Addio

Questa volta l’ho persa sul serio. Non mi perdonerà mai. O meglio io non mi perdonerò mai; avrei dovuto dirle che non volevo che se ne andasse perché senza di lei non saprei come vivere, come respirare; avrei dovuto fermarla perché lei è la mia linfa vitale, la mia forza; il solo pensiero di vederla mi faceva sorridere come un bambino, stringerla mi faceva sentire come l’uomo più fortunato del mondo. I suoi occhi erano così profondi che ogni volta mi ci perdevo e non avrei mai voluto ritrovare la strada per casa. Ora quegli occhi mi guardano feriti, tristi.
 
Le ho fatto del male, ho tradito la sua fiducia. Non so come spiegarle che non è stata colpa mia, che non era come sembrava, che è lei la donna che amo, che voglio vedere accanto a me per il resto della vita e che voglio vedere nel viso dei miei figli.
 
Metto la mano in tasca e sento il velluto di quella scatolina che contiene l’anello che l’avrebbe legata a me per sempre e mi avrebbe reso l’uomo più felice sulla faccia della terra. Ero sicuro che prima avrebbe accettato di sposarmi senza esitazioni; ora non sono più sicuro di niente.
 
La sento urlare che sono un bugiardo e che l’ho ferita. Sento che le lacrime cominciano a scendere dai miei occhi. Non posso perderla. Cerco di prenderle la mano ma lei si scansa come scottata dal mio tocco. Mi guarda, scuote la testa, si gira e se ne va. Ed io muoio dentro. Il cuore si spezza perché so che non potrò mai recuperare la sua fiducia. Potrò solo guardarla da lontano mentre la sua vita continua e la mia si ferma. Si innamorerà di un altro, si sposerà e avrà dei figli mentre io vivrò pensando che quella persona sarei dovuto essere io perché nessuno saprà mai amarla come l’ho amata io e come continuerò a fare finché mi resterà forza in corpo.