Anime & Manga > Soukyuu no Fafner/Fafner in the Azure
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Autore: SiriusLoire    09/12/2017    1 recensioni
Alieni, mecha e ragazzini in piena crisi preadolescenziale.
Come? Questo accostamento di parole non vi è nuovo? Fa nulla, ecco a voi Fafner in the Idiocy!
Seguiremo le avventure del giovane Kazuki Makabe che, ahimè, si ritroverà ad essere il protagonista di queste strane vicende!
"Kazuki, esci dal dannato robot!" (Tutti, ad un certo punto.)
ATTENZIONE: parodia non adatta ai deboli di cuore(?). Non contiene scene di nudo. Forse sì, chi lo sa.
Priva di olio di palma, credo.
Genere: Azione, Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Spoiler!
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“Bene comandante, questi sono i ragazzini che abbiamo scelto come canditati.”
“Ok…” Disse Fumihiko, analizzando la lista datagli dalla dottoressa Toumi. “Ma… non vedo quella cogliona di tua figlia…”
“Non parlarmene, ho fatto di tutto per ficcarla nella lista, ma i suoi dati sembrano protetti da un codice di blocco assurdo… ‘ca troia, e io che speravo di sbarazzarmene…”
“Dovremmo… avvisare i genitori di questi ragazzi.”
“Ok, vengo con lei a patto che mi prenda tre casse di birra e cipolle fresche!”
“Ugh… Va bene…”
I due si prepararono e andarono dalle famiglie dei piccoli disagiati, ehm, ragazzi.
“No! Non il mio Kenji!” Esclamò Ayano appena le diedero la scheda con i dati del figlio. “Non può, è ancora giovane per fare la porno star!”
“Ehm…” Disse Fumihiko. “Mi sa tanto che stai tenendo la scheda al contrario…”
La donna girò la scheda. “Oh… già… Che palle, già me lo avete fatto cretino, adesso pure pilota… Minimo per il prossimo compleanno mi chiederà la mega scatola di preservativi, convinto di rimorchiare…”
“Cos…”
“Credo di non aver capito…” Commentò Fumihiko.
“Beato lei che ha un figlio non ancora in piena tempesta ormonale! Uff… Vado a deprimermi, ci vediamo domani al lavoro…”
La donna entrò dentro casa, lasciando i due da soli.
“Ok, la prossima!” disse Chizuru. “Intanto, fammi accendere qualche canna, va’.”
Raggiunsero la casa della famiglia Kaname. Diedero a Kiyomi la scheda.
“Eh ma che culo… Vedova e mo’ con mia figlia che deve pilotare un robottone con i controcazzi, e che palle, dovevano dirmelo che per me sarebbe stato un mai una gioia continuo!”
“Beh, potevi essere la madre del protagonista…” commentò Fumihiko, stizzito.
“O avere Maya come figlia.” Aggiunse Chizuru, accendendosi la quinta canna.
“In effetti siete più sfigati voi… Ah… ok, me ne torno dentro, ci vediamo domani…”
“Ok, e anche questa è fatta…” Commentò Fumihiko. “Il prossimo è Kodate e l’ultima è Hazama…”
“Possiamo pure passare da Hazama… La scena con Kodate è pressoché inesistente, lasciamogli la scheda nella cassetta della posta…”
“Oh… Va bene.”
I due raggiunsero la casa dei Kodate e, appena Fumihiko mise la scheda nella cassetta, Chizuru suonò il campanello e scappò di corsa, ridendo come una pazza.
“Minchia, avere una figlia ritardata le ha mandato in pappa il cervello!” Commentò Fumihiko, correndo anche lui. “Dottoressa! Ma che fa?!”
Dopo un po’ raggiunsero la casa di Youko Hazama.
“Ma Shoko non può!” Commentò la donna, disperata. “Già è sfigata che l’hanno resa malata e che le ficcano quella ritardata di Maya ogni secondo… Senza offesa, Chizuru…”
“Non preoccuparti, ci ho fatto l’abitudine…” Commentò Chizuru, tirando  la canna.
“Ma che cazzo si fumano quelli che hanno scritto questa serie?!”
