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Autore: Cocu87    21/11/2017    0 recensioni
Sara Ryder è stata scelta dal fato come pioniera. Le difficoltà non mancheranno. Ma adesso sceglie di ripartire da "zero."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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I Ryder


I Ryder stavano per imbattersi nella più grande avventura dell’umanità. Dove nessuno è mai giunto prima; la galassia di Andromeda.
Alec Ryder era un vecchio n7, un uomo pronto ad affrontare difficoltà di ogni sorta.
Ma fra tante non avrebbe potuto combattere la perdita della moglie. Lei era l’unica assente in questa cena di famiglia. Il viaggio prevedeva che avessero potuto cenare con quello che avrebbero preferito. Perché il congelamento li avrebbe lasciati sospesi per più di seicento anni. Sara era nervosa. Continuava a stuzzicarsi le unghie. Aveva scritto diversi adii, a parenti ed amici. Conosciuto e fatto amicizia con altri che avrebbe rivisto al suo risveglio…
Alec stava visionando un ultima volta l’equipaggio della tempest, quando Sara entrò nella sua stanza stava visualizzando i dati dell’ufficiale scientifico.
Una giovane umana con un curioso accento scozzese…
C'era qualcosa che non capiva. Stava sentendo la voce di Suvi e della dottoressa Lexi.
"Papà... Tu sei morto su Habitat Seven..."
"Si Sara..."
Lui le porse la mano.
"Accompagnami in bagno..."
Prese e si sciacquò il viso.
"Queste sono immagini che Sam ti sta aiutando a ricostriuire."
Si mise la schiuma da barba. Anche con quel curioso pennello.
Prese e cominciò a radersi...
"Papà, cosa devo fare?"
"Non aver paura, ti dimostrerai all'altezza della situazione!"
Il rasoio era una vera lama. Non una di quei cosi da supermercato. Era una lama molto tagliente. Delicatamente cominciò a radersi. 
"Credo che sia ora di svegliarti. Non vorrai far compagnia a tuo fratello!"
Si ritrovò a nella sala di Sam, nell'arca umana.
Sara aprì gli occhi. Cora la fissava, Liam e Suvi erano li vicini a lei.
Lexi arrivò poco dopo. 
Cora non esitò a chiederle cosa fosse sucesso.
"Mio padre è morto Cora; ed a momenti non lo raggiungevo. Sam, mi ricevi?"
"Forte e chiaro Pathfinder." 
"Mio padre ha scelto me perchè ero più vicina. Non perchè volesse salvarmi. L'ha fatto per salvare Sam... Non per salvare me!"
Fra se, chiese a Sam di reggergli il gioco.
"E' esatto. Cora, tu non eri abbastanza vicina per effettuare il trasferimento."
"Stronzate." 
Se ne andò; poco dopo la dottoressa asari la seguì.
Così Cora lasciò la camera. Liam cercò di seguirla. MA venne subito bloccato dalle sue paure. 
"Liam, aspetta... Passami quella giacca."
Sara scese dal lettino. 
"Lei ha lavorato con mio padre per quasi tre anni metre ci addestravamo per questa missione. Si fidavano l'uno dell'altra. Abbiamo perso entrambi qualcuno di importante.  Lei il suo comandante, io il padre... Dalle tempo Liam; dallo a tutte e due."
La sua energia stava ribbolendo. Odiava sentirsi impotente. Sam trasmise a Sara delle semplici scansioni di Liam. Notando che era molto nervoso chiese lui di calmarsi.
Sara si guardò intorno. Suvi Anwar era rimasta li e la fissava un pochino imbambolata...
"Tenente Anwar, lei ha il grado più alto sulla tempest dopo mio padre e Cora è esatto?"
"Si."
"Ed io non metterò in dubbio l'autorità dei gradi visto che siamo pari grado, ma se lei mi riconoscesse..."
"Non tema, conoscevo suo padre. E noto anche il carattere caparbio di lui. Sono con lei Pathfinder. Però; benchè sia per me uno spettacolo vederla così..."
"Così come?"
Liam si prestò a lanciarle. sul lettino dove era sdraiata pochi minuti fa, anche un paio di pantaloni.
"Mi sosterrete come ufficiale comandante anche senza pantaloni?"
Liam prese la parola.
"Abbiamo un compito durissimo davanti a noi. La parola finale spetta al capitano Dunn. Ed io sono solo un sottufficiale. MA si. HAi il mio appoggio..."
Il pavimento era freddo, andata in contro a Cora si rese conto che era scalza...
"Sara, fermati..."
LA dottoressa T'Perro dovette insistere...
"E' un ordine Pathfinder!"
"Doc, devo parlarle."
"Non ora... Avete entrambe bisogno di tempo..."
Sara era innervosita dal peso del comando. 
"Cora è abituata a ricevere ordini dai suoi superiori. Amirava Alec."
Le andò vicino, cercando di rassicurarla.
"Dovrete accettare la situazione. L'hai appena detto a Liam. Se non segui i tuoi ordini non puoi certo metterti a darne!"
"Hai raggione, sarei pazza a non farlo."
Andò nella cabina di suo padre. Dove c'erano i tre bauli. Sam permise di aprirli.
C'erano gli effetti personali di tutti e tre. Prese una scatola dove suo padre teneva alcuni oggetti per la cura della persona. Come il rasoio che aveva sognato poco fà...
"Sara va tutto bene?"
Lo prese e lo aprì.
"Sam... Da sola non posso fare molto."
"Non è sola. Devo avvertirla che nel caso di un emergenza medica sono costretto ad informare la dottoressa. E' ha venti metri. Non fare niente di stupido."
"Sam, non farò niente di stupido. Ma lasciami fare una doccia da sola..."
Cosi la lasciò sola. Mentre Sara si avvicinò alle cose di Scott, c'era una macchinetta per capelli. 
Poi tornò a guardare tra le cose di suo padre. Trovò una lettera per lei ed una per suo fratello. Prese ed aprì la sua. La lesse... Pianse. 
Era un breve messaggio. Scritto per l'evenienza in cui non si sarebbe svegliato dall'ipersonno.
Le parlò di lei e di come vedesse in Cora caratteri che le accumunavano. Di quanto sicuramente fossero emotivamente scosse dalla sua perdita. MA Alec le conosceva entrambe; sapeva benissimo che avrebbero risolto ogni problema.
La lettera si chiudeva con un augurio per la missione.
La baciò bagnandola con alcune delle sue lacrime. Mise via la busta. LAsciando la lettera dentro il baule. Si tolse l'elastico dalla corta coda di cavallo. Poi andò verso il lavandino, cominciando a tagliarsi i capeli. Prima con le forbici. Poi con la macchinetta di Scott.
Si rase, sempre più corta. Finchè non tolse la sicura e si fece i capelli cortissimi. 
Allo specchio vide che un taglio più deciso, più significativo era necessario.
"Ripartiamo da zero."
Si bagnò ancora la testa, con l'acqua calda. Poi si sparse la schiuma da barba sulla testa.
Cosi prese il rasio di suo padre. Cominciò bagnandolo con acqua fredda. Ad ogni passaggio si sentiva più forte e sicura di se. Allora si spogliò, infilandosi sotto la doccia. Prese tra le sue cose una giacca di pelle color ocra. 

