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Autore: Arkytior    01/12/2017    6 recensioni
Storia partecipante al contest “About Music” indetto da Soul_Shine sul forum di EFP.
Una bambina canta una ninna nanna al suo fratellino, che non riesce a dormire perché sente i suoi genitori litigare.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia partecipante al contest “About Music” indetto da Soul_Shine sul forum di EFP. (Link)
Canzone di riferimento: You'll Be In My Heart
di Phil Collins.





Io ci sarò sempre, per te

La mamma e il papà stavano litigando di nuovo. Le loro urla avevano svegliato il bambino, che iniziò subito a piangere, spaventato da quei rumori forti. Sua sorella, che dormiva nella stanza di fronte, lo sentì piangere. La bambina uscì dalla sua stanza ed entrò in quella del fratellino, chiudendo la porta alle sue spalle per smorzare le urla almeno un po'. La stanza era completamente al buio, fatta eccezione per la luce del corridoio che filtrava dalla porta. Si avvicinò al letto di suo fratello, che aveva poco più di sei mesi, e lo osservò: piangeva e si dimenava, perché non sopportava le urla dei suoi genitori. La bambina allungò un braccio e lo accarezzò dolcemente, nel tentativo di calmarlo, ma il bambino continuò ad urlare. Sua sorella, allora, abbassò la sbarra del lettino, come aveva visto fare a sua madre un sacco di volte, e si sedette nel lettino accanto a suo fratello. Lo prese in braccio delicatamente, facendo attenzione a tenergli la testa sollevata, e iniziò a cullarlo lentamente. Pensò che una ninna nanna sarebbe stata l'ideale per farlo addormentare, perciò decise di cantargli una canzone che aveva sentito in un cartone animato qualche giorno prima:

Come stop your crying
It will be alright
Just take my hand
And hold it tight
I will protect you
From all around you
I will be here
Don't you cry

Mentre lei cantava e lo cullava, il bambino sembrò calmarsi. Lo accarezzò teneramente e osservò attentamente tutti i dettagli del suo corpicino: i capelli scuri, le orecchie minuscole, i due piccoli incisivi bianchi che spuntavano a malapena dalla gengiva inferiore, le braccia e le gambe esili, le manine strette a pugno, e i grandi occhi scuri che ora erano pieni di lacrime. Con una mano, il bambino strinse forte una ciocca dei capelli della sorella la tirò. Alla bambina sembrò incredibile che un bambino così piccolo e apparentemente indifeso potesse essere in realtà così forte.

For one so small,
You seem so strong
My arms will hold you,
Keep you safe and warm
This bond between us
Can't be broken
I will be here
Don't you cry

Alla nascita di suo fratello, la piccola non si era affatto sentita usurpata, come tanti fratelli maggiori: anzi, si era sentita importante, perché sapeva che sarebbe dovuta essere un esempio da imitare per il suo fratellino. Era un compito impegnativo, che richiedeva una grande responsabilità.
Purtroppo, però, a causa dei continui litigi dei suoi genitori, le responsabilità erano aumentate: non era più soltanto un esempio da seguire per suo fratello, ma ora ricopriva anche il ruolo di protezione e conforto in una situazione difficile. Lei era sempre lì per lui ogni volta che sentiva i suoi genitori litigare e urlarsi insulti a vicenda, a calmarlo e consolarlo ogni volta che piangeva. Non sapeva quanto ancora sarebbe durata quella situazione: sapeva soltanto che ci sarebbe sempre stata per il suo fratellino.

Don't listen to them
'Cause what do they know
We need each other, to have, to hold
They'll see in time, I know
When destiny calls you, you must be strong
I may not be with you
But you got to hold on
They'll see in time, I know
We'll show them together

"Non ascoltare le loro urla," sussurrò al bambino. "Solo perché loro non si amano più a vicenda, non vuol dire che non amano più nemmeno noi. Sappi che io ti vorrò sempre bene. Ci sarò sempre per te, anche se a volte saremo lontani. Devi essere forte. Tu sei forte, più forte di quanto immagini."
Le sue parole sembravano avere un effetto calmante sul bambino. Aveva smesso di piangere e di agitarsi, e ora la guardava con i suoi grandi occhi scuri spalancati e concentrati sul viso di sua sorella maggiore. Lei gli sorrise, e lui ricambiò il sorriso, mostrandole i due incisivi inferiori che stavano spuntando dalla gengiva. La bambina riprese a cantare:

'Cause you'll be in my heart
Yes, you'll be in my heart
From this day on
Now and forever more
You'll be in my heart
No matter what they say
You'll be here in my heart
Always
Always I'll be with you
I'll be there for you always
Always and always
Just look over your shoulder
I'll be there
Always

Non era una ninna nanna, era solamente la prima canzone che le era venuta in mente, eppure riuscì a far addormentare il bambino. Il volume delle urla dei loro genitori era diminuito, e la discussione sembrava ormai volgere al termine. La bambina, continuando a cullare il fratellino, lo adagiò delicatamente sul materasso, gli posò la testa sul cuscino, gli mise accanto il suo orsacchiotto preferito e lo coprì con la copertina. Lo baciò sulla fronte, facendo attenzione a non svegliarlo di nuovo, e scese dal lettino. Rimise a posto la sbarra del letto, cercando di fare meno rumore possibile, e si allontanò in punta di piedi verso la porta. Prima di uscire e tornare nella sua stanza, guardò il suo fratellino addormentato e ripensò alla canzone che gli aveva appena cantato. La bambina decise che quella sarebbe stata la loro canzone: sarebbe stata la ninna nanna che gli avrebbe cantato ogni volta che non fosse riuscito a dormire, per tranquillizzarlo, oppure per ricordargli che gli voleva un mondo di bene.
   
 
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