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Autore: Stella cometa 94    08/12/2017    0 recensioni
Fin dall'alba dei tempi, le forze del bene e del male, tenevano e tengono tutt'ora l'equilibrio del nostro mondo. Ma ci fu un periodo in cui questo delicato equilibrio, rischiava di essere spezzato per sempre, non potendo ristabilirsi da solo, il destino chiamò sé un aiuto prezioso, l'unica speranza per impedire alle forze oscure di prendere il sopravvento.
Prequel "Le Dragon Ladies"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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                                                        Alla scoperta del segreto


La giovane ragazza si stiracchiò sdraiandosi sulle fredde tegole in pietra della torre, non era il miglior posto per stare sdraiati ma le permetteva di vedere le nuvole scorrere in cielo.
La partenza venne rimandata di due giorni, Amber aveva riportato una lesione alla schiena che le fece venire un livido grande come un pugno e Narumi le aveva proibito gli allenamenti finché non si fosse ritirato almeno un po'; per accelerare la guarigione, la donna le diede un unguento di erbe da spalamare due volte al giorno proibendole di fare sforzi che rigurdassero la schiena.

Evelyn inspirò l'aria rilassandosi.
Era decisamente una bella giornata e a
lei piacevano le belle giornate sopratutto se poteva godersele in quel modo; per quel giorno aveva finito gli allenamenti e da Amber ci sarebbe passata in serata assime a Berenice, per il momento rimase lì a godersi il Sole, la pace e la tranquillità.

"KEVINNNNN!!! QUESTA VOLTA TI UCCIDO SUL SERIO!!" 

Come non detto.
Si alzò attirata da quell'urlo isterico molto familiare, sporgendosi di più, vide Tiara completamente rossa in viso per la rabbia guardarsi intorno alla ricerca di qualcuno. Aguzzando di più la vista, notò anche una cosa cosa che la fece scoppiare a ridere: il viso e il busto della spagnola erano ricoperti di fango fresco; se solo fosse stata più vicina, Evelyn avrebbe potuto sentire chiaramente il suo respiro irregolare e vedere i muscoli tesi pronti a colpire.

"Kevin le ha fatto uno scherzo? Pessima mossa." pensò cercando con lo sguardo il responsabile, scorgendolo nascosto dietro i carri per il rifornimento mentre Tiara faceva arretrare tutti con un solo sguardo infuriato, e pensare che si era svegliata tranquilla oggi.

Evelyn scese dalla torre cercando di trattenere le risate, ma era difficile dato che più si avvicinava, più le faceva male la pancia dal trattenere le risate, le sue intenzioni erano quelle di indurla alla ragione, calmarla al momento era impossibile.

"Meglio che ti fermi a respirare un momento Ti, stai spaventando tutti."
La ragazza le rivolse un ringhio di protesta "Io sto respirando, non vedi? STO RESPIRANDO!" 
"Ehm...sicura sicura?" 
"Senti Ev, quel moccioso ha osato fare una cosa simile a me, A ME CAPISCI?" sbottò per l'ennesima volta togliendosi con un gesto secco del braccio, il fango colante dal viso.

Evelyn ricorse al tutto il suo autocontrollo per non scoppiare a riderle in faccia "Pfffff, andiamo Ti, era solo uno scherzo e poi chi dice che la vittima eri proprio tu? Kevin non è così stupito, forse mirava a qualcun'altro." provò a dirle per tentare di salvare il povero ragazzo che sarebbe sicuramente finito male quel giorno.

Tiara la guardò con un tic nervoso "S-Solo un-uno scherzo? Ev..." alzò il ventaglio ninja puntandoglielo contro "....fammi spazio."
Evelyn si spostò di lato capendo che era inutile insistere "Fa come vuoi, almeno avverti Berenice che manderai da Narumi uno dei suoi uomini."

Intanto, il colpevole della collera di Tiara restò nascosto spiando da dietro una ruota del carro conscio di averla fatta grossa, tuttavia non riuscì a non sghignazzare, inizialmente aveva architettato tutto per Erik in modo che quando fosse uscito dalla palestra, lui l'avrebbe aspettato al varco versandogli addosso il secchio di fango per 'battezzarlo', uno dei tanti modi che solitamente sia lui che gli altri ragazzi usavano per dare il benvenuto ai nuovi arrivati. 
Quando però si accorse troppo tardi dell'enorme sbaglio, il suo cervello ebbe due secondi di tempo per ordinare alle gambe di correre il più veloce possibile, ma per sua sfortuna la ragazza lo vide prima che potesse dileguarsi; ma come poteva sapere che quel giorno Tiara aveva lezione extra con il maestro Liang? Ma il danno era fatto, in più era consapevole che in fatto di arti marziali, non poteva reggere a lungo il confronto con Tiara, per cui decise saggiamente di aspettare che sbollisse e sperare di non incontrarla per un po'.

