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Autore: roseblack13    08/12/2017    0 recensioni
Una storia, quella di lui e lei. Che potrebbero essere chiunque..
una one shot che per me è un pò sperimentale, volevo provare qualcosa di nuovo, senza dilungarmi in descrizioni e trame dettagliate. Spero che il risultato sia soddisfacente, per me lo è. Ma i consigli sono sempre ben accetti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un giorno...

 

“Mi racconti perchè?”
Lui la guarda e sorride imbarazzato. Non sa se glielo vuole raccontare. Lo preoccupa cosa lei potrebbe pensare poi di lui. Lei gli piace, ha importanza quello che lei pensa di lui. Se la deludesse?
Ma forse già lo è, forse deve solo smetterla di farsi film in testa, tutto qui. Figurati se lei ha interesse per uno come lui.
Gli faccio solo pena!
“Non me lo vuoi dire?” gli chiede ancora lei, sistemandosi sul divano. Si tira su la coperta fino al naso, nascondendo quella bocca perfetta, quella bocca che lui vorrebbe tanto baciare. E' stata la prima cosa che ha pensato quando l'aveva vista. La sua bocca aveva delle labbra che invitavano ad essere baciate. Dovevano avere anche un buon sapore.
Lei allunga una gamba e gliela posa sulle sue. Lui chiude gli occhi e le prende il piede tra le mani. Lei si ritrae ridendo. Una risata cristallina, una risata che lui ascolterebbe per il resto della sua vita.
“Non mi fare il solletico, ti prego..” dice rimettendo giù il piede. Allora lui fa piano e inizia lentamente a massaggiarle le dita.
Lei appoggia la testa sul cuscino e chiude gli occhi. E' cosi rilassante. Tutto di lui e rilassante. Le piace parlare con lui, le piace il suono della sua voce, bassa e calda, roca a volte. Si immagina che effetto avrebbe su di lei se lui gli sussurrasse le parole che lei vorrebbe sentirsi dire all'orecchio. Un brivido le percorre la schiena. Sa che non può, non deve pensare a lui in quei termini. Non può permettersi di innamorarsi di lui.
Stupida, lo sei già
“E' da giorni che non ne faccio più uso, non mi servono..”
Lei apre gli occhi e si mette a sedere.
“Non ho capito..cosa intendi?”
“Che non mi servono più, non ne sento il bisogno..adesso ci sei tu, e sei meglio di qualsiasi antidepressivo sia mai stato inventato.”
Lei sorride. Non riesce a smettere di farlo. Vorrebbe buttargli le braccia al collo e baciarlo. Ma si limita ad abbracciarlo, forte.
“Dici davvero?” gli sussurra all'orecchio.
“Si” risponde lui, accarezzandogli i capelli.
Lei inspira profondamente, cerca di riempirsi le narici del suo odore, del suo profumo. E' cosi buono.
“Se ti avessi conosciuta prima, non ne avrei mai avuto bisogno.”
Lei si stacca dall'abbraccio e si accoccola accanto a lui.
Lo guarda in silenzio. E' così bello. I capelli neri, che non ha ancora pettinato. Gli occhi grandi e azzurri, le labbra carnose. La barba da fare, che gli da un aria leggermente selvaggia che non guasta. Le mani grandi che le danno sicurezza.
“Avevo creduto fosse la cosa giusta da fare, non avevo la forza di reagire...”
Lui si accorge che suona come una giustificazione e si blocca. Non vuole sembrare debole, ma una morsa gli prende lo stomaco. Lei non si merita un pappa molle come lui. Si merita di meglio, un vero uomo. Non vuole prenderla in giro, non vuole ferirla. Non vuole illuderla.
“La forza è sempre stata dentro di te, è ancora li. Devi solo capirlo e usarla.”
Gli dice lei accarezzandogli la mano. Ha le mani fredde. O forse sono le sue ad essere troppo calde.
Lui si volta e incrocia gli occhi di lei. Occhi azzurri come i suoi, ma più vivi, più intensi. I capelli tinti di viola accesso le stanno benissimo, le fanno risaltare il viso.
Se fosse un uomo con le palle, ora le prenderebbe il viso e la bacerebbe, intreccerebbe le loro lingue, accarezzandole i fianchi, per poi salire al seno, quello splendido seno così sodo e accogliente. Cazzo! Ci mancava solo avere un erezione!
Lui si alza di scatta dal divano. Che figura di merda! Spera che lei non si sia accorta di nulla.
Lei lo guarda.
Che cavolo fa?
Lui si allontana, non le dice nulla. Lei neanche si accorge che è diventato tutto rosso in volto.
Certo che gli uomini sono strani forte!

