Ringrazio anche solo chi legge.
“Questa storia partecipa al Calendario dell’Avvento
(Ripopoliamo i Fandom!) indetta dal gruppo facebook Il Giardino di
Efp”.
Prompt:
1 dicembre – Obbligo: scrivi una flash in cui
la neve è protagonista. Fluff e cioccolata.
Anche
gli assassini sanno essere dolci
Mr.
Smith versò la cioccolata calda dal pentolino
dentro le due tazze fumanti, si sporcò le dita di
cioccolato. Le posò sopra il
vassoio d’argento, sporcandolo e si leccò le dita,
con un cucchiaio di legno
pulì il pentolino dalla crema e la divorò
rumorosamente.
“Amo
il fatto che ci sia la neve qui, così possiamo
rimanere da soli” disse.
Mrs.
Smith sollevò il cadavere del padrone di casa
steso ai suoi piedi, il sangue che era gocciolato dal suo collo
squarciato
aveva sporcato la candida pelle d’orso che copriva il
pavimento di legno della
baita. Aprì la finestra, facendo entrare dei fiocchi di neve
e il vento gelido,
che attizzò le fiamme del camino.
<
Lui è come un fiocco di neve. Fastidioso, ma bellissimo
> rifletté.
Lasciò
precipitare il corpo che ricadde sul manto
nevoso, sporcando anch’esso di sangue rappreso, ma ormai
nerastro.
Mr.
Smith portò il vassoio e si mise in ginocchio,
iniziando a poggiarlo sulla pelle d’orso.
La
moglie rapidamente chiuse la finestra, lo raggiunse
e lo bloccò con una mano afferrandogli il polso. Con
l’altra mano rivoltò la
pelle e lasciò andare il marito.
Mr.
Smith posò il vassoio, le afferrò il mento con
forza, arrossandole la pelle e la baciò con foga. Lei
rispose con la medesima
passione, le loro lingue si scontrarono più volte e le loro
salive si
confusero. Si staccarono ansanti, il fiato si condensava davanti alle
loro
bocche vermiglie.
Mrs.
Smith si alzò e andò in cucina, prendendo dei
sottobicchieri e tornò nella stanza accanto, posizionandoli
tra le tazze e il
vassoio. Aveva preso anche dei cucchiaini e ne mise uno nella tazza del
marito,
intingendo delicatamente il proprio.
Mr.
Smith era ancora intento a succhiarsi le dita.
<
Lei è come questa tormenta. Gelida e fatale >
pensò Mr. Smith.
La
moglie sollevò gli occhi verso il soffitto
spiovente e sospirò.
Il
marito si sfilò la maglia, ridacchiò e si stese,
intinse la mano nella propria tazza e se la passò sul petto,
lasciando delle
dense scie di cioccolato.
“Con
la neve la cioccolata è d’obbligo”
sussurrò.
La
moglie ridacchiò, si piegò in avanti e gli morse
con foga il capezzolo, Mr. Smith ingoiò un gemito, chiuse
gli occhi e gettò
indietro la testa, fremendo di piacere.
Mrs.
Smith leccò avidamente le tracce di cioccolato,
alzò il capo e ghignò. I suoi occhi erano liquidi
e le sue pupille dilatate.
Mr.
Smith le passò l’indice sporco di cioccolata sulle
labbra e lei se le leccò con movimenti lenti e voluttuosi.
Entrambi
i coniugi ghignavano, i battiti cardiaci
accelerati.
“Speriamo
che nevichi più spesso, allora” mormorò
lei.