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Autore: Tilly e Nica    09/12/2017    3 recensioni
Il Natale è alle porte e Ranma e Akane sono alle prese con i regali e...ovviamente con i loro sentimenti. Entrambi, dopo Jusenkio e il "matrimonio mancato", sono cambiati e forse anche il loro rapporto. Riusciranno a fare chiarezza nei loro cuori e ammettere quello che provano l'uno per l'altro??
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passano i giorni. Gli alberi ormai spogli e i primi fiocchi di neve, che scendono leggiadri attecchendosi al suolo, hanno segnato l'inizio dell'inverno e, con esso, l'arrivo del Natale.
Già...forse, questo Natale sarebbero cambiate tante cose, o almeno, è quello che spera il mio cuore, è ovvio.
Passeggiando per le vie di Nerima, in cerca di qualche regalo da fare alla mia famiglia, il freddo pungente non fa altro che imbattersi su di me, costringendomi a rifugiarmi ancora di più dentro al cappotto, per quanto possibile. Avverto le guance farsi rosse dal freddo ma, nonostante questo, mi sono prefissata che entro oggi avrei trovato i regali per tutti.
Fare i regali di Natale alla mia famiglia non era mai stato un problema, sapevo bene cosa regalare ad ognuno di loro...per mio padre e il sig. Genma, ad esempio, una bella bottiglia di sake di ottima qualità li avrebbe sicuramente resi felici, per Kasumi un nuovo set di mestoli con pentole e padelle nuove di zecca, è proprio quello che ci vuole per renderla felice, per Nabiki, un vestitino, abbastanza aderente e scollato, è il regalo più adatto.
E poi…poi, viene il regalo più difficile da fare, quello per Ranma.
Con lui, ho sempre avuto difficoltà nel trovare il regalo adatto. Qualche anno addietro, provai a fargli una sciarpa con le mie stesse mani e lui, anche se titubante all'idea di indossarla, alla fine l'accettò senza fare troppe storie ma ad essere onesta, quella sciarpa, era davvero raccapricciante. Quindi, quest'anno, vorrei trovare un regalo più adatto a lui.
Passeggiando osservo le vetrine dei negozi. Le luci colorate e le ghirlande al loro interno danno proprio aria di festa. Ma solo uno di questi mi attrae all'istante, quando, spalancando gli occhi noto qualcosa che mi lascia letteralmente a bocca aperta.
..." sarebbe bello regalare questo a Ranma, in effetti, sono due regali in uno" penso sospirando intensamente…
Soffermandomi più del dovuto, osservo quelle due sottili e semplici collane in oro bianco alle quali è appeso un ciondolo a forma di cuore da dividere poi in due. Classico regalo per chi è fidanzato...
Me ne innamoro all'istante, tanto che una commessa del negozio, abbastanza coraggiosa da uscire fuori con questo freddo, e senza neanche indossare un cappotto, mi invita ad entrare.
Imbarazzata più che mai, mi ritrovo ad osservare quelle collane più da vicino e, soprattutto, fisso incantata quel ciondolo con degli occhi che, forse, hanno preso la sua stessa forma...
A malincuore, ringrazio la commessa e dopo averle augurato di trascorrere un Buon Natale, me ne vado frustrata.
Mi ritrovo, di nuovo a passeggiare ma questa volta, con una stretta al petto che a malapena mi lascia respirare.
Non avendo più quell'euforia di prima, finisco per comprare i regali a tutti tranne che per lui.
Manca ancora una settimana, quindi, ho ancora del tempo per pensarci un po’ su...
 
