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Autore: Medeafire    24/11/2017    1 recensioni
Seconda classificata al contest “AU is the only way” indetto da meryl watase sul forum di efp.
Storia partecipante al contest "AU is the only way" indetto da Meryl watase sul forum di Efp.
Tratto dal primo capitolo:
"Ingenuamente credevo che la fine di una storia fossa dovuta ad un tradimento o all'assenza di amore, era impossibile per me che una relazione finisse nonostante ci si amasse l'un l'altro... almeno questo era ciò che credevo fino ad oggi, quando una delle più intense storie d'amore si era sgretolata sotto il peso dei litigi, delle incomprensioni.
Qual è questa splendida storia d'amore di cui parlo? La mia."
Store ambientata nel mondo ospedaliero con una Sasusaku un po'... insolita.
Buona lettura!
Sasusaku; accenni Sasumei, Shisaku e Suikarin.
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mei Terumi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shii, Suigetsu | Coppie: Karin/Suigetsu, Sasuke/Sakura
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 3 

 

24 ottobre 2017  

 

-Sasuke posso parlarti? -  

-Mi dica tutto – nonostante lavori a stretto contatto con Tsunade da molti anni, raramente riesco a rivolgermi a lei in maniera confidenziale, forse è una delle poche persone verso cui provo una sorta di timore reverenziale. 

-Nella mia stanza – aggiunge sconfortata 

In questi giorni sono riuscito ad andare avanti solo grazie a lei. 

All'insaputa di tutti, di notte, sgattaiolavo nella sua stanza e la osservavo silenziosamente, non l'avevo mai sfiorata, come per paura di romperla, solo ieri la mia mano si era mossa autonomamente sulla sua guancia e l'aveva accarezzata piano. 

Sakura ha sempre avuto la pelle morbida e calda, anche a dicembre le sue guance scottavano, per questo rimasi interdetto quando sentii il freddo della sua carne sotto il mio tocco, era come se d'improvviso avessi dimenticato tutto ciò che sapevo su un paziente intubato e irrazionalmente mi ero chiesto se fosse normale tutto ciò; avevo riacquisito la ragione solo qualche momento dopo e, asciugandomi le goccioline di sudore che mi impregnavano la fronte, mi ero seduto accanto a lei e le avevo stretto la mano... chi l'avrebbe mai detto. 

 

-Sei un medico qualificato e girarci intorno sarebbe deleterio sia per me che per te: Sakura è stata ritrovata riversa al suolo solo due ore dopo la sparatoria quindi era gravemente ipotermica, eravamo riusciti a raggiungere una temperatura di circa trentacinque gradi con grande fatica, ma stamattina è di nuovo crollata a trentadue, come se non bastasse, non dà alcun segno di miglioramento. Considerate le sue condizioni critiche, se Sakura non riuscirà a svegliarsi e a respirare autonomamente entro nove giorni, dovremo staccare le macchine. - 

Sento un improvviso senso di nausea risalirmi lungo l'esofago, la testa mi pulsa e la vista mi si appanna... 

Staccare le macchine... 

Staccare le macchine... 

Staccare le macchine... 

-Sasuke – Tsunade mi richiama alla sua attenzione con una nota d'allarme nella voce – tutto bene? -  

Nella vita nulla mi ha mai scalfito, le emozioni erano debolezze per me, dovevo limitarle se volevo eccellere, ma non posso perdere l'unica persona che è stata in grado di farmi capire quanto stupido sia stato a cercare di scappare via dall'amore. 

Probabilmente se non l'avessi incontrata avrei sempre vissuto a metà e male, e ora non posso credere che buona parte della mia anima potrebbe svanire. 

-No, per niente. - sono un medico cazzo, sono un fottuto medico e non riesco a trovare una soluzione per salvarla. 

-Suppongo che abbiate provato sia una fleboclisi di fisiologica riscaldata che lavaggi peritoneali con liquido riscaldato – continuo a tenere lo sguardo fisso in un punto in attesa di un'illuminazione. 