 

 

 

Quella sera..

 

Lui spegne la sigaretta nel posacenere e guarda l'amico che si avvicina. Che cavolo di camicia si è messo? Certo che non ha proprio gusto , in fatto di vestire. Eppure è sempre pieno di donne. Avrà altre doti.
E' un bel tipo, capello lungo, barba, fisico palestrato. Si è chiesto spesso come fa uno come lui ad essere amico di uno come il suo amico e viceversa. Il giorno e la notte. Forse è per quello, gli opposti si attraggono,no?
“Hai l'accendino?” gli chiede l'amico sedendosi accanto a lui, che glielo passa immediatamente.
L'amico si accende la sigaretta e fa una lunga tirata. Poi butta fuori il fumo, cercando di fare cerchi con la bocca, con scarso risultato.
“Sei proprio mediocre..”
“Pensa per te..”
“Io i cerchi di fumo li so fare..”
“Io con la bocca faccio altro, cose che tu nemmeno ti immagini!” dice l'amico ridendo.
Lui sorride, non fatica a crederci. Gli basta schioccare le dita, e le donne gli cadono ai piedi. Lui invece, lui non vede una donna da...da..o cazzo! Non sa nemmeno da quanto, ormai!
La storia con la sua ultima ragazza è finita circa tre anni fa, poi c'è stato il baratro e il nulla assoluto in fatto di donne.
Fortuna che hanno inventato la masturbazione...e i porno.
“Che gli hai fatto?” gli chiede l'amico facendo un cenno con la testa.
Lui guarda la direzione indicata, e vede lei oltre la finestra, che sta scrivendo qualcosa su un pezzetto di carta. Chissà che scrive. Scrive un sacco quella ragazza.
“Non gli ho fatto nulla” risponde lui e si accende un' altra sigaretta.
“Allora mi sa che è quello il problema..”
“Che stai dicendo?”
“Ma sei scemo o cosa?”
“Non so di che cosa tu stia parlando..”
“Si che lo sai. Lo hanno capito anche i ciechi ormai!”
Lui sa dove vuole arrivare l'amico. Ma vuole sentirselo dire.
“Che cosa?”
“Che lei ti muore dietro! Ma non vedi come ti guarda? Non si comporta con nessuno come si comporta con te!”
“Magari è solo pietà..e poi si è da poco mollata con lo stronzo.”
“ Appunto..tu sei quello giusto per consolarla!”
“ Ma sei scemo? Lui ha messo incinta un altra e io dovrei approfittarne?”
L'amico fa spallucce.
“Non ha mica perso niente, e lei lo sa. Lo sappiamo tutti.”
Lui fa un tiro di sigaretta. Quanto vorrebbe essere il suo amico, così sicuro di sé.
“Agisci, prima che lo faccia qualcun altro” gli dice ancora l'amico dando un altro tiro alla sigaretta.
“Tu, per esempio?”
L'amico lo guarda, sembra quasi offeso.
“Hei! Sono tuo amico e sono anche suo amico! Pensi che sia uno stronzo?”
Lui sorride.
“No, sei l'amico migliore che esista..”
“Ecco! Appunto...ascoltami qualche volta!”
Eccola di nuovo. Quella maledetta morsa allo stomaco.
“Non ..non posso..”
La voce gli trema. Forse sarebbe meglio prendere una delle sue pastiglie.
“Perchè non puoi?”
“Preferisco averla come amica che non averla affatto. Credi davvero che lei possa ricambiare i miei sentimenti?”
“Si che lo credo! Ti dico che è cotta!”
“Sarà...”
“Che problema hai, amico?”
“Che problema ho? Da dove vuoi che inizi?” risponde sarcastico all'amico.
L'amico lo guarda, è in attesa di una risposta sensata.
“Rovinerei tutto, lo so. Mi conosco, da molto più tempo di te e so di avere questa tendenza. Non posso..! Un fiore così bello, lo farei appassire tra le mie stupide mani! Capisci quello che voglio dire?”
“Perchè dici così? Magari va bene..”
“Certo, potrebbe andare bene. Per un po'. Poi arriverà il giorno in cui io rovinerò tutto, la farò soffrire e io non voglio farle del male, in nessun modo.”
Lui si accorge che una lacrima gli sta scendendo lungo la guancia.
Ecco, ci mancava che ti mettessi a piangere come una femminuccia! Coglione!
L'amico se ne accorge.
“Ma guardati! Stai di merda perchè tu lo vuoi...”
“Ho paura cazzo!”
“Di cosa? Di essere felice?”
“Di perderla..”
L'amico si alza , si mette le mani in tasca.
“La perdi di sicuro se stai qui a piangerti addosso.”
Lui resta a guardare l'amico che se ne va. Ha ragione, ma lui sa di di essere un codardo, un povero coglione che non avrà mai il coraggio di dirle ciò che prova.