Arrivata ormai a casa, non voglio farmi vedere con le buste contenenti i regali, così, decido di arrampicarmi sull'albero posto sul lato della casa per entrare dalla finestra della mia camera e poggiare le buste per terra. Il pensiero però è sempre rivolto a quelle collane…più che altro mi fanno riflettere sul mio rapporto con Ranma.
Dopo il matrimonio andato a monte, non abbiamo più parlato di quanto accaduto.
Non ho la più pallida idea di cosa gli passi per la testa e questo, è terribilmente frustrante.
Su cosa si basa il nostro rapporto? Se così si può definire…
Certo, è sempre pronto a proteggermi in qualsiasi circostanza e io, ho sempre avuto piena fiducia in lui, però, credo che questo non sia sufficiente a definirci una vera coppia.
Noi, cosa siamo? 
Al buio e seduta per terra con le spalle poggiate al letto, mi ritrovo per l’ennesima volta a sospirare passandomi una mano fra i capelli per poi avvicinare le ginocchia al petto e poggiarci sopra la testa. 
Perché deve essere così complicato? Perché non possiamo essere come tutti gli altri? 
Rifletto...
Forse, devo essere più gentile con lui, in fondo glielo devo...
Alzando il capo e guardando l'orologio, noto che si è già fatta ora di cena, così nascondendo i regali all'interno del mio armadio, mi decido a scendere.
Raggiunto il soggiorno, il suono della sua voce mi fa mancare un battito…è sempre così, la sua voce, il suo odore, il solo stargli accanto, mi provocava questa emozione ma, ovviamente, ho sempre provato con tutte le mie forze a non darlo a vedere. Adesso però, ogni giorno che passa, diventa sempre più difficile nascondere tutto ciò.
Sedendomi al suo fianco come ogni sera, consumo il mio pasto con calma cercando di nascondere agli altri la mia agitazione.
Tutti parlano dell'imminente festa, come organizzare e allestire il Dojo, chi invitare e così via...
E, a quelle parole, mi congelo all’istante rabbrividendo, al solo pensiero di trascorrere un altro Natale alle prese con quelle tre pazze scatenate, che finiranno sicuramente per trasformare tutto in un caos totale, solo per contendersi quello che in teoria dovrebbe essere il mio fidanzato. Tutto ciò mi da sui nervi.
Senza badarci, do un pugno sul tavolo facendo zittire tutti...
Dieci paia di occhi mi guardano come se davanti avessero una sorta di chissà quale strana creatura, ma la rabbia che provo per quelle tre oche giulive è tanta, troppa! Per causa loro, io e Ranma non abbiamo mai avuto la possibilità di stare soli, ogni volta che si presentava l'occasione, loro, erano sempre pronte a rovinare tutto...
Non fanno altro che stare sempre all'erta, spiando ogni nostro singolo movimento e sempre pronte ad intervenire per rovinare tutto.
No! 
Non voglio che succeda anche questo Natale! 
Vorrei semplicemente trascorrerlo in pace e serenità, almeno per una volta e...vorrei tanto che...tra noi, le cose cambiassero una volta per tutte.
Lasciando tutti ancora seduti, io e i miei pensieri, decidiamo di alzarci per andare a prendere una boccata d'aria.
Il luogo più adatto dove di sicuro non posso essere disturbata è sicuramente il tetto.
Un leggero strato di neve ha ricoperto le tegole, rendendole scivolose ma in questo momento l'unica cosa che voglio è starmene per conto mio.
Seduta ad accogliere i fiocchi di neve che scendono lenti dal cielo, chiudo gli occhi, facendo un altro grande sospiro...
D'improvviso, qualcosa di morbido e caldo mi porta ad aprirli. Una calda coperta mi copre interamente ma, non è questo a sorprendermi maggiormente, la cosa che più mi lascia senza fiato è che, sotto quel grande tessuto, c'è anche Ranma...
 
- stupida! Cosa ti è saltato in testa? Vuoi prenderti un raffreddore?? -  parlando a bassa voce e guardandomi abbastanza serio, posso scorgere nei suoi occhi una nota di preoccupazione...
 
- non chiamarmi stupida! Avevo solo bisogno di prendere un po’ d'aria e...grazie, per...per la coperta…- vicino, troppo vicino, eppure anche se agitata, allo stesso tempo mi sento bene, con lui, riesco a sentirmi viva!
 