Una mano delicata posatagli sulla spalla lo fece sobbalzare "AH! UH! Che? Oh, buongiorno capo!" salutò nervosamente la ragazza con le mani ai fianchi in piedi davanti a lui.

Berenice lo fissò sospettosa "Kevin che hai combinato?"
"Ehm...un piccolo scherzo non molto gradito ehehehe. Ma giuro che il mio obbiettivo era un altro!" si giustificò subito.
"E intanto, come pensi di uscire da questo guaio?" chiese ironica e schernendolo con lo sguardo.
Il ragazzo fece spallucce "Restare nascosto fino al tramonto?" 
"Beh, divertiti allora...a correre." concluse con un mezzo sorriso, voltandosi e andandosene facendo ondeggiare i lunghi capelli castani.

Kevin sorrise sognante troppo preso dalla bellissima figura di Berenice che solo dopo riuscì a comprendere le sue parole "Correre? Perché dovrei..."

"Ti ho scovato piccolo burlone."

Kevin sudò freddo, ora era definitavemente morto.
Si girò appena, ma era come se i muscoli del collo si rifiutassero e forse avrebbe dovuto ascoltarli: Tiara era lì, lo sguardo furbo e vendicativo dominava la sua espressione di pura voglia di vendetta.

"Ti-Tiara, po-posso spiegare." 
La ragazza lo ignorò e si scrocchiò le dita "Ahora te arreglo como deberías*." 
Il giovane guerriero non capì ma tremò ugualmente "Aiuto..."


***

In tarda serata, le ragazze si riunirono tutte nella stanza di Amber, alla riunione con il maestro a cui la ramata poté partecipare uscendo con sommo sollievo dalla sua stanza, venne deciso che il giorno dopo sarebbe iniziata la spedizione verso il territorio mongolo, rimaneva solo un problema: in che punto esatto era nascosta la grotta segreta?
L'unico indizio che avevano fu dato da Tomoko: "Oltre le colline di Shangog si cela il segreto, nascosto agli occhi del mondo e all'ombra di chi piange ma non può lacrimare."

Tra tutte e sei, Berenice era quella più in crisi, girava e rigirava la mappa del Regno Asiatico spremendosi le meningi in ogni modo possibile finché Tiara non gliela tolse da sotto il naso con una mossa veloce.

"Ma Ti!" 
"Non provare a protestare sai! Questo povero pezzo di carta ne ha viste fin troppe tra le tue mani." 
Berenice sospirò "E' solo un pezzo di carta! E poi stavo solo cercando di trovare qualcosa che ci ricollegasse all'indizio."
Tiara appoggiò la testa sul cuscino con fare annoiato "Perché i Kami non possono essere più chiari quando le parlano? Non possiamo andare sempre alla cieca."
Zena si passò una mano sul mento concentrandosi "Come si può piangere senza lacrimare?"
"Ehm...non piangendo forse?" provò a dire Ann "O magari trattenersi dal piangere...non so, non sono mai stata brava con gli indovinelli."
"Benvenuta nel club allora." si aggiunse Evelyn mentre lucidava la lama della sua katana con un panno, notando poi troppa tranquillità nella camera "Hei! Dov'è Amber?" 
Zena si guardò intorno constatando che effettivamente era sparita "Più che un ninja, a me sembra un fantasma certe volte." 

Appena finito di parlare, la porta scorrevole si aprì rivelando la ramata con in mano dei pacchetti avvolti da dei fazzoletti bianchi, allo sguardo interrogativo delle compagne, sorrise "Si ragiona meglio a stomaco pieno, no? A voi!"

Lanciò i pacchetti come se fossero stelle ninja ad ognuna di loro, e si sedette a gambe incrociate aprendo il suo "Ho fatto degli involtini primavera, stavo proprio morendo di fame!" 
"Non si entra nella mensa di notte, lo sai." 
"Andiamo Ber, servono calorie per pensare bene e a giudicare dalle vostre facce, stiamo ancora brancolando nel buio."
Evelyn sorrise ironicamente "Buio totale, se solo ci fosse un modo per accendere la luce." disse rinfoderando la spada e aprendo il pacchetto con uno strappo solo.

Tiara ascoltò in silenzio a pensare per conto suo mentre mangiava, un modo personale che aveva di isolarsi dal mondo per poter ragionare come si deve; metodo che anche in quel momento le tornò utile "Sappiamo che è una grotta, giusto? Allora possiamo ristringere il campo alle zone con pendii e dirupi." 

