tavola e con il telefono, chiamò la sua migliore amica, con il rischio che la sbranasse viva. Rachel, con grande sorpresa della ragazza, rispose.-

Rachel: “Mi hai letto nel pensiero!”
Brittany: “Insonnia mattutina, eh?”
Rachel: “Cosa ti è capitato? Perché sei già sveglia di sabato?”
Brittany: “Prima dimmi perché tu non riesci a dormire!”
Rachel: “Solitamente la risposta sarebbe “Perché i gemelli sono già svegli”, ma oggi credo che Dio voglia prendersela con me. I gemelli dormono che è una meraviglia per una santa volta e io sono sveglia con l’ansia per questo stupido battesimo”
Brittany: “Goditi questi anni di stupidate che ti preoccupano, perché poi, più i bambini crescono e più i problemi si fanno grandi”
Rachel: “Cosa succede?”
Brittany: “La mia bambina continua a crescere e io non ho il potere di fermare il tempo. Hai ancora il numero della ginecologa? Io non trovo più il suo bigliettino da visita”
Rachel: “Ginecologa? Siamo di nuovo a quel punto?”
Brittany: “Non “siamo di nuovo”, questa volta ci siamo. Ci siamo per davvero, Rach!”
Rachel: “Oh, Dio Santissimo!”
Brittany: “A Settembre era solo un capriccio. Era solo un modo per andarci contro e stare allo stesso livello di Victoria. Questa volta è pronta per davvero, vuole farlo per se stessa perché si sente di farlo e a vedere dal modo in cui guarda Daniel, credo che ci stia mettendo tutta la sua buona volontà per controllarsi. Sono già passati ai preliminari. Io non posso fermarla, quindi cerco solo di evitare i danni”
Rachel: “Oh, cavolo. Ci siamo per davvero, allora. Quando, precisamente, è cresciuta così tanto? Voglio dire, due giorni fa io e Alex eravamo al parco con lei a insegnarle ad andare sull’altalena!”
Brittany: “Lo so, Rach. Non ho idea di dove il tempo sia finito. Sto ancora cercando di mandare giù il fatto che mia figlia abbia il desiderio costante di saltare addosso al suo fidanzato”

-Rachel rise.-

Rachel: “Le farai prendere la pillola?”
Brittany: “Non ho molta scelta. Ma sono contenta che sia ciò che vuole anche lei. Grazie per averle dato il libro, Rach. Sono tranquilla perché so che mia figlia ha il sale in zucca e sono davvero fiera di come lei stia affrontando la cosa anche con me. Non vuole mentirmi e ci vuole del fegato per essere sinceri”
Rachel: “Concordo, comunque do ragione alla tua insonnia mattutina!”
Brittany: “Come se questa questione in sé non bastasse, ieri notte ho discusso anche con Oliver. Non immagini minimamente la scenata di gelosia che mi ha piazzato una volta che sono entrata in camera da letto. Davvero, Rach, è stata un’ottima performance”
Rachel: “Se riguarda la questione di Lily e Daniel, posso immaginarla”
Brittany: “Mi ha accusato di incoraggiare Lily a fare sesso”
Rachel: “Oddio. Non voglio crederci”
Brittany: “E’ così cocciuto alle volte che non si rende minimamente conto delle stupidate che dice. Eppure è una persona molto intelligente!”
Rachel: “Britt, ma lui ci arriva. Ci arriva benissimo. Sa anche lui che non può fare niente a riguardo, perciò deve pur sfogare la sua frustrazione su qualcuno. Non preoccuparti, tu stai facendo la cosa giusta con Lily. Vedrai che a Oliver passerà. Deve solo abituarsi all’idea”
Brittany: “Ovviamente, nemmeno io ho fatto salti di gioia con le bandierine in mano, quando Lily me ne parlava! Voglio il meglio per lei, non voglio che si rovini il futuro. Ieri notte, Olly era così nervoso da non riuscire a stare nemmeno in casa. E’ uscito”
Rachel: “E’ andato al pub per dimenticare?”

