NOTE: Salve a tutti! Sono tornata con una nuova Mikototsu, scritta in occasione dell'ultimo event della pagina Facebook 'We Are Out For Prompt'. Il prompt in questione è: "quel ragazzino dall'aria così gracile lo seguiva ovunque andasse." Spero vi piaccia ^^ Buona lettura.




Quel ragazzino dall'aria così gracile lo seguiva ovunque andasse. A scuola non c’era verso di staccarselo di dosso e negli ultimi tempi aveva preso a pedinarlo fino a casa e anche al bar di Kusanagi. Il quale, tra parentesi, non cercava minimamente di aiutare l’amico a sbarazzarsene, anzi, sembrava solo divertito dalla situazione.
-Arriva il capo del tuo fan-club- scherzò una volta, mentre erano seduti sul tetto della scuola, pronti a gustare il loro pranzo.
Non che servisse a molto annunciarlo, dal momento che il biondino cominciava a gridare “Reeee!” prima ancora di entrare nell’edificio. Comparve dalla porta e si guardò intorno per cercare Mikoto. Non appena lo vide, corse verso di lui come una scheggia, con il solito sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
-Re! Re! Ciao, Kusanagi-san- salutò velocemente il sempai e si sedette accanto a Mikoto –Aspetta a mangiare- gli disse, posando una mano sulla sua, con la quale aveva già preso un onigiri.
-Perché?- sbuffò il rosso.
Totsuka rovistò nella sua borsa e ne tirò fuori un bento avvolto in un fazzoletto rosso, con al centro una fiamma sgargiante. Lo porse a Mikoto e, per niente imbarazzato, disse –Ho iniziato il corso di cucina e ho pensato di prepararti il pranzo.-
Kusanagi per poco non si strozzò con la sua polpetta, nel tentativo di non ridere.
-Hai cucinato… Per me?- Più che infastidito, Mikoto sembrava sinceramente sorpreso.
-Certo! Dai, dai assaggia!-
Aprì il bento, che si rivelò ben fornito dei cibi più variegati. L’aspetto non era dei migliori, ma per essere alle prime armi Mikoto dovette ammettere che non era male. Si accorse in tempo che Totsuka aveva preso un involtino con le bacchette e stava cercando di imboccarlo. Senza troppi preamboli, il rosso gli mollò un pugno in testa.
-Non provarci neanche.-
Ignorando le lamentele del povero ragazzo, Mikoto assaggiò tutto ciò che aveva di fronte e in un attimo svuotò il bento.
-Ti è piaciuto, vedo- disse Kusanagi.
Mikoto sbuffò, facendo finta di niente, ma quando incrociò lo sguardo speranzoso di Totsuka, disse –Era buono.-
Chiuse la scatola e la posò accanto a Totsuka, poi si alzò e si diresse verso le scale.
-Re?-
Mikoto lo ignorò, ma si fermò dietro la porta per ascoltare la conversazione tra i due ragazzi.
-Gli ha dato tanto fastidio secondo te?-
Kusanagi rise –Non l’ho mai visto così felice di pranzare- dopo un momento di silenzio, aggiunse –Sai, Mikoto è un tipo particolare. Non ha molti amici, per lo più gli altri lo temono. Perciò, anche se non sembra, ti assicuro che gli fa piacere averti vicino. E come suo amico, ti chiederei di rimanergli accanto anche in futuro. Sempre che il suo atteggiamento non ti stanchi prima.-
-Non mi stancherò mai, tranquillo- rispose Totsuka, ritrovando la precedente allegria –Io resterò con il Re per sempre. Finché non morirò, non potrà liberarsi di me.-