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Autore: Lovy91    21/11/2017    1 recensioni
(Sequel di "Ladro Kid 1412")
Due anni dopo aver detto addio alla vita di ladro, per Kaito Kuroba la vita non potrebbe andare meglio di così: la carriera come mago procede molto bene, i voti all'università sono eccellenti e la relazione con Aoko non potrebbe andare meglio.
Tutto si spezza quando una vecchia conoscenza, Red Fox alias Miho Okamoto, gli comunica che un serial killer sta uccidendo brutalmente i più grandi ladri al mondo e anche loro sono nel mirino.
Kaito sarò costretto a riprendere le vesti del ladro fantasma e la relazione con Aoko inizia a scricchiolare a causa della presenza di Miho. Inoltre i sospetti si concentrano su una persona cara...
Chi è il serial killer e perchè uccide i ladri?
I segreti ritornano ad avvelenare la vita di Kaito e stavolta servivà ben più della magia per farcela...
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5° Capitolo


Indagini


Miho, da scaltra ladra, aveva partecipato al funerale di Noa sotto altre sembianze. Era riuscita a reperire il nome e l'indirizzo della nonna e voleva parlarle: non sapeva cosa ne avrebbe ricavato ma sentiva di doverlo fare.
Kaito e Aoko decisero di accompagnarla. La motivazione di tale scelta stava dietro la finta facciata di Miho: era molto scossa per l'accaduto e lo celava dietro il suo carattere schietto e provocatorio. Così, terminate le lezioni pomeridiane in facoltà, Miho li attese nella sua macchina rossa fiammante, difficile non notarla.
<< È il mio colore preferito! >>, spiegò, ridendo della faccia della coppia
La casa dei Suzuki era un'abitazione tipica giapponese a due piani, con il giardino enorme e classiche statue in pietra. Miho suonò il campanello e dopo mezzo minuto una voce rispose all'interfono.
<< Salve, vorremo vedere la signora Hana Suzuki >>.
<< Chi la desidera? La signora è in lutto >>.
<< Lo sappiamo però dobbiamo vederla per una questione urgente >>, insistette la ladra.
Il portone scattò e il trio entrò, percorsero il viale e una donna dalla carnagione scura e capelli ricci acconciati in una coda li attendeva all'ingresso.
<< Sono la dama di compagnia della signora, Fumie Taniguchi. Chiede il motivo della vostra visita >>.
<< Vorremo parlare della nipote Noa >>, rispose Aoko.
Il nome della ragazzina fece trasalire la donna. << Non credo sia il caso. Sono passati solo pochi giorni e mercoledì si è tenuto il funerale >>.
<< Lo comprendo. La conoscevo e avrei bisogno di sapere cosa è accaduto >>. Miho era caparbia di natura e non si sarebbe arresa di fronte a un no.
<< Non turberemo la signora, glielo prometto >>, intervenne Kaito, in favore della ragazza.
La signora Taniguchi esitò qualche secondo e infine li invitò ad entrare. Poi li guidò per un lungo corridoio fino a far scorrere una porta.
La signora Suzuki sedeva a un tavolino basso, una tazza di tè non consumata e ormai fredda. Varie foto erano sparse sulla superficie del tavolo e lei ne accarezzava di tanto in tanto qualcuna, uno sguardo tristissimo. Quella scena spezzò il cuore ai tre ragazzi.