-Rachel rise. Oliver prendeva quella situazione troppo seriamente e Brittany parlò.-

Brittany: “Non credo. Non ho sentito odore di birra o alcolici, ma solo di sudore. Probabilmente è andato al campetto a fare due tiri a canestro. Ieri doveva essere distrutto”
Rachel: “Se anche dopo il basket, il suo cervellino non c’è ancora arrivato, vedrai che ci arriverà presto!”
Brittany: “Quando si sveglierà vedrò come sta!”
Rachel: “Buona idea. Appena ci vediamo ti do il numero della ginecologa. Ti prego, dammi il tempo di ricordarmi dove anche io abbia messo il bigliettino”
Brittany: “Non preoccuparti. Grazie, comunque. Allora, ora mi dici cosa c’è di così tanto preoccupante in questo battesimo? Pensavo che aveste risolto tutto e che foste pronti!”
Rachel: “E’ tutto pronto, ma la madre di Alex è assillante. Ieri sera le avrei volentieri spaccato il telefono in testa. Te lo giuro”
Brittany: “Wow, credo di non averti mai sentita così aggressiva”

-Proprio in quel momento, anche Brittany, dall’altra parte del telefono sentì la voce di Alex parlare. Ce l’aveva con Rachel.-

Alex: “Parlando così, non ti dimostri migliore di mia madre!”

-Brittany si morse il labbro inferiore, sentiva aria di litigata arrivare fino a casa sua. Rachel, sentendo la voce di suo marito chiuse gli occhi e li riaprì maledicendosi, Alex non avrebbe dovuto sentire ciò. La ragazza riparlò al telefono.-

Rachel: “Britt, ti dispiace se ti richiamo più tardi?”
Brittany: “Ma no, figurati. Buona fortuna con Alex!”
Rachel: “Grazie, ne ho bisogno!”

-Rachel chiuse la chiamata e si voltò verso suo marito. Erano ancora a letto.-

Rachel: Pensavo dormissi. Non avresti dovuto sentire!
Alex: Sentire cosa? Tutto l’odio che provi per mia madre e che nascondi?
Rachel: Puoi biasimarmi, Alex? Davvero? E’ una vita che tua madre mi scredita!
Alex: Pensavo fossimo andati oltre ciò
Rachel: Come faccio ad andare oltre ciò se ogni volta che ci parlo, tua madre mi attacca?
Alex: Sii superiore, diavolo! Se anche tu ti metti al suo livello a che punto arriveremo?

-Rachel lo guardò sbalordita.-

Rachel: Pensi davvero che io stia scendendo al suo livello?
Alex: Sì, lo penso!

-Lei lo guardò per qualche secondo.-

Rachel: Wow, Alex! Davvero, io non posso credere alle mie orecchie!

-Rachel si alzò dal letto, prese i primi vestiti che vide e si vestì mentre sentivano i gemelli urlare. Si erano appena svegliati.-

Alex: Dove vai?
Rachel: I gemelli sono svegli, non li senti?
Alex: Non puoi semplicemente evitare l’argomento o chiuderla in questo modo
Rachel: Oh, invece sì, eccome se posso!
Alex: No, non lo farai!
Rachel: Non lo farò? Guardami uscire da questa stanza e non rivolgerti più la parola, Alex!

-Rachel si voltò e uscì dalla camera mentre Alex, più arrabbiato, si alzava dal letto ancora in pigiama, seguendo sua moglie. Entrò nella stanza dei gemelli e vide Rachel prendere Samuel e vestirlo.-

Alex: Dobbiamo parlare di questo!
Rachel: Non ho niente da dirti se tu non provi minimamente a capire quanto tua madre mi stia facendo impazzire!
Alex: Anche a me fa impazzire in questo periodo. E’ solo eccitata per il battesimo dei gemelli, tutto qua. Le passerà
Rachel: No, non le passerà finché io non sarò sottoterra
Alex: Sei ingiusta!
Rachel: No, sono solamente sincera

-Lei guardò suo marito e continuò mentre infilava le scarpine a Samuel.-

Rachel: Allora, vuoi vestire Emily o devo fare tutto io?!