"E' un idfea, mfa comfe la mfettiamo cron il pianftfo sensza lasfcrime?" chiese Amber, ma la bocca piena di involtini rese difficile la comprensione per le altre.
"Manda giù ingorda." la riprese Tiara.
Amber buttò giù tutto d'un fiato il boccone con un sorrisino soddisfatto "Ahhh! Che buono! Dicevo, come la mettiamo con il pianto senza lacrime?"
Berenice sorrise "A questo penseremo poi, ora è inutile perdere ore di sonno preziose." si stiracchiò come un gattino pronto per andare a letto "Prima di andare a letto devo anche passare in infermeria dato che qualcuno ha quasi ucciso uno dei miei ninja."

Berenice lanciò la frecciatina, Tiara la percepì ma non le diede peso "L'ha voluta lui." rispose tranquillamente "Vai a fargli da infermiera?"

Berenice arrossì di botto "Ovvio che no! Ma come suo capo-squadra, devo assicurarmi che stia bene! Se tu ci fossi andata più leggera magari, non dovrei farlo! E ora goodnight!" uscì dalla porta di fretta per evitare di sentire altri commenti, sarebbe stato troppo imbarazzante se l'avessero vista in quel modo, eppure non avrebbe dovuto importarle, ma quel senso di fastidio che le si presentava puntualmente alla bocca dello stomaco quando si parlava di lui, la confodeva. Non sapendo come interpretarlo, lo accantonava alla svelta focalizzandosi sulla sua missione, sperando che sparisse.

Le ragazze sghignazzarono alla sua reazione, mentre Tiara ghignò "E pensare che gli ho solo scrocchiato qualche osso."


***

A fine serata, si salutarono lasciando la camera delle loro amiche raggiungendo le proprie, tutte tranne Evelyn, salita in cima alla torre ad osservare la Luna per qualche minuto da sola, non faceva molto freddo ma vivere vicino alle montagne significava avere vento fresco di tanto in tanto, proprio questo le fece venire un po' di pelle d'oca nonostante la tuta ninja. Si strofinò le braccia per scacciare via quella sensazione ma un rumore alle sue spalle la mise sull'attenti: restò in ascolto per qualche secondo immobile captando dei leggeri passi alle sue spalle.

Lasciò avvicinare la presenza e appena fu abbastanza vicino, caricò il destro e si girò di scatto pronta a colpire in pieno il volto l'intruso, ciò che non si aspettava però, era trovare il ragazzo dei suoi sogni pronto a parare il colpo che Evelyn fermò prontamente ad un soffio dal suo viso.  

"Fe-Federico??" balzò all'indietro sorpresa e imbarazzata "Che ci fai qui?" 
Lo spagnolo rise "Scusa se ti ho spaventata." si avvicinò incatenando i suoi occhi grigi a quelli ocra di lei "Volevo parlarti e ho pensato di venire qui dato che è un posto che frequenti solo tu."
La ragazza, che fino a quel momento rimase incantata a guardarlo, cambiò espressione mostrandosi preoccupata "Parlarmi di cosa? Ci sono problemi?"
"No tranquilla, è solo che da quando avete cominciato a dare la caccia ad Orifus, non abbiamo più molto tempo per parlare." ed era vero, faceva di tutto per non darlo a vedere, ma la presenza di Evelyn era diventata vitale per lui, era uno dei due punti di riferimento che aveva avuto nella vita assieme a sua sorella, dato che i loro genitori non erano mai stati bravi a comportarsi come tali per ovvi motivi.

Evelyn respirò profondamente per calmare i battiti del cuore "Qu-Quindi...cioè...tu vuoi pa-parlare con me?" 
"Sì beh...volevo chiederti come stai, qualche giorno fa mi sembravi scossa e mi sono proeccupato." ammise un po' a disagio, ancora non sapeva come muoversi con lei e decise di lasciar fare tutto all'istinto.
Evelyn si spostò un ciuffo di capelli di lato lusingata del suo interesse "Lo ero, ma ora sto meglio. La situazione sta cambiando e non sappiamo cosa ci aspetterà d'ora in poi."
"Siete sicure di riuscire a fare tutto da sole?"
"Dobbiamo fare da sole Federico, non posso metterti in peri...cioè! Tu sei molto leale, gentile, coraggioso e...O PER TUTTI I KAMI!!" 

Quanto le avrebbe fatto comodo un kunai per tagliarsi la lingua in quel momento! Aveva preso a parlare lasciando fare tutto al suo cuore, ormai disconnesso dalla ragione, ma che si era messa in testa? 
 
