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Autore: Selva oscura    21/11/2017    4 recensioni
L'amore si sa è anche sofferenza e gelosia.
Kagome lo sa bene, specialmente dopo aver visto Inuyasha insieme a Kikyo.
Ma cosa succederebbe se nella vita di Kagome entrasse Sesshomaru, il principe degli Inuyokai, affascinante ma allo stesso tempo irraggiungibile?
Riuscirà lei a far chiarezza nei suoi sentimenti? O si ritroverà innamorata di entrambi i fratelli?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kagome entrò nella sua camera ed  afferrò velocemente lo zaino e vi infilò alla rinfusa: due uniformi, un mucchio di libri, bende e medicinali.
La ragazza salutò frettolosamente i suoi familiari e si precipitò dal demone bianco che l'attendeva davanti al santuario illuminato dalla luna. In assoluto silenzio entrambi si lasciarono cadere nel pozzo e la sensazione che accompagnava Kagome ad ogni passaggio da un epoca all'altra li avvolse poco dopo i loro piedi si posarono leggeri sul fondo.
La ragazza tirò un profondo sospiro di sollievo erano riusciti a tornare nel periodo Sengoku. Passò le mani sopra le pietre fredde del pozzo alla ricerca di un appiglio ed appoggiò un piede sulla parete umida e scivolosa. All'improvviso un brivido glaciale  le serpeggiò lungo la schiena facendola rabbrividire.
" C'è qualcosa di malvagio nell'aria. Forse anche lui lo sente. " pensò guardando il viso di Sesshomaru immerso nell'ombra, ma non notò alcuna espressione sul  volto di granito.
Continuò ad arrampicarsi sulle pietre fino ad uscire fuori. Invidiò la capacità dell' Inuyokai di balzare al esterno con un unico ed elegante salto. La sensazione come venne andò via, si disse che forse si era immaginata tutto o molto probabilmente era la vicinanza enigmatica del demone che la rendeva particolarmente nervosa. Il flusso dei suoi ragionamenti s' interruppe appena il vento fresco della notte accarezzò il viso e i capelli arruffandoli e appena riuscì a scansarli notò quattro paia d'occhi dorati la stavano fissando, di cui due con preoccupazione.
<<  Inuyasha. >> disse freddamente la ragazza, era la prima volta che non metteva calore nel chiamarlo. << Andiamo Sesshomaru. >> ignorando volutamente l'hanyou e la sua espressione triste e sconvolta.
<< Kagome io... noi dobbiamo parlare... da soli. >> sospirò il mezzo demone avanzando verso di lei mentre guardava in cagnesco il fratellastro.
<<  Ma davvero! >> esclamò fingendosi meravigliata mentre portava l'indice sul mento come se stesse riflettendo. << Sai Inuyasha, credo che prima di parlare con me, tu debba farlo con te stesso. Stammi bene un giorno ci rincontreremo. >> affermò fulminandolo con lo sguardo. 
Raccolse lo zaino e si avvicinò al Inuyokai silenzioso sussurrandogli di portarla via lontana da lì. Per un attimo temette che il demone rifiutasse la sua richiesta e invece si limitò a coricarsela sulle spalle alzandosi in volo.