-Alex scosse la testa, prese la bambina con i vestitini e seguendo Rachel che teneva Samuel in braccio scesero al piano di sotto. Lui parlò.-

Alex: A me non è sembrato che ti attaccasse ultimamente. Pensavo che tutti avessimo fatto un bel passo avanti

-Disse Alex, guardando sua moglie e infilando un vestitino rosa e giallo a maniche lunghe alla sua bambina. Rachel mise Samuel a terra che subito corse verso le ceste dei giocattoli.-

Rachel: Certo che non ti è sembrato, tua madre è furba. Ha imparato ad attaccarmi solo quando tu non sei presente
Alex: Ha tanti difetti, ma non è così meschina!
Rachel: Ah no? Allora perché ieri sera è riuscita a rovinarmi la giornata per telefono? Mi stava affossando, Alex!
Alex: Non mi sembra che tu fossi così indifesa. L’hai lasciata parlare da sola al telefono fino a quando non me l’hai passata
Rachel: Avresti preferito che glielo chiudessi in faccia quel dannato telefono?!

-Rachel andò in cucina a preparare i biberon per i gemelli e quando Alex finì di mettere le scarpine ad Emily, la mise a terra e poi raggiunse sua moglie.-

Alex: Perché ti stai trasformando in questo modo? Prima non eri così, eri più paziente e meno aggressiva con lei!
Rachel: Mi trasformo, perché sono sempre più stanca di starla a sentire. La sopporto da vent’anni. Sono stanca dei suoi giudizi, delle sue battute e del suo screditarmi come madre!
Alex: Anche a me scredita come padre, ma non me la prendo così. Faccio un respiro profondo e capisco che si comporta così perché vuole il meglio per i gemelli e noi siamo dei genitori alle prime armi. Credo sia normale, tutte le mamme si comportano così quando diventano nonne!
Rachel: Ti sbagli di grosso, Alex. Mia madre non ci ha mai mancato di rispetto, né a te e né a me. Se non riesci più a vedere la differenza, non so più cosa pensare!
Alex: Ho appena riallacciato i rapporti con mia madre, mi sto sforzando di fare funzionare le cose!
Rachel: Beh, non credo tu ci stia riuscendo, specialmente con me. Non so cosa ti stia prendendo in questo periodo
Alex: E’ la mia famiglia!

-Rachel a quell’affermazione si accese, non si trattenne e urlò.-

Rachel: E NOI CHE DIAVOLO SIAMO? IO, I GEMELLI… COSA SIAMO PER TE, ALEX? IERI SERA HO SMESSO DI ASCOLTARE TUA MADRE PERCHE’ MI HA CHIARAMENTE DETTO CHE CON IL MIO “SGUAZZARE NEL FANGO” PORTERO’ GIU’ CON ME ANCHE I NOSTRI FIGLI! COSA RISPONDI A QUESTO, EH? TU LA DIFENDI E IO LOTTO PER TENERE LA NOSTRA FAMIGLIA UNITA MENTRE TUA MADRE SE LE INVENTA TUTTE PER FARCI ALLONTANARE. QUINDI, PRIMA DI VENIRE A DIRE A ME QUANTO IO SIA CRUDELE CON LA TUA POVERA MAMMA, STAMMI ACCANTO E ASCOLTA TUTTE LE CATTIVERIE CHE ESCONO DALLA BOCCA DI QUELLA DONNA COSI’ MESCHINA!

-Proprio mentre Rachel riprendeva fiato, e Alex realizzava il tutto risvegliandosi da quella sorta di incantesimo, sentirono delle urla e Emy iniziare a piangere.-

Rachel: SAM! EMY!

-Subito corsero in salotto dove videro Samuel ridere e Emily piangere con un segno rosso appena sotto l’occhio sinistro. Subito Rachel, prese la bambina in braccio e, ancora nervosa per la discussione con suo marito e spaventata per ciò che sarebbe potuto succedere ad Emily, urlò.-

Rachel: SAMUEL COS'HAI FATTO??

