Per nascondere il dolore

Dire al suo compagno di classe che fosse bellissimo gli sembrava una cosa speciale. Buone intenzioni traboccavano dal suo atteggiamento sincero, coraggio fuoriusciva dal suo animo timido, una forza che lo avrebbe portato lontano, in alto, libero, come rondine in balia del vento. 
Ma le ali talvolta si spezzano. 
Così il piccolo Chris piange di fronte allo specchio del bagno di casa. Lacrime gli scendono lungo il visino angelico, tracciando una linea curva sulle guance arrossate.
Ha quattordici anni, tanti sogni, tante speranze, ma poca esperienza.
La parola “frocio” risuona nella sua testa, mentre cerca goffamente di nascondere il dolore con la cipria della mamma, trovata abbandonata sopra il lavandino.

“Sono orribile, Chris”.
Capelli color argento ricadono lungo un viso femmineo, occhi di ghiaccio sono bagnati da un noto quanto amaro liquido salato. Chris ne sfiora gli zigomi umidi.
“Non è vero” sussurra, passando le dita lungo i tratti principeschi di quel volto, desiderandone solo il bene. Ricalca paziente, con del fondotinta tanto chiaro quanto delicato, la pelle rosea e liscia di quello che è il suo più grande tesoro, asciugando le sue lacrime, correggendone le impurità. Non può fare nulla per l’interno di Victor, anche se vorrebbe, ma può modificare l’esterno. È il suo modo, appreso anni prima, per preservare la bellezza nonostante il dolore.
“Sei meraviglioso, Victor Nikiforov”. 

283.81. Un gran bel punteggio. Eppure sono solo numeri senza alcun valore.
Ha danzato, ha lavorato, ha ricordato. Ha espresso se stesso bramando di venire notato, ma è stato tutto vano. Tra i tanti volti presenti, l’unico ad avere un valore per Chris non è lì.
Dunque si sposta in bagno, sul volto una linea concava simile ad un sorriso, e si guarda con i suoi occhi lucidi e le ciglia bagnate.
Non è la sessualità il problema quella volta, però quel trucco imparato anni prima forse funziona comunque.
Pochi istanti davanti allo specchio, infatti, e tutto torna alla normalità, celando il dolore dietro una lieve mano di semplice correttore.