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Autore: ekylove    23/11/2017    2 recensioni
Sono passati 5 mesi dal matrimonio fallito, le cose tra Ranma ed Akane non sono cambiate molto, ma forse qualcosa di inaspettato scuote le loro vite... come si comporteranno di conseguenza?
Tratto dal 4 capitolo :
Ranko lo colpì violentemente sulla nuca facendolo cadere – Oh… scusa avevi un insetto che ti volava intorno alla testa e mi sono spaventata…- un foglio uscì dalla tasca di Kei, che subito recuperò, curiosa chiese – Cosa stai nascondendo? Cos’è quel foglio?- Kei decisamente evasivo – No niente figurati, ho promesso ad Akane che me lo sarei tenuto per me… non avrei dovuto dirlo a nessuno, fino a che non fosse stata sicura…- Ranko non vedendoci più gli strappò dalle mani il foglio – Ora basta con questa storia!! Sicura o no, non mi interessa!! C’è troppo mistero, ed il troppo stroppia!!- aprendo il foglio, notò che era una locandina, curiosa lesse a voce alta...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le luci dell’alba non tardarono ad arrivare nella cameretta di Akane, aveva pianto talmente tanto da addormentarsi con ancora gli stessi vestiti del giorno prima. Era stata una nottata strana, aveva fatto ogni genere di incubi, si sentiva già esausta e frustrata, infatti aveva deciso di fare una corsetta più lunga del solito, magari quella sensazione si sarebbe levata, o almeno lo sperava.

 

Aprì la porta della camera, un girasole era li per terra, guardò ovunque per vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi, ma niente neanche l’ombra, ritornò sul fiore lo prese e si accorse di un bigliettino legato alla foglia _ Sono stato stupido, scusa. Buon giorno Akane_ la ragazza sorrise per quel piccolo ma unico, gesto inaspettato, quel fiore profumava di novità, belle novità.

Prima di andar via diede un’altra occhiata al regalo del fidanzato, immaginando quali colori avesse preso il suo viso appoggiando il girasole di fronte alla sua porta, non poté far altro che soffocare una risata. Forse quella mattina si poteva ancora salvare…

 

Scese di corsa nella sala da pranzo, aveva pensato di prendere un bicchiere di latte per poi proseguire finalmente nella corsa, per rilassarsi un po’… quando sentì rumori strani venire dal dojo… si avvicinò piano, fino a sporsi un poco dalla porta.

Ranma era li, stava eseguendo ogni tipo di kata, era sempre stata affascinata vederlo allenarsi , anche se non glielo avrebbe mai detto, non si perse neanche un attimo della bellezza che emanava, con che semplicità riuscisse a fare le cose più complicate, invidiava a volte questa sua caratteristica, ci teneva tanto ad allenarsi con lui, ma non la prendeva mai sul serio e questo le dispiaceva, insomma un giorno avrebbero ereditato la palestra insieme… arrossì al pensiero… abbassò lo sguardo, e si nascose senza rendersi conto… il cuore aveva iniziato a battergli frenetico nel petto, quel ragazzo sarebbe davvero diventato suo marito?

 

Quel giorno, aveva accettato di sposarlo, convinta di avergli sentito dire che l’amava, e ne era stata davvero felice, finalmente stavano per giurare al mondo intero che si amavano, ma sentendo quale fosse il regalo di nozze, era sfociato in un putiferio, e alla fine non si concluse nulla… ne era rimasta delusa… ma non glielo aveva mai fatto notare… lo sapeva che quell’acqua era più importante di qualsiasi cosa… quindi appreso la notizia di quel premio, si era decisa… Avrebbe agito, solo lei poteva essere l’artefice della sua felicità, avrebbe vinto, preso l’acqua e alla fine si sarebbe dichiarata… non poteva continuare a vivere in quel modo nell’incertezza, e non poteva aspettare che lui si sarebbe deciso a mettere in chiaro i suoi sentimenti.

Doveva prendere lei in mano il suo cuore e consegnarglielo nelle sue mani, con tutte le conseguenze che ne avrebbe portato naturalmente… ma si dice o la va o la spacca giusto?