-Non riusciva a reggere anche le monellerie di suo figlio in quel momento. Mentre lei cullava la bambina e la rassicurava, Samuel smise di ridere, offeso.-

Rachel: Amore, stai tranquilla. Non è successo nulla. Mettiamo un po’ di ghiaccio sulla guancia?

-Emily annuì e Rachel continuò.-

Rachel: Cosa è successo?
Emily: TAM TIRA GOCO
Rachel: Samuel, hai tirato un giocattolo contro Emy?!

-Samuel annuì mentre Emily si calmava. Rachel diede la bambina ad Alex, che stava lì ad osservare la scena. Lui era ancora abbastanza sconvolto dalla litigata avuta con sua moglie che si avvicinò al bambino molto arrabbiata.-

Rachel: IN QUESTA CASA NOI NON LANCIAMO GLI OGGETTI, SAMUEL! CIO’ CHE HAI FATTO MI RENDE MOLTO TRISTE. SEI STATO DAVVERO MONELLO!

-Samuel odiava venire sgridato. Sempre più offeso dalle parole dure di sua madre, piangendo, corse ad aggrapparsi alla gamba di suo padre.-

Samuel: PAPAA'!

-Alex accarezzò la testolina biondina di suo figlio mentre con l’altro braccio reggeva Emily. Guardò sua moglie che riprendeva fiato e capì che con lei aveva sbagliato tutto. Rachel si avvicinò a lui prendendo in braccio la bambina.-

Alex: Rachel, io..
Rachel: Niente “Io”, Alex! In questo momento non voglio nemmeno guardarti in faccia. Ho bisogno di uscire. Ci vediamo dopo!

-Lei, prese per mano anche Samuel ma lui faceva forza dalla parte opposta alla direzione di sua madre mentre piangeva.-

Samuel: PAAAPAAA'
Rachel: Sam, non è il momento!

-Lei prese in braccio anche suo figlio ed uscì con i gemelli. Alex li guardò andare via, si sedette sul divano ripensando alla litigata di qualche minuto prima. "Sono un'idiota!" si disse, prima di pensare a un modo per farsi perdonare.
Rachel, intanto, allacciava le cinture dei seggiolini dei gemelli e una volta messa alla guida, non poté che andare dalla persona che più le dava conforto.

Quella mattina, Lily, al contrario di sua madre, si alzò verso le 9:30 e scendendo le scale ancora in pigiama per andare a fare colazione, non poté che notare quelle due piccole pesti che giocavano in salotto con Oliver. Lily sorrise correndo ad abbracciarli.-

Lily: Mi sembrava di aver sentito delle vocine squillanti familiari!

-Subito strinse i gemelli a sé e li baciò. Oliver la salutò.-

Oliver: Buongiorno!
Lily: Buongiorno papà! Ehi pesti, come mai siete qui a quest’ora?

-Oliver si alzò dal tappeto guardando sua figlia.-

Oliver: Puoi controllarli tu? Io vado a fare la doccia. Tua madre è uscita per colazione con Rachel
Lily: Certo, non preoccuparti!

-Oliver sorrise e corse al piano superiore. Lily, riconcentrandosi sui gemelli, notò che Samuel non era vivace come al solito, così lo prese in braccio.-

Lily: Ehi paperino, cosa c’è che non va?

-Lui appoggiò la testolina sulla spalla di Lily, che lo abbracciò forte. Quando lei lo sentì rilassato, lo rimise a terra. Samuel le prese la mano e le fece vedere il nuovo giocattolo suo e di Emily. Era un libro molto colorato fatto di stoffa, che suonava.-

Samuel: Nosto gioco!
Lily: Ma è nuovo? Chi ve lo ha comprato?

-Emily la guardò sorridendo.-

Emily: Nonno!
Lily: Lo ha comprato il nonno? Ma che bello! Suona?

-I gemelli annuirono e Samuel schiacciò un punto cerchiato di rosso. Dal giocattolo uscì il verso del cane e sia Samuel che Emily lo imitarono.-

Lily: Siete bravissimi! E il pulcino come fa?

-Emily senza perdere tempo rispose.-

Emily: PIO PIO
Lily: Brava tesoro. Sei la dolcezza in persona. Vieni da diddi!