<< Signora, ci sono Miho Okamoto, Kaito Kuroba e Aoko Nakamori >>.
L'anziana guardò i tre giovani, aveva occhi azzurro ghiaccio. << Chi siete? >>.
La ladra fece un profondo inchino. << Le chiedo scusa se risulterò inopportuna. Voglio parlare con lei di Noa >>.
Nacque un profondo silenzio.
Con grande sorpresa, la signora indicò i cuscini al lato destro della stanza. << Sedetevi. Fumie, portaci quattro tazze di tè >>.
<< Subito >>. La donna sparì con la tazza fredda.
Non sapendo bene come iniziare quella conversazione, i tre ragazzi si sedettero dall'altro lato del tavolino.
<< Lavorate alla palestra? >>, domandò. << Mia nipote passava molto tempo a Tokyo e frequentava ginnastica ritmica ai corsi estivi >>.
<< Sì >>, mentì Kaito. << Io e Nakamori lavoriamo in segreteria e la signorina Okamoto è un'insegnante >>.
<< Complimenti per la sua giovane età >>
<< Grazie molte >>, disse Miho, reggendo la bugia del mago. << Le facciamo le nostre più sentite condoglianze >>.
<< Mia nipote era un tornado >>, mosse alcune foto nella loro direzione. << Praticava ginnastica ritmica da nove anni, equitazione e di recente le era nata la passione per il tiro al piattello >>.
<< Doveva essere una brava ragazza >>, disse Aoko.
Fumie tornò con le tazze da tè e sparì nuovamente. La signora Suzuki ne bevve finalmente un po' e sembro riprendersi, come se fosse rinchiusa in un blocco di ghiaccio.
<< Posso chiederle cos'è successo? >>, iniziò Miho.
<< Mi hanno operato alla gamba due settimane fa >>, indicò la stampella vicino ad essa. << Mio figlio lavora sulle navi, resta sei mesi in mare e a Noa è sempre piaciuto passare del tempo con me. Sarebbe venuta a studiare all'università qui, a Tokyo, quando sarebbe stato il momento >>, strinse la tazza. << Mi sono assentata solo due ore, massimo due ore e mezza. Al mio rientro l'ho chiamata, sono salita faticosamente fino alla soffitta... >>, due lacrime scesero sulle guance. Poi gli occhi lucidi divennero rabbiosi. << Noa non si sarebbe mai suicidata, nonostante tutto >>.
<< Che intende dire con nonostante tutto? >>, la incalzò Aoko.
Altro velo di tristezza. << Mia nuora è malata. Quattro mesi fa le è stata diagnosticata una forma di leucemia e non le resta molto da vivere. L'unica speranza è una costosa operazione in America ma la nostra famiglia non è abbiente. La sola cosa di valore è questa casa >>.
I tre ragazzi si guardarono e compresero il motivo per cui Noa era arrivata a rubare: voleva vendere i gioielli per pagare l'operazione della madre.
<< Ci dispiace molto >>, disse Kaito.
<< Qualcuno l'ha uccisa >>, continuò. << La mia Noa... non ci avrebbe mai lasciato così >>.
La conversazione proseguì per altri minuti e poi lasciarono la casa. Aoko stava per varcare il portone quando fu fermata da Miho.
<< Voglio vedere la camera di Noa e la soffitta >>.
<< E come pensi di fare? Non te li lasceranno mai vedere! >>.
La ragazza sorrise. << Questo non è un problema >>.