 

 

 

Il giorno dopo..

 

Lei è incazzata. E' incazzata nera. Non ha dormito per niente, e questo la fa incazzare ancora di più. Passare tutta la notte in bianco per pensare a lui! A lui che la evita come la peste dal giorno prima! Avrebbe voglia di prenderlo a sberle. Se non fosse che ogni volta che lo guarda, vede un uomo pieno di dolore. Sta male per colpa sua? Ha sbagliato qualcosa?
No...non hai sbagliato nulla,a parte innamorarti di lui..
Già..si è innamorata. Dell'ultimo uomo di cui pensava di potersi innamorare. E non poteva capitare in un momento peggiore. Cioè il momento in cui la sua fiducia negli uomini è sotto lo zero.
Lui è diverso.
Lo sembrano tutti ,all'inizio.
Eppure dovrebbe aver imparato ormai. Di errori con gli uomini è maestra. Potrebbe tenere un seminario in qualche università. “Come farsi fregare dagli uomini”, sarebbe un ottimo titolo. Lei sa di essere intelligente, ma è maledettamente ingenua e gli uomini, gli uomini non li capisce proprio. Quando si inizia una storia, lui è sempre quello giusto. Dove e come improvvisamente lui diventi quello stronzo maledettamente sbagliato, non lo ha ancora capito. Perchè lui dovrebbe essere un eccezione? Perchè non dovrebbe essere l'ennesimo miraggio di un oasi serena che poi diventa immancabilmente solo sabbia calda e rovente?
Lui non è così, dentro di te lo sai..
Stai zitta!
Ma guardalo! E' un cucciolo ferito...
La pianti? Non sono mica una veterinaria..
Ogni lasciata è persa..
Che cavolo centra? Non me lo voglio mica solo portare a letto..
Chissà come sarebbe come padre...
Ma per favore!
Ohh....me lo vedo..con il frutto del nostro amore tra le braccia..
Bastaaaa!!
Invecchieremo insieme...due teneri vecchietti che si tengono per mano..
Smettila! Che è ? Up??
...fino alla fine...
Basta!! non è un film!!
...per sempre...forever and ever..and ever...
Lei scuote la testa. Le serve un drink, magari due...facciamo tre, il numero perfetto.
Si, perfetto..come tu +lui+ il vostro bambino..
Bastaaaa!!! Esci da questo corpo!!!

 

 

 

Lui non ha il coraggio di guardarla in faccia. Lo vede che è incavolata. Sa anche il perchè. Ma non sa cosa dirgli. Non riuscirebbe a formulare una frase di senso compiuto, comunque.
Sta male. Fa male.
Perchè deve essere così difficile? Perchè, fra tutte, doveva proprio incontrare lei? Non poteva essere semplicemente simpatica ma racchia, come la sua amica bionda, o bella ,ma stupida come una rapa come quell'altra ?
Idiota! Tanto da quando hai conosciuto lei, non c'è ne una che regga il confronto. Anche Miss Mondo non andrebbe bene. Perchè lei è la perfezione. E' la perfezione per lui e nessuna può competere. Sbuffa. Non serve a nulla continuare a pensarci. L'unica cosa migliore da fare è continuare ad evitarla. Prima o poi gli passerà.
Credici..
Ha bisogno di distrarsi, di occupare la mente. Musica! Ecco quello che ci vuole! La musica gli terrà occupata la mente.
La musica si espande nell'aria. Non riconosce la canzone, il cantante si però. Quello che canta Guerriero.. almeno gli pare che sia lui.

 


...dell'amore non so niente
conosco solo te
sei il confine della mia pelle e al di là
io penso che di più non c'è,
anche se non puoi tu sorridimi
e sono pochi sai i miracoli
riconoscerei le tue mani in un istante,
ti vedo ad occhi chiusi e sai perché
fra miliardi di persone ad occhi chiusi hai scelto me.