-Lily le accarezzò il visino e l’abbracciò, anche Samuel, super geloso, si buttò nell’abbraccio. Una mezz’oretta più tardi, mentre Lily e Oliver mangiavano dei pancakes con i gemelli, Rachel e Brittany, tornarono a casa.-

Rachel: Grazie Britt!
Brittany: E di cosa?! Torna a casa e chiarisci con Alex, credo che anche lui non se la stia passando bene
Rachel: Sì, hai ragione!
Brittany: Lascia parlare sua madre al vento. Tanto, noi sappiamo che razza di persona sia. Questo è abbastanza!

-Rachel sorrise e quando Lily si affacciò in salotto, corse ad abbracciare sua diddina.-

Lily: Diddi!
Rachel: Ciao tesoro!
Lily: Va tutto bene?
Rachel: Sì, avevo bisogno di un po’ di tempo con tua madre. Dove sono quei piccoli terremoti?

-Proprio in quel momento Samuel, Emily e Oliver raggiunsero le ragazze in salotto. Lily parlò.-

Lily: I gemelli mi hanno fatto vedere il nuovo giocattolo!
Rachel: Oh sì! Glielo ha portato mio padre, tra un po’ dobbiamo uscire noi di casa per far spazio a tutti i loro giocattoli. Ne calpestiamo in continuazione!

-Brittany rise e Rachel la guardò.-

Rachel: Non ridere tanto, tra poco toccherà anche a voi!
Brittany: Sinceramente non vedo l’ora. Non ne posso più di questo pancione!
Rachel: Ti capisco bene!

-Rachel rise, poi guardò i suoi amici.-

Rachel: Noi adesso andiamo. Grazie per aver fatto da babysitter a tutti noi! Forza bambini, salutate tutti, adesso torniamo a casa da papà!

-Samuel ed Emily si fiondarono prima su Oliver che baciarono sulla guancia e Emily fece una smorfia per via della barba, non era lunga, però era fastidiosa. Poi abbracciarono Lily e infine Brittany. Prima di uscire dalla porta salutarono con le manine.-

Sam e Emy: Ciao diddi!!

-Rachel sospirò, salutò tutti e seguì i gemelli. La famiglia Hunt poté sentirla urlare ai gemelli…-
Rachel: Non correte!!

-Tutti risero e Oliver chiuse la porta di casa, dopo essersi assicurato che Rachel acchiappasse i gemelli. Lily guardò i suoi genitori.-

Lily: Vado a fare la doccia, mi vedo con Rebecca tra meno di un’ora e pranzeremo insieme. Poi esco un po' con Daniel!
Brittany: Va bene, però non fare troppo tardi. Oggi andiamo a comprare i regali per il battesimo dei gemelli
Lily: Non posso credere che manchino solo due settimane!
Brittany: Non dirlo a me!

-Lily sorrise e corse a prepararsi. Dopo che fu uscita di casa, finalmente, Brittany e Oliver poterono parlare. Lei si avvicinò a suo marito.-

Brittany: Ti ho dato abbastanza tempo per calmarti?
Oliver: Forse ieri ho esagerato!
Brittany: “Forse”?!
Oliver: Penso ancora ciò che ho detto. Nostra figlia è ancora piccola
Brittany: Mi trovi d’accordo, Olly. Anche io penso che sia troppo presto, ma lei si sente pronta, si fida di Daniel e noi non possiamo farci nulla. So come ti senti, mi sento allo stesso modo, ma dobbiamo lasciala andare e assicurarci che lei stia bene

-Lei lo accarezzò e Oliver la strinse a sé.-

Oliver: Mi dispiace di averti trattata in quel modo. Non ho nemmeno pensato al fagiolo!
Brittany: Ho trovato il modo di consolarmi. Non preoccuparti!
Oliver: Ho visto. Ti sei addormentata con il piatto sul letto

-Brittany rise.-

Brittany: E tu lo hai portato giù prima di dormire. Sei stato al campetto?
Oliver: Ho fatto due tiri. Dovevo scaricare la tensione. E’ così difficile da accettare
Brittany: Lo so
Oliver: Però hai ragione, anche a noi non ci avrebbe potuto fermare nessuno!
Brittany: Non vivertela così male, amore. Ti assicuro che Lily è pronta e lo sarà ancora di più perché farò tutto ciò che è possibile per prepararla al meglio
Oliver: Mi fido di te! 
Brittany: Sono felice

-Oliver sorrise.-

Oliver: E’ la cosa più importante!

