“Dov'è lei?” Chiese a Winn. Il
giovane le indirizzò una delle stanze degli interrogatori e Alex corse verso
sua sorella.
Per la seconda volta la trovò
piangente.
“Kara cos...” Provò a dire ma si
bloccò.
Kara stringeva tra le braccia un
plico di fogli, disperata.
“Lo sa.”
Alex si avvicinò cautamente
sfilandole i fogli dalle mani. “Cosa?” Disse prima di guardare.
Osservò uno scambio di E-mail tra
Lena e quello che sembrava essere Lex Luthor a giudicare da quel “Sorellina”
che ogni tanto sbucava nelle mail.
Lesse il contenuto e sbiancò quando
Lex mise davanti a Lena la verità.
'Cara sorellina,
Oggi voglio essere magnanimo con
te e farti un regalo.
Ho sentito da un uccellino che
hai trovato una nuova amicizia, una certa Kara Danvers giusto?
Come ti sentiresti se ti dicessi
che non è chi sostiene di essere? Non ci arrivi?
Ti ha mentito per tutto questo
tempo.
Ti ha mentito, credendoti una
sciocca, si è presa gioco di te e del tuo cognome.
Lei è Supergirl.
Non è davvero tua amica, Lena.
Nessuno è davvero tuo amico in questo mondo tranne me.
Sono tutto ciò che ti resta.
Sono la tua famiglia.
Lex.'
Alex si sentì mancare. Lex Luthor
conosceva la vera identità di sua sorella.
Lesse il messaggio successivo,
quello scritto da Lena.
'Mi dispiace deluderti Lex, ma
sono a conoscenza di questo da molto tempo ormai. E sì, non ti negherò che mi
ha mentito, ma capisco le sue intenzioni. So che non l'ha fatto per prendersi
gioco di me, ma solo perché, solamente in questa maniera, poteva avere un
barlume di normalità.
Non ti biasimo per averci
provato, ma non riuscirai a farmi perdere fiducia in Kara.
Non sei l'unica persona che mi
resta e ormai reputo Kara appartenente alla mia famiglia più di te o della
mamma.
Se solo nostro padre potesse
vederti.
Lena.'
'Oh sorellina,
La ragazza ti ha colpito nel
profondo!
Oh, immagino la tua faccia ora,
ma ti conosco troppo bene. Conosco i tuoi gusti e so capire quando sei
innamorata. Grazie per la nuova informazione, saprò sfruttarla.
Per sempre tuo. Lex.'
'Lex! Se solo ti azzardi a farle
del male io ti troverò e ti ucciderò con le mie stesse mani hai capito? Tu non
sai niente di me. Non fingere di conoscermi. Tu non sei più mio fratello. Non
lo sei più da quando hai deciso di uccidere tutti quegli innocenti nella tua stupida vendetta.
Lasciami in pace. Fammi
rimediare agli errori che tu hai causato e mettiti da parte.
Fallo per i vecchi tempi.
Lasciami libera.
Lena.'
Alex provò a girare il foglio ma non
vi era null'altro scritto. Lesse le date delle email e, con suo enorme stupore,
scoprì che risalivano a quasi sette mesi prima.
Lena aveva scoperto da molto tempo
l'identità segreta di Kara.
“Kara come stai?” Le chiese
voltandosi verso la bionda trovandola ancora in trance.
“Alex. Lei lo sapeva.” Ripeté la
ragazza. “L'ha sempre saputo ma non mi ha mai forzata.” Le disse. “Mi ha sempre
protetta, si è sempre comportata onestamente con me ed io le ho sempre
mentito.” Kara prese la testa tra le mani. “E ora è scomparsa, e non c'è nulla
che posso fare.” Disse.”
Alex le mise una mano sulla spalla.
“Kara. Guardami.” Prese il volto della bionda e la costrinse a guardarla. “Lei
sa chi sei, si fida di te. Sa che potrai trovarla.” Le disse mentre Kara annuì.
“Ha voluto farci trovare la cassaforte per un motivo preciso. Negli altri fogli
ci sarà un indizio ok?” Kara annuì ancora. “Dobbiamo solo trovarlo.” Disse
prendendo i fogli dalla valigia.
Sfogliarono i fogli velocemente
tentando di trovare qualcosa, qualsiasi cosa, che potesse dire loro dove
trovare la bruna.
Passarono parecchi minuti prima che
Kara perdesse la pazienza. Diede un pugno al tavolo piegandolo e, questo,
provocò un balzo alla valigia. Da quest'ultima uscì una piccola chiavetta USB.