- allora…perché te ne sei andata così? Cosa ti ha infastidito?- ecco! Questa era la domanda che avrei voluto non mi facesse...
Che fare? Dire la verità o continuare a mentire? 
Non ho idea di cosa rispondere ma una cosa è certa, più guardo quei suoi profondi occhi blu, più sento il cuore battere velocemente, tanto che sono ad un passo dal fiondarmi addosso a lui. Alla fine, però, non lo faccio perché la mia più grande paura mi blocca proprio ad un a passo dal compiere questa azione. 
Lui, quali sentimenti prova per me?
 
*****
 
Sbatto le palpebre perplesso. Si può sapere cosa diamine le prende?! Mi sta fissando così intensamente con quei profondi occhi color cioccolato che io, proprio, non posso fare a meno di pensare che ultimamente la mia fidanzata è davvero strana…
Capisco che dopo il mancato matrimonio le cose tra noi siano rimaste un po’, come dire…in sospeso - e il fatto di non aver mai parlato dell’accaduto, forse, ha soltanto complicato il rapporto tra noi - ma…
…”aspetta…cosa ho detto??!! La…la m…mia…”fidanzata”??”
Inclino la testa, ancora più confuso di prima, irrigidendomi di colpo, al pensiero di averla definita così, senza neanche pensarci e…il bisogno impellente di fuggire da questa situazione saltando su tutti i tetti di Nerima, come al solito, è tanto ma stranamente non lo faccio.
Sarà per quel suo sguardo magnetico che, solo adesso, noto imporporarsi appena, sarà perché avverto in qualche modo che anche lei è turbata dalle stesse emozioni che sto provando io adesso, sarà perché…sarà perché semplicemente non voglio.
Forse, dico forse, non voglio allontanarmi da lei…forse, e ripeto forse, sono salito fin quassù con la neve perché ho sentito una fitta la petto quando improvvisamente se n’è andata via e, poi, ero davvero preoccupato per lei.
Aaahhhhhhh!!!! Cosa sta succedendo a me adesso??!! Scuoto la testa, scompigliandomi i capelli quando sento di nuovo la sua voce.
 
- Ranma?! Che ti succede?? Non avrai mica la febbre?- ed ecco che accade tutto in un attimo, la sua mano sempre più vicina al mio viso, le sue esili dita che mi scostano la frangia e il suo tocco caldo, quasi bollente, sulla fronte…
 
- certo che no!!- le rispondo stizzito, non tanto per il gesto in sé ma per quello che ciò ha scatenato dentro di me…
 
Ammetto che, forse, ho un tantino esagerato ma sembra quasi che negli ultimi cinque minuti io abbia completamente perso ogni controllo sulle mie emozioni!
Di riflesso, aspettandomi una delle sue solite reazioni, mi sposto velocemente per incassare la sua furia ma ciò non avviene…
Sì, è decisamente strana e…triste?! Oh kami…ben fatto Ranma, sei venuto fin qui, armato di tutte le migliori intenzioni del mondo e, invece, guarda cos’hai combinato…sei stato solo capace di peggiorare la situazione.
Chi avrebbe mai immaginato che, raggiungerla sul tetto stasera, mi avrebbe provocato tutto questo subbuglio interiore…
Cerco di salvare il salvabile, provando a dire qualcosa di intelligente per interrompere questo imbarazzante silenzio ma sembra proprio che, in questo momento, io non ne sia capace e finisco inesorabilmente per dirle l’ennesima idiozia.
 
- mmm…io…scusa, non volevo essere brusco…ma…tu…tu non…NON hai risposto alla mia domanda, ecco!!- incrociando le braccia al petto, finisco nel peggiore dei modi la frase che per un attimo aveva avuto l’effetto desiderato, quello di farle ripoggiare lo sguardo su di me.
 
Ma è solo per una frazione di secondo perché poi la vedo rabbuiarsi ancora e questa volta la sua reazione non tarda ad arrivare.
 
