Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xUndercoverGirl94x    21/11/2017    0 recensioni
"Perché quando perdi il tuo tutto,ti ritrovi con il vuoto che riempiva"
Justin è una specie di Vampiro molto rara.
Anche lui ha il suo lato umano ma spesso "il mostro" che è in lui prende il sopravvento e Justin cambia non solo mentalmente ma anche fisicamente. I suoi occhi diventano azzurri e la sua pelle bianca.
Cloe è una semplicissima umana, come tutte le ragazze della sua età ha i soliti problemi adolescenziali; i suoi genitori.
I due ragazzi si incontreranno fra le mura della scuola e appena Justin incrocerà lo sguardo della ragazza, sia il suo lato umano che il suo lato Vampiro vorranno una cosa: lei.
Solo ed unicamente lei.
[IN FASE DI REVISIONE]
©2014 (Wattpad)
©2017 (EFP)
Tutti i diritti riservati.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Pattie Malette, Selena Gomez
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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Le Selezioni

-It isn't the last word-

 

"Chi era quello?" continuava a chiedermi Carly sebbene io fino a quel momento fossi troppo turbata per risponderle.
"un ragazzo presuntuoso"
"sarà presuntuoso ma non puoi negare che sia carino" ribattè Carly subito dopo aver udito la mia risposta alquanto fredda e distaccata.

Dopo la sua affermazione seguì un lungo ed estenuante silenzio che io non avevo intenzione di rompere.
Per qualche minuto ancora iniziammo a mangiare e Bridgit stanca di star lì a non far nulla, dato che il suo pranzo consisteva solo in un trancio di pizza e metà mela, decise di prendere in mano le redini e introdusse un argomento alquanto stupido, se mi era permesso esprimere il mio giudizio.

"Le divise da cheerleader si cambieranno o resteranno le stesse?"
"Avevamo pensato di mettere in risalto la divisa di Cloe, dato che è il capo, ma non faremo niente di chè. Il cambiamento sarà solo invertire i colori che ovviamente resteranno blu e oro" rispose poco dopo Elèna.

Continuando a passare da un argomento a un altro finimmo di pranzare e alzandoci dai nostri posti riponemmo i vassoi al loro posto.

"Sono felice di sgranchirmi un po le gambe dopo due ore di fisica" disse Eléna venendo al mio fianco.
Le diedi ragione e ricominciò a parlare non curandosi del fatto che fossi con la testa da tutt'altra parte.
Il fatto che oggi ci sarebbero stati i provini per trovare le quattro ragazze mancanti a completare la nostra squadra di cheerleader mi rendeva alquanto scortese e agitata.
Non amavo questa parte del mio compito, ricordavo quando quella a fare i provini ero io e per due anni di seguito venni respinta malamente.

Odiavo infliggere la stessa 'punizione' ad altre ragazze che come me, sognavano di poter entrare a far parte della squadra delle cheerleader.

Mentre gli altri ragazzi prendevano i libri per la lezione che seguiva il pranzo noi ci facemmo strada tra i ragazzi scendendo velocemente le scale seguite dalla squadra di basket.
Per un minuto, mentre Eléna continuava ininterrottamente a parlare, un pensiero o meglio, un ragazzo attraversò i miei pensieri.
Mi girai lentamente per guardarmi indietro e lasciando un occhiata veloce alla squadra di basket mi accorsi che Justin non era tra di loro.

Per qualche strana ragione insieme al sollievo potevo percepire quel poco di malinconia che mi fece subito preoccupare. Non potevo di certo essere attratta da un ragazzo così sfacciato e presuntuoso.
Lungo il cammino per gli spogliatoi i giocatori di basket parlavano e ridevano ad alto volume infastidendomi ogni volta che riuscivo a percepire frasi poco carine rivolte a ragazze di mia conoscenza.

Presto ci dividemmo ed entrando negli spogliatoi ognuna delle ragazze afferrò il proprio borsone lasciato lì la mattina stessa iniziando a cambiarci.
Talmente ero nel mio mondo di pensieri che ancora non mi ero resa conto che Elèna aveva finito di parlare con me.

"Cloe ci sei?" Chiese Carly mentre legava i suoi lunghi e folti capelli in una coda alta.
Le annuii facendo la stessa cosa con i miei capelli e osservando le ragazze preparate mi sforzai mostrando loro un sorriso ampio incoraggiandole a fare lo stesso ed uscimmo dagli spogliatoi femminili.
In palestra c'erano già le ragazze, pronte per le selezioni, intente a fare stretching.
I due ragazzi membri della mia squadra di cheerleaders avevano già preso posto sulle sedie laterali lasciando me e il resto delle ragazze al centro. Continuando a mostrare il mio sorriso salutai la nostra allenatrice e presi posto sulla mia sedia.

Prima di rivolgermi alle ragazze dei provini lasciai un occhiata ai ragazzi che avevano intenzione di fare le selezioni per la squadra di basket e lì potei vedere Justin mentre faceva ruotare il pallone sul dito indice intento a parlare con dei suoi amici.
Purtroppo non feci in tempo a distogliere lo sguardo dalla sua figura prima che mi notasse e compiaciuto distolse lo sguardo prima di me sorridendo.

