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Autore: Gin97    07/12/2017    1 recensioni
Piccolo momento tra Lily e Scorpius, perché mi era venuta voglia di loro. Spero vi piaccia.
Dalla storia:
"Tutto questo, veniva da pensare ... a meno che non avessi una ragazza. Una ragazza che di cognome faceva Potter, ma che di fatto, era una Weasley fatta e finita. E Scorpius sapeva che con una Weasley non si scherza."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Neve

Quel giorno faceva freddo, tremendamente freddo. Con l’inizio di Dicembre era arrivata anche la neve ad Hogwarts e, ormai, ricopriva qualsiasi superficie, qualsiasi cosa al di fuori del castello ed era così alta che ci si affondava dentro con tutto il piede. Insomma, guardando fuori la finestra, l’unica cosa che si riusciva a scorgere era una distesa candida e immacolata.
Veniva da pensare, che quel pomeriggio era perfetto per starsene a sonnecchiare in Sala Comune, giocando a sparaschiocco o mangiando i dolci comprati da Mielandia durante l’ultima gita a Hogsmeade. Anche leggere un libro corrispondeva ai requisiti di nullafacenza richiesti da quel freddo pomeriggio.
Tutto questo, veniva da pensare ... a meno che non avessi una ragazza. Una ragazza che di cognome faceva Potter, ma che di fatto, era una Weasley fatta e finita. E Scorpius sapeva che con una Weasley non si scherza. Soprattutto lei, sapeva essere molto convincente. Deglutì, Scorpius, al pensiero di quando gli aveva proposto come potevano passare quel pomeriggio …


 

L’aveva acciuffata, letteralmente, mentre quella mattina camminava da sola per il corridoio diretta in Sala Grande. L’aveva portata in un angolo per salutarla come si doveva, dopo che non si erano visti per giorni. E lui già era in quello stato: chi l’avrebbe mai detto? Non era esattamente un comportamento adatto all’immagine di duro che ancora tentava di conservare, quello di rincorrere la propria ragazza solo per un bacio.
“Buongiorno” le aveva detto, prima di baciarla in modo frettoloso e appassionato, poggiando le mani sui fianchi di lei, per attirarla maggiormente a sé.
“Buongiorno a te”, gli aveva risposto lei, ancora con gli occhi semichiusi e un sorriso sulle labbra, dopo il bacio. Le loro fronti ancora unite.
“Che facciamo oggi?” Avevano deciso che quel giorno lo avrebbero dedicato a loro due, per recuperare il tempo perso nella settimana precedente.
“Una passeggiata” gli aveva proposto Lily, andando, nel mentre, ad attorcigliarsi attorno al dito una sua ciocca di capelli chiari che gli ricadevano scomposti sulla fronte.
“Fa freddo, Lils, e c’è la neve” le aveva risposto. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, Scorpius odiava il freddo. Preferiva molto di più le tiepide giornate di primavera, in cui una semplice passeggiata non poteva esserti fatale.
“Dai! È la giornata perfetta, ora che ha smesso di piovere!” In effetti, era il primo giorno che non pioveva più, dopo una settimana di pioggia incessante.
“Sai che odio la neve” le aveva detto, baciandola poi dolcemente, nel tentativo di distrarla dai suoi propositi.  Purtroppo, aveva sottovalutato il demone dai capelli rossi che era la sua ragazza.
Lei gli si era avvicinata maggiormente, accostando le sue labbra all’orecchio di Scorpius: “E se ti dicessi che stare resterò con te, tutta la notte?” aveva sussurrato Lily. L’aveva detto facendo strusciare le labbra sul suo orecchio. Scorpius deglutì, percependo il contatto con il corpo della ragazza. Gli era andato il sangue al cervello.
“Tutta la notte?” chiese, con voce strozzata.
“Mmh, mmh”
“E neve sia, allora” disse sospirando. Lily si stacco, improvvisamente, sorridendo vittoriosa. Era una peste, pensò Scorpius: la sua condanna. La baciò violentemente e con impeto, tanto per ricordarle chi era.  
“Ci vediamo dopo”. Quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire, prima o poi.



Scorpius si ridestò dal ricordo del mattino, giusto in tempo per vedere la sua ragazza scendere frettolosamente le scale dell’ingresso.
“Andiamo?” gli disse quando arrivò, prendendolo per mano. E così uscirono. La mano di Lily era fredda, quindi l’aveva presa nella sua tasca per riscaldarla un po’ e, nel frattempo, l’ascoltava parlare delle ultime vicissitudini: Hugo che si era fatto beccare durante qualche altro scherzo e cose di questo genere.
Era bello stare ad ascoltare Lily e poter vedere tutte le facce buffe che faceva ogni volta, durante i passi salienti delle sue storie. Poter osservare come cambiavano espressione i suoi occhi, riuscendo a trasmettergli l’emozioni che lei aveva provato. Poter osservare le smorfie che faceva con la bocca, quando qualcosa l’aveva infastidita o impensierita, impressionata.
Ok, doveva ammetterlo: si era distratto. Fu per questo che Lily riuscì a colpirlo, si disse. Perché altrimenti non avrebbe proprio saputo spiegarsi perché non si era spostato, vedendo arrivare la piccola palla di neve lanciatagli dalla sua ragazza. Tentatrice e pure assalitrice, se l’era scelta proprio bene.
Nessuno, però, lancia palle di neve in faccia a Scorpius Malfoy e può aspettarsi di passarla liscia. Da quel pensiero ai fatti, il tempo fu breve e, in men che non si dica, si ritrovarono in una furiosa battaglia con le palle di neve. Si era dovuto avvicinare, perché Lily si nascondeva dietro un alto cumulo di neve. E proprio quando aveva caricato il colpo, pronto a sferrarlo, Lily gli si era buttata dosso, per fermarlo, facendo cadere rovinosamente entrambi nella neve.
Scorpius si era ritrovato sopra Lily, che aveva il respiro leggermente affaticato e lo guardava con quegli occhi in cui si vedeva chiaramente la scintilla di divertimento e di sfida, di vita, che l’animava. E gli sorrideva: un sorriso spontaneo e birichino, proprio come lei.
Scorpius scese a chiuderglielo con un bacio, riuscendo a catturarlo e farlo suo. Dopotutto, pensò, i pomeriggi sulla neve non erano niente male: questo, però, non glielo avrebbe mai detto.



Appena vide Lily accoccolarsi sotto le coperte e chiudere gli occhi l’avvicinò a sé, baciandola sul collo.
“Cosa credi di fare Potter? Stanotte sei mia”.



Angolo autrice: 
Spero vi sia piaciuta. Questa coppia non smetterà mai di emozionarmi e spero che la mia piccola storia possa regalare le stesse emozioni che provo io leggendo di loro, a qualcun'altro. La parte in corsivo era un flashback e le ultime righe un momento della notte passata insieme. 

 

  
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