-Lui la baciò e Brittany lo guardò.-

Brittany: Credo sia arrivato il momento di comprare i mobili per la cameretta del piccolo fagiolo!
Oliver: Verrò con te solo per assicurarmi che tu non faccia danni!

-Entrambi risero e uscirono di casa. In casa McKay, Rachel aveva appena varcato la porta e i bambini corsero subito a giocare in salotto. Alex si affacciò dalla cucina e guardò sua moglie.-

Alex: Sei tornata!
Rachel: Sì, senti Alex...
Alex: No tesoro, tu devi ascoltare me! Hai ragione. Ero talmente concentrato a voler riunire la famiglia che mi sono dimenticato ciò che è importante. Ho ripensato agli ultimi mesi e ho finalmente visto tanta cattiveria in certe battute di mia madre. Mi dispiace, ho sottovalutato la cosa. Hai tutto il diritto di avercela con lei e io, come tuo marito, e ancora di più, come persona che ti ama follemente, non posso chiederti di mandare giù questi rospi. Non posso. Io devo difenderti e proteggerti perché io ti ho scelta. Ti ho scelta vent’anni fa e continuerò a sceglierti per tutti i giorni della mia vita. Mi dispiace aver vacillato questa mattina. Mi dispiace per averti deluso, so che non posso cancellare quello che ho detto, ma voglio che tu sappia che non avevo ragione. Chiamerò mia madre stasera e le dirò che è ora che inizi a farsi gli affari suoi. Le dirò che se non inizia a trattarti con rispetto allora sarà fuori dalla nostra vita e da quella dei nostri bambini e che si può scordare il battesimo. Adesso la mia famiglia sei tu, tu e queste due meravigliose pesti

-Lui guardò i bambini che tiravano fuori dalla cesta una marea di giocattoli e continuò.-

Alex: E vi amo più di qualsiasi altra cosa al mondo!

-Rachel, intenerita, si strinse a lui.-

Rachel: Oh Alex! Anche io vi amo alla pazzia!
Alex: Mia madre non deve più essere la causa dei nostri litigi!

-Lui le diede un bacio sulla testa e Rachel lo guardò.-

Rachel: Mi dispiace di aver alzato la voce prima
Alex: Anche a me, e mi dispiace di essermi arrabbiato così! Pace?
Rachel: Pace!

-Lui sorrise e stringendola a sé la baciò. Quando si staccarono, Alex rise guardando i gemelli.-

Alex: Ora, aiutami a catturare queste scimmiette. Il pranzo è pronto!
Rachel: Hai cucinato tu?

-Alex sorrise soddisfatto.-

Alex: Sì!
Rachel: Quando l’hai progettato questo omicidio?
Alex: AH AH AH che spiritosa!!

-Rachel lo accarezzò, poi chiamò i gemelli.-

Rachel: Andiamo monelli, avete fame?

-Samuel ed Emily corsero in cucina con i loro genitori, poi Sam si fermò. Rachel lo guardò.-

Rachel: Amore, cosa c’è? Non hai fame?
Samuel: Io NO monello!

-Rachel rise, lo prese in braccio per poi sedersi a tavola e pranzare.

Quello stesso tardo pomeriggio, mentre Lily allentava la presa delle lenzuola e tornava a un respiro più calmo e regolare, Daniel sbucò fuori dalle coperte sorridendo. Accarezzò la sua ragazza.-

Daniel: E se…

-Lily subito lo fermò.-

Lily: Lo so, Dan. Anche a me viene difficile fermarmi, ma ormai manca poco. Prenderò la pillola a breve!
Daniel: Non vedo l’ora! Sono davvero felice che tua madre abbia capito
Lily: Già! Sai che Rebecca e Tristin l’hanno fatto?
Daniel: Cosa?! Quando?
Lily: Ieri sera! Me lo ha detto oggi. Mi ha raccontato tutto nei dettagli
Daniel: Non ci credo. Ci hanno battuto sul tempo!

