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Autore: Flos Ignis    01/12/2017    5 recensioni
Ambientato nel capitolo 423 del manga, l'addio tra Rukia e Ichigo.
I pensieri del nostro protagonista nel momento in cui è costretto a dire addio alla persona che ha cambiato il suo mondo.
Tratto dal testo:
"Ma come so che non verserai lacrime per questo, so anche che non lo farò nemmeno io. Sarebbe come gettare acido sui ricordi e pentirsi del passato e nessuno dei due intende farlo, né ora né mai."
Scritta di getto, questa flash-fic è uscita prepotentemente dal mio cuore dopo aver rivisto quelle pagine tanto dolorose da farmi versare qualche lacrima di commozione: è uno dei miei momenti preferiti, perchè carico di talmente tanto sentimento da spaccare il cuore con una dolcezza quasi crudele.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ADDIO, E GRAZIE


 

Non ti guardo, non ne ho il coraggio.

Dirti addio è fin troppo doloroso anche senza guardarti, non me la sento di immergermi quest'ultima volta nelle tue magnetiche iridi blu, sicuramente lucide per quelle lacrime che non verserai mai. Non per me, non davanti a tutti i nostri amici. Cosa avevi detto una volta? Che le lacrime sono le ferite dell'animo? La tua appartenenza ad un nobile clan non è facile da intuire visto il tuo carattere alla mano, ma uno dei pochi tratti distintivi che hai fatto tuoi è proprio questo pudore nel mostrare i sentimenti, in special modo il dolore.

L'orgoglio che sostiene il tuo piccolo corpo è così grande da schiacciarti l'anima... Non so più contare le volte in cui hai rischiato la vita per questo. D'ora in poi però io non potrò più esserci quando accadrà, non sarò più io a salvarti. So bene che hai vissuto molto più a lungo di me e te la sei sempre cavata da sola, ma so già che mi accompagnerà per il resto della vita un costante timore per la tua sorte.

Mi aspetta una vita intera senza più alcun potere particolare, senza più la facoltà di accorrere in tuo aiuto quando avrai bisogno, privo della forza di proteggere i miei amici dagli Hollow, inerme di fronte ai pericoli che correrà la mia famiglia.

Ho accettato senza indugio una vita del genere, consapevole che fosse l'unico modo per salvare la mia città, perciò non intendo pentirmi di nessuna delle decisioni che mi hanno portato fin qui.

Rukia, non rimpiango il nostro incontro, il potere che ha risvegliato in me, il sole che hai permesso facesse smettere la pioggia, le mille avventure, i piccoli e i grandi battibecchi... non rinnego nessuna delle nostre lacrime, delle ferite, dei pericoli, dei rischi mortali che abbiamo corso l'uno per l'altro, l'uno al fianco dell'altro...

Per questo, ho un'unica richiesta per questo nostro addio: resta viva e sorridi, così che la pioggia non possa tornare a ingrigire il mio mondo. Anche se io non potrò vederti, anche se non saremo sotto lo stesso cielo, se tu farai splendere il sole nel tuo mondo resterà il sereno anche per me.

-Dì a tutti che li saluto.-

-Ok...-

-Addio, Rukia. Grazie...- quando trovo la forza di pronunciare quest'ultima parola, finalmente alzo gli occhi, ma tu sei già scomparsa.

Poche parole, i nostri mondi nascosti in esse: nessun altro a parte noi potrebbe capire tutto quello che abbiamo nascosto in questo discorso, apparentemente privo di senso per dire un addio tanto doloroso.

Ma come so che non verserai lacrime per questo, so anche che non lo farò nemmeno io. Sarebbe come gettare acido sui ricordi e pentirsi del passato e nessuno dei due intende farlo, né ora né mai.

Perchè, nonostante tutto, davanti ai nostri occhi che non possono più incontrarsi si estende un bellissimo cielo azzurro, completamente privo di nubi.


 

  
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