-Certamente, somministrati più volte –  

Lei ha detto che se non sarà in grado di respirare autonomamente, dovranno staccarle le macchine, il che vuol dire che il polmone potrebbe essere troppo debole per svolgere la sua funzione, quindi... 

-Un trapianto. - aggiungo con tono ovvio ed insofferente, come hanno fatto a non pensarci prima? Sposto lo sguardo su Tsunade e mi accorgo delle lacrime che liquefanno i suoi occhi. 

-Ho pensato a qualsiasi cosa per salvarla ma sai quanto me che il trapianto, anche se di un solo polmone, è difficile da ottenere, sai cosa deve accadere per averlo e, anche se fosse disponibile, Sakura non è in cima alla lista per riceverlo, le condizioni ipotermiche poi rendono un qualsiasi intervento molto più rischioso a causa di un possibile collasso sotto i ferri... Ti parlo come tua amica e non come tuo superiore, mantieni la calma, non ti fare trascinare dagli eventi e non perdere la speranza, nove giorni sono tanti, nel frattempo noi faremo tutto il possibile per farla tornare tra questi corridoi, ma ti supplico, tu non puoi cedere, non adesso. –  

-Non mi avete mai permesso di avvicinarmi a lei, non l'ho mai potuta aiutare. –  

-Sai meglio di me di essere troppo coinvolto per essere lucido –  

-Sarà meglio per loro che quelli che la stanno osservando non siano degli incompetenti. – e dopo essermi abbandonato alla più pura rabbia, lascio la stanza.   


** 

 

La sera stessa, infischiandomene del fatto di poter essere visto da colleghi pettegoli che godono della mia debolezza, mi fiondo nella sua stanza perché ho un disperato bisogno di vederla, ma quando entro sento dei singhiozzi accogliermi. 

Il sangue mi si gela all'istante temendo che lei non ce l'abbia fatta, riesco a tranquillizzarmi solo quando sento il ritmo scandito delle macchine e pertanto mi avvicino notando solo in quel momento Naruto seduto accanto a lei e con la testa rannicchiata tra le braccia, quando anche lui si accorge della mia presenza non si preoccupa di darsi un contegno e continua a far scorrere liberamente le sue emozioni. 

-Hai saputo quindi – pronuncio la frase in modo atono come per difendermi dal dolore che mi provoca anche solo fare accenno al disastro che potrebbe piombare nella mia vita. 

-Tu sei un chirurgo, non puoi fare qualcosa? - mi implora, dimentico anche lui di quello che fino a pochi anni addietro ha studiato. 

-Farei qualsiasi cosa, anche al di sopra dei miei poteri, per salvarla, ma ho le mani incatenate –  

-A che serve fare il medico se non siamo in grado neanche di salvare una vita? - sembra essersi tranquillizzato, ha bisogno come me di dare un senso alla sua esistenza. 

-Non siamo onnipotenti come credevamo a quanto pare. –  

-Ho mandato a fanculo anni della mia vita per poi ritrovarmi qui a piangere come un coglione senza sapere cosa fare?! - capisco fin troppo bene le sue emozioni perché sono identiche alle mie, l'idea di non poter esserle utile è l'onere più straziante da sopportare.  

In quella stanza semibuia avevo permesso alle mie barriere di infrangersi, stanco di recitare un copione che da tempo non mi apparteneva più... 

-E io? Io come faccio senza di lei? - gli dico stremato, mentre lacrime calde e amare mi solcano le guance lasciando che tutta la mia sofferenza esploda. 

 

2 settembre 2017 

 

Ho sempre saputo di fare scelte sbagliate ma nell'ultimo periodo avevo dato il meglio di me, il problema però è che mentre prima nessuno a parte me subiva le conseguenze dei miei sbagli, adesso c'era Sakura e l'avevo ferita nel peggior modo possibile. 

-Mi fai schifo! Abbiamo anche... non ci credo... –  

Non so per quale assurdo motivo le avevo detto di essere stato con Mei, non era successo più, a me importava solo di lei e forte di questo pensiero le avevo confessato il mio errore, ma lei era rimasta sconvolta, era oltraggiata dal mio comportamento. 