-Lily scoppiò a ridere.-

Lily: Preferisco aspettare un pochino di più ma essere sicura di ciò che facciamo e come lo facciamo. Becky non prende la pillola e non so se mi sentirei a mio agio a farlo sapendo di non essere protetta al cento per cento
Daniel: Credo che tu sia un po’ troppo paranoica in questo senso…

-Lily lo guardò corrugando la fronte e Daniel si affrettò a continuare.-

Daniel: Il preservativo è sicurissimo, bisogna solo stare un po’ più attenti
Lily: Sì, ma forse Rebecca ha preso tutta la faccenda un po’ troppo alla leggera
Daniel: Io credo solo che si siano lasciati andare. Non c’è niente di male, a volte capita

-Proprio in quel momento a Lily sorse un dubbio. A dire la verità non ci aveva mai pensato. Guardò il suo fidanzato e parlò.-

Lily: Tu lo hai già fatto?!

-Daniel la guardò non sapendo bene cosa fare. Doveva ferirla o mentirle?-

Daniel: Beh, io… Sì, l’ho già fatto!

-Lei lo guardò senza parola. Aveva sempre dato per scontato che Daniel non lo avesse ancora fatto, proprio come lei.-

Lily: Cosa?
Daniel: Vedi, è successo qualche mese prima che tu arrivassi…
Lily: Perché non me lo hai detto?
Daniel: Tu non me lo hai mai chiesto!
Lily: Mi hai lasciato con la convinzione che tutti e due fossimo vergini! Mi fai sentire così stupida!

-Lui la guardò decidendo di lasciarla sfogare. L’unica cosa di cui la ragazzina aveva bisogno.-

Lily: Abbiamo letto quel libro… Oddio, mi hai fatto leggere quel libro fingendo di non sapere. Oh, e quante domande idiote ho fatto. Tu sai già quello che si prova, per te è facile! Con chi lo hai fatto? E’ della nostra scuola? Io come faccio ora a vederti nello stesso modo in cui ti vedevo prima? Voglio sapere con chi lo hai fatto. Chi è che ha catturato così il tuo cuore da farci l’amore per la prima volta? Lei ti piace ancora? Quanti anni ha?

-Daniel la guardò e scoppiò a ridere.-

Lily: Non ridere! Perché diavolo ridi? E’ una faccenda importante! Smettila di ridere. Mi farai fare tardi all’appuntamento con mia madre!

-Lily prese da terra la sua biancheria e mentre si rivestiva, Daniel le prese il braccio, trascinandola di nuovo a letto verso di sé. La strinse forte in un abbraccio e dopo averle dato un bacio sulla fronte, parlò.-

Daniel: Tu sei le mie prime volte. Sei il mio primo batticuore, sei la mia prima carezza, sei la mia prima "piccolina", sei il mio primo innamoramento, sei il mio primo “ti amo” e sei la prima con cui io farò l’amore. Sei proprio una scemina a volte. Ho letto quel libro perché mi faceva piacere leggerlo con te, l’ho letto perché era interessante e davvero, tante cose, non le sapevo. Sai che c’è? E’ triste da dire, ma la prima volta io ho fatto sesso. Non c’era grande interesse tra me e quella ragazza. Siamo stati stupidi, l’abbiamo fatto per non essere più vergini. Se avessi saputo che tu saresti presto entrata nella mia vita, ti avrei aspettata. So che per te è fastidioso sapermi con un’altra, ma non ha significato nulla. Non è stato nemmeno così bello, eravamo troppo impacciati. Onestamente penso che non lo avrei dovuto fare in quel modo così superficiale. Tu mi stai insegnando ad amare, tu mi insegni a vivere e io ti amo da morire. Voglio che per me sia la prima volta!
Lily: Ti amo anche io!

-Lily sorrise poi lo guardò.-

Lily: Mi dici chi è la ragazza, ora?