Si vestì completamente, poi all'uscita si trovò l'ufficiale scentifico. Aveva con se un piccolo mazzo di fiori.
Aveva ancora quell'aria sbalordita, solo che ora aveva le gote arrosasate.
"Non è un po presto per i fiori?"
"Sara, la tua testa... E'..."
Sara volle premiare quella dolce audaca prendendo le sue piccole e lunghe mani. 
"Vuoi toccarla?"
Chiededole sorridente...
"... E' molto liscia...SEmbra quasi..."
"Mi accompagni da Cora?"

Giunte Suvi l'abbracciò. Poi attese qualche secondo. Allora presse ed attese.
"MA che diavolo..."
"Lo sai come siamo fatte noi ragazze. Appena abbiamo un momento traumatico, ecco che abbiamo bisogno di un cambiamento radicale"
"Che vuoi?"
Sara si guardò intorno. Piante. Piante ovunque.
"Nella tua scheda non si parlava di una botanica."
"Ho il pollice verde... Non le studio. Se mi sforzassi di capirle perderebbero il loro fascino..."
"Mi stavo preparando un discorso. Ma credo che non serva. Lui. Noi..."
Si alzò girando in torno a quel piccolo alloggio, cercando un punto da dove cominciare...
"Mio padre voleva cambiare le cose; ed io con lui. Ho perso qualcuno di importante, perchè lui mi incoraggiava in ogni cosa. A te ti spronava vero?"
"Si. Lui sapeva fare grandi le persone... Tu hai un po' della sua grandezza."
"Si chiama cucciutaggine..."
Disse colpendosi la testa col pugno...
"Vuoi darmi una mano ad affondare il lavoro di mio padre? Per il nostro mentore!"
Stese una mano verso di lei... 
"affrontiamo questa galassia insieme..."
"E va bene... Per lui."
"Fianco a finaco!"
"Ryder; senza offesa... MA, sono etero."
"Cora, mio padre ti stimava. Io ti ammiro, e benchè tu sia molto interessante, da quel punto di vista, non sei il mio tipo." 
Disse poi accennando un piccolo sorriso...
Da un altoparlante il capitano Dunn le chiamò a rapporto.
Andarono in contro ad una galassia intera.
   
 
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