Le mie guance si tinsero di un leggero rossore dopo che i suoi amici si girarono per capire la causa del sorriso di Justin, a quel punto rivolsi lo sguardo alle ragazze che aspettavano di fare il provino così quando la nostra allenatrice si sedette accanto a Bréanainn* mi rivolse uno sguardo per darmi il permesso di iniziare.

"Ciao Capucine Legrand, fai pure una breve presentazione e inizia" la informai col solito sorriso finto che sfoggiarono tutte le persone sedute dalla mia parte del tavolo.

La ragazza iniziò a presentarsi ed io cercai di non perdere mai il contatto visivo nè con lei nè con tutte le ragazze e ragazzi che susseguirono.
Purtroppo però alcune volte mi distrassi a osservare le selezioni della squadra di basket, mi ripetei più e più volte di smettere con questo comportamento irrispettoso per le ragazze difronte a me ma era più forte di me.

"Questa ragazza è proprio brava" commentò Carly al mio fianco.
Sbattendo più volte le palpebre rivolsi la mia attenzione alla ragazza dai capelli biondi e leggendo il numero sedici sulla maglietta cercai il suo nome sul registro.

Delia Herrmann, Tedesca

Negli ultimi minuti della sua esibizione potei osservare con quanta bravura ed agilità eseguiva salti e varie acrobazie elaborate.
Portando entrambe le gambe sul pavimento della palestra fece un piccolo inchino, i capelli erano leggermente scompigliati e il suo respiro accelerato, ci rivolse un sorriso e raggiunse le altre ragazze.

Bréanainn sporgendosi verso di noi fece un commento sulla bellezza della ragazza e sulla sua bravura.
Feci un piccolo segno sul nome della ragazza tedesca per ricordarmi di lei dopo i provini e continuammo a ricevere altre ragazze.
Di tanto in tanto lasciavo uno sguardo sull'altra parte del campo e prima che la nuova ragazza iniziasse mi alzai annunciando una piccola pausa. L'allenatrice sembrò sorpresa ma dato che mi erano concesse tre pause a mia scelta non obbiettò la mia decisione e discusse con Bréanainn ed Elèna riguardo le ragazze che fino ad ora avevano partecipato alle selezioni.

Io invece mi allontanai recandomi dall'altro lato del campo sedendomi sulle tribune per osservare il provino di Justin.
Carly prese posto accanto a me e osservò il ragazzo che io stessa avevo definito sgradevole giocare contro due ragazzi anche loro in 'lotta' per il titolo di capitano.

"Non avrà il migliore dei caratteri ma è molto bravo a giocare" bisbigliò al mio orecchio impedendo agli altri di sentire, a malincuore dovetti darle ragione e in silenzio lo osservammo mentre giocava.

"Niente male" disse il coach ad alcuni ragazzi seduti al suo fianco.
"Chi coach?"
"Il biondino" rispose nel momento in cui Justin fece canestro battendo i suoi due rivali. Era riuscito a mantenere il possesso della palla durante tutta la partita ed ero quasi certa che avesse deciso di non fare canestro subito per far vedere le sue potenzialità.

"Okay Justin Bieber, siediti pure sulle tribune, sei il primo della giornata ad essere scelto" lo informò il coach indicando con un dito verso di noi.
Osservai il volto del giovane mentre stringeva la mano al suo allenatore e puntando le sguardo su di me si avvicinò sempre di più.
Ero decisa ad alzarmi per ritornare alle mie selezioni ma il mio corpo non rispondeva e così facendo Justin mi raggiunse con quel solito ghigno sul volto, abbassai lo sguardo sulla sua maglietta leggermente bagnata, così come i suoi capelli, e notai che era il numero ventiquattro.

"Passo a prenderti alle otto di stasera?"
"Non hai ancora ottenuto il titolo di capitano"
"Ormai è solo una formalità, hai visto gli altri?" Chiese prendendo posto al mio fianco non degnando di un saluto nemmeno la mia amica.

"Non è detta l'ultima parola" dissi alzandomi dalla sedia per ritornare dalle ragazze seguita da Carly.
Il mio battito cardiaco aumentò la sua normale velocità e la paura si impossessò del mio intero corpo.

Avrebbe vinto, dannazione se l'avesse fatto. Non pensavo fosse così bravo né pensavo che i suoi avversari fossero così incompetenti.

Carly raggiungendomi tentava di tranquillizzarmi e seppur non ci riuscì con successo dovetti fingere nuovamente, le cheerlieders devono sempre sorridere.
Eccetto Bridgit a quanto pare. La ragazza aveva il volto serio mentre avvolgeva una ciocca di capelli neri tra le sue dita chiaramente annoiata.

Mi sedetti al mio posto e ripresi in mano il registro chiamando la ragazza successiva.

"Farha Mahara, Marocco"

_____________

*Breenan (da pronunciare in inglese) nome irlandese.

Se notate errori vi prego di farmelo notare, non solo in questo capitolo ma anche nei successivi.

Grazie

   
 
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