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Autore: hogvwartss    21/11/2017    1 recensioni
Scorpius Malfoy ha undici anni ed è appena arrivato ad Hogwarts con troppi dubbi nella sua testa: in che Casa sarà smistato? Sarà una delusione per la sua famiglia?
"E poi sentì chiamare il suo nome. Il professor Longbottom gli sorrise, seppur sapeva che Scorpius era figlio di Draco. Il giovane, lentamente, si avvicinò allo sgabello e si sedette. Il Cappello era leggero sopra la sua testa e il ragazzo lo sentì sussurrare qualcosa, ma non riusciva a capire cosa fosse. Sentì poi un grido e poi tutto fu nero."
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scorpius Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Già dall'esterno, si sentiva la Sala Grande colma di studenti, quel leggero chiacchiericcio di chi aspetta qualcosa di eccitante ma probabilmente la maggior parte aspettavano di avere qualcosa tra i denti. Fuori dal grande portone, invece, c'era un gruppo di undicenni spaventati, raccolti nelle loro divise nere fradice, vista la pioggia che li aveva bagnati da cima a fondo mentre arrivavano al castello in barca.

Davanti al gruppo c'era un uomo dall'aria felice e serena con un mantello lungo e sul petto una spilla con una delle quattro case di Hogwarts: Grifondoro. Quell'uomo ancora non si era presentato ma Scorpius Malfoy sapeva esattamente che davanti a sé aveva Neville Longbottom, compagno di annata di suo padre. Draco ne parlava ogni tanto, quando era così ubriaco da non rendersi conto di cosa diceva. L'insegnante di Erbologia stava chiacchierando con un ragazzino dai capelli scuri, un po' troppo basso per avere undici anni.

“Penso sia ora, Albus, ne riparliamo domani..” disse sottovoce il professor Longbottom prima di parlare a tono più alto e rivolgersi a tutti gli studenti: “Ora entreremo nella Sala Grande, dove verrete smistati in una delle quattro casate di Hogwarts: Corvonero, Serpeverde, Tassorosso o Grifondoro. Dopo che vi sarà assegnata la Casa, quella sarà la vostra famiglia per tutti i setti anni a venire. E ora seguitemi!”

La mandria di ragazzini seguì l'uomo, tutti pieni di domande nella loro testa. In quella di Scorpius, in particolare, c'erano ancora più domande: sarebbe finito in Serpeverde come tutta la sua famiglia? Sarebbe stato la cosa giusta se il Cappello lo avesse messo in quella Casa? Da quel che il ragazzo aveva letto nel libro di Storia di Hogwarts, ogni Casa aveva le sue caratteristiche definite e lui non sentiva di averne nessuna della casa del serpente: non era ambizioso, non era astuto e sicuramente non era come il padre. Il ragazzo aveva paura che se fosse stato smistato nella stessa casa di suo padre e di suo nonno, sarebbe diventato come loro e lui odiava essere parte di quella famiglia, odiava portare il loro cognome e odiava ricevere quello sguardo di sdegno quando qualcuno veniva a sapere che era il figlio di Draco Malfoy. D'altro canto, però, se fosse finito in una casa differente sarebbe stato la pecora nera della sua famiglia, sarebbe stato allontanato o comunque non più considerato come prima poiché diverso: e ciò era così negativo?

“Quando vi chiamerò, voi vi avvicinerete, io vi metterò il Cappello in testa e sarà decisa la vostra Casa.” disse il professore. Solo in quel momento Scorpius si rese conto di essere nella Sala Grande, di avere gli occhi puntati addosso e che presto il suo destino si sarebbe formato.

“Achoy Amanda” disse il professore, leggendo da una lunga pergamena e una ragazza dai capelli biondo cenere si avvicinò allo sgabello di legno. Ciò che prima non aveva notato era un vecchio cappello rattoppato, ora in mano al professor Longbottom. Lui lo appoggiò sopra la testa della ragazza e in un grido uscirono le parole “Grifondoro”. Il tavolo alla destra del ragazzo eruttò in urli e schiamazzi. Se c'era una casa che avrebbe deluso fortemente il padre, sarebbe stata Grifondoro, non che le altre non sarebbero state una delusione, ma quella più di tutti: per anni Grifondoro e Serpeverde erano case nemiche.

Il professore chiamò i nomi, uno alla volta e piano piano tutti vennero smistati: “Serpeverde, Tassorosso, Corvonero, di nuovo Tassorosso, Grifondoro!”

E poi sentì chiamare il suo nome. Il professor Longbottom gli sorrise, seppur sapeva che Scorpius era figlio di Draco. Il giovane, lentamente, si avvicinò allo sgabello e si sedette. Il Cappello era leggero sopra la sua testa e il ragazzo lo sentì sussurrare qualcosa, ma non riusciva a capire cosa fosse. Sentì poi un grido e poi tutto fu nero.

 

Il ragazzo osservò il proprio riflesso nello specchio, senza riuscire a riconoscere chi aveva davanti: era davvero lui? Era la stessa persona che quella stessa mattina aveva salutato il padre? Era ancora Scorpius Malfoy quello che sul letto aveva una sciarpa e una divisa dai colori blu e bronzo? 

  
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