-Daniel sbuffò.-

Daniel: Okay, tanto non mi lascerai in pace. Si chiama Tamara, non è mai stata nella nostra scuola, abitava vicino a casa mia, però lei e la sua famiglia si sono trasferiti in Canada. Ora sei più tranquilla?

-Lily annuì e lo baciò, poi guardò l’orario.-

Lily: Cavolo, è tardissimo. Puoi accompagnarmi al centro commerciale?
Daniel: Certo!

-Subito i ragazzi si vestirono, si sistemarono in bagno e uscirono da casa di Daniel di corsa. Lily non vedeva l’ora di comprare i regali per i gemelli.

Due settimane passarono davvero velocemente così come la cerimonia del battesimo. Erano tutti davvero emozionati. Oliver, Brittany e Lily regalarono ai gemelli dei bracciali d’oro con i loro nomi e il loro segno zodiacale, il Toro, essendo nati il 24 aprile. Durante quelle due settimane Lily aveva parlato spesso con la ginecologa e aveva appena iniziato a prendere la pillola. Per quanto riguardava Brittany, invece, la nascita del piccolo fagiolo era sempre più vicina, mancava meno di un mese. La cameretta era finalmente pronta, un pensiero in meno per la ragazza.
Il battesimo fu davvero bello, il giardino di casa McKay era tutto decorato, il cibo era fantastico e la musica rendeva tutto più leggero. Nonostante il suo essere seccata, anche la signora McKay aveva ben poco da dire. Rachel e Alex avevano organizzato tutto alla perfezione, lo stesso si poté dire per la festa di compleanno dei gemelli.

Anche Aprile, lasciò il posto al mese seguente, e quel fine settimana di Maggio, nessuno si sarebbe aspettato tutto quel trambusto che si sarebbe presto creato proprio con il suonare del campanello di casa, mentre Lily faceva uno spuntino e faceva skype con i suoi genitori che si trovavano alla fattoria di Austin e Chad che si erano avvicinati tanto ad Oliver e Brittany. Gli davano sempre del buon cibo fresco.-

Lily: “Austin, Chad, vi prego. Questa è una richiesta d’aiuto. Fate cambiare idea a mio padre. Non voglio che mio fratello si chiami Michael. Non lo so, non fa per lui!”
Oliver: “Ma se nemmeno lo conosci ancora?!”
Lily: “Papà, sto parlando con i ragazzi. Non con te. No, non lo chiameremo Michael!”

-Lily sentì il campanello suonare e si alzò dalla sedia.-

Lily: “Il campanello suona. Voi tutti divertitevi all’aria aperta e mi raccomando voglio che portiate a casa il pane che farà la mamma”
Chad: “Vedrai che sarà buonissimo”
Lily: “Chad, non hai mai visto la mamma preparare una qualsiasi cosa. Se non darà fuoco alla fattoria dovete ritenervi fortunati!”

-Tutti scoppiarono a ridere, Lily li salutò e corse ad aprire la porta. Appena li vide, il suo sorriso svanì. Loro erano lì, dopo più di un anno che non parlavano o messaggiavano. Loro erano lì.-

Lily: Meg, Ryan!

-Ryan la guardò sorridendo.-

Ryan: Ciao Lily! Possiamo entrare?

-Lily annuì facendoli entrare. Non aveva la minima idea di come comportarsi. Era passato tanto tempo, decisamente troppo.-


Ehi meraviglie!
Eccomi tornata. Scusate se posto solo oggi ma sono stata tanto impegnata, anch se penso di non essere stata l'unica.... Dove siete?
Per caso lo scorso capitolo non vi è piaciuto? 
Potete aiutarmi a capire?
Io pensavo che quel capitolo così semplice vi sarebbe piaciuto, ma ho visto che non c'è stata nessuna recensione
Vi prego, fatemi sapere cosa ne pensate anche di questo. Il prossimo capitolo sarà l'ultimo di questa stagione. Fatemi sapere se lo volete o no.
Spero abbiate un buon inizio settimana,
un bacione,
Sum <3

 

  
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