Kara la prese e la portò subito a Winn. “Decriptala, ORA!” Urlò al ragazzo che,
un po' spaventato, si mise subito al lavoro.
Ci vollero pochi minuti prima che
Winn riuscisse ad aprirla.
“E' un dispositivo di
geo-localizzazione. Penso che Lena si sia immessa il ricevitore sotto pelle,
sta trasmettendo e...” Attese un secondo. “Beccata. È vicino la baia, in un
capannone abbandonato.”
Non appena Winn finì di parlare Kara
iniziò a correre verso la finestra.
Si fermò solo perché si sentì
bloccare da Alex.
“Aspetta.” Le disse la donna.
“Alex, non c'è tempo. Devo
salvarla. Non provare nemmeno a fer-” Venne bloccata di nuovo.
“Non lo farò Kara, ma sta attenta
ok? E' sicuramente una trappola. Fa un giro di ricognizione e aspetta i
rinforzi. Sono subito dietro di te ok?” Alex la tirò in un abbraccio.
“Ti voglio bene.”
“Ti voglio bene anch'io” Rispose lei.
Alex le mise le mani sulle spalle.
“Ora va a prendere la ragazza ok?” Le disse.
Kara annuì e spiccò il volo.
“Voglio la mia squadra pronta a
partire. Winn imposta le coordinate sul furgone.” Urlò decisa.
Kara volò quanto più velocemente
possibile.
Probabilmente aveva rotto la
barriera del suono ma era giunta nei pressi dello stabilimento.
Usando la sua vista a raggi X
osservò la struttura.
Vide Lena seduta su una sedia in
una delle stanze, incosciente e probabilmente ferita.
Le bollì il sangue nelle vene.
Contò i sequestratori e vide che
erano solo in cinque.
Con la super velocità andò dietro
il primo e gli diede una botta in testa tramortendolo. Lo legò al palo più
vicino e corse verso il secondo. Usò la vista laser e sciolse l'arma dell'uomo
spaventandolo. Gli balzò dietro e, repentinamente, mise a dormire anche lui.
Erano solo tre ormai. Tutti nella
stanza dove c'era anche Lena.
Si focalizzò sul rumore del cuore della donna trovandolo accelerato. Almeno era
sveglia ormai.
Entrò nella stanza distruggendo un
muro. Uno dei calcinacci colpì in pieno uno dei malviventi tramortendolo.
“Lasciatela. Ora.” Disse perentoria.
Uno degli uomini corse verso di lei
dandole un pugno che Kara bloccò con la mano. Gli torse il braccio e, con una
testata, bloccò anche lui.
“Sei solo ormai...” Disse.
Con la vista laser sciolse le corde
che intrappolavano Lena la quale si tolse subito il bavaglio.
Kara notò la ferita alla testa e, se possibile, si innervosì ancora di più.
“Va fuori Lena. C'è la squadra che
ti aspetta.” Disse alla ragazza toccandole la ferita.
Si rivolse poi all'uomo. “Arrenditi
e non ti sarà fatto del male.”
L'uomo le scoppiò a ridere in faccia. “Non posso farlo.” Disse e si avventò su
Kara.
Come al solito Kara bloccò il pugno
dell'uomo con facilità.
Era stata troppo sicura di sé e
questo fu il suo più grave errore.
Non si accorse del coltello verde
che l'uomo estrasse dal fodero in piombo.
Si sentì immediatamente senza
forze, stava per crollare a terra. Vide la lama avvicinarsi. Chiuse gli occhi,
consapevole della disfatta, ma non sentì alcun dolore.
Lena, la sua Lena, aveva preso il
colpo al posto suo.
“LENA!” Urlò accasciandosi a terra.
L'uomo guardò la scena inorridito. “No. Non doveva andare così. Mi ucciderà.”
Disse spaventato. Provò allora a colpire Kara di nuovo ma un colpo di pistola
fece volare il coltello dalle mani dell'uomo.
“FBI. Mettiti in ginocchio, ora!”
Urlò Alex entrando nella stanza.
“Supergirl tutto ok?”
Kara fece segno al coltello.
“Kryptonite. Ha una custodia in piombo... Lena...” Si sentiva di svenire, le
lacrime si fecero strada sul suo volto.
“Lena è stata colpi...” Provò Kara
prima di perdere conoscenza.
Si risvegliò nella sua stanza al
Deo.
