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Autore: VmpAnna    07/12/2017    2 recensioni
Il mio grido disperato fende l’aria nel momento esatto in cui spalanco la porta di ferro alla sommità del palazzo
「Non farlo!」
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Sara (https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=802928) perchè credo possa capire subito ;P e a Federica che è sempre la prima a sopportare le mie divagazioni!!!
Non l'ho inserita come song-fic perchè è liberamente ispirata più da un mv che dalla canzone in sè, comunque...
Sono tornata dopo un po' con un'altra introspettiva su Ruki, in attesa che il mio cervello si sblocchi e mi faccia continuare la reituki in sospeso...è molto corta e spero non sia troppo  insulsa!
Grazie a chi leggerà, grazie a chi lascerà un piccolo commento.

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Cammino nella fredda notte di Tokyo, figure indistinte si passano accanto senza vedersi, i rumori della città penetrano nella mia testa rimbombando.
L’aria umida e pesante mi stringe i polmoni in una morsa soffocante, ho come la sensazione di essere incompleto, diviso in due, un’anima amputata.
Che ci faccio qui?
Sto procedendo senza una meta apparente.
La mia figura riflessa in una vetrina, un lungo cappotto di pelle a fasciare il corpo, i capelli biondi perfettamente acconciati, il pesante trucco nero che cerchia gli occhi come un’ombra infausta.
Sono Ruki.
Ma Takanori dov’è?
 
Sirene tagliano l’aria tinta di rosso e blu ed è come se un vortice di immagini, sensazioni e suoni mi sferzasse la pelle, poi tutto all’improvviso rallenta fino a fermarsi, sollevo lo sguardo e ti vedo.
In bilico sul cornicione, un uccellino in procinto di spiccare il volo.
 
「Takanori」
 
Ti chiamo nel silenzio del mio cuore, ma tu sei così lontano, non puoi sentirmi, non vuoi sentirmi.
Sei già andato via?
 
Una leggera pioggia inizia ad inzuppare ogni cosa, mi chiedo se siano le tue lacrime a rigare il mio viso, sento ogni goccia come una lama, una lama che apre un solco di sangue per ogni promessa infranta, per ogni preghiera negata, per ogni cosa a cui hai dovuto rinunciare.
Ai piedi del palazzo una massa informe di figure guarda nella tua direzione; un brusio simile al verso di insetti che brulicano nel sottosuolo in attesa di divorare le tue viscere.
Dentro di me vedo il tuo corpo sottile fendere l’aria, un fantoccio senza vita di cui non resterà altro che una poltiglia cremisi.
Inizio a correre facendomi largo tra la gente, mi arrampico sulla scala, i piani si susseguono all’infinito, uno uguale all’altro, il cuore martella nel petto, la gola brucia, le gambe sembrano intrappolate da pesanti catene.
Il mio grido disperato fende l’aria nel momento esatto in cui spalanco la porta di ferro alla sommità del palazzo
 
「Non farlo!」
 
Sul tetto l’aria è ancora più fredda, tagliente, ma nello stesso tempo calma, quasi immobile.
La tua esile figura coperta solo da una T-shirt bianca sdrucita, dei jeans troppo larghi e un paio di Converse logore.
Ti volti verso di me e lentamente apri gli occhi.
 
Le gocce di pioggia si sono tramutate in silenziosi fiocchi di neve, ma tu non li vedi, non vedi nemmeno me.
Dove sei, Takanori?
Un’ultima lacrima sta lacerando il tuo viso.
Ho permesso al dolore di imprigionarti come in un labirinto, non so bene quando ma, ad un certo punto, ho lasciato andare la tua mano e tu hai perso la strada.
Vedo le tue labbra muoversi ma non un filo di voce rompe il silenzio, sento le tue parole che prendono forma dentro di me
 
Lasciami andare, Ruki
 
Non voglio che ciò che siamo diventi solo un ricordo portato via dal flusso del tempo, non posso lasciarti andare ma non so per quanto ancora avrò la forza di trattenerti; ho come la sensazione che qualcosa ti stia strappando a forza da me, forse sei proprio tu a strappare te stesso.
 
Sono solo un’ombra, tu sei la luce...
 
Inizio a camminare, il rumore dei mie passi rimbomba come un battito cardiaco, tendo la mia mano tremante verso di te ma ciò che i tuoi occhi persi stanno guardando è la fine, l’unico modo per uccidere il tuo dolore.
Ti affianco sulla balaustra e sento che pezzo dopo pezzo sto perdendo anche me stesso, non so più chi sia Ruki e chi sia Takanori, frammenti di noi sono sparsi ovunque.
Un’ultima volta
 
「Non saltare, ti prego...ma se niente può trattenerti, allora salterò io per te」
 
Sollevi una mano e la appoggi sul mio cuore, il tuo tocco evanescente e poi un senso di vuoto, l’oscurità totale...il soffitto della mia camera da letto.


Don't Jump https://vimeo.com/30898047 (se volete guardare l'mv)
  
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