Sentì 
uno strano calore irradiarsi dal petto a tutto il corpo, cercò di calmarsi mentalmente distendendo i muscoli e alzando lo sguardo verso di lui. E lì fu un colpo al cuore.
Il ragazzo si era avvicinato silenziosamente a lei, arrivandole a un metro di distanza, poté vedere chiaramente la luce della Luna riflettere in quelle iridi grigie che tanto l'avevano fatta innamorare e che in quel momento, la guardavano profondamente come a volerle leggere l'anima. Ricambiò lo sguardo senza pensarci, ignorando un alito di vento che le fece ondeggiare i lunghi capelli castano chiaro, si sbilanciò un po' quando Federico alzò un braccio verso di lei e con leggerezza, le sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio arrivando poi con le dita al suo mento, vicino al graffio infertole da Dark. In tutto questo, Evelyn non parlò né si scostò, era confusa ed emozionata allo stesso tempo, le emozioni vorticavano in lei come un tornado, non sapeva più a quale dare retta. Federico, accortosi dello stato di trans della ragazza, ritirò la mano imbarazzato.

"Lo siento...cioè, scusa se ho fatto una cosa che non volevi." l'idea di essersi spinto oltre avanzò prepotentemente nella sua testa, invece vide la ragazza scuotere lievemente il capo e accennare un piccolo sorriso.
"No-Non mi ha dato fastidio...è stato...bello." fu appena un sussurro l'ultima frase, ma Federico capì comunque e ciò lo incoraggiò ad osare.
"Spero che anche questo ti piaccia." con due dita le alzò il viso e con delicatezza che la fece avvampare, le posò un leggero bacio sulla fronte.

Evelyn rimase paralizzata, era un sogno? 
Se lo era non voleva essere svegliata, Federico l'aveva appena baciata, anche se non era un bacio vero, per lei fu come volare in paradiso e non le importava neanche più se era diventata un pomodoro maturo, Federico le aveva dimostrato il suo affetto e questo le bastava.

"Fe-Federico...io...devo..."
"Lo so, devi andare a riposare, domani dovete partire." si allontanò di qualche passo sorridendole incoraggiante "Buena suerte mi hermosa*." le fece l'occhiolino e saltando giù con maestria sparendo nel buio.

Evelyn rimase lì, con la sola compagnia del suo battito accellerato che quasi le usciva fuori dal petto, si portò una mano sulla fronte toccandosi il punto in cui Federico aveva posato le sue labbra calde, saranno stati solo due secondi di contatto, ma bastarono perché Evelyn si stampasse nel cuore e nella mente quel momento così intimo, il primo fra loro due.
Con un sorrisino incredulo diede un ultimo sguardo alla Luna ringrazziando chiunque fosse stato a rendere magico quel momento e, con un respiro profondo si decise a ritornare anche lei in camera sua, sempre se le sue gambe avessero smesso di tremare per l'emozione, se si fosse rotta qualcosa e le sue amiche fossero venute a sapere il perché, nessuno l'avrebbe salvata da tonnellate di ghigni maliziosi e prese in giro a non finire. 

"Oh Evelyn, sei cotta a puntino." si disse sbrigandosi a saltare giù, prima che le gambe ci ripensassero di nuovo.


***

"Ebbene, quale sarebbe il tuo piano Dark?" chiese al suo fidato Generale in ginocchio davanti al suo trono "Immagino sia geniale, dato che hai osato disturbarmi nell'ora del mio riposo." per lui il riposo significava conservare e recuperare energia, odiava farlo ma non aveva scelta, il suo corpo sempre più inumano, reclamava una grande quantità di energia e solo il libro e i riti potevano dargliela.

"Potente padrone, sono desolato per averla interrotta, ma credo che il mio piano potrebbe rinvigorirvi."
"Solo la pietra potrà rinvigorirmi e pretendo che me la consegni il prima possibile Dark." soffiò minaccioso assottigliando gli occhi scarlatti nascosti dal cappuccio.

"E l'avrete mio signore, ma prima lasciate che vi illustri il mio piano." aspettò finché Orifus non gli fece cenno di proseguire e prese fiato "Una delle mie spie è riuscita a scoprire che le mocciose sono alla ricerca della grotta dei maghi bianchi." 

Orifus si irrigidì di botto puntando tutta la sua attenzione sul Generale "Continua." ordinò con tono duro e serio.
"So che presto partiranno alla ricerca di qualcosa, purtroppo non so ancora cosa sia ma dovranno attraversare il confine dell'Impero mongolo per trovarla. Le seguirò e le ucciderò appena troveranno la grotta, in modo da distruggere anche quella e tutto ciò che potrebbe essere usato contro di voi."

Lo stregone ghignò malignamente, finalmente la fortuna girava a suo favore, quelle ragazzine lo avrebbero guidato direttamente al loro nascondiglio pieno di oggetti magici e chissà, magari anche qualcosa sulla pietra, mai si era sentito così vicino al suo obiettivo, era un'occasione da non sprecare

"Dark, quando ti sarai sbarazzato di quelle insulse umane, voglio che tu metta sottosopra la grotta, sono sicuro che ci sarà qualcosa sulla pietra, o magari la pietra stessa, ehehehe." sghignazzò sotto i baffi alla sola idea di quanto caos avrebbe portato nel mondo appena fosse stata nelle sue mani, e in prima linea c'era la distruzione totale dei ninja dell'accademia "Solo dopo potrai distruggere ciò che si cela al suo interno."