- Ranma sei uno stupido!!!-
 
Scatta in piedi, con così tanta foga da allontanare la coperta non solo da se stessa ma anche dal sottoscritto. Le braccia lungo i fianchi, i pugni serrati e il fatto che stia tremando, sicuramente non per il freddo, non preannunciano niente di buono.
Mi preparo al peggio, questa volta l’ho fatta davvero grossa, sono sorpreso io stesso del mio comportamento. Inaspettatamente, però, non aggiunge altro e non so se questo sia un bene o un male. So solo che improvvisamente sono spinto dallo strano istinto di abbracciarla, rassicurarla dicendole che sì, sono uno stupido colossale e, soprattutto, ho tanta voglia di dirle ciò che in realtà provo per lei. Perché è arrivato il momento di ammetterlo, almeno a me stesso, ciò che ho sempre saputo e nascosto un po’ per paura e un po’ per orgoglio.
Come un flash, la mia mente ripercorre a ritroso questi ultimi mesi fino a quel maledetto giorno in Cina, quando credetti di averla persa per sempre. Allora, sembrava tutto così chiaro…non c’erano dubbi a riguardo, sconvolto e sconfitto nell’animo le urlai quel “ti amo” così forte dentro di me, che speravo davvero mi potesse sentire, che potesse tornare…viva. E lei si era svegliata veramente e, a quanto pare, aveva sentito perfettamente quella mia disperata dichiarazione, che ingenuamente credevo di aver solo pensato.
Ero felice, continuavo a piangere dallo spavento ma anche dalla felicità, poi, tornati a casa, tutto è tornato come prima. Fino ad ora, ho sempre pensato al lato positivo della cosa, in fondo eravamo tornati alla normalità e questo non poteva che essere rassicurante per le nostre assurde vite.
Solo adesso mi rendo conto di quanto mi sbagliassi…
Dopo quel tragico episodio, niente poteva e non doveva tornare come prima!
E io l’ho capito solo adesso.
Non che io mi ritenga un ragazzo poco sveglio, il mio intuito nelle arti marziali lo dimostra, ma oltre quello, a volte, mi rendo conto di esserne un po’ carente, soprattutto, se c’è Akane di mezzo. Già questo avrebbe dovuto farmi riflettere…quando si tratta di Akane il mio cervello va in tilt ed emozioni contrastanti si impadroniscono di me…“che sia questo l’amore?”…
Di certo quell’idiota di mio padre, ha pensato bene di tenermi all’oscuro sull’argomento, concentrandosi esclusivamente sul fattore “virilità” che, a suo dire, mal si sposa con sentimenti di questo tipo. E per uno che ha puntato l’intera vita del figlio su un matrimonio combinato è proprio il colmo…
Ma adesso basta. Se continuiamo così, rischio davvero di perderla per sempre. Forse sono ancora in tempo per cambiare le cose…per far evolvere il nostro rapporto.
Lei è sempre li davanti a me in silenzio mentre io, illuminato dai miei stessi pensieri, mi preparo convinto a mettere in pratica le mie stesse constatazioni. Cerco di avvicinarmi ma la vedo indietreggiare per poi passarmi di lato e oltrepassarmi più veloce che mai, nonostante le tegole ghiacciate ricoperte da un sottile strato di neve.
Per un attimo spiazzato dal gesto, mi ritrovo, poi, a serrare un pugno notando di sfuggita l’espressione del suo viso e quella lacrima birichina che, probabilmente, stava cercando di trattenere da tanto. E capisco allora il motivo della sua fuga. La conosco bene la mia Akane…e a questo pensiero non posso fare a meno di accennare un breve sorriso, presto sostituito da una stretta al cuore, immaginandola in camera sua a piangere per colpa mia.
 