La loro fuga venne interrotta da una miriade di tentacoli spuntati dal bosco che li attaccavano senza sosta con del miasma velenoso.
<< Kagomeee! >> urlò Inuyasha fiondandosi verso la ragazza, sguainando Tessaiga e tagliando le viscide pretuberanze. I tentacoli ad ogni taglio si rigeneravano e si moltiplicavano velocemente ed  in breve tempo si trovarono in trappola.
Sesshomaru schivava gli attacchi con estrema grazia, riducendo in pezzettini il nemico, e presto si accorse di essere in netto svantaggio e sentì una cieca rabbia montargli dentro. " Nemmeno tra mille anni,  mi farei sconfiggere da un misero mezzo spettro! " pensò l'inuyokai assumendo la forma originaria. La sua trasformazione venne bruscamente bloccata, e si trovò intrappolato tra i tentacoli che si erano avvinghiati intorno al corpo stringendolo in una ferrea morsa.
Ma durò il tempo di un battito cardiaco del demone, perchè venne liberato dalla freccia purificatrice scagliata da Kagome dissolse i tentacoli.
" Maledizione! " imprecò mentalmente Inuyasha << Sono decisamente troppi! E a quanto sembra Kagome sei l'unica che può purificarli! Dannazione! Ti rimangono solo due frecce.  >>  constatò precipitandosi al suo fianco. La ragazza si guardò attorno, non avevano via di scampo. 
" Era decisamente  impossibile che riuscisse a purificarli con una sola freccia, si erano già trovati in una simile situazione qualche tempo addietro quando Naraku voleva costringere la sua amica Sango a battersi con il suo adorato fratello, eppure quella volta era riuscita a sprigionare tutta la sua forza spirituale grazie alla voglia di punirlo e batterlo. " pensò e decise che non si sarebbe arresa avrebbe trovato il punto esatto dove colpire. " Già che stupida che sono! Come non ho fatto a non arrivarci prima? Questi cosi assomigliano un pò alla leggenda di Ercole contro l' Idra di Lerna. Secondo la mitologia era un serpente marino a nove teste di cui una era immortale. " si guardò velocemente intorno e vide che i tentacoli sembravano uniti, ma guardando attentamente notò che uno solo si ramificava a terra nascosto dall'erba alta.
<< Ci sono! >> esclamò << Abbiamo solo una possibilità per sconfiggerli. Inuyasha! Sesshomaru! Collaborare insieme...! >> disse alzando la voce con tono sicuro, guadagnandosi uno sguardo gelido da parte dell'Inuyokai e uno stranito dal hanyou.
<<  Io con quello là, non ci penso proprio a fare squadra! >> sbraitò Inuyasha indicando il fratellastro.
<< Inuyasha fa come ti dico. Dovete colpire assieme là! Altrimenti moriamo! >>  strillò la ragazza scoccando una freccia indicando il bersaglio e mancandolo. I due capirono all'unisono ed attaccarono in sincronia mandando in frantumi il nemico, che altro non era un osso.
Kagome sorridente corse verso i due fratelli felice che per una volta avevano messe da parte le loro divergenze/orgoglio, ed erano riusciti a combattere assieme, ma una folata nera l'avvolse  e la strappò da terra trascinandola con sé, immersa nella nube scura udì Inuyasha gridare il suo nome poi fu silenzio.

