Videogiochi > Sonic
Ricorda la storia  |       
Autore: Lily710    30/11/2017    4 recensioni
Una raccolta di quattro semplici one-shot a tema romantico, ambientate ognuna in una stagione diversa;
• “Risi ancora, ancora e ancora. Non avevo intenzione di smettere.
Anzi, erano proprio quello sguardo e quel sorriso che non mi permettevano di farlo.” -Sonic × Amy (Autunno);
• “Al riccio si era accesa una scintilla dentro, e quella scintilla in quel momento stava bruciando ardentemente per un sentimento che probabilmente non aveva mai conosciuto a fondo. Era amore, forse?” -Shadow × Crystal (Inverno);“
•Era talmente bella ai suoi occhi che quelle due bellissime rose rosse, ormai sbocciate, situate tra le sue lunghe foglie brillanti, resero il suo giardino banale.[...]” -Tails × Cosmo (Primavera)
•“[...] E quegli occhi erano davvero unici. Diamine, effettivamente era così: dove si era mai visto un paio di occhi rosati con sfumature di un rosso rubino?” -Dash × Darkly (Estate)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Miles Tails Prower, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era un qualunque giorno di Novembre quando mi ritrovai in un parco a passeggiare, il quale si trovava durante il tragitto tra casa mia e la scuola che frequentavo.
Spesso rimanevo lì, anche solo per guardare se fossero avvenuti dei cambiamenti alla vegetazione vasta e varia che lo popolava;
D'estate era sempre pieno di gente, poiché tutte le piante si tingevano di verde mentre le farfalle svolazzavano tra rose, tulipani e margherite: chiunque si fermasse, anche solo per ammirarlo di sfuggita, sorrideva a quella vista così colorata e piena di bambini birbanti e frenetici, i quali si divertivano anche solo con una coccinella tra le dita.
Però, sfortunatamente, quel posto, durante il resto delle stagioni e in particolare in quel periodo dell'anno, pareva abbandonato, nonostante fosse ben più bello rispetto al periodo estivo.

Così quel giorno, consapevole del fatto che non ci fosse nessuno, con lo zaino sulle spalle vi andai per ammirare la magia che lo caratterizzava, la quale veniva fuori particolarmente in autunno.
Il cancello era aperto; lo varcai ed immediatamente il vento mi invase, facendo arrivare l'odore di terra bagnata alle mie narici, scompigliando nel frattempo con dolcezza i miei corti capelli rosa.
Mi fermai e aprii le braccia, facendo delle giravolte su me stessa;
Era come se fossi in una favola: le foglie danzavano in aria mentre il vento le cullava, come se fossero le sue figlie, e i pochi passerotti che vi erano cinguettavano fievolmente, rendendo l'atmosfera rilassante come in un sogno.
Ripresi a camminare, pestando con le mie scarpette rosa il terreno leggermente bagnato.

All'improvviso sussultai, bloccandomi di colpo: in lontananza mi accorsi della presenza di una testa di colore blu elettrico seduto su un fogliame gigantesco, con le cuffiette nelle orecchie e il cellulare in mano.
Portai le mani alla bocca, stupita: non sapevo come comportarmi, con lui.
Mi piaceva da anni ormai, e ovviamente lui non aveva mai ricambiato, però di recente le cose erano di fatto cambiate; ogni volta che mi capitava di parlare con un ragazzo lui era sempre in mezzo, e per di più mi contattava spesso, nonostante io cercassi di dimenticarmi della cotta che da troppo tempo ormai era parte della mia vita.
Così decisi di avvicinarmi lentamente al riccio, salutarlo e magari scambiare due chiacchiere con lui, dato che, essendo un mio carissimo amico, sarebbe stato scorretto andarmene senza dirgli nulla.

«Emh... c-ciao, Sonic!» dissi a disagio e con un tono decisamente troppo basso, tanto che non mi sentì neanche.
Improvvisamente il cielo tuonò: pensai che allora era il momento di tornare a casa, poiché il temporale sarebbe arrivato sicuramente a breve.
Però nel momento in cui stavo per voltare le spalle e correre via, il riccio blu si girò e si alzò un secondo prima di me.

Rimanemmo immobili entrambi mentre i nostri sguardi si incrociarono.
Mi bastò un secondo per perdermi nei suoi profondi e splendenti occhi verde smeraldo, i quali mi fissavano con stupore.
Il cuore mi batteva all'impazzata, mentre il mio nervosismo cresceva sempre più.

«Oh, ciao Amy! Come va?!» rispose poi rompendo il ghiaccio, leggermente a disagio ma con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

Gli si leggeva in faccia l'imbarazzo che stava provando.

«Poco fa ti avevo salutato, ma poi non mi hai sentita e così, vedendo il cielo nuvoloso, stavo per andare via...» lo informai nervosa, giocherellando con i miei aculei - gonfi per colpa dell'umidità.

«Avevo la testa altrove, non ti avevo vista... mi dispiace» si scusò lui, a disagio.
Gli sorrisi teneramente, cercando di attenuare la tensione.
Però ciò non successe, poiché vi fu per un po' un silenzio alquanto imbarazzante.
Nessuno sapeva cosa dire o cosa fare; io giocherellavo con un ciuffetto, lui con le dita delle mani.

Poi ci guardammo nuovamente negli occhi.
Lui mi sorrise, e quel sorriso...
era letteralmente riuscito a stendermi.
«T-ti va se rimaniamo un po' qui, insieme?» mi chiese, stranamente allegro e anche leggermente rosso.
Lo rendeva tale la mia presenza, forse?