- baka!! Hai intenzione di rimanere lì tutta la sera? Oppure vuoi davvero ammalarti?! Mio caro cognatino…- infagottata nel suo bel cappotto invernale, vedo Nabiki proprio sotto di me e dall’espressione beffarda che ha devo dedurre che ha assistito a parte della conversazione, se non tutta.
 
In effetti non ci avevo pensato che eravamo proprio in corrispondenza della piccola terrazza di legno, quando sono salito sul tetto per raggiungere Akane…
E cosa potevo aspettarmi dalla mia astuta cognata, se non questo…
 
- da quanto sei lì, Nabiki?!- le dico mentre con un rapido e agile balzo la raggiungo parandomi davanti.
 
- abbastanza da sapere che sei davvero uno stupido senza speranze…-
 
- hey!!! Guarda che io…- provo a spiegare, ma non me ne da il tempo e poi, che diavolo sto facendo, non devo di certo dare spiegazioni a lei…
 
- shhhh…visto che tra una settimana è Natale, mi sento generosa e ti aiuterò con Akane, per quanto mi è possibile ma al grosso ci dovrai pensare da solo, credi di esserne capace, Ranma?!- mi chiude la bocca con un dito mentre straparla come al solito con quella sua tipica aria furba e io so già dove vuole andare a parare…o almeno credo…
 
- si può sapere cosa stai farneticando?? Se è soltanto un modo per spillarmi altri soldi, iena che non sei altro, ti informo che sono al verde, perciò…- scanso la sua mano senza risultare troppo brusco,  urlandole però contro tutto il mio disappunto
 
- ma allora sei davvero baka, non dirmi che ti sei dimenticato del Natale?? I regali?? Del regalo ad Akane? E poi, non sono qui per chiederti soldi ma per aiutarti offrendoti un prestito…credo che farle il regalo giusto possa risolvere la bizzarra situazione in cui ti sei cacciato con la mia sorellina!-
 
Lo dice come se fosse ovvio e con un sorriso così grande e luminoso che potrebbe abbagliare tutto il Giappone. Però, in effetti, non ha tutti i torti! È anche vero che con i prestiti di Nabiki non si scherza e molti qui a Nerima ne sanno qualcosa…mi premo con tre dita lo spazio in mezzo agli occhi, alludendo chiaramente ai miei strambi amici.
 
- e dimmi…tu che ci guadagni??- cerco di smascherarla, evidentemente non riuscendoci…
 
- è ovvio no?! La felicità della mia sorellina…- sì, come no…
 
- se non ti fidi della tua generosa cognata, allora “buona fortuna” Ranma! Credo che ne avrai tanto bisogno…- odio quando fa così, ha la capacità di far arrendere tutti al suo volere con poche e semplici parole
 
- d’accordo, mi hai convinto! Qual è il piano…- incrocio le braccia al petto aspettando delucidazioni
 
- sei sordo per caso?? Ti ho detto che ti farò un generoso prestito ma il resto spetta a te…- controbatte portando le mani sui fianchi, visibilmente seccata
 
- ok, ok…- sbuffo anch’io, pensando che forse me ne pentirò
 
Allora la vedo sorridere soddisfatta e tirare fuori dalla tasca interna del cappotto il suo prezioso portafoglio, per poi sventolarmi davanti agli occhi un bel mazzetto di banconote.
 
- eccoti 20 mila yen…fanne buon uso, mi raccomando!-
 
Dopo avermi fatto l’occhiolino, si gira su se stessa e rientra in casa lasciandomi lì impalato con tutti quei soldi tra le mani.
Tornando in me, guardo il cielo ancora tempestato da quei piccoli fiocchi bianchi, come a fare un giuramento, mentre rafforzo la stretta su quelle banconote che a dire di Nabiki mi aiuteranno a mettere a posto la situazione incasinata con Akane. Magari è un po’ presuntuoso da parte mia, pensare che la situazione possa cambiare solo grazie ad un regalo, ma forse la mia cara cognatina ha voluto solo darmi il pretesto per poter spiegare alla mia fidanzata quello che provo per lei. La prenderò come una sfida…sì, devo assolutamente mettercela tutta.
 
