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Autore: niny95    09/12/2017    1 recensioni
Questa storia partecipa allo “Sci-Fi Fest” a cura di Torre di Carta e Fanwriter.it!
[CapitanSwanAu]
dal testo:
«Sono Emma.» disse lei timidamente. Prima di aggiungere «Tu se … sei un alieno?»
Lui rise. Rise talmente tanto che le vennero le lacrime agli occhi «Sai, se non fossi così carina mi sarei offeso. E poi tecnicamente l’aliena sei tu.»
Emma arrossì vistosamente «No, io ...»
«Scherzavo,scherzavo!» disse Killian ridacchiando «Comunque sì, sono un alieno.» aggiunse poi.
«La verità è che … ho sempre sognato di incontrare un alieno anche se non ho mai pensato di incontrarne uno così arrogante!» disse Emma sorridendo.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dreams and Wishes
 
★ IniziativaQuesta storia partecipa allo “Sci-Fi Fest” a cura di Torre di Carta e Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 1.519
★ Prompt/Traccia: A da piccolo sognava di incontrare gli alieni. Conosce B durante la sua prima missione spaziale. (N°4)
 
 
Emma aveva solo 10 anni quando Mary Margaret –sua madre- le aveva raccontato per la prima volta che anche negli altri pianeti c’era vita. Da quel momento non era passato un solo istante in cui Emma non abbia sognato di partire per incontrare un alieno.
Così adesso, molti anni dopo si ritrovava nell’uscio di casa con Mary Margaret che non smetteva di fare domande.
«Hai preso il dizionario multi lingue?» le chiese per l’ennesima volta la donna.
 «Sì.» sussurrò la ragazza con un sospiro.
«E la mappa dei pianeti?»
«Sì, mamma.»
«Hai portato qualcosa da mangiare?»
«Sì. Posso andare adesso?»
«Certo, tesoro.» disse la donna stringendo Emma in un abbraccio. «Non posso credere che la mia bambina va nello spazio. Sta’ attenta, tesoro.» disse infine Mary Margaret.
 
***
 
Emma entrò nella Storybrooke –la navicella spaziale- con uno sguardo stupefatto. La navicella era spaziosa e dentro si respirava un atmosfera magica.
Subito fu avvicinata da una donna sulla trentina, portava i capelli corti e castani e un tailleur che sembrava esserle stato cucito addosso.
«Miss Swan, immagino.» la salutò la donna scrutandola da capo a piedi.
«Ehm sì.» rispose Emma visibilmente a disagio.
«Io sono Regina Mills, capitano della Storybrooke. E qui non si accettano ritardi.» disse poi.
«Ehm sì, mi spiace. Non succederà più.»
«Lo spero bene.» disse la donna allontanandosi.
Emma sospirò.
«Ehi, sei quella nuova giusto?» disse una ragazza avvicinandosi, portava dei pantaloncini che lasciavano poco spazio all’immaginazione e una canotta,e aveva i capelli castani con qualche ciocca rossa,dimostrava al massimo 25 anni.
«Ehm sì, suppongo.» rispose Emma perplessa
 «Io sono Ruby.» disse porgendole la mano. «Non preoccuparti del capitano, è una donna severa ma è un buon capitano.» aggiunse poi.
 «Non ti dice niente del tuo abbigliamento? Mi ha squadrato da capo a piedi.» scherzò Emma.
«Oh non faceva altro che lamentarsi ma alla fine si è abituata.» ridacchiò Ruby.
«Allora è la prima volta che viaggi nello spazio?» chiese poi Ruby
 «Sì, sogno di partire da quando avevo dieci anni.» disse Emma.
«Ti va di conoscere qualcuno?» chiese poi Ruby «Con piacere!».
 
