Fanfic su attori > Leonardo DiCaprio
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Autore: Magic Kismet    01/12/2017    0 recensioni
Mi trovai difronte un enorme casa vittoriana, vecchia e logora, dall’aspetto lugubre e freddo, rabbrividì, pensando a cosa era successo lì solo poco tempo prima. Chiusi gli occhi, con la speranza di non dover più ricordare, con la speranza di dimenticare, anche e forse soprattutto il suo nome
Genere: Erotico, Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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La sua moto rosso fuoco sfrecciava veloce, era come una fiamma lontana che ardeva di rabbia e tormento. L’attrito delle gomme sull’asfalto l’avvolgeva intorno ad una nebbia di fumo e smog, impedendole di avere una visuale completa dell’autostrada. Non pensava a nulla, sentiva solo l’adrenalina scorrerle nelle vene, la rabbia dentro al cuore e la testa totalmente vuota. Strizzò gli occhi nel tentativo di contenere il dolore che le si irradiava nel petto, ma l’unica cosa che riuscì a vedere furono i suoi scintillanti, maledetti occhi azzurri.
Respirava l’inquinamento intorno a sé, eppure l’unico odore che percepiva era quello del suo profumo, l’unica sensazione che provava era quella delle sue mani sulla pelle, il dolce frusciare dei suoi capelli dorati. Era come se tutti i suoi punti deboli fossero concentrati in lui; era come un paletto di legno per un vampiro, un proiettile in mezzo alla tempia per uno zombie e un bicchiere di acqua santa sulla pelle per un indemoniato. Era la luce del sole per chi può solo vivere nel buio. Come poteva pensare di riprendere con la sua normale routine, dal momento che aveva messo gli occhi su quel pezzo di paradiso? Si sentiva usata, si sentiva ingenua, stupida e un altro miliardo di cose che non riusciva a descrivere nemmeno a se stessa; d’altra parte Leonardo aveva giocato la sua migliore partita a poker e l’aveva anche vinta, grazie alla sua sfacciataggine. L’attore che viveva in lui non si trovava mai completamente separato dalla sua vita ed aveva convissuto con questa personalità predominante da quando era nato.
Nel suo sterile appartamento immacolato, osservava il soffitto assaporando il gusto della libertà, senza sensi di colpa soddisfatto del suo operato, avvolto quasi completamente dal fumo della sua sigaretta, rigorosamente elettronica. Sospirò profondamente, provando un forte senso di sollievo e piacere, si alzò dal divano e attraversò l’enorme corridoio che collegava la sala alla sua camera da letto. Si fermò ad osservare la sua immagine allo specchio appeso sulla parete del corridoio. Era uno specchio imponente, massiccio, dalla cornice d’argento intarsiato. Pensò a quanto si piacesse. Si osservò negli occhi compiaciuto, sorrise, ed entrò all’interno della cabina armadio per cambiarsi ed uscire di casa, scelse i vestiti e si tuffò sotto la doccia. Quella stessa sera l’avrebbero atteso nuove prede.
 
La sera era ormai calata, il sole si era spostato ad illuminare un’altra parte del mondo ormai da parecchie ore. Christine pensò che fosse diventata matta, nel seguire i consigli di Jack, dopotutto erano stati quegli stessi consigli a cacciarla in quel guaio terribile. Non sapeva neppure se a Philippe fosse già giunta la terribile notizia, ma in ogni caso, aveva bisogno d’aiuto. Doveva trovare un modo, qualcosa per sistemare l’enorme pasticcio.
 
L’idea era che, se lei aveva un punto debole, allora doveva essere lo stesso anche per Leonardo. Forse lei non poteva nulla, dopotutto la sua attenzione al look era quello che era e, forse anche il suo fascino era alquanto banale, ma si era sempre considerata una persona relativamente intelligente; anche se quella sera avrebbe scommesso con se stessa di essere diventata stupida, all’improvviso.
Indossò i suoi pantaloni di pelle neri, una t-shirt nera e la giacca. Salì nuovamente a bordo della sua moto, si mise il casco e partì, chiedendo a se stessa perdono per quello che stava per fare.
 
Kristel, sapeva bene com’era fatto Leonardo, conosceva bene i suoi gusti e quella stessa sera pochi minuti prima che Christine uscisse dal suo cancello di casa in una direzione per lei impensabile, aveva avuto l’onore di parlare per la prima volta a cuore aperto con Kristel e, l’aveva anche trovata spiritosa, simpatica e intelligente, nonostante il suo atteggiamento spensierato. Kristel le confidò di aver incontrato Leonardo per la prima volta ad una delle sue sfilate di moda e, che proprio lì scoprì del suo interesse per la sua collega nonché cara amica.
 
«Sapevi che era interessato ad un’altra eppure ci sei stata insieme?» Chiese Christine sorpresa nel sentire quelle parole
«Già..» rispose lei abbassando la testa, come per nascondere l’imbarazzo
«Insomma, tu.. sei così bella, io davvero non capisco!» disse Christine, guardando negli occhi quella ragazza di cui era stata gelosa per così tanto tempo, pensò a quanta frustrazione ci dovesse essere in Leonardo e a quanto dolore doveva averle causato
«Non capisci, con lei è diverso. Lei non ha mai accettato le sue lusinghe, lo ha sempre ignorato nonostante i suoi tentativi di sfinirla» riprese fiato «Credo che avesse pensato di ferirla venendo a letto con me, visto che ero la sua migliore amica» sospirò… Christine la guardò con uno sguardo perso nel vuoto, senza riuscire a capire «Tranquilla, tutto ti sembrerà più chiaro appena la vedrai» sorrise Kristel, sistemandosi il vestito attillato verde mela sul petto.
   
 
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