*****
 
Entrando dalla finestra, mi tuffo letteralmente sul letto.
Non voglio piangere, ma non riesco a trattenermi.
Calde lacrime presto si presentano inumidendo anche il cuscino dove ho istintivamente sprofondato il mio viso, cercando di celare i singhiozzi dovuti al pianto. Per quanto mi sforzi non riesco a non piangere e, questo, mi fa stare davvero male.
Non riesco più a sopportare questa situazione, non tollero di dover stare male per uno “stupido” come lui.
Sì, Ranma! Tu, non sei altro che uno stupido! 
Come fai a non capire?!
Apro all'istante gli occhi, al solo pensiero del suo sguardo preoccupato e al gesto che...forse stava per compiere...sentendomi poi mancare un battito. Porto una mano al petto riflettendo attentamente...stava per abbracciarmi?? Non lo so, ma una cosa è certa, col carattere che mi ritrovo e questa diavolo di timidezza a negare che un mio pensiero possa diventare realtà, per l'ennesima volta sono fuggita, non trovando il coraggio di stare lì con lui e preferendo andar via, pur di non affrontare la circostanza creatasi.
Eppure, era proprio quello che volevo...
Stare da sola con lui, dare un senso a tutto questo, dare un senso a...noi.
Alzandomi lentamente e asciugandomi gli occhi con la manica della maglia che indosso, un sorriso ironico compare sul mio volto, mentre ascolto la mia coscienza...
 
"Akane, devi crescere, non sei più una bambina, devi assumerti le tue responsabilità e soprattutto non devi essere codarda. Trova il coraggio dentro di te, trova la forza di volontà, trova il coraggio di esprimere i tuoi sentimenti prima che sia troppo tardi, prima che qualcun'altra te lo porti via per sempre..."
 
Poi, osservando il nulla, penso anche di non aver risposto alla sua domanda...
Ma come avrei dovuto rispondergli??
Che al solo pensiero di dover trascorrere un altro Natale alle prese con quelle tre pazze pseudo-fidanzate che si ritrova, mi sale il sangue al cervello?!
Che vorrei trascorrere un Natale in santa pace con lui, senza dovermi preoccupare di essere spiata da qualche telecamera nascosta o aggredita da quei folli di pretendenti che ci ritroviamo?!
Che non ho nessuna intenzione di dividere il mio fidanzato con nessun'altra?!
Che...semplicemente, vorrei solo poter stare con il ragazzo che amo?!
Mancandomi il respiro a questo ultimo pensiero, avverto le guance imporporarsi incredibilmente.
Non troverò mai il coraggio di dirgli nessuna di queste ipotetiche risposte...
Sbuffo portando le mani in fronte sapendo già, con fare rassegnato, che purtroppo anche questo Natale mi toccherà passarlo come gli altri anni...
 
 
 
 
Carissimi lettori/rici siamo tornate!!!
Il richiamo natalizio ci ha risvegliato dal nostro lungo letargo e contagiate un po’ dall’aria di festa e un po’ dalla voglia di tornare a scrivere dei nostri amati baka, siamo ora pronte a proporvi una nuova, speriamo, emozionante storia!
Protagonisti indiscussi, ovviamente, Ranma, Akane e i loro sentimenti…tutto contornato dal magico sfondo del Natale. Ve lo abbiamo detto, ci siamo fatte contagiare, forse, un po’ troppo ma, a costo di sembrare banali, questo è quello che le nostri menti diaboliche hanno immaginato.
Vi anticipiamo però (e questo lo consideriamo un po’ come il nostro personalissimo regalo di Natale) che abbiamo già in cantiere un’altra idea, sempre a tema sentimentale ma un po’ più divertente! Questo per dirvi che non vi libererete così facilmente di noi!!!
Buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate!
Ciao ciao da Tilly e Nica
 
 
   
 
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