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Autore: SoapMacTavish    25/11/2017    1 recensioni
Ebbene, vorrei provare una cosa col vostro aiuto possibilmente, come si evince dal titolo, vorrei scrivere una storia nonsense. Cosa c'è di strano? Vi starete giustamente chiedendo...
La mia storia sarà costruita e sviluppata tramite le vostre recensioni, per spiegarmi meglio, io inizierò una storia casuale random, e mi bloccherò in un punto. Per il proseguo voglio seguire lo spunto del primo recensore che scriverà, in base a quello che leggerò, continuerò la storia.
Vorrei adottare questo sistema e vedere alla fine che razza di miscuglio viene fuori, è semplicemente uno spassoso esperimento.
Spero tanto che mi aiuterete, anche perchè senza di voi non vado avanti... ^^
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Partenza

Waran non conosceva il mondo, ma amava le temperature fredde. Consultò quindi un elenco delle mete più ambite con un clima artico, che gli aveva gentilmente procurato il padre, nessuna dei paesi scritti su quel foglietto lo colpì, tranne uno: Poltivag.
Si narrava una piccola leggenda su questo paese, si vociferava che, qualunque essere umano che aveva commesso un atto immorale di qualsiasi genere, vedeva tutto ciò che riusciva a vedere... Mentre l'uomo ''puro'' che non aveva mai commesso in vita sua neanche il più banale dei reati, vedeva tutto ciò che veramente c'è.
Il nostro, non capì cosa diamine significasse quella diceria, ma lo incuriosì a tal punto, che decise di partire a spron battuto verso tale posto. Preparò nei giorni successivi i bagagli, prese tutto ciò che aveva di più pesante, in quanto si era informato bene del clima che colpiva quel territorio e non era affatto accogliente, ma tuttavia lo galvanizzava parecchio.
Il giorno della partenza si alzò molto presto, salutò amorevolmente i suoi genitori e con un '' Ci sentiamo presto'', varcò la soglia della porta. Arrivò nella stazione ferroviaria del suo paese, aveva calcolato che prendendo un treno ad altissima velocità, arrivava alla stazione di Bundivir, capitale di Poltivag, in poco più di 10 ore. Sarebbe stato un viaggio molto lungo e straziante, ma tutto ciò non lo spaventava affatto. Trovò subito il posto che aveva prenotato, si sedette e sistemò accuratamente i suoi bagagli. Qualche minuto più tardi si presentò dinnanzi a lui, la hostess di bordo che esordì '' Buongiorno signore, gradisce un quotidiano? Un succo di frutta? Delle pappardelle al sugo di cinghiale?'', Waran alquanto sorpreso dell'abbondanza di cibarie e bevande, scelse un succo ai frutti rossi e un panino con formaggio, rucola e bresaola di tacchino. 
Mangiò con molta calma la sua colazione e poi pensò che siccome il viaggio era molto lungo, non c'era niente di male schiacciare un pisolino per buona parte della corsa, ed infatti si attenuò al suo piano. Sembrava passata un'eternità e quando si svegliò ri rese conto di aver dormito per più di 6 ore abbondanti, si sentiva infatti fresco e rigenerato, aveva fatto proprio bene si disse. Dopo essersi stiracchiato per bene, andò in cerca del bagno, che trovò poco più avanti della sua carrozza, fece i suoi bisogni tranquillamente e quando uscì constatò dal finestrino del vagone che il paesaggio era cambiato drasticamente, dinnanzi a lui si estendeva un piano immenso tutto ghiacciato e ai lati, dei boschi molto fitti, rimase senza fiato per alcuni minuti e colmo di gioia per il panorama osservato, tornò a sedersi al suo posto.