 

Non era meglio se passavano una canzone degli AC-DC? Mi viene voglia di tagliarmi le vene...Lui sta per cambiare stazione, ma si accorge che lei sta ballando sulla canzone. Si muove cosi leggera, così elegante.
Dio! Ha proprio un sedere fantastico...

 


Da quando ci sei tu
non sento neanche i piccoli dolori
ed oggi non penso più
a quanto ho camminato per trovarti,
resto solo adesso mentre sorridi e te ne vai
quanta forza che mi hai dato non lo sai
di spiegarlo non è facile.
Anche se non puoi tu sorridimi
sono pochi sai i miracoli
riconoscerei le tue mani in un istante
ti vedo ad occhi chiusi e sai perché
fra miliardi di persone ad occhi chiusi hai scelto me...

 

Il cuore gli fa male, male da morire. E' così bella, un angelo..
Si passa una mano tra i capelli, non può continuare così.
Ok! adesso vado lì e gli dico cosa provo per lei. Si, ho deciso, glielo dico!
Non ne hai il coraggio...
Si cazzo! Sono un uomo...ho le palle!
Allora vai ..dai..
Ora vado..
Sei ancora qui..
Eh un attimo..ho sete..devo bere..
Devi fare anche pipì?
Adesso vado..
Vai..
Vado..
Eh...sono qui che aspetto..

 

Lui si alza dalla sedia. Respira a fondo. Fissa il suo obiettivo, che sta ancora ballando sulle note di una musica un po' più allegra. Sta per andare, davvero, stava per andare, ma lei si volta e si accorge che lui la sta guardando.
Lui si volta e se ne va. Dalla parte opposta al suo obbiettivo.
Non può vedere lo sguardo deluso di lei.

 

 

Il giorno dopo ancora..

 

Piove. E fa freddo.
Lei adora le giornate di pioggia. In qualsiasi stagione dell'anno. Ma quelle autunnali sono le più belle. Vorrebbe uscire per fare una passeggiata. Forse più tardi un giro se lo farà. Adesso le va di più una tazza di thè caldo.
Si dirige verso la cucina. Le sue amiche sono già lì che l'aspettano.
“Ciccia! Che fine avevi fatto?” le dice l'amica bionda.
Lei alza le spalle.
“Almeno l'acqua la potevate mettere sul fuoco, no?”
Nessuna risposta. Le due continuano a mettersi lo smalto senza preoccupazione alcuna. Lei riempie il bollitore d'acqua e lo mette sul fuoco. Resta a fissarlo in silenzio, come se servisse a farla bollire prima.
“Hai visto i ragazzi in giro?”chiede ancora la bionda.
Lei fa spallucce. Non gliene frega un cavolo di dove sono. Uno su tutti.
“Saranno in camera o che ne so ..”
“Nervosetta? Ti sono di nuovo arrivate le tue cose?” chiede quell'altra con i capelli corti, osservando le sue unghie smaltate di vari colori, uno per tipo.
Lei scuote la testa.
“No..non ho niente!”
Le risatine alle sue spalle la irritano all'istante. Si volta di scatto. Se le vorrebbe mangiare vive quelle due galline.
“Cosa c'è da ridere?”
La bionda lancia un occhiata a quella con i capelli corti, un occhiata divertita, ironica.
“Uhh...meno male che non è nervosa , sai altrimenti..”
“Ma state zitte..” sbotta lei spegnendo il fuoco sotto il bollitore.
“Perchè non glielo dici e basta?” continua la bionda.
Lei si morde un labbro.
Perchè non ti fai i cazzi tuoi e basta?
“Non capisco perchè la tiri tanto per le lunghe..”
Lei mette i filtri del thè nell'acqua bollente.
“Possiamo parlare di altro o non parlare affatto?”
“Ma dai! Lo diciamo per il tuo bene! Vai lì, vi fate una bella chiacchierata e e risolvi!”
Lei scuote la testa. Non ha voglia di risponderle, non ha propria voglia di parlare. Lui persiste ad evitarla. Basta, messaggio recepito.
“Chi vuole zucchero nel thè?”
“C'è ne anche per me?” chiede l'amico con i capelli lunghi avvicinandosi.
Lei gli sorride.
“Certo..ne ho fatto un bel po'. Vuoi zucchero?”
“Si, due cucchiaini. Grazie.”
Lei versa il thè, mette lo zucchero e glielo passa. L'amico gli prende la mano e la guarda in viso.
“Perchè non gliene porti una tazza anche a lui?”
Lei toglie la mano scocciata.
Ma la gente, farsi i cavoli propri no eh?
“Perchè non glielo porti tu?”
L'amico sbuffa, le altre due hanno le orecchie tese come in cani in ferma.
“Senti...posso essere sincero?”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Dimmi..tanto me lo dirai comunque..”
“Bene...siete due stupidi!”
Lei sorride stizzita.
“Grazie!”
“Prego ho solo detto la verità!”
L'amico beve una sorsata di thè.
“Cacchio è bollente!”
Lei scocciata gli gira le spalle e sta per uscire dalla cucina.
“Va da lui, ti prego!”
Col cavolo che ci vado!
“Davvero non capisci?” gli chiede lei soffiando sul thè.
“No..”
Lei sbuffa.
“Non so se sono pronta a rimettere il mio cuore in gioco.”
“Guarda che stai già giocando.”