La signora Suzuki andò a fare un riposino e la dama di compagnia si mise a ricamare nel portico, approfittando del sole. Miho individuò la camera da letto della ragazzina e con Kaito entrarono furtivamente mentre un Aoko a disagio faceva da palo fuori la strada.
Era una normale stanza da ragazza di quattordici anni. Una bacheca in legno era inchiodata sopra la scrivania e attaccati c'erano citazioni di libri e film, foto delle amiche e qualche schizzo. L'armadio conteneva perlopiù abiti sportivi, semplici e pochi vestitini eleganti, stessa cosa per le scarpe.
<< Nascondeva qui la refurtiva >>, disse Miho.

<< Lo credo anch'io. Era furba e se avessero perquisito casa a Kyoto non li avrebbero mai trovati >>, concordò Kaito, girando per la stanza.
<< Se fossi una ragazzina dove nasconderei gioielli preziosi? >>.
I due ladri si guardarono e poi puntarono lo sguardo sulla libreria dove c'erano dei libri, in particolare light novel. Alcuni autori famosi e i libri erano in perfetto ordine.
Kaito e Miho tolsero alcuni volumi e li spostarono, usarono varie combinazioni finché non sentirono un click.
<< Nessuna quattordicenne è così ordinata >>, sorrise Kaito.
Facendo piano, spostarono la libreria e apparve il nascondiglio di Noa. Un piccolo cofanetto rosa fu forzato da Kaito con una spilla trovata in un portagioie.
<< Eccoli >>, disse Miho, prendendo un bracciale di diamanti e ammirandolo. << Fantastico >>.
<< Ehi, non lo puoi tenere >>, la prese in giro lui.
<< Per chi mi hai preso? >>, esclamò, facendo finta di essere offesa e gli fece una linguaccia.
<< Sono tutti i gioielli che ha rubato >>.
<< Credo che la cosa migliore sia rimandarli alla prefettura di Kyoto in forma anonima >>, suggerì Miho. << È meglio che non rimangano qui >>.
<< Cosa ne sarà della madre di Noa? >>, si chiese il ladro.
La ragazza ripose la refurtiva nel cofanetto rosa e rimise la libreria apposto, Kaito riordinò i volumi com'erano prima e nessuno sembrava essere entrato lì. I due ladri camminarono fino al piano superiore, stando attendi a non svegliare la vecchia nonna. Per arrivare alla soffitta bisognava percorrere una scala a chiocciola, gli ultimi gradini scricchiolavano. La porta non era chiusa a chiave e l'aprirono piano, per paura che cigolasse.
Era una stanza polverosa, piena di scatoloni e un mobile antico sulla destra dell'entrata. La soffitta riportava ancora il passaggio della scientifica e qualche nastro giallo, tra cui quello che segnava la trave dov'era appeso il cadavere. Miho prese una sedia e sali per osservarla mentre Kaito sbirciava tra gli scatoli.
Miho si mise un paio di guanti in lattice e passò un dito sul legno, non c'erano tracce di polvere. Osservò quelle adiacenti ed erano piene.
<< Questa trave è l'unica pulita di questo posto >>.
Kaito si avvicinò alla finestra e si abbassò. << Hai altri guanti? >>.
La ragazza scese dalla sedia e la rimise a posto, poi gliene diede un altro paio. Kaito la osservò divertito.
<< Giri con i guanti in lattice? >>.
<< Spesso >>.
Il ladro scosse la testa e li mise anche lui. Grattò qualcosa sulla superficie legnosa e poi mise il dito sotto un raggio di luce che filtrava dalla finestra.
<< Fango misto a neve >>.
<< Non ha senso. Non ha nevicato quel pomeriggio >>.
<< Appunto. Qualcuno ce l'ha portata >>.
<< La stessa persona che ha pulito la trave per non lasciare tracce.
È un omicidio >>, dichiarò Miho.
Kaito si tolse i guanti e li mise in tasca, la ragazza lo imitò. Perlustrarono ancora qualche minuto e poi decisero di andarsene in fretta. Miho precedette il mago ma inciampò nella sedia e lui cercò di tenerla per il braccio però caddero tutti e due sul pavimento, facendo un gran rombo.


Aoko sospirò e una nuvoletta cristallina si disperse nell'aria. S'infilò i guanti e si strofinò le braccia, stava calando il sole.
<< Ma che combinano quei due? >>, si domandò irritata.
La dama di compagnia stava canticchiando mentre ricamava e ad un certo punto smise, sentendo dei rumori dalla soffitta.
<< Cos'è stato? >>.
Lasciò il ricamo sul patio ed entrò in casa. Aoko tremò e scrisse talmente veloce un messaggio che le facevano male le dita intirizzite dal freddo.
<< Uscite di lì dannazione! >>.


Fumie controllò la camera della signora che stava ancora riposando. Salì le scale della soffitta, l'ingresso era chiuso. Entrò e diede una prima sbirciata, poi percorse qualche passo della stanza e non c'era nessuno.
<< Non ci saranno i topi? >>, si chiese, rabbrividendo al solo pensiero e se ne andò.
Miho fece un salto agile e leggero sul pavimento, si era nascosta tra le travi. Kaito aveva usato uno dei trucchi di Kid, mimetizzandosi contro la parete.
<< Tu invece ti porti sempre dietro congegni come questo? >>, lo prese in giro Miho.
<< La finestra dà sul giardino del retro. Usciamo da lì >>.
Aoko riprese a respirare regolarmente quando li vide scavalcare il muro poco lontano e corse ad abbracciare il fidanzato.
<< Allora? Cosa avete scoperto? >>.
<< È stato senza dubbio in omicidio >>, le rispose Miho.
<< Ma se l'hanno uccisa, come mai il medico legale ha stabilito che si è impiccata da sola? >>, si domandò la ragazza, mettendo allo scoperto un quesito misterioso.
<< Non potremo mai entrare in possesso delle cartelle del medico legale. Nemmeno l'ispettore può aiutarci >>, intervenne Kaito.
Aoko ci pensò su un attimo e poi batté il pugno sulla mano. << Ho un'idea! >>.


