5° Capitolo
Indagini
Miho,
da scaltra ladra,
aveva partecipato al funerale di Noa sotto altre sembianze. Era
riuscita a reperire il nome e l'indirizzo della nonna e voleva
parlarle: non sapeva cosa ne avrebbe ricavato ma sentiva di doverlo
fare.
Kaito e Aoko decisero di
accompagnarla. La motivazione di tale scelta stava dietro la finta
facciata di Miho: era molto scossa per l'accaduto e lo celava dietro
il suo carattere schietto e provocatorio. Così, terminate le lezioni
pomeridiane in facoltà, Miho li attese nella sua macchina rossa
fiammante, difficile non notarla.
<< È
il mio colore preferito! >>, spiegò, ridendo della faccia
della coppia
La casa dei Suzuki era
un'abitazione tipica giapponese a due piani, con il giardino enorme e
classiche statue in pietra. Miho suonò il campanello e dopo mezzo
minuto una voce rispose all'interfono.
<< Salve, vorremo
vedere la signora Hana Suzuki >>.
<< Chi la desidera?
La signora è in lutto >>.
<< Lo sappiamo però
dobbiamo vederla per una questione urgente >>, insistette
la
ladra.
Il portone scattò e il
trio entrò, percorsero il viale e una donna dalla carnagione scura e
capelli ricci acconciati in una coda li attendeva all'ingresso.
<< Sono la dama di
compagnia della signora, Fumie Taniguchi. Chiede il motivo della
vostra visita >>.
<< Vorremo parlare
della nipote Noa >>, rispose Aoko.
Il nome della ragazzina
fece trasalire la donna. << Non credo sia il caso. Sono
passati
solo pochi giorni e mercoledì si è tenuto il funerale >>.
<< Lo comprendo. La
conoscevo e avrei bisogno di sapere cosa è accaduto >>.
Miho
era caparbia di natura e non si sarebbe arresa di fronte a un no.
<< Non turberemo la
signora, glielo prometto >>, intervenne Kaito, in favore
della
ragazza.
La signora Taniguchi esitò
qualche secondo e infine li invitò ad entrare. Poi li guidò per un
lungo corridoio fino a far scorrere una porta.
La signora Suzuki sedeva a
un tavolino basso, una tazza di tè non consumata e ormai fredda.
Varie foto erano sparse sulla superficie del tavolo e lei ne
accarezzava di tanto in tanto qualcuna, uno sguardo tristissimo.
Quella scena spezzò il cuore ai tre ragazzi.
<< Signora, ci sono
Miho Okamoto, Kaito Kuroba e Aoko Nakamori >>.
L'anziana guardò i tre
giovani, aveva occhi azzurro ghiaccio. << Chi siete?
>>.
La ladra fece un profondo
inchino. << Le chiedo scusa se risulterò inopportuna.
Voglio
parlare con lei di Noa >>.
Nacque un profondo
silenzio.
Con grande sorpresa, la
signora indicò i cuscini al lato destro della stanza. <<
Sedetevi. Fumie, portaci quattro tazze di tè >>.
<< Subito >>.
La donna sparì con la tazza fredda.
Non sapendo bene come
iniziare quella conversazione, i tre ragazzi si sedettero dall'altro
lato del tavolino.
<< Lavorate alla
palestra? >>, domandò. << Mia nipote
passava molto tempo
a Tokyo e frequentava ginnastica ritmica ai corsi estivi
>>.
<< Sì >>,
mentì Kaito. << Io e Nakamori lavoriamo in segreteria e
la
signorina Okamoto è un'insegnante >>.
<< Complimenti per
la sua giovane età >>
<< Grazie molte >>,
disse Miho, reggendo la bugia del mago. << Le facciamo le
nostre più sentite condoglianze >>.
<< Mia nipote era un
tornado >>, mosse alcune foto nella loro direzione.
<<
Praticava ginnastica ritmica da nove anni, equitazione e di recente
le era nata la passione per il tiro al piattello >>.
<< Doveva essere una
brava ragazza >>, disse Aoko.
Fumie tornò con le tazze
da tè e sparì nuovamente. La signora Suzuki ne bevve finalmente un
po' e sembro riprendersi, come se fosse rinchiusa in un blocco di
ghiaccio.