"Come desiderate padrone."
"Vedi di non fallire Dark." 
Il Generale annuì a quella che più una raccomandazione, era una minaccia vera e propria "Assolutamente."

Si congedò dallo stregone diretto alla sala delle armi, la sua spada richiedeva di essere affilata per ciò che l'attendeva e ghignò sadicamente al pensiero che presto avrebbe avuto la sua vendetta contro quelle impiccione, e la sua spada doveva essere affilata alla perfezione in modo che potesse trafiggere i loro corpi come burro.


***

Passato il periodo di riposo indotto da Jitsu, le guerriere avevano lasciato l'accademia da un paio di giorni, proseguendo lungo il tracciato segnato da Berenice per arrivare nel territorio mongolo, tutto all'interno della foresta.

Uscite da quel tratto di foresta, si ritrovarono in una radura senza troppi alberi, ed Amber saltò giù da cavallo all'improvviso "Qui è ottimo per fermarci a mangiare! Il mio stomaco reclama del 
biadh*!"
Ann scosse il capo con pazienza "Ecco cosa succede a farsi comandare dallo stomaco."
Zena tirò le briglie di Alias fermandosi "Che ne dite di accontentarla? Non è l'unico brontolio che ho sentito in mezzo a noi." ghignò voltandosi proprio verso Ann, rossa in volto per essere stata beccata.

Il resto del gruppo acconsentì, e raggiunsero la loro amica scendendo da cavallo guardandosi intorno con sospetto prima di lasciarsi andare a un po' di tranquillità, spesso la foresta veniva 
usata per le imboscate e solo quando si accertarono di essere sole, si sedettero sull'erba e lasciarono pascolare i cavalli anche per farli riposare; quello era il terzo giorno di cammino, ma non ebbero scelta in quanto il percorso più breve era ostacolato dalla Grande Muraglia Cinese, la struttura di difesa più famosa del mondo per aver resistito a numerose lotte, più di qualsiasi altra fortezza.

"Ber, mangia poi guardi la mappa." la riprese gentilmente Ann, voleva bene alla sua amica ma certe volte diventava ossessiva con le cose, sopratutto quando si trattava di organizzazione.
"Oh no, stavo solo pensando che ci stiamo avvicinando alla steppa confinante dell'impero mongolo, e..."
"E lì saremmo un bersaglio a cielo aperto." concluse al suo posto Tiara addentando un riavolo e senza battere ciglio.
Evelyn ci pensò "Mhmhmh, non possiamo evitarlo in alcun modo e la sensazione che ho avuto prima non ci aiuta." ammise ripensando allo strano brivido che le aveva percorso la schiena.

"Che? Anche tu l'hai sentita?" chiese Ann spiazzata, credeva che qualunque cosa fosse, magari era una delle sue solite sensazioni di pericolo infondate, ma stavolta sentì che era diverso: molto profonda e accentuata, come se qualcosa o qualcuno le stesse mandando ripetitivamente un messaggio di allarme.

Evelyn guardò con occhi interrogativi prima lei, poi le sue amiche "Aspettate, anche voi? Cioè, tutte abbiamo sentito qualcosa?"
Amber sorrise alzando una polpettina di riso al cielo "Allora non sono pazza!" 
Tiara roteò gli occhi "Bah...non direi."
"Ti ho sentito!"
"Meglio così."
"Ev, credo che sia qualcosa che riguarda solo noi." dedusse Zena "E' una sensazione strana, difficile da spiegare."
Tiara si alzò in piedi scrocchiandosi il collo "Strana sì, che riguardi solo noi faccio fatica a crederci." disse dando uno sguardo agli alberi intorno a loro "Che ne dite se passiamo la notte qui? Siamo quasi al tramonto e trovare un altro posto prima di sera, non sarà possibile."

Le ragazze concordarono, la radura avrebbe dato loro spazio per muoversi liberamente in caso di attacco e per prevenzione avrebbero anche montato delle trappole ninja intorno alla zona, in modo da stanare in anticipo chiunque avesse avuto cattive intenzioni. 
Al calare della sera, accesero un piccolo fuoco per scaldarsi dall'aria umida, Tiara e Amber erano ancora nel bosco per un giro di perlustrazione, Zena si occupava del fuoco mentre Ann e Berenice si occupavano dei cavalli. 

Evelyn arrivò davanti al fuoco con dei rami secchi sotto il braccio poggiandoli a terra "Dovrebbero bastare per tutta la notte." si sedette vicino alle fiamme sistemando il suo giaciglio "Pronta per una notte al fresco?"
 
