Storie originali > Introspettivo
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Autore: maggy_is_a_penguin    04/12/2017    0 recensioni
io provavo tutto e tu non provavi nulla, forse è per questo che ci siamo allontanati.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ancora mi ricordo quando quelle parole lasciarono per la prima volta le tue labbra sottili. Me lo ricordo come se fosse ieri, invece sembra sia passato un secolo. Eravamo soltanto noi due, soli, una delle poche volte. Era sempre difficile trovare un momento in cui non ci fosse nessun altro: ogni volta c'era sempre qualche amico o amica che ci faceva compagnia. Eravamo ancora piccoli e spensierati, quando stavamo insieme non esisteva nient'altro che noi due, nessun problema ci affliggeva e niente ci dava fastidio: non ci importava di niente e di nessuno. Ricordo che il silenzio ci abbracciava, interrotto soltanto dal ticchettio delle gocce di pioggia sul vetro. Non era un silenzio imbarazzante: eravamo persi nei nostri pensieri e nel panorama che era davanti a noi. Ricordo che nonostante tutti i finestrini fossero chiusi l'odore penetrante del lago davanti al quale eravamo parcheggiati riusciva a raggiungere in ogni caso il nostro naso. Non dava fastidio, era un odore buono, sapeva di libertà,  e tu non riuscivi a sentirlo perché avevi il raffreddore e ne eri molto dispiaciuta. Era accompagnato dal tuo profumo, che avevi comprato una volta insieme a me, ci eravamo persi nel centro commerciale, ma ne è valsa la pena. Ricordo che eravamo stanchi: non avevamo fatto altro che correre e ballare sotto la pioggia per tutta la sera, ascoltando le canzoni che più ci piacevano, e io avevo i capelli ancora fradici, nonostante fossero più corti dei tuoi. Non stavo facendo nulla, in realtà non me lo ricordo, non era niente di importante a quanto pare: probabilmente stavo aspettando che qualcosa accadesse, stavo aspettando che uno di noi due facesse la più piccola cosa. Ti stavo guardando, stavo osservando i tuoi lineamenti leggeri, i tuoi capelli scuri che hai tagliato in un momento di rabbia ma sinceramente ti preferisco così, stavo osservando il tuo piccolo naso leggermente all'insù che tanto odiavi. Ricordo che guardavi dritto davanti a te, avvolta nella coperta pesante che avevamo trovato nella jeep di tuo nonno. Feci un grande sospiro, e mi preoccupai un poco: sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa. Ti voltasti verso di me, mi guardasti neguardasti con uno sguardo intenso, come se volessi imprimere nella tua memoria ogni più piccolo dettaglio. Io non feci niente, aspettavo che quelle parole che aleggiavano nell'aria da un po' di tempo fossero finalmente pronunciate. I tuoi occhi color nocciola si fermarono sulle mie labbra, ma non sorridesti: eri seria. Non penso di averti vista più seria in tutto il tempo in cui ti ho conosciuta. Quando i tuoi occhi tornarono ad essere incatenati ai miei quelle due parole lasciarono le tue bocca in un fievole sospiro, ma che riuscii comunque a sentire. Subito dopo ti girasti di scatto verso il lago, avevi paura di essere stata troppo frettolosa, avevi paura che per me non fosse la stessa cosa, avevi paura di avermelo detto troppo presto. In realtà ho sempre apprezzato la tua sincerità in quel momento, credo che quelle due parole rimarranno sempre con me, impossibili da perdere. Come mi dicesti quel giorno lontano ti dedicherò le stesse parole, le ho impresse nella mente, impossibili da cancellare. Ti regalo quelle parole, nonostante tu adesso non sia più qui con me, nonostante siamo lontani, eppure così vicini. Come in quel momento i miei sentimenti per te non sono cambiati, ma come sempre arrivo in ritardo e ormai è troppo tardi per poter ritornare a quando eravamo spensierati, a quando rischiavamo tutto, a quando facevamo le decisioni sbagliate e non ci importava: la cosa più importante era che eravamo insieme. Come in quel momento, anche oggi, ti amo.
   
 
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