“Solo roba buona…” Commentò un giapponese apparso dal nulla. “Non preoccupatevi, sono il signor Ubu… Uwu… Va beh, il pirla che ha scritto ‘sta roba, apparirò ogni tanto per fare qualche battuta del cavolo e per fare gli sgambetti a Maya… Quanto la odio, ma che acidi mi sono calato quando l’ho ideata?!”
“Ooook…” Commentò Fumihiko non appena lo scrittore se ne andò. “Comunque, non ne abbiamo colpa, adesso ce ne andiamo, addio!”
I due camminarono da soli per un po’.
“Sa, dottoressa…” Disse lui, mentre una musica conosciuta ai più suonava in sottofondo. “Questo potrebbe essere un momento romantico… Siamo entrambi single… Io vedovo e suo marito è fuggito non appena quella deficiente di sua figlia ha iniziato a parlare… Careless Whisper in sottofondo… Che ne direbbe se…”
La donna si voltò. Entrambi si guardarono negli occhi. Senza accorgersene, erano così vicini da potersi sfiorare le labbra…
Fino a quando la donna non ribatté con un sonoro rutto in grado di far volare via gli uccelli negli alberi nelle vicinanze e due Festum che si stavano avvicinando all’isola.
“Per la miseria!” Esclamò Fumihiko, facendo qualche passo indietro.
“Scusi… Frittata di cipolle!” Si scusò la donna, terminando la frase con un altro rutto.
“Ew… Forza, torniamo a casa…”
“Ah no! Mancano i genitori di Kouyou! Ce ne siamo dimenticati…”
“Cavolo, è vero! Forza, andiamo…”
I due giunsero al ristorante gestito dalla famiglia Kasugai. Non appena diedero loro la scheda, l’uomo premette un pulsante e la stanza si riempì di coriandoli, alcolici e squillo.
“FESTA!” Gridarono i due, indossando degli occhiali da sole e una ghirlanda di fiori.
“Wow… questa è la migliore reazione che avrei potuto immaginare… Forza comandante, andia-COMANDANTE!”
La donna afferrò Fumihiko che si era messo a fare il trenino con i due e le persone lì presenti.
“Uffa, mi stavo divertendo!” Commentò l’uomo, gettando gli occhiali e la ghirlanda nel cassonetto. “Va bene, andiamo a casa… Ci vediamo domani a lavoro…”
Giunse la notte e a casa Toumi, mentre Chizuru si scolava la birra ghiacciata accompagnata da una grande frittata di cipolle, Yumiko sentì degli strani rumori venire da camera della sorella.
“Sai c’è qualcuno in soffitta…” Canticchiò, prendendo un piede di porco e avvicinandosi al vano con molta cautela. “Perché ho sentito un rumore… Sì, c’è qualcuno in soffitta! Adesso faccio un salto lassù, vieni anche tu… Che mi batte forte il cuore dopo quel rumoree!”
La ragazza entrò di scatto nella camera e iniziò a colpire la persona che c’era al suo interno.
“Ahi! Sorellona! Perché mi picchi?!” commentò Maya mentre veniva brutalmente colpita dalla sorella.
“Ah, cazzo, sei tu… Ci fossero state le luci spente avrei potuto ucciderti con la scusa che tu fossi un ladro… Comunque, che accidenti stai facendo?”
“Guarda!” disse la ritardata, mostrando alla sorella una fotocamera. “La fotocamera di papà!”
“Ah… bello…” Commentò Yumiko.
Non appena Maya le puntò contro l’oggetto, la ragazza le mostrò il dito medio e dopo venne abbagliata dal flash.
“Figo!” commentò la marmocchia, continuando a scattare a random. Improvvisamente si sfilò le mutande e fece una foto sotto la gonna, per poi vederla sullo schermino. “Non si sa mai, potrebbe servire una foto del genere… Wow! Fa le foto in HD!”
“Quelli… non saranno mica tarzanelli? Conosci il significato della parola lavarsi?! O…”
Prima che Yumiko potesse finire di porle la domanda, Maya andò in giro per la casa, fotografando la minima sciocchezza che le si parava davanti.
“Porca troia, non la sopporto più!” Disse Chizuru, afferrando una bottiglia di birra vuota e rompendola sulla testa della ragazza, che cadde come corpo morto cadde.
“MAMMA!” Esclamò Yumiko. “Ok, che prima l’ho quasi ammazzata col piede di porco… Ma non ti sembra di aver esagerato?”