<< Posso chiederle
cos'è successo? >>, iniziò Miho.
<< Mi hanno operato
alla gamba due settimane fa >>, indicò la stampella
vicino ad
essa. << Mio figlio lavora sulle navi, resta sei mesi in
mare e
a Noa è sempre piaciuto passare del tempo con me. Sarebbe venuta a
studiare all'università qui, a Tokyo, quando sarebbe stato il
momento >>, strinse la tazza. << Mi sono
assentata solo
due ore, massimo due ore e mezza. Al mio rientro l'ho chiamata, sono
salita faticosamente fino alla soffitta... >>, due
lacrime
scesero sulle guance. Poi gli occhi lucidi divennero rabbiosi.
<<
Noa non si sarebbe mai suicidata, nonostante tutto >>.
<< Che intende dire
con nonostante tutto? >>, la incalzò Aoko.
Altro velo di tristezza.
<< Mia nuora è malata. Quattro mesi fa le è stata
diagnosticata una forma di leucemia e non le resta molto da vivere.
L'unica speranza è una costosa operazione in America ma la nostra
famiglia non è abbiente. La sola cosa di valore è questa casa
>>.
I tre ragazzi si
guardarono e compresero il motivo per cui Noa era arrivata a rubare:
voleva vendere i gioielli per pagare l'operazione della madre.
<< Ci dispiace molto
>>, disse Kaito.
<< Qualcuno l'ha
uccisa >>, continuò. << La mia Noa... non
ci avrebbe mai
lasciato così >>.
La conversazione proseguì
per altri minuti e poi lasciarono la casa. Aoko stava per varcare il
portone quando fu fermata da Miho.
<< Voglio vedere la
camera di Noa e la soffitta >>.
<< E come pensi di
fare? Non te li lasceranno mai vedere! >>.
La ragazza sorrise. <<
Questo non è un problema >>.
La
signora Suzuki andò a
fare un riposino e la dama di compagnia si mise a ricamare nel
portico, approfittando del sole. Miho individuò la camera da letto
della ragazzina e con Kaito entrarono furtivamente mentre un Aoko a
disagio faceva da palo fuori la strada.
Era una normale stanza da
ragazza di quattordici anni. Una bacheca in legno era inchiodata
sopra la scrivania e attaccati c'erano citazioni di libri e film,
foto delle amiche e qualche schizzo. L'armadio conteneva perlopiù
abiti sportivi, semplici e pochi
vestitini eleganti, stessa cosa per le scarpe.
<<
Nascondeva qui la refurtiva >>, disse Miho.
<< Lo credo anch'io.
Era furba e se avessero perquisito casa a Kyoto non li avrebbero mai
trovati >>, concordò Kaito, girando per la stanza.
<< Se fossi una
ragazzina dove nasconderei gioielli preziosi? >>.
I due ladri si guardarono
e poi puntarono lo sguardo sulla libreria dove c'erano dei libri, in
particolare light novel. Alcuni autori famosi e i libri erano in
perfetto ordine.
Kaito e Miho tolsero
alcuni volumi e li spostarono, usarono varie combinazioni finché non
sentirono un click.
<< Nessuna
quattordicenne è così ordinata >>, sorrise Kaito.
Facendo piano, spostarono
la libreria e apparve il nascondiglio di Noa. Un piccolo cofanetto
rosa fu forzato da Kaito con una spilla trovata in un portagioie.
<< Eccoli >>,
disse Miho, prendendo un bracciale di diamanti e ammirandolo.
<<
Fantastico >>.
<< Ehi, non lo puoi
tenere >>, la prese in giro lui.
<< Per chi mi hai
preso? >>, esclamò, facendo finta di essere offesa e gli
fece
una linguaccia.
<< Sono tutti i
gioielli che ha rubato >>.
<< Credo che la cosa
migliore sia rimandarli alla prefettura di Kyoto in forma anonima
>>,
suggerì Miho. << È
meglio che non rimangano qui >>.
<< Cosa ne sarà
della madre di Noa? >>, si chiese il ladro.