Zena ridacchiò "Non credo sia la prima, a casa capitava spesso che io e mia sorella ci mettevamo a guardare le tähdet*." vide la sua amica confusa e cercò di spiegarsi "Si beh, non mi viene la parola adesso. Insomma, quelle lì." con l'indice indicò le stelle nel cielo brillare della loro bellissima luce bianca.

Evelyn capì e con un sorriso rilassato si stese sul suo giaciglio "Sono belle vero?"
"Già, molto belle." confermò lasciandosi trasportare dalla bellezza di quei migliaia di puntini luccicanti, riportandola con la mente a casa sua quando molto spesso di sera, lei e sua sorella si sedevano sul tetto della loro casa a guardare il cielo, una cosa che facevano sempre solo loro due dando vita a un legame molto forte che mai nessuno sarebbe riuscito a spezzare.

"A che pensi?" la richiamò Evelyn vedendola assorta in ciò che dovevano essere i suoi pensieri.
Zena sorrise malinconica "Sai, c'è un particolare fenomeno che avviene solo nella mia terra e nei regni vicini." 
"Quale?"
"Capita che di notte, il cielo si colori di bellissime scie luminose verdi, azzurre e persino rosse. Non ho idea del perché si formino ma sono bellissime da guardare, danno un tocco magico al cielo."
Evelyn la fissò incredula, immaginandosi come meglio poteva un cielo notturno così bello "Davvero? Ma è meraviglioso! Mi piacerebbe tanto vederle!" 
"Forse un giorno le vedrai."
"Facciamo un patto! Quando tutto questo sarà finito, mi porterai a vedere le scie luminose, d'accordo?" le porse il mignolo come fanno i bambini quando si fanno una promessa.
 Zena la guardò per un minuto per poi sorridere legando il suo mignolo a quello dell'amica "Promesso!" 

"Hei! Che fate?" Amber sbucò in mezzo alle due come era solito fare "Bella serata eh?" 
"Bella davvero." disse ironica Tiara sedendosi vicino a Zena "Tutto fatto, possiamo dormire tranquille, almeno credo."
Evelyn sbadigliò portandosi una mano davanti alla bocca "Oh mamma, ho un sonno tale che potrei dormire anche durante un combattimento."
"Se invece di fare le scappatelle notturne con mio fratello andassi a dormire, non ti succederebbe." 
"Scappatelle? No aspetta, CHE??!!" sobbalzò mettendosi a sedere di colpo andando nel panico totale "T-Tu ci hai vi-visto?! Ma come? Quando? Ma cosa...io non..."

"Wo wo, calmati! Mica vi ho spiato! L'ho solo visto uscire di nascosto dal suo dormitorio e salire in cima alla torre." spiegò con un piccolo ghigno "Ho solo fatto due più due."

Evelyn era ancora paralizzata, le sue amiche invece avevano gli occhi a palla "Oh Evelynnnnn." cinguettò Amber punzecchiandole con un dito la guancia "Devi dirci qualcosina?" 
"Sì Evelyn, non è bello nascondere le cose anche a noi." l'appoggiò Ann sventolandole un fiorellino tra i capelli raccolto lì per l'occasione. 
"N-No è successo...cioè, qu-qualcosa s-sì...ma..."
"Bene ragazze, anche stasera grande chiacchierata!" esultò Amber avvolgendo un braccio intorno allo spalle di Evelyn.
"Abbassa la voce però!"
"E perché mai Ber? Paura che scogliattoli sentano tutto? Yuuu huuuu! Ci siamo solo noi qua!" 

Tiara lasciò andare un sospiro e si stese sul suo telo incrociando le braccia dietro la testa "Se attira qualche lupo, io non mi alzo." 
Zena scosse il capo divertita "Non cambierà mai."
Tiara sorrise a sua volta sotti baffi sussurrando "Lo spero davvero." 


***

Il mattino seguente, ripresero il cammino verso il confine; eppure nonostante fosse tutto tranquillo, quella strana sensazione continuava a divorarle, sentivano di dover stare in guardia ma neanche loro sapevano a cosa o a chi. Il loro sesto senso tuttavia non ebbe torto: lontani da loro e ben nascosti nella fitta boscaglia, nascosti nel sottobosco e nelle cime degli alberi, Dark e i suoi ninja le seguivano passo per passo aspettando il momento giusto per attaccare.

"Ehehehe molto bene, l'incantesimo del silenzio sta funzionando, non si sono accorte di nulla." ghignò sadico per la riuscita del piano fino a quel momento. Per essere sicuro di non fallire, Orifus aveva fatto un incantesimo su Dark e i soldati contro il rumore, un piccolo trucco che usavano gli stregoni neri per derubare e attirare le loro vittime ignare del crudele destino che le attendeva. 

"Muovetevi, dobbiamo continuare a seguirle." i ninja obbedirono come al solito in silenzio seguendo il loro Generale, Dark gli lanciò un'occhiata annoiata "Tsk, cadaveri di nome e di fatto."