 

 

Lui è disteso sul letto, sotto le coperte. Ha il cappuccio della felpa che gli copre il viso.
Lei sta per andarsene.
Non sarei neanche dovuta venire.
Poi percepisce un singhiozzo, e il cuore le si spacca. Varca la soglia e lentamente, si avvicina al letto.
Lui si accorge della presenza e si copre ancora di più il viso. Sa che è lei. Ha riconosciuto il profumo. Non vuole farsi vedere così. Più tardi farà due chiacchiere con il suo amico. E' sicuro che è stato lui a mandarla.
E' qui per me.
Lei si siede sul letto accanto a lui. Basta. E' ora di finirla con questi giochetti da ragazzini.
Lo voglio...voglio solo lui.
E allora prendilo..è li davanti a te.
Qualcuno, nell'altra stanza, ha acceso lo stereo. Lei allunga una mano, ma si ferma a mezz'aria. Poi la ritira. Chiude gli occhi e sorride. Ascolta la canzone che hanno messo.

 

Cause all of me
Loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me
I'll give my all to you
You're my end and my beginning
Even when I lose I'm winning
'Cause I give you all of me
And you give me all of you, oh oh

 

Lei si alza, tira su le coperte e ci si infila dentro. Ora è faccia a faccia con lui.
Lui non la guarda, si vergogna troppo. Lei gli prende le mani tra le sue. E il cuore si blocca, la gola si secca.
“Non mi piace vederti così..” riesce a mormorargli.
Lui si morde le labbra.
“Mi dispiace..”riesce a risponderle.
Lei si avvicina e gli posa le labbra calde sulle guance, gli asciuga le lacrime salate.
Lui alza gli occhi, sente il suo respiro fondersi con il suo. E' così vicina, il suo profumo lo stordisce, lo inebria. Basta così poco, basterebbe che sollevasse un po' la testa e lo loro labbra si incontrerebbero.
Ma il coraggio gli manca. Si chiude ancora di più su se stesso.
Lei è delusa. Tremendamente delusa. Gli lascia le mani, sembra quasi lui sia infastidito dalla sua presenza. Si gira e rotola fuori dal letto.
Torna in cucina, sente che sta per mettersi a piangere dalla rabbia, meglio dirigersi verso il bagno, che nessuno veda il suo fallimento.

 

 

Qualche sera dopo...

La cena più deprimente e silenziosa del mondo. Nessuno parla, nessuno dice nulla.
Lei non riesce a guardarlo in faccia e lui lo stesso. Gli altri sono in imbarazzo totale e vorrebbero trovarsi ovunque tranne che in quella cucina.
Sentono bussare. L'amico si alza e va ad aprire. Torna poco dopo, con una faccia che la dice lunga.
“E' per te” dice guardando lei.
“Per me?”
“E' lo stronzo..”
Lui alza di scatto la testa.
Che cazzo ci fa lì?
“Non lo voglio vedere” risponde lei posando il cucchiaio.
“Non se ne andrà temo...meglio che vai e la chiudi il prima possibile.”
Lei sospira e con l'indole di una che sta per andare alla gogna, si alza e va alla porta.
Appena lo vede un conato di vomito le risale lo stomaco.
Che faccia di …
Lo stronzo ha la l'espressione da cane bastonato.
“Vattene!” dice lei senza tanti preamboli.
“No. Ascoltami ti prego e poi decidi!”
Lei incrocia le braccia e lo guarda con aria di sfida.
“Lo so , ti ho fatto una bastardata imperdonabile. Adesso mi odi e fai bene! Ma...io ci ho pensato su e ho capito che sei tu quella che amo. Quell'altra è stato un errore! Non so che mi ha detto la testa! Non mi sono reso conto di quanto importante tu fossi per me e ti ho ferita! Ti giuro, mi prenderò le mie responsabilità con il bambino, ma è con te che voglio passare il resto della mia vita! Sei tu l'unica che amo! Perdonami! Torna con me!”