La ragazza ripose la
refurtiva nel cofanetto rosa e rimise la libreria apposto, Kaito
riordinò i volumi com'erano prima e nessuno sembrava essere entrato
lì. I due ladri camminarono fino al piano superiore, stando attendi
a non svegliare la vecchia nonna. Per arrivare alla soffitta
bisognava percorrere una scala a chiocciola, gli ultimi gradini
scricchiolavano. La porta non era chiusa a chiave e l'aprirono piano,
per paura che cigolasse.
Era una stanza polverosa,
piena di scatoloni e un mobile antico sulla destra dell'entrata. La
soffitta riportava ancora il passaggio della scientifica e qualche
nastro giallo, tra cui quello che segnava la trave dov'era appeso il
cadavere. Miho prese una sedia e sali per osservarla mentre Kaito
sbirciava tra gli scatoli.
Miho si mise un paio di
guanti in lattice e passò un dito sul legno, non c'erano tracce di
polvere. Osservò quelle adiacenti ed erano piene.
<< Questa trave è
l'unica pulita di questo posto >>.
Kaito si avvicinò alla
finestra e si abbassò. << Hai altri guanti?
>>.
La ragazza scese dalla
sedia e la rimise a posto, poi gliene diede un altro paio. Kaito la
osservò divertito.
<< Giri con i guanti
in lattice? >>.
<< Spesso >>.
Il ladro scosse la testa e
li mise anche lui. Grattò qualcosa sulla superficie legnosa e poi
mise il dito sotto un raggio di luce che filtrava dalla finestra.
<< Fango misto a
neve >>.
<< Non ha senso. Non
ha nevicato quel pomeriggio >>.
<< Appunto. Qualcuno
ce l'ha portata >>.
<< La stessa persona
che ha pulito la trave per non lasciare tracce. È
un omicidio
>>, dichiarò Miho.
Kaito si tolse i guanti e
li mise in tasca, la ragazza lo imitò. Perlustrarono ancora qualche
minuto e poi decisero di andarsene in fretta. Miho precedette il mago
ma inciampò nella sedia e lui cercò di tenerla per il braccio però
caddero tutti e due sul pavimento, facendo un gran rombo.
Aoko
sospirò e una
nuvoletta cristallina si disperse nell'aria. S'infilò i guanti e si
strofinò le braccia, stava calando il sole.
<< Ma che combinano
quei due? >>, si domandò irritata.
La dama di compagnia stava
canticchiando mentre ricamava e ad un certo punto smise, sentendo dei
rumori dalla soffitta.
<< Cos'è stato? >>.
Lasciò il ricamo sul
patio ed entrò in casa. Aoko tremò e scrisse talmente veloce un
messaggio che le facevano male le dita intirizzite dal freddo.
<< Uscite di lì
dannazione! >>.
Fumie
controllò la camera
della signora che stava ancora riposando. Salì le scale della
soffitta, l'ingresso era chiuso. Entrò e diede una prima sbirciata,
poi percorse qualche passo della stanza e non c'era nessuno.
<< Non ci saranno i
topi? >>, si chiese, rabbrividendo al solo pensiero e se
ne
andò.
Miho fece un salto agile e
leggero sul pavimento, si era nascosta tra le travi. Kaito aveva
usato uno dei trucchi di Kid, mimetizzandosi contro la parete.
<< Tu invece ti
porti sempre dietro congegni come questo? >>, lo prese in
giro
Miho.
<< La finestra dà
sul giardino del retro. Usciamo da lì >>.
Aoko riprese a respirare
regolarmente quando li vide scavalcare il muro poco lontano e corse
ad abbracciare il fidanzato.
<< Allora? Cosa
avete scoperto? >>.
<< È
stato senza dubbio in omicidio >>, le rispose Miho.
<< Ma se l'hanno
uccisa, come mai il medico legale ha stabilito che si è impiccata da
sola? >>, si domandò la ragazza, mettendo allo scoperto
un
quesito misterioso.
<< Non potremo mai
entrare in possesso delle cartelle del medico legale. Nemmeno
l'ispettore può aiutarci >>, intervenne Kaito.
Aoko ci pensò su un
attimo e poi batté il pugno sulla mano. << Ho un'idea!
>>.
