27/11/2017
5 recensioniUn vero Russo
Il terzo campionato del mondo era appena concluso e tutte le squadre si erano ritrovate in un locale a festeggiare la vittoria dei Bladedreakers Revolution.
Gli unici però che non si erano lanciati in pista erano i Russi, che se ne stavano seduti ai divanetti del privé, prenotato apposta per le squadre dal presidente della BBa, a tracannare bottiglie di Vodka.
Sergey aveva gli occhi puntati verso il bancone del bar a non molta distanza da loro, ma la sua attenzione era presa solamente dalla vastità di bottiglie che veniva svuotata alla velocità della luce.
Boris invece spostava lo sguardo dalle blader al centro della pista al bel ragazzo dai capelli bicolor seduto accanto a lui, il cui sguardo era decisamente offuscato dall’alcol e vagava alla ricerca di un punto stabile, in modo da quietare il continuo girare di tutto ciò che gli era vicino.
« Hey Hiwatari, tutto bene? » Chiese infatti Kuznestof, incredibilmente divertito dagli occhi ametista del compagno di squadra che non riuscivano a trovare pace. Il suo volto impassibile era anche arrossato dall’evidente stato d’ebrezza e la sua freddezza era stata stroncata da un ghigno praticamente sofferente.
« Tutto bene un cacchio! » Ringhiò infatti il chiamato in causa, affondando ancora di più nello schienale della comoda poltrona, portando gli occhi al soffitto e cercando di trovare un modo per evitare che tutto gli vorticasse praticamente attorno.
Il blader ridacchiò soddisfatto dalla risposta acida dell’ormai ex compagno di squadra. Non poteva pretendere altrimenti da Kai, era già tanto che aveva acconsentito a seguirli. Forse era per quello che si era lasciato convincere dai Russi a darsi all’alcol, oppure stava sfogando la sua insoddisfazione nell’essere stato, di nuovo, battuto dall’amico nella finale mondiale. Ma tutto quello Boris lo trovava divertente. Punzecchiare Hiwatari lo era, soprattutto se un Hiwatari ubriaco.
« Ma che vero russo sei se non reggi la Vodka? » Ridacchiò infatti, finendo di tracannare la sua in un sorso, pulendosi poi la bocca con il dorso della mano.
Dal canto suo Kai non si prese nemmeno la briga di spostare lo sguardo su di lui, anche perché non lo credette una cosa tanto semplice vista la sua condizione. E poi fu sicuro che, se si fosse azzardato a farlo, ne avrebbe visti due di Boris ed era già sgradevole per lui la presenza di uno solo.
« È per metà giapponese… » Ad intromettersi fu la voce tagliente di Yuri, che non si era nemmeno scomodato a guardarli. Il suo sguardo di ghiaccio era preso da un sinuoso corpo longilineo e dai lunghi capelli castani che volteggiavano dietro la schiena di quella ragazza. La stava osservando da quando si era lanciata in mezzo alla pista, e continuava a sorseggiare il liquido trasparente nel suo bicchiere senza neanche spostare lo sguardo da lei, rapito dal suo ballo caliente.
« E si vede. » Continuò a ridacchiare Kutznestof, questa volta perforato da uno sguardo ametista e seguito da un ringhio che aveva tutte le intenzioni di voler far intendere il suo disappunto su quel commento.
« Tu invece come ti senti Yuria?* » Chiese poi Boris, riprendendo momentaneamente un contegno. « Sono due ore che scoli alcol come se fosse acqua… » Commentò con una smorfia. In genere era lui che beveva litri d’alcol senza fare una piega e vedere il suo capitano batterlo anche in quello gli lasciava un po’ l’amaro in bocca.
« Io sto benissimo. » Gli rispose Yuri, ingoiando l’ultima sorsata di liquido dal bicchiere, prima di posarlo sul tavolo ed alzarsi di scatto.
Lo sguardo di ghiaccio del blader continuava a rimanere piantato sulla bella spagnola degli F-Sangre e quando Boris se ne accorse lanciò un risolino pieno di lussuria.
“Quindi anche Yuri Ivanov ha un cuore!” Si ritrovò immancabilmente a pensare.
Anche Julia però sembrò aver notato le attenzioni del bel ragazzo dai capelli di fuoco e, con un sorriso lascivo, piantò i suoi occhioni verdi in quelli azzurri di lui, come a voler dire: “raggiungimi”.
Desiderio che non ci mise molto a realizzarsi.
Lei continuava a ballare, questa volta con lo sguardo rivolto totalmente al ragazzo dei Neoborg che, con un piccolo sorrisetto a fior di labbra, drizzò le spalle con tutta l’intenzione di raggiungerla.
« A quanto pare tu la reggi bene la Vodka, eh? Per lo meno cammini dritto. » La voce di Bors arrivò fino alle orecchie di Yuri, che si voltò con la sua solita freddezza, probabilmente per l’essere stato disturbato dalla sua “caccia”.
« Io sono un vero russo. » Commentò secco, spostando leggermente lo sguardo su Kai, sincerandosi che fosse ancora vivo, prima di allontanarsi dal tavolo.
« Vaffanculo Ivanov… » Fu l’amabile risposta di Hiwatari.
Fine
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Colei che scrive, probabilmente cavolate:
Ma ciao! Eccomi qua con questa one shot senza un vero senso apparente Xd è da ieri che volevo scriverla ed alla fine mi sono decisa. Non so quanti errori sono riuscita a correggere, quindi vi chiedo perdono se ce ne sono molti (ho scritto di getto, ma correggere con gli operai in casa che battono martelli come se non ci fosse un domani è un po’ difficile XD).
*Yuria sarebbe Yuri, però immagino un Boris che trova nomignoli per tutti. Non so come mi sia venuto, ci ho pensato mentre lo scrivevo. Probabilmente l’avrò letto da qualche parte, quindi perdonatemi se è già stato usato!
Per quanto riguarda Julia e Yuri ultimamente li sto amando (tutta colpa vostra e delle vostre fic U.U VI AMO!)
Bene, credo che gli sproloqui da dire li abbia finiti XD quindi non mi resta che sperare che non sia troppo ignobile questa piccola One Shot e che vogliate farmi sapere quanto sia inutile! XD
Un bacione a tutti
Alla prossima