-Ti ho già spiegato il motivo per cui l'ho fatto, te l'ho detto perché per me non ha avuto importanza nemmeno per un secondo, ero solo tremendamente arrabbiato con te e ho sbagliato, ma ora sono qui – non mi avvicino a lei, so che mi farei odiare di più se la sfiorassi. 

-Eri... arrabbiato?! Sai quante volte sono stata io arrabbiata con te? E cosa avrei dovuto fa allora?!- 

-Sei stata tu la prima a cancellare noi uscendo con quello, avevi ancora il mio sapore addosso – mi ero ripromesso di mantenere la calma ma se avevo sbagliato era anche colpa sua e del suo stupido tentativo di allontanarsi da me. 

-Io ho dato a malapena un bacio a Shi, tu ci sei stato a letto, è un po' diverso non trovi?! - benché apprendere la notizia che quel coglione era riuscito a baciare le sue labbra mi fece infuriare, dovevo ammettere che c'era un'effettiva differenza tra quello che avevo fatto io e quello che aveva fatto lei. 

-Lo so... cosa devo fare per farti capire che di lei non mi importa niente? -  

-Assolutamente niente, non mi devi alcun tipo di spiegazione, noi non stiamo più insieme, abbiamo due compagni diversi e ne dobbiamo prendere atto – si lascia sfuggire solo una pesante lacrima che asciuga bambinescamente con il dorso della mano e, senza darmi il tempo di fermarla, va via. 

Alzo gli occhi al cielo con il forte impulso di picchiarmi. 

Non riesco a credere di essere io quello che ha probabilmente mandato tutto a puttane. 

 

27 ottobre 2017 

 

-Tesoro –  

-Ti ho detto che non mi piace essere chiamato con i nomignoli –  

-Sasuke... puoi smetterla di fissare continuamente il telefono mentre siamo a tavola? - quello che sto facendo è contro il galateo e me ne rendo conto, ma è un impulso folle che non posso frenare; ho deciso di uscire con Mei stasera nonostante non ne avessi la minima voglia, lo avevo fatto più che altro per smettere di sentirla frignare circa il fatto che non ci vedessimo mai, non avevo tempo da perdere in spiegazione quindi ero andato a prenderla a Suna ed eravamo andati a cena fuori, solo che a me non interessava stare lì e stare con lei, avevo la testa ad altro. 

-Ascoltami, so che... -  

-Sakura. – continuo io con una certa insofferenza. 

-So che Sakura è stata una persona importante della tua vita, ma ormai fa parte del passato, siete andati avanti entrambi quindi perché te ne preoccupi ancora così tanto? - lo sguardo che le avevo rivolto quando mi aveva ricordato che lei faceva parte del mio passato l'aveva fatta rabbrividire. 

-Quindi lascio che muoia? –  

-Ma no! Non volevo dire questo – si affretta a precisare lei – soltanto allenta un po' la corda, sei teso e non ti fa bene tutto questo stress... posa il cellulare, fallo per me – aveva concluso lasciva e mielosa. 

Avevo posato il cellulare soltanto perché avevano portato il dolce e presto avrei potuto mettere fine a quella farsa. 

 

 

-Ora ci penso io a farti rilassare – mi aveva ghignato a pochi centimetri dalle labbra prima di addentare e leccare il mio labbro inferiore 

Ma io avevo la testa ad altro. 

L'avevo bloccata per i polsi e lei si era allontanata. 

-Tempo fa mi sono chiesto se senza Sakura io sarei stato capace di andare avanti – mi blocco a guardarla negli occhi, quegli occhi che sono così simili ai suoi e che non vedo da troppo tempo – ma è evidente che non ne sono stato capace –  

-Cosa...? - non riesce ancora a capire ciò che voglio dirle. 

 

 

-Mei... è finita. – 

 

 

Angolo Autrice  

Ecco qui il terzo capitolo, manca solo un capitolo alla conclusione... stay tuned! 

Mi fa molto piacere che i numeri delle persone che hanno inserito tra le ricordate/ seguite/ preferite sia aumentato, un bacio. 

Medeafire. 

 
   
 
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