 

Lui sta sentendo tutto. Gli sanguinano le orecchie per le cazzate che sta sentendo.
Brutto stronzo! Ti prenderei a calci nel culo!

 

Lei scuote la testa. Gli viene da ridere. Lo stronzo sembra sollevato, forse lo prende come un buon segno.
Ora si che le viene da ridere.
“Sai “ gli dice sorridendo “ appena ti ho visto e per tutto il tempo che hai parlato avevo una sola parola che mi risuonava in testa.”
Lo stronzo, ignaro, sorride.
“Vaffanculo!” dice lei sorridendo.
“Cosa?” chiede lui frastornato come se avesse appena preso una pallonata in faccia.
“Vaffanculo! Ripeto ancora?”

 

 

Lui sorride trionfante.
Vai così ragazza!

 

“Davvero pensavi di venire qui e cavartela così, con questa serie di boiate? Non sono mica stupida! Per me puoi schiattare! Non me ne frega più nulla! Basta! E adesso puoi anche andare!”
Lo stronzo è diventato di un colore tra il rosso acceso e il rosso bordeaux. Sta per esplodere.
“Capisco che tu sia incazzata, ma vuoi davvero buttare nel cesso la nostro storia?”
“Pezzo di imbecille! Tu mi hai tradita,mi hai ferita, annullata, tu l'hai buttata nel cesso! Io sto solo tirando la catena! Vai al diavolo!”
Lo stronzo la guarda, uno sguardo beffardo, di uno che non ha ancora finito.
“Brava...così cogli la palla al balzo per essere libera di fare i tuoi comodi con l'imbecille di là!”
Lei lo fissa a bocca aperta. Lo stronzo sorride trionfante.
“Credi che non mi sia mai accorto dei vostri sguardi, dei vostri atteggiamenti? Scommetto che ci sei già andata a letto...come sei caduta in basso..”

 

 

Lui stringe i pugni. Vorrebbe andare di là a tirargli un pugno in faccia. Ma non vuole intromettersi.
Già, bella scusa.

 

Lei è livida in volto. Fa un passo verso lo stronzo puntandogli il dito contro.
“Non ti permettere...non ti permettere di tirarlo in mezzo!E comunque non ti conviene metterti a confronto con lui! Perdi in partenza! Lui è qui “ dice facendo con la mano sopra la sua testa “ E tu sei qui!” dice facendo lo stesso segno, ma molto più in basso.
“Si certo..vai vai pure a scopartelo! Non vali niente! Sei solo una stupida troia!” dice sputandogli addosso tutto il suo rancore.

 

 

