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Autore: Journey    21/11/2017    1 recensioni
La prima volta che i miei occhi incontrarono i suoi rimasi sbalordito dalla profondità di quel blu. E quando le sue braccia mi accolsero per la prima volta per confortarmi, credo di aver percepito il tempo scandire i secondi allo stesso ritmo con cui batteva il mio cuore. Mai, prima di quel momento, avevo sentito il mio cuore battere così forte. E così, finalmente ho capito: non avrei mai potuto amare nessuno come amavo lei. Mi ero quasi dato per vinto. Avrei vissuto il resto della mia vita uscendo con ragazze interessanti delle quali non mi sarei mai innamorato e piano piano avrei visto lei invecchiare tra le braccia di un altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 8

Passarono parecchi giorni prima che potessi rivederlo. Dopo avergli confessato i miei sentimenti, dopo averlo spinto al confronto e dopo essergli letteralmente saltata addosso, sapevo che tutto sarebbe cambiato. Il giorno dopo, infatti, mi svegliai e raggiunsi i miei colleghi con la paura tremenda di rivedere Spencer. Ma lui non c’era. Così domandai a Garcia cosa fosse successo e mi disse che Reid aveva preso l’influenza e Prentiss lo aveva mandato a casa. Per il resto del tempo che passammo lì, non riuscii a guardare in faccia Sarah. Mi sentivo uno schifo, sapevo di essermi comportata malissimo con lui e l’unica cosa che mi importava, ormai, era risolvere la situazione, chiarirla, fare pace con lui. Dovevo mettermi l’anima in pace e accettare il fatto che non saremmo mai stati insieme. Mi sentivo tremendamente stupida. Per anni non ho conosciuto i suoi sentimenti. Non riuscivo a capire come avessi potuto reputarmi la sua migliore amica, la sua roccia e non essermi accorta che era innamorato di me. Quando arrivai a casa, continuai a mentire a Will, ma non avevo nessuna voglia di avere un confronto e raccontargli tutto. Così passai quei giorni sepolta nell’intolleranza. Mi infastidiva tutto, ero costantemente nervosa, distratta e a volte scortese. Non riuscivo a pensare ad altro che a quello che avrei detto a Spencer quando l’avrei rivisto. Continuavo a pensare a come mi sarei dovuta comportare dato che sapeva cosa provavo per lui. Mi chiedevo se avremmo mai recuperato almeno il rapporto di amicizia che avevamo prima. E a tutte queste domande, non riuscivo a trovare risposta. E mi tormentavo.
Una sera Penelope mi chiamò, mi disse che c’era un’urgenza a casa sua e che dovevo correre da lei per aiutarla. Lì per lì pensai ad un insetto, ma conoscendo la mia amica, mi armai di quei residui di pazienza che mi erano rimasti e andai da lei. Quando arrivai non era sola.
“Che cosa sarebbe, una specie di intervento?” domandai guardando le due persone davanti a me.
“JJ siediti e ascolta quello che abbiamo da dirti” mi disse Emily guardandomi preoccupata.
“Ragazze, davvero, non ho tempo per queste cose” risposi.
“Allora trovalo il tempo, perché non ho nessuna intenzione di rimanere zitta in silenzio a vedere te e quell’altro stupido di Reid soffrire” continuò Prentiss.
Così mi andai a sedere e aspettai che le mie amiche cominciassero a parlare, prendendo in mano un bicchiere di vino e sorseggiandolo lentamente. Speravo che quella serata volgesse al termine nel minor tempo possibile. Volevo tornare a casa, mettere a letto i miei bambini e andarmene a letto, con la speranza di riuscire a dormire.
“JJ, Penelope mi ha messo al corrente della situazione. Io non sono stata sempre con voi durante questi anni, ma c’è una cosa che so per certo: il bene che c’è tra te e Reid è autentico. So che ci stai male perché hai finalmente scoperto di amarlo e non vuoi perderlo, ma te ne sei accorta troppo tardi e lo sai bene. Ora non puoi pretendere che lui molli tutto e venga da te. Devi solo mettere da parte te stessa e concentrarti su di lui. Sarah lo rende felice, fatti da parte, ma non permettere a nessuno di spezzare il legame che c’è tra voi. Non so se mi sono spiegata” disse Emily
“Tu sei la sua persona JJ… e lui è la tua!” aggiunse Penelope
“Stai di nuovo facendo maratona di Grey’s Anatomy, vero?”