***
 
Ruby si avvicinò in un gruppo di persone «Lei è Dorothy ma non guardarla troppo perché è la mia ragazza.» disse facendo un occhiolino a Emma  e scoccando un bacio sulle labbra di Dorothy.
Emma la guardò perplessa.
«Fanno sempre così.» le giunse alle orecchie una voce femminile si voltò per vedere una donna bionda dietro lei «Sono Ingrid.» disse sorridendo.
«Emma» rispose lei.
«Dio mio! Finitela una buona volta!» bofonchiò un uomo basso e tarchiato.
«Ma cosa vuoi Grumpy?!» ridacchiò Ruby.
 «Sono Leroy. » si presentò l’uomo con un sorriso.
 «Leroy odia tutto e tutti.» disse Ruby passando un braccio nelle spalle di Emma.
«Beh prova tu a convivere con queste due che non fanno altro che stare appiccicate e poi dimmi se non fanno venire l’orticaria anche a te.» disse Leroy a Emma, lei ridacchiò «Sono abituata con i miei genitori!»
Ruby rise «La ragazza mi piace!» disse dandole una pacca sulla spalla poi aggiunse:«Leroy, come sta Astrid?» l’uomo arrossì bofonchiò qualcosa prima di allontanarsi.

***

«Equipaggio della Storybrooke siamo arrivati a destinazione. Per chi non mi conoscesse io sono il Capitano Regina Mills, vi consiglio di dividervi in gruppi e non perdervi di vista. Buon divertimento! Ci si vede tra tre giorni!» giunse la voce di Regina negli alto parlanti.
«Ehi, ti va di essere nel nostro gruppo?» chiese Ruby sorridendo.
Emma la guardò sorpresa «Sei sicura? Il vostro gruppo sembra già pieno.» sussurrò poi.
«C’è sempre posto per un altro membro!» sussurrò una ragazza con una lunga treccia bionda facendole l’occhiolino «Sono Elsa a proposito.»
«Beh …» iniziò Emma ancora un po’ indecisa.
«Avanti, non preoccuparti. Qui siamo tutte divertenti, a parte Belle.» disse Ruby ridacchiando indicando una ragazza dai capelli castani che teneva diversi libri tra le mani. Belle rise in risposta a Ruby mentre sistemava i libri in una borsa prima di dire:«Sì, non preoccuparti sarà più divertente con un membro in più nel nostro gruppo.»
«Va bene, allora.» rispose Emma sorridendo.
 
***

«Spero di incontrare un alieno!» disse Emma sorridendo
«Qui gli alieni siamo noi!» rispose Belle con una risatina.
 Emma alzò le spalle «Dettagli. Ne voglio incontrare uno.» disse ridendo.
«E poi cosa farai? Sposarlo e vivere per sempre felici e contenti?» chiese Ruby.
«Perché no?!» ridacchiò Emma trasportando dietro l’intero gruppo.
«E se è brutto?» chiese dopo un po’ Ruby.
Emma la guardò perplessa «Cosa?» chiese confusa.
«L’alieno! Se è brutto cosa fai?» chiese ancora Ruby con un cipiglio.
«Ehm, non lo so ?!» rispose la ragazza ridendo.
«Dai, Ruby non fare la razzista.» disse Elsa ridendo
«Non sono razzista, solo che una le deve sapere certe cose!» rispose Ruby ridendo.
Dorothy le mise un braccio dietro le spalle «No, infatti tesoro. Non sei razzista sei Alienfobica.» disse ridendo.
«Non esiste quella parola.» disse Belle ridendo.
«Nerd.» l’apostrofò Dorothy ridendo.

***

Emma sbuffò per l’ennesima volta quel giorno, si era distratta due secondi e aveva perso di vista il suo gruppo quindi adesso si trovava in un pianeta che non conosceva sola e senza una via d’uscita.
«Ehi, hai bisogno d’aiuto, dolcezza?» disse una voce maschile alle sue spalle lei si mise subito sulla difensiva ma lui venne avanti con le mani in vista «Vengo in pace. Ti sei persa,vero? Io sono Killian.» disse sorridendo. Killian era un bel “ragazzo”, aveva i capelli castani, le orecchie leggermente a punta e gli occhi azzurri.
«Sono Emma.» disse lei timidamente. Prima di aggiungere «Tu se …  sei un alieno?»
Lui rise. Rise talmente tanto che le vennero le lacrime agli occhi «Sai, se non fossi così carina mi sarei offeso. E poi tecnicamente l’aliena sei tu.»
Emma arrossì vistosamente «No, io ...»
«Scherzavo,scherzavo!» disse Killian ridacchiando «Comunque sì, sono un alieno.» aggiunse poi.
«La verità è che … ho sempre sognato di incontrare un alieno anche se non ho mai pensato di incontrarne uno così arrogante!» disse Emma sorridendo.
Killian rise «Oh, io sarei arrogante?» disse con un sorriso sfrontato per poi aggiungere «Allora ti serve aiuto alla fine o no?»
Emma sorrise «Beh, non mi dispiacerebbe un aiutino. Ho perso il mio gruppo.»
«Quindi non ti dispiace che quest’arrogante  di un alieno ti aiuti a cercare il tuo gruppo?»
Emma ridacchiò «Me ne farò una ragione.» disse poi.