<< Maledizione! Avevo promesso di proteggerla e invece... ! >> gridò sferrando un pugno a terra. << E tu? Dove credi di andare? >> si rivolse furioso al fratellastro che si era alzato in volo inseguendo la nuvola nera.
<< Piangi come un poppante! >> disse guardando schifato il mezzodemone, il rapimento della ragazza avvenuto sotto il suo naso lo aveva fatto infuriare. Ed era incredulo che proprio lui si stesse precipitando a salvarla, lo sguardo gli cadde sulla mano ancora fasciata e mandò al diavolo mentalmente tutti i suoi pensieri contrari. " Non permetterei a quel misero Naraku di torcerle un solo capello. Lei era sua... ma che diamine sto pensando? " scosse la testa confuso. 

Dopo qualche ora Kagome si risvegliò in una stanza sontuosamente arredata. La ragazza si rese conto di  aver perso i sensi mentre quella nube l'aveva rapita e guardandosi intorno era certa di non conoscere affatto il luogo in cui si trovava. Impaurita e tremante aprì la finestra scorrevole dinanzi e il paesaggio in cui si trovava le si rivelò lentamente. Le alte montagne si stagliavano davanti a lei lussureggianti di verde ed imponenti, a valle il lago calmo e dall'acqua cristallina assomigliava ad uno specchio, i giardini curati e pieni di fiori variopinti che trasmettevano calma e sicurezza alla luce della luna piena. Ma lei provò solo paura richiuse e tremando la porta, i suoi occhi vagarono nella stanza in penombra. Ad un tratto la porta si aprì ed un cieco terrore finì d'invaderla, ma poco prima che si aprisse del tutto il suo coraggio l'abbandonò definitivamente. La piccola Kanna entrò seguita a ruota da Kagura, vedendole Kagome capì chi l'aveva fatta rapire.
<< Cosa volete da me? >> chiese gelidamente la ragazza fissando le sue carceriere.
<< Io non ne so nulla! Quello là non si fida di me, perciò non mi dice niente. Probabilmente Kanna lo sa perché sei qui, ma lei non parla! >> rispose diretta la demone del vento squadrando la ragazza. << So solo che Naraku vuole vederti ora! E ti conviene non rifiutarti, qui è pieno zeppo dei suoi spettri. E' solo un consiglio poi fa come vuoi.  >> continuò agitando il ventaglio davanti al viso.
<< Non mi piace questa situazione, sia chiaro. Fà strada! >> acconsentì la ragazza rabbiosa, non sopportava che qualcuno gli desse ordini.
 Kanna la precedeva facendole attraversare un infinità di corridoi, Kagura le stava dietro e aveva la sensazione che non le era ostile anzi quando avevano lasciato la camera le aveva sussurrato di stare attenta al suo padrone ed ancora si stava chiedendo che volesse dirle. Arrivarono davanti ad una doppia porta ed entrarono, era tutto buio solo una fiaccola in fondo alla stanza illuminava il viso malvagio di Naraku.
<< Eccoti finalmente qui Kagome! >> esordì il giovane esibendo un sorriso soddisfatto.
<< Che diamine vuoi da me Naraku? >> chiese sprezzante rimanendo immobile dov'era. Un tentacolo l'avvolse, ma lei iniziò a ribellarsi da quella presa.
 Lottò  fino a che si trovò completamente immobilizzata da lui e l'avvicinò fino ad averla a pochi centimetri dal viso. << Lasciami. >> sibilò lei fissandolo negli occhi scuri come la notte.
<< Mi chiedi cosa voglio? E' ovvio le ultime schegge della sfera e te. >> rispose assumendo lo stesso tono della giovane che lo guardava con sfida, ma lui aveva sentito il suo corpo tremare e sorrise dentro di sé. Stava andando tutto come lui aveva previsto.
<< Mai! Io non ti aiuterò mai a completare la sfera dei quattro spiriti! >> sbottò Kagome << Preferisco morire e non mi avrai mai! >> di tutta risposta lo osservò ridere malvagiamente, e la sensazione che aveva provato dentro il pozzo si rimpossessò di lei. 
<< Sono un demone poco paziente, dolce Kagome. E sono sicuro che tu mi porterai le ultime schegge come regalo di nozze e sarai per sempre mia. Perché se ti rifiuterai di nuovo io raderò al suolo ogni villaggio, cancellando per sempre molte vite... iniziando dal villaggio Musashi. Ti dò due giorni di tempo per decidere cosa è meglio: la sfera assieme a te o la vita innocente di molte persone!  >>  disse crudelmente sfiorando le labbra di lei con le sue, un istante dopo la lasciò libera dalla sua stretta.
Kagome lo fissò con odio mentre cercava a stento di trattenere le lacrime.
<< Inuyasha presto sarà qui e per te sarà la fine. >> decretò determinata e sorridendo con fiducia.
<< Oh! Non te l'ho ancora detto. Il tuo Inuyasha è molto preso da quella che crede sia Kikyo, ma in realtà è un mio fantoccio! >> la informò sfoggiando l'espressione più innocente che aveva.
<< Non è vero. >> sussurrò lei mentre Kanna le parò davanti lo specchio che le mostrava l'immagine del hanyou e della sacerdotessa insieme, le sembrava che i due si fossero appena incontrati. La ragazza notò immediatamente i sguardi appassionati che si lanciavano, e nonostante cercasse d'impedirlo le lacrime solcarono il viso.
" Tu sai bene che mio fratello resterà per sempre legato al passato. " le parole che gli aveva rivolto Sesshomaru quella sera gli esplosero nella mente come un' ancora di salvataggio.
<<  Stai facendo un errore Naraku! Inuyasha non cadrà mai nel tuo inganno! Lui sa riconoscere la vera Kikyo anche da un miglio di distanza.  >> gridò la ragazza mentre la fiera luce battagliera riaffiorava nei suoi occhi.


 

   
 
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