Lui scatta. Non capisce più nulla. Non ci vede più.
Pezzo di merda..
Si fionda all'entrata, come un toro contro il drappo rosso. Il cuore gli va a mille, sente il sangue pulsargli nelle orecchie.
“Oh eccolo!” lo indica lo stronzo.
Lei si volta, bianca in volto. Gli va incontro.
“Lascia perdere...ti prego” dice fermandolo, mettendogli una mano sul petto, giusto all'altezza del cuore.
 Lui si ferma e la guarda. Per un lungo attimo.
Poi guarda lo stronzo.
“Tu non meriti neanche di pulirle le scarpe! Sei un pezzo di merda!”
“E tu un fallito del cazzo!”
Lei preme la sua mano più forte sul petto di lui. Sa che se vanno avanti finirà male, molto male. Lui chiude gli occhi e respira. Li riapre e guarda fisso lo stronzo.
“Avevi la donna più straordinaria che sia mai esistita” dice ora piano “ La creatura più bella e gentile che si sia mai vista, e l'hai ferita, l'hai buttata via, l'hai ridotta in mille pezzi. Non te la meriti, non te la sei mai merita. Non sapresti prenderti cura di lei, le faresti del male ancora, lo so io e lo sai tu. Vuoi solo vincere, vuoi solo trionfare,di lei non ti importa nulla.”
Lo stronzo ride.
“E tu sapresti come renderla felice?”
“Lo fa già..” risponde lei per lui, guardandolo con dolcezza.
Lui le sorride timidamente, poi torna a guardare lo stronzo.
“Ci hai provato. Ora te ne puoi anche andare.”
Lui si avvicina alla porta per chiuderla. Ha paura che lo stronzo gli tirerà un cartone dritto sul naso. Potrebbe farlo benissimo. Una volta lei gli ha raccontato che lo stronzo ha spaccato il setto nasale a uno per un parcheggio. A pensarci bene, potrebbe dargliene più di uno. Potrebbe ridurlo in una poltiglia deforme.
Ma per lei varrebbe la pena.
Straordinariamente, lo stronzo si limita a fargli il dito medio, mentre la porta gli si chiude in faccia.
“Tornerai da me, prima o poi.”
Credici! Stronzo!
Lui resta a fissare la maniglia, realizzando quello che ha appena fatto.
Si volta lentamente verso di lei, che lo sta guardando, la testa piegata di lato e uno sguardo...fiero! Lei fa un passo verso di lui e gli prende una mano.
“Grazie....è stato...”
“Stupido?”
“..coraggioso..”gli risponde sorridendo lei
Lui abbassa la testa. Le lascia andare la mano. Lei si ritrae. In imbarazzo.
Lui si incammina per tornare in cucina. Le passa davanti. Ha lo sguardo deluso.
Lui si ferma, inspira profondamente.
Si volta e stupendosi di se stesso,le prende il viso tra le mani e la bacia, la bacia come avrebbe voluto fare fin dal primo giorno. Lei sente il cuore fermarsi, la testa le gira, il stomaco si chiude. La sua bocca si apre. Nessuno dei due vorrebbe più staccarsi dall'altro. Sentono solo il desiderio di fondersi l'uno con l'altro, di lasciare sfociare tutto l'amore trattenuto fino a quel momento.
Tutto è fermo, ci sono sono loro, non esiste null'altro.
Lui e lei.
Non serve altro.

 

 

 

 

Qualche tempo dopo..

“Ho una cosa per te..” dice lui guardandola.
Fare l'amore con lei è qualcosa di indescrivibile. E' cosi passionale, così calda. Gli piace restare a guardarla, dopo. Gli piace guardare le sue guance arrossate, il petto che si solleva mentre riprende fiato.
“Cosa?” gli chiede lei sorridendo.
Sente ancora il suo corpo fremere. Le piace così tanto fare l'amore con lui, sentire i loro corpi intrecciarsi, sentirlo muoversi su di lei, un piacere immenso..
Lui tira fuori qualcosa dal cassetto. Lo tiene in mano, celato alla vista di lei.
“Forse è una cazzata..” dice lui titubante.
“Dai! Fammi vedere!” gli dice prendendogli la mano.
La apre e vede un anello.
Assomiglia ad un anello.
E' un cerchio ricoperto di carta stagnola, con un filo blu intrecciato intorno che forma un fiocco ad un estremità.
Ed è bellissimo.
Lei è senza parole. Alza gli occhi e incrocia quelli di lui.
“Appena potrò te ne prenderò uno vero, con un diamante vero...”
“Lo hai fatto tu?” chiede lei sfiorando l'anello con le dita.
“Si..è stupido lo so, ma ..”
“E' perfetto..”dice lei sincera.
Prende l'anello e se lo infila al dito. Le sta decisamente largo, ma è perfetto.
“Non devi metterlo per farmi piacere..” mormora lui in imbarazzo.
“Lo metto perchè so cosa significa..”
Lui la guarda in silenzio, poi si scioglie in un sorriso.
“Ti amo.. ti ho sempre amata..”
Lei sorride. Gli accarezza il viso.
“Ti amo ..e sono grata che tu sia parte della mia vita..”
Lui si china su di lei e la bacia dolcemente.

 

 

..Fra le mie braccia dormirai 
serenamente 
ed è importante questo sai 
per sentirci pienamente noi 
un'altra vita mi darai 
che io non conosco 
la mia compagna tu sarai 
fino a quando lo vorrai 

Noi vivremo come sai 
solo di sincerità 
di amore e di fiducia 
poi sarà quel che sarà  ..

 

 

 

 

 

 

  
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