L'ispettore Nakamori lasciò la sua scrivania per andare in sala mensa. Aoko gli aveva scritto di essersi dimenticata di lasciargli il contenitore in cucina e gli avrebbe portato il pranzo lei stessa.
Intorno a mezzogiorno e trenta vide la figlia sbracciarsi all'entrata, accompagnata da Kaito. Camminò fino al tavolo dove era seduto con alcuni colleghi e posò un porta pranzo verde.
<< Scusa ancora papà >>.
<< Figurati tesoro >>, disse, aprendo il contenitore e vedendo le leccornie che la figlia gli aveva preparato.
<< Buon appetito. Noi torniamo in facoltà >>.
Si allontanarono dal tavolo, camminando più lentamente, e Aoko aveva un sorriso furbo sulle labbra. Kaito si sporse a parlare nell'orecchio.
<< Sei sicura funzionerà? >>, le bisbigliò.
<< Fidati di me >>, gli fece l'occhiolino.
Tre secondi dopo sentì una voce chiamarla.
<< Aoko! >>.
La coppia si voltò per vedere un ragazzo agitare la mano due tavoli di distanza da quello dell'ispettore. Era un giovane alto dai ricci scuri e occhiali quadrati, indossava un camice bianco ed era carino.
<< Ciao Kimura! >>.
Il ragazzo aveva finito di consumare il pranzo e stava bevendo una bibita.
<< Non ti vedevo da un po' >>.
<< Ero molto impegnata con l'università >>, gli sorrise.
Lui si sporse verso la ragazza con fare poco amichevole e Kaito iniziò ad irritarsi. << Troppo impegnata anche per un caffè? >>.
<< Molto impegnata >>, rispose al posto suo il mago.
<< Ti presento Kaito Kuroba, il mio fidanzato >>.
Kimura cercò di nascondere la delusione poco abilmente. << Non sapevo avessi un fidanzato, sono contento per te. Io mi chiamo Akio Kimura, sono lo specializzando del medico legale >>.
Kaito comprese il piano di Aoko: sfruttare la cottarella di quel ragazzo per farlo parlare e sapeva che l'avrebbe trovato in sala mensa.
L'adoro, pensò.
<< Stai lavorando molto, ultimamente? Ti vedo stanco >>.
<< Ho avuto a che fare con alcune autopsie piuttosto urgenti, tra cui quella ragazzina morta la scorsa settimana >>.
La coppia si scambiò uno sguardo pieno d'intesa e trattennero un sorriso.
<< L'ho letto sui giornali. Poverina >>, continuò Kaito.
<< Quando l'ho vista sul tavolo mi sono sentito a pezzi. Mia sorella ha solo un anno più di lei >>, disse affranto, giocherellando con la lattina, forse per stemperare la tensione di quel brutto ricordo.
<< Suicidarsi a quattordici anni... Chissà cosa la tormentava >>, lo incalzò Aoko.
Si lasciò andare allo schienale della sedia. << È venuta la nonna e se non ci fosse stata la dama di compagnia sarebbe crollata a terra. Il mio superiore non ha potuto fare altro che constatarne il suicidio: la laringe era schiacciata e l'osso ioide era intatto, segno che non l'hanno strangolata >>.
<< Quindi è soffocata >>.
Kimura annuì. << Esatto. Era morta da molto poco quando la nonna l'ha rinvenuta poiché nel suo stomaco ho trovato una bibita gassata consumata da massimo un'ora >>.
<< Amore si sta facendo tardi e abbiamo lezione tra quaranta minuti >>, disse Kaito. Aoko fu d'accordo che avevano tutte le informazioni che gli servivano. Salutò velocemente il giovane specializzando, che non sembrò molto felice di vederla andare via. La ragazza alzò lo sguardo verso il fidanzato e vide che teneva un po' il broncio.
<< Mica ti sarai ingelosito? >>, rise.
Kaito alzò spallucce. << Per niente! >>, rimase qualche secondo in silenzio. << Dove l'hai conosciuto? >>.