“Si, lo ammetto. Non posso stare lontana dai drammi per molto tempo”
“Ehi ragazze!” dissi per riportare la loro attenzione su me e Spencer
“Oh si, giusto. Tu e Spencer prima che essere sfortunati amanti, siete amici nel vero senso del termine. Tu moriresti per lui e lui per te. E prima che scoprissi i tuoi sentimenti avresti fatto lo stesso” disse Penelope
“Ragazze io non ho idea di cosa fare – dissi scoppiando a piangere – sono passati solo un paio di giorni e non riesco a fare altro che pensare a lui. Continuo a pensare a come potrei risolvere questa situazione. La verità? Non ne ho la più pallida idea. Non posso semplicemente fare finta che non sia successo nulla tra noi a Los Angeles. Ma soprattutto sarei stupida a pensare di poter tornare ad avere ciò che avevamo prima. La verità è che non torneremo più ad essere quelli di prima. E a questo punto, forse è meglio così. Finalmente si libererà di me per sempre. Sapete il pensiero di averlo fatto soffrire per tutti questi anni mi tormenta. Non riesco a dormire la notte per questo. Non soffrivo per amore da anni e non riuscivo a ricordare quanto fosse dura. Oggi, vi posso dire che è un dolore insopportabile e non riesco proprio a capire come abbia fatto Spencer per tutti questi anni. E più ci penso e più sto male. Non riesco ad uscire da questo circolo vizioso in cui sono entrata. Riesco solo a pensare che ho rovinato la vita di un uomo meraviglioso che non merita altro che essere amato. Poi penso che c’è una donna che gli da il suo amore e sento la rabbia scorrermi nelle vene.” Dissi.
“JJ, queste sono davvero delle parole bellissime e sono sicura che il tuo dolore non sia quantificabile, ma ogni giorno sarai costretta a passare del tempo con lui e Sarah. Lavorate assieme, devi mettere da parte tutto quello che provi per rimanere obiettiva e professionale sul lavoro. So che adesso sto parlando come capo e non come amica, ma devi aprire gli occhi e renderti conto che questa situazione non giova per niente all’unità. Quindi come amica ti dico di cercare almeno di recuperare il rapporto che avevate prima, ma come capo ti dico di mettere da parte le tue emozioni e scendere a compromessi. Prima di recuperare un qualunque tipo di rapporto, dovrai crearne uno”
“Lo so Emily, lo so. E finalmente ho capito: devo farmi da parte per il bene di tutti” dissi.
“JJ non voglio che tu stia male, ma è l’unica cosa che puoi fare” continuò la mia amica
“Non voglio che questa situazione si rifletta su nessuno dei miei colleghi, ma soprattutto su nessuno dei miei amici, quindi lunedì ti consegnerò le mie dimissioni” affermai.
“JJ che stai dicendo? Non ti ho chiesto di lasciare il tuo lavoro e non azzardarti a farlo o dovrai continuare a scrivermi lettere di dimissioni fino alla fine dei tuoi giorni perché non le accetterei per nessuna ragione al mondo!” esclamò Emily innervosita.
“Ormai ho deciso, Em. Non c’è altra soluzione”
“Non ti azzardare JJ” intervenne Penelope con le lacrime agli occhi.
“Non hai capito, non darai le dimissioni!” continuò Prentiss.
“Non te lo lasceremo fare” disse Garcia.
Ma ormai avevo preso una decisione ed ero super intenzionata a seguirla. Sarei uscita completamente dalla vita di Spencer. Lui meritava di essere felice, ma senza di me. Così avrei smesso di rovinargli l’esistenza e avrei cominciato a riparare ciò che nell’ultimo periodo avevo cominciato a rompere: la mia relazione con Will. Probabilmente non ce l’avrei mai fatta, ma sapevo di doverci provare anche solo per i bambini. Non amavo più Will, ma gli volevo bene. Speravo con tutto il cuore di riuscire a dimenticare Spence, ma sapevo bene che non ci sarei mai riuscita.
Quella sera, dopo la mia dichiarazione, presi la mia borsa e andai via. Le mie amiche non mi lasciarono un attimo di tregua e cominciarono a chiamarmi ininterrottamente. Penelope si presentò alla mia porta il giorno dopo. Cercò di dissuadermi, ma ormai avevo preso una decisione ed ero estremamente sicura che fosse quella giusta. 
   
 
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