 

Con la coda dell’occhio si riaffacciò alla porta del dojo, trovandosi il ragazzo a qualche centimetro da lei, il suo povero cuore perse un battito, titubante fece un passo indietro inciampando su di un asse un po’ sporgente, Ranma pronto l’afferrò tirandola verso di sé stringendola – Mi spii?- sussurrò, Akane per quel contatto improvviso balbettò imbarazzata – N..No certo… i..io…-  non riuscì a finire la frase, il ragazzo di nascosto inalò il delicato profumo dai suoi capelli, tenendola ancora stretta a sè, non riusciva in quel momento a guardarla – Scusami per ieri…io… si sono davvero uno stupido…- Akane ancorata a lui, immobile sorrise contro il suo petto – Si l’avevo capito dal biglietto di questa mattina… sei gentile quando vuoi allora- Ranma la scostò appena per guardarla in cagnesco – Cosa vorresti dire?- dire che se ne pentì subito era dir poco, la guardò, il suo volto era un po’ arrossato ma i suoi occhi parlavano da sé, si addolcì immediatamente, perché le creava tutto quel trambusto dentro di se?

Poi lei le sorrise in quel modo che solo lei sapeva fargli battere il cuore fino a scoppiare, gli prese la mano – Corriamo ti va? Chi perde avrà una bella penitenza!- Ranma in quel momento capì che quella ragazza sarebbe stata la sua rovina, ne era certo, ma sinceramente non ne era così preoccupato, sorrise a sua volta – Va bene maschiaccio, ci sto!! Ricorda… io non perdo mai!!-

 

I ragazzi ridendo e spingendosi qua e la uscirono dalla tenuta Tendo sotto gli occhi attenti dei genitori e del maestro Happosay. – Andrà tutto bene Tendo vedrai…- Genma guardandoli batté la mano sulla spalla dell’amico – Lo spero amico mio…- di risposta Soun preoccupato guardò il vecchio Happosay rimasto in silenzio a fumare la pipa. Nabiki li osservava poco distante, quasi studiandoli, non gliela si faceva a lei… ancora qualche informazione ed avrebbe completato il puzzle…

 

Una rossa infuriata seguiva la piccola Tendo ridendo allegramente – Hai barato!!- Akane rise di gusto a vedere la ragazza completamente zuppa correrle dietro – Che colpa ne ho se la rete si è staccata dal muro e sei scivolato in acqua scusa?- la ragazza saltò posizionandosi di fronte alla fidanzata – Si e tu sei volata in casa, senza preoccuparti del sottoscritto!!- la ragazza sorniona avvicinò il viso al suo, a pochi centimetri, la rossa deglutì a fatica – Ricorda Ranma…io non perdo mai!!- rise per poi correre verso il cancello della scuola. Ranma si appoggiò al muro – Mi farà impazzire quella ragazza… accidenti…- chiuse gli occhi per un momento, sospirò, poi si precipitò anche lui a lezione.

 

Finite le lezioni, Ranma ripassò il discorso da fare alla fidanzata, prima o dopo l’avrebbe saputo, quindi era meglio che glielo dicesse lui.

Deciso l’aspettò davanti al cancello, dopo un po’ di attesa, la vide arrivare… arrabbiata non era la parola più giusta – RANMA!! 6 uno stupido!! - l’aggredì furiosa, il ragazzo non capendo reagì come suo solito – Stupido a chi?! Non sei per niente carina!! E poi perché mi aggredisci così?!- Akane prendendolo per l’orecchio spiegò urlando – Ukyo e Kuno sanno ogni cosa riguardo la caccia al tesoro, quindi deduco che lo sappiano quasi tutti ormai giusto?!- Ranma capendo a cosa si stesse riferendo guardò in basso, l’aveva già saputo, si era preparato quel discorso tutta la mattina – E’ successo per caso… avevano già capito qualcosa…- la ragazza senza controllo lo fece volare chissà dove con un bel calcio assestato – Lo sapevo che dovevo tenermi tutto per me!! Avevano capito qualcosa… e hai ritenuto necessario spiegare tutto?! Stupido!- quel giorno andò da sola in piscina, doveva sbollentare.

Possibile che non si rendesse conto del pericolo delle sue azioni? Ora che tutti sapevano, arrivare al premio era sempre più difficile, e sicuramente avrebbero fatto ogni cosa per ottenere l’acqua…

Cosa doveva farci, ormai il latte era stato versato, avrebbe dovuto impegnarsi ancora di più, indietro non si poteva tornare.