<< Hai appena detto che non eri geloso! >>, continuò a ridere Aoko. In genere era lei a soffrire delle fans di Ladro Kid e agli spettacoli, le ragazze incuranti della sua presenza.
<< Infatti non lo sono! >>.
<< L'ho incontrato un paio di anni fa, quando venivo a portare il pranzo a papà quando faceva lunghi straordinari a causa di... Kid. Al tempo si era appena laureato >>.
Salirono in ascensore e Kaito premette il tasto del piano terra, la macchina era parcheggiata di fronte all'edificio.
Erano soli e Aoko gli passò una mano tra i capelli.
<< Mi piace quando sei geloso >>.
Il ragazzo le carezzò la guancia. << Hai molti più ammiratori in facoltà di quanto tu non creda >>.
<< Uhm... >>, Aoko fece finta di pensare. << L'ho già sentita questa frase >>.
Non si erano accorti di essere giunti al piano terra e le porte si spalancarono. Si staccarono all'istante anche perché sulla soglia c'era l'ultima persona che avrebbe voluto vedere: l'ispettrice Kawano.
<< Lei è la figlia dell'ispettore Nakamori? >>, le domandò, riconoscendola subito. << Ha una sua foto sulla scrivania >>.
Aoko doveva tenere una facciata di marmo. << Piacere di conoscerla, sono Aoko Nakamori >>.
<< Natsumi Kawano. Lei è Kaito Kuroba >>, disse, scrutando il viso del mago. << C'è una sua foto nel fascicolo sul processo a carico di Cecelia Hakuba, arrestata grazie a Kid >>.
Anche se era diventato nuovamente Ladro Kid solo per catturare un serial killer, gli aspetti che adorava di quella vita segreta venivano a galla in quelle situazioni: presuntuoso ed esibizionista di natura, incontrare l'ispettrice gli aveva ricordato come si sentiva quando cenava a casa dei Nakamori e ancora nessuno sapeva della sua vera identità.
Adrenalina.
<< Ci ha parlato di lei l'ispettore >>.
<< Mi dispiace molto per quello che Cecelia Hakuba ha fatto alla sua famiglia. Sta scontando una giusta pena >>, disse sincera.
<< Grazie molte >>, rispose Kaito.
<< È un famoso mago, giusto? Ho visto i manifesti affissi sui muri >>.
Aoko voleva fuggire da quella situazione ambigua e vide Kaito sorridere, il sorriso di Kid.
<< Sarei molto onorato di averla al mio prossimo spettacolo >>.
La fidanzata sgranò gli occhi e poi riprese contegno per non far trasparire niente.
La donna guardò bene il bel giovane che aveva davanti a sé. Aveva letto con attenzioni qualsiasi foglio o fascicolo redatto su Ladro Kid e le sembrava di conoscerlo quasi come fossero amici di vecchia data. C'era qualcosa in quel ragazzo che le pizzicava l'istinto ma non capiva perché.
<< Le mie bambine sarebbero molto felici. Accetto con piacere l'invito >>.
<< Le farò recapitare qui i biglietti. Ora dobbiamo scappare, stiamo facendo tardi a lezione >>.
<< Eh sì, dobbiamo proprio scappare >>.
Aoko trascinò via il fidanzato e salirono in macchina, sicuri di non esseri sentiti da nessuno.
<< Ma ti sei bevuto il cervello?! Perché mai hai invitato l'ispettrice a uno dei nostri spettacoli? Se te lo fossi scordato cerca di metterti le manette! >>.
<< Calmati, amore. Mai sentito “tieni vicini gli amici, ma ancora di più i nemici”? >>.
<< Ho sempre pensato che fosse una frase sciocca >>, disse, incrociando le braccia, arrabbiatissima.
<< Aoko so quello che faccio. Non preoccuparti, nessuno mi metterà le manette >>, la rassicurò, mettendo in moto.
La fidanzata era furiosa per quell'invito. Temeva di far entrare il lupo cattivo nella tana e questo non le piaceva.