L'ispettore
Nakamori
lasciò la sua scrivania per andare in sala mensa. Aoko gli aveva
scritto di essersi dimenticata di lasciargli il contenitore in cucina
e gli avrebbe portato il pranzo lei stessa.
Intorno a mezzogiorno e
trenta vide la figlia sbracciarsi all'entrata, accompagnata da Kaito.
Camminò fino al tavolo dove era seduto con alcuni colleghi e posò
un porta pranzo verde.
<< Scusa ancora papà
>>.
<< Figurati tesoro
>>, disse, aprendo il contenitore e vedendo le leccornie
che la
figlia gli aveva preparato.
<< Buon appetito.
Noi torniamo in facoltà >>.
Si allontanarono dal
tavolo, camminando più lentamente, e Aoko aveva un sorriso furbo
sulle labbra. Kaito si sporse a parlare nell'orecchio.
<< Sei sicura
funzionerà? >>, le bisbigliò.
<< Fidati di me >>,
gli fece l'occhiolino.
Tre secondi dopo sentì
una voce chiamarla.
<< Aoko! >>.
La coppia si voltò per
vedere un ragazzo agitare la mano due tavoli di distanza da quello
dell'ispettore. Era un giovane alto dai ricci scuri e occhiali
quadrati, indossava un camice bianco ed era carino.
<< Ciao Kimura! >>.
Il ragazzo aveva finito di
consumare il pranzo e stava bevendo una bibita.
<< Non ti vedevo da
un po' >>.
<< Ero molto
impegnata con l'università >>, gli sorrise.
Lui si sporse verso la
ragazza con fare poco amichevole e Kaito iniziò ad irritarsi.
<<
Troppo impegnata anche per un caffè? >>.
<< Molto impegnata
>>, rispose al posto suo il mago.
<< Ti presento Kaito
Kuroba, il mio fidanzato >>.
Kimura cercò di
nascondere la delusione poco abilmente. << Non sapevo
avessi un
fidanzato, sono contento per te. Io mi chiamo Akio Kimura, sono lo
specializzando del medico legale >>.
Kaito comprese il piano di
Aoko: sfruttare la cottarella di quel ragazzo per farlo parlare e
sapeva che l'avrebbe trovato in sala mensa.
L'adoro, pensò.
<< Stai lavorando
molto, ultimamente? Ti vedo stanco >>.
<< Ho avuto a che
fare con alcune autopsie piuttosto urgenti, tra cui quella ragazzina
morta la scorsa settimana >>.
La coppia si scambiò uno
sguardo pieno d'intesa e trattennero un sorriso.
<< L'ho letto sui
giornali. Poverina >>, continuò Kaito.
<< Quando l'ho vista
sul tavolo mi sono sentito a pezzi. Mia sorella ha solo un anno più
di lei >>, disse affranto, giocherellando con la lattina,
forse
per stemperare la tensione di quel brutto ricordo.
<< Suicidarsi a
quattordici anni... Chissà cosa la tormentava >>, lo
incalzò
Aoko.
Si lasciò andare allo
schienale della sedia. << È
venuta la nonna e se non ci fosse stata la dama di
compagnia
sarebbe crollata a terra. Il mio superiore non ha potuto fare altro
che constatarne il suicidio: la laringe era schiacciata e l'osso
ioide era intatto, segno che non l'hanno strangolata >>.
<< Quindi è
soffocata >>.
Kimura annuì. <<
Esatto. Era morta da molto poco quando la nonna l'ha rinvenuta poiché
nel suo stomaco ho trovato una bibita gassata consumata da massimo
un'ora >>.
<< Amore si sta
facendo tardi e abbiamo lezione tra quaranta minuti >>,
disse
Kaito. Aoko fu d'accordo che avevano tutte le informazioni che gli
servivano. Salutò velocemente il giovane specializzando, che non
sembrò molto felice di vederla andare via. La ragazza alzò lo
sguardo verso il fidanzato e vide che teneva un po' il broncio.
<< Mica ti sarai
ingelosito? >>, rise.
Kaito alzò spallucce. <<
Per niente! >>, rimase qualche secondo in silenzio.
<<
Dove l'hai conosciuto? >>.
