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Autore: Seiyako    09/12/2017    1 recensioni
Londra (Inghilterra), periodo medievale. La principessa Isabella siede bella e imperiosa sul suo trono, sua madre è morta dandola alla luce e suo padre, il malvagio re Thomas, è passato a miglior vita da ben 5 anni. Non avendo eredi maschi, è toccato ad Isabella salire sullo scranno del castello. Pur essendo molto avvenente, non ha mai accettato una proposta di matrimonio da parte dei suoi tanti pretendenti. Sembra che l'idea di sposarsi non le passi neanche per la testa. Tuttavia, Isabella cede alle parole sagge dei suoi consiglieri e decide di lanciare una sfida.
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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IL SOGNO INCORONATO
 

Isabella giaceva immobile sulla soglia della cappella, tremava e non riusciva a muovere un passo, non riusciva a capacitarsi se ciò che stava accadendo fosse un sogno o la più pura di tutte le realtà.
Nel frattempo, Alexander attendeva impaziente davanti all’altare. Neanche lui riusciva a crederci. Mentre aspettava guardava gli astanti, le decorazioni, i fiori che avevano scelto per addobbare la chiesa, il sacerdote celebrante, ed alla fine il suo sguardo si soffermò sulla robusta porta di legno. Chiusa. Il ragazzo si domandava quanto tempo ancora ci avrebbe messo ad aprirsi.

Come se qualcuno gli avesse letto nel pensiero, la porta si spalancò ed apparve una splendida sposa. L’usanza richiedeva che i promessi, durante  lo sposalizio, si vestissero entrambi di colore rosso scarlatto, ma Isabella per quell’occasione aveva deciso di vestirsi di bianco, con un velo del medesimo colore. Non si era lasciata acconciare i capelli ed alcuni ciuffi le spuntavano dal velo facendo spiccare la loro fulva tonalità sullo sfarzoso abito candido, rendendo la sposa incomparabilmente più bella di quanto non lo fosse mai stata. Alexander sorrise comprendendo il motivo di quella scelta, il bianco simboleggiava la rosa che le aveva regalato tempo addietro, segno del loro purissimo amore. La fanciulla procedeva a passi lenti verso di lui, con il padre sottobraccio e Agata che le reggeva il lungo strascico di seta. Giunta a destinazione, il re Thomas sollevò il velo della figlia, non era mai stato un tipo che si lasciava trasportare dalle emozioni, eppure in quell’istante una lacrima gli cadde dispettosa da un occhio andando a finire sul suo labbro. Egli stesso se ne stupì mentre avvertì quel sapore salato, non aveva mai pianto in tutta la sua vita. Baciò Isabella sulla fronte e la affidò teneramente al giovane che l’avrebbe sicuramente resa felice. Il sacerdote si segnò con il segno della croce ed aprì la Bibbia. I due giovani si inginocchiarono e si tennero per la mano destra, mentre il celebrante formulava il rito del matrimonio.

Sir Alexander James Wellington, vuoi accogliere Isabella come tua sposa nel Signore promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita? 

Si, lo voglio.

E tu, Isabella Margharet Lennox di Inghilterra, vuoi accogliere il qui presente Sir Alexander James Wellington, nuovo comandante dell’esercito reale inglese come tuo sposo nel Signore promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?

Si, lo voglio.

Agata si avvicinò all’altare con le fedi nuziali, il sacerdote dopo averle benedette, le porse ai due ragazzi facendogli recitare la seguente formula.

Isabella, ricevi questo anello. Simbolo del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Alexander infilò l’anello all’anulare sinistro della fanciulla, anche Isabella fece lo stesso dopo aver recitato la frase del rito.

Alexander, ricevi questo anello. Simbolo del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Il celebrante continuò.

Per il potere conferitomi dalla Santa Madre Chiesa, io vi dichiaro marito e moglie. Nessuno osi separare ciò che Dio ha unito.

Tornando a guardare il ragazzo, disse.

Puoi baciare la sposa.

Alexander non se lo fece ripetere due volte, si fiondò prontamente sulle labbra di sua moglie. Nella chiesa fece eco un rumoroso applauso e delle grida di gioia.
                                              

                                                               ……………………


I due giovani risero e fuggirono dal banchetto tenendosi per mano, Isabella si era strappata il velo dal capo e correva felice con suo marito. Si erano prefissati di recarsi al salice piangente che costeggiava il lago, luogo del loro prima incontro. Ma prima di andarci, Isabella aveva espresso il desiderio di far visita alla tomba di sua madre. Arrivati lì, ebbero una grande sorpresa. Strabuzzarono gli occhi e tornarono a guardare. Lady Margharet era seduta sul marmo della sua lapide. La donna non disse nulla, si limitò a sorridere. Aveva la corona medioevale tra le sue mani. Da dove l’aveva presa? Alexander l’aveva sempre custodita con sé. Controllò prontamente nella sua borsa di cuoio e con grande meraviglia si accorse che la tiara non c’era più. la regina si rialzò lentamente e si avvicinò alla figlia. Sollevò le braccia e la incoronò dicendole molto dolcemente.
-Sono orgogliosa di te, regna sempre con saggezza-
-Madre, ma voi siete …-
Isabella non fece nemmeno in tempo a finire la frase. Lady Margharet si allontanò camminando all’indietro dissolvendosi nell’aria.
La fanciulla si toccò la testa, avvertì la forma solida e fredda del rame. Dunque non aveva sognato. Inoltre anche Alexander l’aveva vista. Il ragazzo la abbracciò per farle coraggio. Entrambi avevano capito il significato di quella visita dall’oltretomba. Lady Margharet voleva governassero con giustizia e così fecero. Negli anni a venire portarono pace e prosperità all’intero regno.
 


Salve a tutte, e così questa storia è giunta al termine. Ve lo avevo detto che non sarebbe stata molto lunga. Ma ora basta parlare, cosa ne pensate? Vi è piaciuta? Io spero tanto di si. Ho in mente altre storie che elaborerò in seguito. Ma adesso fatemi sapere quali emozioni vi ho donato con "La corona medioevale". Seiyako.
  
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