Mi esibirò il prossimo sabato durante lo spettacolo di “Sole a mezzanotte” e farò mio l'anello Purple .


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<< Quindi com'è morta? >>.
Miho stava camminando su una parallela a piedi nudi. Aveva abbattuto un muro e unito due stanze per formarne una sola, trasformandola in una palestra per non perdere il tono muscolare e l'agilità. Nella mano destra teneva il cellulare.
<< Gli esami tossicologi erano negativi ma il medico legale ha detto di aver trovato una bibita gassata nello stomaco di Noa >>.
<< Devono averla drogata con una sostanza che non viene rivelata attraverso un'esame superficiale >>.
Kaito sedeva nella stanza segreta, aveva iniziato a lavorare sul furto quando Miho l'aveva chiamato.
<< Io credo che l'abbiano paralizzata >>.
La ladra rimase ferma in mezza alla parallela. << Che vuoi dire? >>.
<< La laringe era schiacciata quindi effettivamente Noa è stata impiccata. Ma una ragazzina urla, scalcia e lei era anche una ladra, quindi furba e agile >>.
L'orrore si dipinse sul volto di Miho. << Mi stai dicendo che lei era cosciente ma paralizzata mentre l'appendeva alla trave? >>.
<< Sì >>, sospirò lui. << Credo sia andata così >>.
<< Se solo mi fossi fermata... Sarebbe ancora viva >>, la ragazza strinse il cellulare così forte da sentirlo quasi cedere.
<< Non è stata colpa tua, Miho. Questo è un bastardo della peggiore specie >>, cercò di confortarla.
<< Come si procura sostanze del genere? Noa non arrivava a cinquanta chili bagnata ma di certo una persona gracile non poteva sollevarla, quindi è in forma >>. Miho aveva lasciato la piccola palestra e si era diretta in salotto, accedendo la TV. Il notiziario dava la notizia del nuovo avviso di Kid. << Ti divertirai questo sabato >>.
Kaito capì che stava parlando in codice. << Vuoi venire? Aoko ha comprato i biglietti e ci andrà con Keiko >>.
<< E Akako? >>.
<< Io e lei non siamo in buoni rapporti, di recente >>, confessò.
<< Le passerà >>.
<< Lo spero. Ora devo lasciarti, ho una ricerca da finire >>.
Miho rise. << Buon studio >>.


<< “Sole a mezzanotte” è una commedia romantica scritta dal famoso sceneggiatore americano Alden Walker. La commedia parla di due giovani che vivono due realtà totalmente opposte e finiscono per innamorarsi. La protagonista, la trentenne Mamiko
Kiyomizu, ha rilasciato in un'intervista che è molto emozionata all'idea di poter indossare un anello tanto prezioso come il Purple. Questa mattina è giunto al teatro Minami-za il biglietto di Ladro Kid, in cui annuncia che ruberà l'anello durante lo spettacolo. Intervistata l'ispettrice Kawano afferma... >>.
La figura in ombra scagliò il telecomando contro la parete, riducendolo in mille pezzi. Quel ladro vestito di bianco lo irritava, lo rendeva distratto dalla sua missione. Voleva tenersi Ladro Kid per ultimo.
Le foto dei ladri erano appese alle pareti, la foto di Noa sbarrata con una grossa X rossa. Poggiò la mano su quella del ladro fantasma e un ghigno agghiacciante gli attraversò il viso.
<< Tu sarai il mio maggior divertimento >>.


Angolo autrice!


Salve lettori!
Scusate per il leggero ritardo! In questo capitolo i nostri ladri si sono improvvisati detective per scoprire cos'è successo alla piccola Noa. Nel prossimo capitolo ci sarà il furto dell'anello durante lo spettacolo teatrale e chissà cosa succederà! :D
Tra non molto farà la sua apparizione un detective molto conosciuto che sfiderà il nostro Kid ancora una volta ;)
Ringrazio chi l'ha letta, messa tra le preferite e le seguite! Come sempre ringrazio tutti i recensori :)
Alla prossima!

   
 
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