«Emh, s-si...! Per me è un piacere!» affermai timidamente, sedendomi accanto a lui nel grande e vasto cumulo di foglie mentre diventavo sempre più rossa.
«Sei tenera quando arrossisci...» mi confessò a bassa voce e teneramente impacciato, abbassando lo sguardo.

Arrossii ancora di più, nonostante feci un sorriso a trentadue denti; il cuore palpitava sempre più velocemente e il respiro era molto veloce.
In quel momento ero così imbarazzata che avrei preferito salutarlo e andare via da lì; oltre i suoi complimenti, mi aveva resa tale anche la sua vicinanza.
Forse, non lo avevo affatto dimenticato.
Sì, probabilmente non c'era mai stato un attimo in cui avevo smesso di essere innamorata di lui.
Così, in preda a tutte quelle emozioni, mi tuffai nel fogliame a peso morto, facendone svolazzare alcune nell'aria annebbiata e fredda tipica di quella stagione.
Lui dapprima osservò la scena, poi fece lo stesso divertito;

Poi ridemmo.
Insieme.

Dopo poco una foglia gli si poggiò sul naso: non resistendo alla buffa situazione scoppiai a ridere, mentre nel suo volto si dipinse un broncio dall'aria non molto seria.

Risi ancora, ancora e ancora.
Non avevo intenzione di smettere.
Anzi, erano proprio quello sguardo e quel sorriso che non mi permettevano di farlo.

Una goccia di pioggia mi cadde d'improvviso sul naso: stava arrivando il fatidico temporale preannunciato prima.
Così ci alzammo entrambi da terra, e successivamente mi strofinai il cappotto per rimuovere diverse foglie.
Ci salutammo sorridenti, e subito dopo cominciai ad incamminarmi verso casa.
Mi fermai girandomi verso di lui, solo per guardarlo ancora in quegli occhi splendenti.
Non si era stranamente mosso da lì, ma era rimasto fermo sotto un albero.
Sorrise allegramente, mostrandomi i suoi bellissimi denti scintillanti, ma poi abbassò lo sguardo mordendosi il labbro.
Il mio cuore mancò un battito, e le mie labbra si piegarono armoniosamente verso il riccio.
Sarei rimasta lì per sempre, solo per vederlo ridere mentre le sue guance si tingevano di un rosa tentende al rosso.

Poi cominciò a piovere, e così mi vidi costretta a tornare sui miei passi: le goccioline sbattevano sempre più violente sui miei aculei, sui miei vestiti e sul mio viso, mentre il vento mi raffreddava le mani e il naso.
Nella fretta di tornare a casa fradicia il meno possibile, cominciai allora a correre; distrattamente, però, inciampai in un sassolino: convinta di finire per terra con la faccia sulla pozzanghera bella grande che era posta dinnanzi a me, chiusi istintivamente gli occhi per lo spavento.
Poi, tutto successe talmente in modo veloce che in quel momento a malapena riuscii a capire l'accaduto; l'istante prima di cadere faccia a terra, Sonic arrivò alla velocità del suono, mi afferrò per il braccio e mi portò a riparo sotto l'albero.
Nel fare ciò però finii con la schiena sull'albero e con le braccia attorcigliate al suo collo, mentre le nostre labbra erano distanti forse un centimetro.

Riuscivo a sentire il suo caldo e delicato respiro su di me.
Il suo profumo, sicuramente il migliore che conoscessi, mi invase le narici.
Con le gote arrossate, rimanemmo così per un po'... fino a quando lui mi prese il viso e mi baciò.
Non sapevo perché, ma lo fece e basta. Senza spiegazioni.
Le sue labbra umide e morbide si poggiarono sulle mie: in quel momento, mi sentii in paradiso.
Inizialmente confusa, subito dopo ricambiai il gesto con la stessa passione che aveva lui nei miei confronti; eravamo molto delicati, ma allo stesso tempo l'uno moriva sulle labbra dell'altra, affogando in quel bacio passionale e carico di amore come nessun altro aveva probabilmente fatto.
Nel frattempo il temporale era decisamente arrivato, rendendo i nostri vestiti fradici.

Appena quel momento unico finì, quasi da se, osservammo i nostri vestiti e i nostri poveri aculei, ormai bagnati come se fossimo appena usciti da una piscina.
Ci guardammo negli occhi scoppiando a ridere, ma in un modo così soave e tenero che suscitammo delle emozioni quali né io né lui avevamo sicuramente mai provato.
Subito dopo ci abbracciammo con amore, che sicuramente non si sarebbe spento per nulla al mondo.

Ne ero certa.
In quei momenti non dicemmo nulla, ma capimmo senza parlare che ci amavamo a vicenda in un modo indescrivibile.
Ed era solo grazie alla magia di quel parco, che avevamo finalmente scoperto cosa vuol dire amare davvero qualcuno.

--------------

Angoletto dell'autrice: ciao, ragazzi!
Sì, sono tornata! - dopo secoli e secoli che non pubblico niente per colpa della scuola! -.-
Mi dispiace TANTISSIMO (mi rivolgo a chi segue la mia storia "The Epic War") per non aver ancora pubblicato il quarto capitolo, ma state tranquilli che è quasi (ho detto quasi, eh XD) finito, quindi datemi qualche giorno (in cui sarò libera, ovviamente) per completarlo e magari tra una settimana o poco più lo pubblicherò.
La scuola e lo studio mi hanno tolto molto tempo libero (e in tutto ciò anche internet mi tradisce), quindi scusate per il ritardo!
Bene, detto questo spero che la prima delle 4 one-shot che pubblicherò vi sia piaciuta, segnalatemi tutto quello che secondo voi non va bene e, detto questo, alla prossima! 
Baci, Lily710
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Lily710