Intanto, le ragazze arrivarono al confine mongolo e tutto ciò che videro fu una vasta steppa, con solo erba secca e arbusti, si guardarono l'una con l'altra dubbiose, lì non c'era niente che potesse condurle alla grotta, né tanto meno c'era l'ombra di una grotta.

"Ehm...quindi?" chiese Ann non sapendo che pensare.
Berenice si grattò la testa confusa "Quindi...siamo arrivate, credo."
"Vi prego, ditemi che non abbiamo fatto un viaggio a vuoto!" 
"Non credo Ti, era qui che dovevamo arrivare. Dobbiamo solo capire dove cercare." le disse Zena anche se neanche lei sapeva esattamente come.
Amber si alzò in piedi sulla groppa di Selva e assottigliò gli occhi tentando di vedere oltre la steppa "Mh...niente a destra, niente a sinistra. Io suggerisco di andare avanti."
Evelyn negò con la testa "Più avanti ci sono le montagne, potremmo finire fuori strada."

Berenice rimase in silenzio a pensare, possibile che avessero sbagliato strada? Lì non c'era niente se non erba!
Ci pensò più attentamente ripetendo l'indovinello di Tomoko "Oltre le colline di Shangog...mhmh...forse ho capito!" esclamò mettendo via la mappa, ormai ritenuta inutile almeno per lei.

"Illumini anche noi Ber?" chiese sarcastica Tiara poggiando il gomito sul collo di Fulmine e la guancia contro il pugno chiuso.
"Dobbiamo attraversare quelle colline! Ricordate? Oltre le colline di Shangog!" indicò le colline che si estendevano per qualche kilometro a nord.
Evelyn si diede una manata sulla fronte "Per tutti i Kami! Non ci avevo pensato!" 
Zena strinse le briglie pronta al galoppo "Via di corsa allora!" 

Partirono al galoppo verso le colline, non volendo la corsa si trasformò in una vera e propria gara a chi arrivava prima, rischiando anche di far inferocire una delle tante mandrie di bue tibetano abitanti quel posto. Attraversaronole colline fino ad arrivare in cima all'ultima, da lì ebbero un'altra visione e qualcosa di inaspettato: lì dove la collina si interrompeva, una foresta fitta occupava gran parte del territorio, piena di pini, pecci e abeti, abbastanza stretti tra loro. A prima vista capirono che con i cavalli non sarebbero andate lontane così decisero di lasciarli ai margini della foresta, senza il bisogno di legarli dato il loro addestramento al richiamo tramite il fischio.

Non sapevano se stessero facendo la cosa giusta, Tomoko le aveva rassicurate dicendo loro di seguire l'istinto e proprio questo, le spinse ad addentrarsi fra quegli alberi dirette nel cuore della foresta; dovettero muoversi a rilento, i rami erano persino ad altezza d'uomo rendendo la camminata complicata, sembrava che fossero fatti apposta per rendere difficile l'accesso e di tagliarli non se ne parlava, se quel luogo era davvero ciò che pensavano, provare il loro rispetto era d'obbligo, un segno di profonda gratitudine verso il luogo che per secoli aveva tenuto nascosto i segreti dei grandi maghi bianchi.

Finalmente, notarono che man mano la via si apriva, i rami erano sempre meno e i raggi del Sole fecevano capolino tra le foglie; era tutto più luminoso, non c'era più solo erba, ma anche i fiori e si sentiva il canto degli uccelli fra le cime più alte. Continuando a camminare arrivarono a una radura, simile a quella in cui avevano passato la notte, ma questa era circondata da un lago cristallino e un prato ricoperto di fiori, ma ciò che più le affascinò fu un grande Salice Piangente affacciarsi proprio sul lago.
Rimasero a bocca aperta, mai avevano visto un luogo così bello e la tranquillità che ne traspirava le avvolse facendo provare loro una sensazione di pace e serenità, un po' come quando facevano meditazione.

"Wow! Ora capisco perché la natura nasconde questo posto, è stupendo qui." disse Zena chinandosi sulle ginocchia e accarezzando i petali di un fiore.
Berenice concordò avvicinandosi al salice "All'ombra di chi piange ma non può lacrimare." sorrise guardando le foglie a spirale verdi chiare mosse dal vento "Era ovvio! Il salice piange ma non può lacrimare!"
Tiara incrociò le braccia affiancandola "Questo spiega l'indizio della maestra Tomoko." si avvicinò al tronco del salice sfiorandolo con le dita, ma la ritirò subito appena
sentì una strana forma di energia  "Ma cosa...avete sentito?" disse voltandosi verso le compagne "L'avete sentito?" chiese con più enfasi.