<< Hai appena detto
che non eri geloso! >>, continuò a ridere Aoko. In genere
era
lei a soffrire delle fans di Ladro Kid e agli spettacoli, le ragazze
incuranti della sua presenza.
<< Infatti non lo
sono! >>.
<< L'ho incontrato
un paio di anni fa, quando venivo a portare il pranzo a papà quando
faceva lunghi straordinari a causa di... Kid. Al tempo si era appena
laureato >>.
Salirono in ascensore e Kaito premette il tasto
del piano terra, la macchina era parcheggiata di fronte all'edificio.
Erano soli e Aoko gli
passò una mano tra i capelli.
<< Mi piace quando
sei geloso >>.
Il ragazzo le carezzò la
guancia. << Hai molti più ammiratori in facoltà di quanto
tu
non creda >>.
<< Uhm... >>,
Aoko fece finta di pensare. << L'ho già sentita questa
frase
>>.
Non si erano accorti di
essere giunti al piano terra e le porte si spalancarono. Si
staccarono all'istante anche perché sulla soglia c'era l'ultima
persona che avrebbe voluto vedere: l'ispettrice Kawano.
<< Lei è la figlia
dell'ispettore Nakamori? >>, le domandò, riconoscendola
subito. << Ha una sua foto sulla scrivania
>>.
Aoko doveva tenere una
facciata di marmo. << Piacere di conoscerla, sono Aoko
Nakamori
>>.
<< Natsumi Kawano.
Lei è Kaito Kuroba >>, disse, scrutando il viso del mago.
<<
C'è una sua foto nel fascicolo sul processo a carico di Cecelia
Hakuba, arrestata grazie a Kid >>.
Anche se era diventato
nuovamente Ladro Kid solo per catturare un serial killer, gli aspetti
che adorava di quella vita segreta venivano a galla in quelle
situazioni: presuntuoso ed esibizionista di natura, incontrare
l'ispettrice gli aveva ricordato come si sentiva quando cenava a casa
dei Nakamori e ancora nessuno sapeva della sua vera identità.
Adrenalina.
<< Ci ha parlato di
lei l'ispettore >>.
<< Mi dispiace molto
per quello che Cecelia Hakuba ha fatto alla sua famiglia. Sta
scontando una giusta pena >>, disse sincera.
<< Grazie molte >>,
rispose Kaito.
<< È
un famoso mago, giusto? Ho visto i manifesti affissi sui muri
>>.
Aoko voleva fuggire da
quella situazione ambigua e vide Kaito sorridere, il sorriso di Kid.
<< Sarei molto
onorato di averla al mio prossimo spettacolo >>.
La fidanzata sgranò gli
occhi e poi riprese contegno per non far trasparire niente.
La donna guardò bene il
bel giovane che aveva davanti a sé. Aveva letto con attenzioni
qualsiasi foglio o fascicolo redatto su Ladro Kid e le sembrava di
conoscerlo quasi come fossero amici di vecchia data. C'era qualcosa
in quel ragazzo che le pizzicava l'istinto ma non capiva perché.
<< Le mie bambine
sarebbero molto felici. Accetto con piacere l'invito >>.
<< Le farò
recapitare qui i biglietti. Ora dobbiamo scappare, stiamo facendo
tardi a lezione >>.
<< Eh sì, dobbiamo
proprio scappare >>.
Aoko trascinò via il
fidanzato e salirono in macchina, sicuri di non esseri sentiti da
nessuno.
<< Ma ti sei bevuto
il cervello?! Perché mai hai invitato l'ispettrice a uno dei nostri
spettacoli? Se te lo fossi scordato cerca di metterti le manette!
>>.
<< Calmati, amore.
Mai sentito “tieni vicini gli amici, ma ancora di più i nemici”?
>>.
<< Ho sempre pensato
che fosse una frase sciocca >>, disse, incrociando le
braccia,
arrabbiatissima.
<< Aoko so quello
che faccio. Non preoccuparti, nessuno mi metterà le manette
>>,
la rassicurò, mettendo in moto.
La fidanzata era furiosa
per quell'invito. Temeva di far entrare il lupo cattivo nella tana e
questo non le piaceva.
