Un corpo cavernoso. Un corpo cavernoso urbano. È qui che ci troviamo, non so dire se all’inizio o alla fine del viaggio, o forse entrambi insieme. In alto, mura naturali di pietra nera e intorno altrettanto, sotto di noi pavimento in cemento, di un colore stranamente simile al nero tutto intorno. Ai lati, due scale, forse portavano ad un sottopassaggio - eppure lo so, questa caverna ha la sua porta sulla spiaggia dell’isola di non so quale mare, forse Pacifico - una per lato, con un corrimano in ferro, arruginito, forse quasi pronto a sgretolarsi, anch’esso dello stesso strano appropriato nero tutto intorno.