Immediatamente si sollevò dal
letto. Alex le mise una mano sulla spalla. “Calma sorellina.” Le disse.
“Alex! Lena, sta bene?” Chiese
tutta d'un fiato.
Alex sorrise. “E' nella stanza
medica per gli umani, la ferita era superficiale ma le rimarrà la cicatrice.”
Le disse la bruna.
Kara si sentì sollevata. “Grazie
Rao.” Disse prima di alzarsi e di correre verso la baia medica. Si sentiva
dolorante ovunque a causa della Kryptonite ma era un effetto collaterale
abbastanza leggero.
Aprì la porta e il suo cuore
ricominciò a battere quando vide la bruna sul letto mentre leggeva.
“Ehi...” Corse da lei e l'abbracciò
d'impeto. “Grazie a Rao stai bene.” Le disse stringendola al petto.
“Kara...” La fermò Lena. “Con meno
forza.” Le suggerì.
Kara la lasciò subito andare.
“Scusa. Mi sono fatta prendere dal momento. Come stai? Stai bene?” Le chiese.
Lena sorrise ed annuì. “Un brutto
taglio, niente che non possa cicatrizzarsi” Le disse.
Kara si sentì sollevata.
“I rapitori... sai chi sono?”
Chiese la bionda.
Lena annuì.
“Sono degli scagnozzi di Lex. Li ha
costretti a fare quello che hanno fatto.” Disse. “Non è davvero colpa loro.”
“Lena...” Kara l'avvicinò a sé.
“Vuoi trovare il bene in tutto.”
Lena sorrise. “L'ho imparato dalla
migliore.” Le disse con una voce scherzosa.
Kara ricambiò il sorriso prima di tornare seria.
“Perché non me l'hai detto che sapevi chi fossi?” Le chiese prendendole la mano
e intrecciandola alla sua.
Lena fissò le mani sorpresa.
Arrossì leggermente. “Non era il
mio segreto Kara. Me ne avresti parlato quando saresti stata pronta.” Le disse.
“Ma tutte quelle volte che...” Kara
la guardò sorpresa, come poteva non aver capito che Lena sapeva? “Non voglio
che tu pensi che non te l'abbia detto perché sei una Luth-”
Lena la fermò, sorridendo. “Kara. Guardami. Sono assolutamente seria.” Le
disse. “Mi fido di te, ti affiderei la
mia stessa vita, so che sei capace di vedere oltre il mio cognome e so che se
non me l'hai detto c'è stato un motivo distinto e lo comprendo. Sei sempre la
persona più importante per me, poteri o no, tu resterai sempre Kara Danvers per
me.” Continuò. “Hai capito?”
Kara annuì. “Grazie.” Sussurrò.
Lena sorrise. “A cosa servono gli
amici?” Le disse sorridendo.
“A tal proposito...” Kara si
abbassò e sfiorò le labbra di Lena con un bacio dolce.
Tutte le preoccupazioni del giorno
sparirono in quel gesto. Si sentì finalmente libera, felice, calma.
Si separò da Lena e la guardò negli
occhi. Poggiò la fronte sulla sua. “Ho promesso a me stessa che non avrei fatto
l'errore che feci con Kenny” Sussurrò più a se stessa che alla bruna.
Le mise una mano dietro l'orecchio
tirandola a se. “E non mi farò sfuggire l'occasione di essere felice. Non di
nuovo.” Le disse tirandola in un secondo bacio delicato e gentile.
Rimasero così qualche minuto,
semplicemente a baciarsi in assoluta tranquillità. Kara sorrise quando, sotto
consiglio di Lena, si sdraiò al suo fianco tenendola stretta a sé.
Aveva rischiato di perderla, non
avrebbe fatto lo stesso errore di nuovo.
“Ehi Lena...” Le disse.
Lena mugugnò ormai quasi completamente
addormentata. “Cosa?”
Kara sorrise. “Niente, te lo dico domani. Ora dormiamo.” Le disse dandole un
leggero bacio sul capo e sorridendo beatamente per la situazione.
Ciao a tutti. Eccovi la storia
completa. 😊 Spero che vi sia piaciuto come è finita la storia. L’idea…
beh l’idea mi è venuta vedendo l’episodio “danvers sister”. Niente, solo chi
poteva essere migliore di Lena in questo? 😊
Detto questo grazie per avermi seguita in questa mini storiella 😊 sono felice.
Vi vi bi. Grazia ancora a Cwtch che ha betato tutto. 😊 detto questo… alla prossima, se arriva.
Hinata93