Mi
esibirò il prossimo
sabato durante lo spettacolo di “Sole a mezzanotte” e farò mio
l'anello Purple .
Ladro Kid
<<
Quindi com'è
morta? >>.
Miho stava camminando su
una parallela a piedi nudi. Aveva abbattuto un muro e unito due
stanze per formarne una sola, trasformandola in una palestra per non
perdere il tono muscolare e l'agilità. Nella mano destra teneva il
cellulare.
<< Gli esami
tossicologi erano negativi ma il medico legale ha detto di aver
trovato una bibita gassata nello stomaco di Noa >>.
<< Devono averla
drogata con una sostanza che non viene rivelata attraverso un'esame
superficiale >>.
Kaito sedeva nella stanza
segreta, aveva iniziato a lavorare sul furto quando Miho l'aveva
chiamato.
<< Io credo che
l'abbiano paralizzata >>.
La ladra rimase ferma in
mezza alla parallela. << Che vuoi dire? >>.
<< La laringe era
schiacciata quindi effettivamente Noa è stata impiccata. Ma una
ragazzina urla, scalcia e lei era anche una ladra, quindi furba e
agile >>.
L'orrore si dipinse sul
volto di Miho. << Mi stai dicendo che lei era cosciente
ma
paralizzata mentre l'appendeva alla trave? >>.
<< Sì >>,
sospirò lui. << Credo sia andata così >>.
<< Se solo mi fossi
fermata... Sarebbe ancora viva >>, la ragazza strinse il
cellulare così forte da sentirlo quasi cedere.
<< Non è stata
colpa tua, Miho. Questo è un bastardo della peggiore specie
>>,
cercò di confortarla.
<< Come si procura
sostanze del genere? Noa non arrivava a cinquanta chili bagnata ma di
certo una persona gracile non poteva sollevarla, quindi è in forma
>>. Miho aveva lasciato la piccola palestra e si era
diretta in
salotto, accedendo la TV. Il notiziario dava la notizia del nuovo
avviso di Kid. << Ti divertirai questo sabato
>>.
Kaito capì che stava
parlando in codice. << Vuoi venire? Aoko ha comprato i
biglietti e ci andrà con Keiko >>.
<< E Akako? >>.
<< Io e lei non
siamo in buoni rapporti, di recente >>, confessò.
<< Le passerà >>.
<< Lo spero. Ora
devo lasciarti, ho una ricerca da finire >>.
Miho rise. << Buon
studio >>.
<<
“Sole a
mezzanotte” è una commedia romantica scritta dal famoso
sceneggiatore americano Alden Walker. La commedia parla di due
giovani che vivono due realtà totalmente opposte e finiscono per
innamorarsi. La protagonista, la trentenne Mamiko Kiyomizu,
ha rilasciato in un'intervista che è molto emozionata all'idea di
poter indossare un anello tanto prezioso come il Purple. Questa
mattina è giunto al teatro Minami-za il biglietto di Ladro Kid, in
cui annuncia che ruberà l'anello durante lo spettacolo. Intervistata
l'ispettrice Kawano afferma... >>.
La figura in ombra scagliò
il telecomando contro la parete, riducendolo in mille pezzi. Quel
ladro vestito di bianco lo irritava, lo rendeva distratto dalla sua
missione. Voleva tenersi Ladro Kid per ultimo.
Le foto dei ladri erano
appese alle pareti, la foto di Noa sbarrata con una grossa X rossa.
Poggiò la mano su quella del ladro fantasma e un ghigno
agghiacciante gli attraversò il viso.
<< Tu sarai il mio
maggior divertimento >>.
Angolo autrice!
Salve
lettori!
Scusate
per il leggero ritardo! In questo capitolo i nostri ladri si sono
improvvisati detective per scoprire cos'è successo alla piccola Noa.
Nel prossimo capitolo ci sarà il furto dell'anello durante lo
spettacolo teatrale e chissà cosa succederà! :D
Tra
non molto farà la sua apparizione un detective molto conosciuto che
sfiderà il nostro Kid ancora una volta ;)
Ringrazio chi l'ha
letta, messa tra le preferite e le seguite! Come sempre ringrazio
tutti i recensori :)
Alla prossima!