***

«Quanti anni hai?» chiese all’improvviso Emma a Killian, i due stavano camminando già da un po’ e la curiosità della ragazza verso l’alieno  cresceva da minuto a minuto.
Killian sorrise «Trecento.» rispose poi.
«Trecento? Stai scherzando,vero?» sussurrò Emma.
«No,il tempo qui scorre diversamente dalla Terra.» rispose Killian ridacchiando.
Emma lo guardò confusa «Cioè? E poi come fai a sapere che vengo dalla Terra?» chiese poi.
«Iniziamo dalle domande semplici: non è la prima volta che vedo un terrestre, anche se è la prima volta che ne vedo una così bella. » disse Killian facendo arrossire Emma per poi aggiungere:«Comunque come ti dicevo il tempo qui scorre in modo diverso: un’ anno vostro qui è un’ ora.»
Emma lo guardò affascinata «Quindi in pratica quanti anni hai? » chiese poi.
«Circa 30. Tu invece quanti anni hai, Emma? »
«Ventitré.» bofonchiò lei.

***

Camminarono ancora per molto prima che Emma finalmente scorse il suo gruppo «Eccole lì!» disse alzando una mano per farsi vedere.
«Cioè noi ti cerchiamo dappertutto e ti ritroviamo l’ultimo giorno insieme a un’ alieno, per giunta niente male! » le disse Ruby puntandole un dito contro.
Emma arrossì «Mi sono persa. Killian mi ha aiutata a cercarvi.» bofonchiò poi.
Elsa rise «Capita quando si è all’inizio di perdersi.» disse poi.
«Va bene. » disse poi Ruby prima di aggiungere: «Adesso però dobbiamo sbrigarci perché mancano due ore alla partenza.»
«Va bene.» sussurrò Emma.
«Ehi, posso parlarti un attimo in privato?» chiese poi Killian a Emma.
«Certo.»
 
***
 
«Che volevi chiedermi?» chiese poi Emma a Killian.
«No, niente. Volevo solo darti questo.» disse Killian porgendo un piccolo bracciale a Emma. Era un semplice bracciale di cuoio con all’interno due ciondoli in argento; un’ àncora e un cigno.
«Killian …  è bellissimo. Grazie.» sussurrò Emma.
«Il mio nome è Killian Jones che nella mia lingua significa Capitan Swan e visto che Swan in Inglese significa Cigno ho iniziato a creare vari oggetti che si ricollegano a questa parola, e volevo che avessi qualcosa di mio per non dimenticarti di questo alieno arrogante.» disse poi Killian.
Emma sorrise «Non potrei mai.» disse poi.
 

***

Era già da circa un’ora che la Storybrooke era partita ed Emma non faceva che fissare il bracciale che Killian le aveva regalato per ricordarsi di lui.
«E’ da quando siamo partiti che non fai che fissare quel bracciale. Te l’ha dato l’alieno?» la pungolò Ruby.
«Sì.» sussurrò Emma.
Ruby sorrise maliziosamente «Dì un po’ non è che ti sei presa una cotta per quell’alieno?»
Emma arrossì vistosamente «Cosa? No. No. No.» bofonchiò la ragazza.
Elsa alzò un sopraciglio «Menti.» disse.
«No, non è vero.» disse Emma torcendosi le mani «Sono solo felice di aver incontrato un alieno.» aggiunse poi.
«Certo, certo.» la presero in giro gli altri. Emma sospirò.
   
 
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