 

Ranma quella sera non riusciva proprio a dormire, ormai la gara era agli sgoccioli, decise di salire sul tetto, magari con l’aria fresca sarebbe riuscito a mettere insieme tutti i pensieri disordinati nella sua testa…

Anche lui era nervoso, nessuno di loro doveva sapere nulla e invece, tra Ryoga e gli altri che avevano sospettato qualcosa si era creata una baraonda, come sempre, Akane sembrava davvero furiosa… Possibile che riuscisse solo a farla arrabbiare quella ragazza?!

Gli ritornarono in mente le parole di Kei, con lui sarebbe stata felice, con una persona che l’amasse sul serio - Tsk! Non te la lascerò mai maledetto!- disse a voce alta – Di cosa stai parlando?- la voce dietro di lui era un misto di curiosità, si voltò di scatto, Akane era appena salita sul tetto con il suo solito pigiama giallo canarino.

 Anche se si fosse messa un sacco sarebbe stata carina, pensò distratto, scosse la testa – No niente di che… non riesci a dormire nemmeno tu? – la ragazza si sistemò accanto a lui – Già… sono un po’ tesa… oramai ci siamo… mi auguro che vada tutto bene- Ranma scompigliandosi i capelli, non riusciva a guardarla – E’ stato un incidente prima… davvero…- Akane gli sorrise – Sono stata io troppo istintiva… avrebbero scoperto comunque prima o poi… sai mi auguro solo di non esserti di impiccio, come è già successo…- il ragazzo sgranò gli occhi – Cosa dici? Andrai alla grande!! Quale impiccio? Tu mi hai sempre dato la forza di affrontare qualsiasi ostacolo che sembrasse insormontabile e…- d’istinto la ragazza gli diede un bacio delicato sulla guancia, si alzò in fretta sorridendo – Grazie Ranma, hai dato a me la forza questa sera… ora vado… Buonanotte- scese di corsa dal tetto e si rifugiò sotto le coperte nel suo letto, aveva prevalso l’istinto, ma non ne era pentita, si accoccolò al cuscino al ricordo delle ultime sue parole, sorrise imbarazzata, si addormentò poco dopo.

Ranma rimasto da solo sul tetto era rimasto impietrito, non aveva avuto la forza di dire o fare nulla, si sdraiò sul tetto, scompigliandosi i capelli freneticamente – E ora chi dorme? – si disse a se stesso… - Andrò ad allenarmi… si è meglio…- si rifugiò nel dojo e passò così l’intera notte.

 

Il giorno della gara era imminente, i ragazzi si andarono ad iscrivere e notarono con una nota di disappunto, che molti amici/rivali si erano iscritti.

Shampoo corse ad abbracciare Ranma – Amole, vincelemo noi due e andlemo in Cina… siculo!!!- il ragazzo in difficoltà cercò in tutti i modi di scostarsi, quando una voce dietro di lui lo fece andare sull’attenti – Interessante Saotome… quindi non ti basta solo la tua fidanzata… allora non ti dispiacerà se riuscirò ad avere la sua mano… giusto?!- Ranma cercò il contatto visivo di Kei, gli lanciò uno sguardo di fuoco che avrebbe intimorito chiunque… ma non lui, rise – Ahaha Saotome… sei divertente… sei troppo sicuro di te, dovresti prima capire chi è il tuo avversario…- lui lo guardò perplesso – Cosa vorresti dire?- Kei sicuro di se gli fece l’occhiolino – Sei curioso amico, non posso dirti nulla, ma sono sicuro che arriverà il momento in cui capirai ogni cosa… ooh mia dolcissima Akane… sono sicuro che il concorso andrà benissimo per te… e per me… a presto!- fece un baciamano esemplare ad un imbarazzata Akane. 

Guardò il fidanzato perplesso, non avendo seguito il discorso si era trovata impreparata, rimase senza parole, l’aria tesa si tagliava con il coltello. Il ragazzo riuscì a dirgli solamente in tono disprezzante – Non sicuramente per te Kei Tanaka.-


​Ciaoo!! spero vi sia piaciuto, fatemi sapere il vostro pensiero... grazie!! A presto!!

   
 
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