Ann la guardò interrogativa "Sentito cosa?" Tiara afferrò la mano dell'amica posandola sul tronco, ed anche Ann sentì quella strana energia.
Evelyn toccò a sua volta il tronco ad occhi chiusi concentrandosi su quell'energia "Magia." mormorò aprendo gli occhi "Quest'albero è intriso di magia."
Zena si avvicinò sfiorando l'albero con una carezza leggera "La sento anch'io! Fianlemente ci siamo, dobbiamo solo trovare la caverna."
"Sarà sicuramente qui intorno, basterà cercaaaaaawwwaaa!" Amber, tentando di appoggiarsi con la schiena alla parete di un piccolo pendio ricoperto d'erba, sentì il vuoto e cadde all'indietro sparendo al suo interno.

"Amber!" Evelyn corse nel punto in cui era sparita tastando la parete, rivelando l'ennesima sorpresa della giornata "Cosa...possibile che..." mormorò incredula spostando in fretta l'erba in eccesso, scoprendo così una grande entrata nella parete del pendio.

Le altre la raggiunsero rimanendone sorprese "Possibile che sia...l'entrata della grotta?" Ann ricevette la conferma dallo sguardo affermativo di Evelyn.
Tiara fischiò sorpresa "Però! Tu guarda dove l'avevano nascosta! Di fatto tutto torna, il salice è talmente grande che parte delle sue foglie copre questa parte del terreno."
"E Amber l'ha scoperto! Hei, ma dov'è?"

Berenice ebbe la sua risposta da un mugolio provenire dall'interno della grotta, affacciandosi videro Amber rivolta a testa in giù e le gambe all'aria, risero tutte insieme a quello spettacolo, invece la ramata gonfiò le guancie "Continuate pure, fate come se non ci fossi!"
"Ahahhaha, scusa Amber! Ma guarda il lato positivo: hai scoperto la grotta!" la informò Berenice fra le risate.
"Me ne sono accorta."

L'aiutarono a rialzarsi e ad uscire da lì, in modo da spostare tutte insieme le erbe per creare un passaggio grande quanto bastava per entrare e, prepararono le torce che avevano portato dietro per farsi luce nei vicoli bui della grotta.

"Tutte pronte? Forza andiamo!"
"Così presto Evelyn?"

Evelyn si gelò sul posto. Non poteva essere, era impossibile!
Il gruppetto si girò verso quella voce maledettamente conosciuta, sbiancando alla vista di Dark con minimo cinquanta ninja al suo seguito ad armi spianate.

"Salve signorine, cos'è? Non si saluta un nemico?"
"Tu...che ci fai qui?" sibilò mettendo mano all'impugnatura della katana.
"Vi ho seguito ovvio." rispose sfoderando la sua enorme spada "State perdendo colpi mocciosette, non vi accorgete neanche più del nemico che vi sta alle costole."
"Come osi fare intrusione qui? Questo è un luogo sacro, un posto che tu non meriti neanche di vedere!"
"Oh mia cara Ann, non sforzarti troppo a parlare, la tue pelle potrebbe prendere colore! Ahahahahaha!"
"Amber lo guardò storto prendendo l'arco "Neanche i tuoi ninja ridono, non ci sai fare con le battute caro."

Dark avanzò di qualche passo facendole mettere ancora di più sulla difensiva "Vero cara la mia mocciosa. Tuttavia sono molto bravo a fare a pezzi la gente, sai?"
Tiara ringhiò aprendo il ventaglio "Taci testa di metallo! Se vuoi combattere fatti avanti!"
Zena roteò la catena pronta al lancio "Coraggio Dark, non si fanno aspettare le signore sai?"

Dark sghignazzò "Sono tre giorni che non aspetto altro." le guardò una a una alzando il braccio sinistro pronto a dare il segnale per il via allo scontro "Soldati...UCCIDETELE!"




Angolo autrice

Buonasera a tutti ( o buonanotte per chi è a letto XD)
Scusate se pubblico in ritardo, ma ho parecchie cose da fare in questo periodo fra lavoro e tesi di laurea a cui manca solo una settimana (il mio regalo di Natale personale), comunque sia, il capitolo mi ha impegnata e spero che sia di vostro gradimento, ditemi senza paura errori di battitura o qualsiasi altra cosa, commenti e critiche sono sempre ben accetti se mi aiuteranno a migliorare.
Prima che mi dimentico, ho scritto più piccolo perché il capitolo era lungo, se comunque vi da fastidio, ditemelo che rimedio.
Avviso che dato il prossimo capitolo sarà nell'anno nuovo, vi auguro fin da adesso di passare un Buon Natale e un felice anno nuovo a tutti voi lettori :)

Stella


Buena suerte mi hermosa: buona fortuna mia bella
ahora te arreglo como deberías : ora ti sistemo come si deve (spagnolo)

biadh: cibo (scozzese)
tähdet: stelle (finlandese)

  
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