“Nah… Con la sfiga che ci troviamo non si sarà fatta nulla!” Commentò Chizuru. “Forza, andiamo a dormire e lasciamola qui.”
“Ok.”
Il giorno dopo tutti i ragazzini erano nell’Alvis, pronti per affrontare la nuova avventura piena di sfortune.
“Wow, quindi questa cosa sta sotto l’isola! Ganzo!” Commentarono i ragazzi nell’ascensore, mentre Sakura limonava col muro, mormorando cose insensate.
“Vedremo Kazuki?” Chiese Shoko, tirando un calcio in faccia a Maya che, nella caduta, le fece una foto a ciò che aveva sotto la gonna.
“Le mutandine con i pois...” Mormorò Kouyou, fantasticando.
“Nah, per adesso no…” disse la Kariya. “Forse nel prossimo episodio… O in quello successivo ancora?”
Nel frattempo, Kazuki si trovava nell’hangar assieme alla professoressa Hazama.
“Va bene che sono il protagonista… Ma non le sembra stupido che sia io a sistemarmi il robot?” chiese Kazuki, non appena la donna gli diede le istruzioni.
“Non lo so, lamentati con l’autore della storia… Comunque, io sono qui alla consolle, se ti serve qualcosa batti un colpo!”
“Va bene…”
Kazuki si mise a smanettare  con i fili fin quando qualcosa non apparve di fronte a lui.
Era un esserino rosso e fluttuante e aveva le sembianze di una ragazzina.
“Sushi kosa ciera in cuel fanfer…” Commentò il ragazzo, sbalordito.
La ragazzina ridacchiò e gli fece cenno di seguirlo.
“Beh, chissene… sono il protagonista! Devo seguire la loli nuda!”
Kazuki scese dall’impalcatura e seguì la ragazzina fino a quando non giunse di fronte ad una grande porta. La porta si aprì, rivelando una strana stanza.
“Cavolo, con questi colori c’è il rischio di avere una crisi epilettica!” Commentò.
Nel frattempo, gli adulti iniziarono a smanettare in modo da far spostare l’isola.
“Facciamo così perché ci è stato detto di farlo!” disse Fumihiko. “A che punto siamo, signora Kondo?”
“Questa schifezza non si avvia!”
Tornando a Kazuki, il giovane entrò dentro la stanza e si fermò di fronte ad un grande tubo pieno di un liquido rosso, dentro il quale galleggiava una ragazzina.
La loli aprì gli occhi e guardò Kazuki. Sorrise e richiuse gli occhi.
“Non so cosa sia successo, ma l’isola è pronta a spostarsi!” Disse la signora Kondo.
“Ok, ma col culo che ci ritroviamo… Guardate un po’ lo schermo.” Aggiunse Fumihiko, indicando lo schermo. Due aerei delle Nuove Nazioni Unite stavano girando allegramente attorno all’isola e nel frattempo un Festum si stava avvicinando.
“Capo! Ho un’idea!” Disse Soushi. “Siccome nel copione c’è scritto che Kazuki non si trova al momento… Perché non usiamo quei due deficienti come esca? Così non dovremmo fare neppure casini per non farci scoprire.”
“Uhm… Dato che non ci ho pensato io, attueremo il piano di Soushi: intelligente e bastardo al punto giusto! Adesso ficcate Kazuki nel robot in modo da trollare quei due imbecilli.”
“Kazuki?”
Kazuki, che, non si sa come, era nell’ascensore, diretto all’hangar, alzò la testa.
“Soushi?”
“Preparati, usciremo col Fafner, userai il Lindwurm o come caspio si chiama, quindi sarà come un piccolo power up.”
“FIGO! Voglio dire, mi preparo subito!”
Il ragazzo in poco tempo salì a bordo della sua unità.
“Insieme possiamo volare.” Disse Soushi.
“Se proooviii a volareeee…”
“Ti accorgi che qualche stella…”
“Sta lì per noi!”
“Smettetela di cantare le canzoni di High School Musical e pensate a combattere!” Commentò Fumihiko, intercettando la discussione. “E adesso… EH? Già i titoli di coda? Ok… Vorrà dire che attenderemo il prossimo episodio per le botte e gli alieni che fanno ciao ciao…”
   
 
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