Passò le ultime ore del viaggio a leggere per l'ennesima volta il suo libro preferito '' Le bizzarre avventure di un pupazzo di neve'', un racconto molto particolare, ma a lui piaceva un sacco. Sentì lo speaker che annunciò '' Siamo arrivati alla stazione di Poltivag. Fine corsa del treno. Preghiamo gentilmente i signori passeggeri di uscire in maniera civile e ovviamente dal lato giusto.'', Waran scoppiò in una risata e pensò che il tipo doveva aver perso una scommessa per aver diffuso un messaggio di questo tipo. Scese dal treno e percorse il corridoio che portava all'uscita dai binari, verso la piazza e subito dopo aver salito una scalinata non indiffrente si ritrovò nella piazza centrale di Bundivir.
Pensava tuttavia di essere di fronte ad uno strano scherzo della sua mente, dinnanzi a lui non c'era altro che la distesa di ghiaccio vista qualche ora fa a bordo del treno, e quando si girò si trovò solo in quel luogo desolato, la stazione, la piazza e tutto ciò che lo circondava un attimo fa, era tutto scomparso.
Non sapendo bene cosa fare, partì con poca convinzione con il suo abbigliamento più pesante in una direzione causale, d'altronde non vedeva nient'altro che ghiaccio ovunque, tuttavia, lo pervase una sensazione di totale disagio e paura. Camminò per ore e ore, ed era sfinito, faceva molto freddo, non mangiava e beveva da tempo e si sentiva svenire, in quel momento rimpiangeva la sua curiosità espressa per Poltivag, anche se una parte della sua mente voleva capire cosa stava succedendo... era effettivamente tutto molto strano.
Camminò ancora per parecchio tempo il nostro, quando per puro caso, vide una capanna, stentò a crederci, si pulì meglio gli occhi e.. la capanna era ancora lì! Era tutto vero! Dall'immensa gioia corse verso la capanna e una volta avvicinatosi all'ingresso, senza neanche pensarci un secondo, bussò. Nessuno rispose, allora bussò ancora... E sentì una voce che diceva '' Arrivo, arrivo non abbiate fretta, mi sto lavando le piume!'', le piume? Aveva sentito bene? Aveva detto proprio piume? '' No, non è possibile'' pensò Waran, '' Sarà un altro scherzo del mio cervello poco sano e mal messo.'' E continuò i suoi pensieri '' Sono affamato, sono assettato, oramai non so più distinguere manco le parole che sento, prendo pane per polenta, peri per mele!''. All'improvviso la porta d'ingresso si aprì e una voce un pò roca esordì '' Desidera mio caro?'', di fronte a lui si ergeva imponente un cormorano, che continuò '' Beh? una sula ti ha mangiato la lingua?'', Waran che in quel momento non capiva un fico secco, svenne.
''Finalmente ti sei ripreso'' esordì il cormorano, ''Mi hai spaventato a morte!'', il nostro ancora molto confuso disse ''Ehm, mi scuso per l'inconveniente, signor... ehm uccello! Ma sa, credo di essermi perso, sono molto affamato e ho anche molta sete e...  '' Il cormorano spalancò le ali all'improvviso e rispose '' Sono un cormorano accidenti! Mica un tal dei tali! E ho anche un nome, mi chiamo Luke. Quindi mio caro, visto che ti ho accolto sotto il mio nido, o tetto per voi esseri umani, chiamami a modo... capito?'', ''Si mi perdoni signor Luke'' si scusò Waran e proseguì '' Non so se sto sognando, ma... lei parla?''. Luke replicò '' Eh certo che parlo, mangio, bevo, cosa credi che vado a batteria? Inoltre cosa credi che solo voi super esseri avete questo dono? Eh no mio caro, di questo siete convinti solo voi!'' Mentre parlò, il nero uccello sembrò quasi gonfiarsi di autostima. Waran dopo un pò di silenzio disse '' Comunque, non voglio essere di disturbo, se mi indica la strada per Bundivir cortesemente, la lascio subito in pace, sa ero diretto lì prima di incontrarla.'' Luke scoppiò a ridere, o meglio a starnazzare e rispose '' Ma mio caro, tu sei già a Bundivir, e se ti stai domandando cosa sta accadendo, beh non hai ancora visto niente!''.
Waran al sentire quelle parole ebbe un brivido di terrore e riflettè '' Cosa diavolo intenderà sto cavolo di pennuto? Dove sono capitato ahimè! Mamma, papà aiutatemi!''.




 
   
 
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