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Autore: Sir Joseph Conrard    11/12/2017    4 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10
Informazioni


Tutti gli animali nel locale erano rimasti pietrificati. Il silenzio regnava sovrano
La volpe giaceva immobile sul pavimento in legno della taverna. Possibile che fosse ...
Pian piano tutti i presenti si alzarono lentamente da terra e si avvicinarono verso il corpo di Nick
 
"Pensate sia morto ?" chiese un vecchio furetto con un grande paio di occhiali da vista
"Ah non lo so Mike " disse Boe, avvicinandosi verso la volpe con una scopa in zampa "Ma fra poco lo scopriremo" detto questo l'alce cominciò a punzecchiare, con il manico della ramazza, il corpo della volpe: nessuna reazione
"Boe l'hai ucciso !" disse Homer in preda al panico "Adesso ci verranno a cercare e ci arresteranno per animalicidio" piagnucolò il maiale “Sono troppo carino per finire in prigione”
"Su avanti ! Non dire sciocchezze" l'ammonì l'alce "il tizio era da solo e poi ... se facciamo sparire il corpo nessuno saprà niente" disse Boe con un sorriso tutt'altro che rassicurante
"Forza Homer ! Aiutami a trascinarlo nel magazzino, al resto ci penso io. Nessuno saprà niente" concluse l'alce mentre prendeva le zampe posteriori della volpe e Homer quelle anteriori
"E se la polizia sapesse già tutto ?" provò a formulare il suino
"Certo" disse in tono sarcastico l'alce "adesso da quella porta" affermò Boe indicando l’entrata del locale "entra un agente di polizia e ci ordina di non muoverci .... ma non farmi ridere"
Erano quasi arrivati vicino all'entrata del magazzino, quando la porta del locale si aprì di colpo, seguita da una voce che urlò
"NESSUNO SI MUOVA POLIZIA ! ZAMPE IN VISTA"
 
Il tempo dentro la taverna sembrò fermarsi di colpo. Tutti gli animali alzarono le zampe in alto, inclusi l’alce e il maiale che fecero cadere la volpe sul pavimento come un sacco di patate Tutti gli sguardi dei presenti erano concentrati sull'agente di polizia che era entrato nel locale, con spara - dardi spianata a portata di zampa.
Alla paura seguì lo stupore quando tutti gli animali si accorsero che l'agente di polizia, era una coniglietta con dei grandi occhioni indaco
"Sono l'agente Judy Hoops. State tutti calmi e nessuno si farà male” disse la coniglietta entrando nel locale, chiudendo la porta d’ingresso e continuando a guardare tutti i presenti “Qualcuno di voi è ferito ? Ho sentito uno sparo e ..."
"Judy ? " chiese incredulo Boe interrompendo la coniglietta "sei proprio tu ?" disse l’alce, abbassando le zampe
La leporide per tutta risposta, abbassò l'arma e cominciò a squadrare il vecchio alce "Boe ?" chiese perplessa Judy
"Quanto tempo è passato !" esclamò l'alce "Vieni qui ad abbracciare il caro vecchio zio Boe" concluse l'animale dirigendosi a zampe aperte verso la coniglietta
"Boe !" urlò la leporide correndo verso l'alce e saltandogli in braccio "Da quanto tempo ! Come stai ? Tutto bene ?"
"Non sei cambiata di una virgola” disse l’alce squadrando la coniglietta fra le sue zampe ”Alla fine sei riuscita ad entrare in polizia. Ero sicuro che ce l’avresti fatta" concluse Boe abbracciando la leporide
 
Gli altri clienti erano rimasti perplessi e in silenzio avevano assistito a quello strano spettacolo
"Ehm ... Boe ?" chiese perplesso Homer "Possiamo abbassare le zampe o no ? E chi sarebbe questa coniglietta ?" chiese il suino indicando Judy
"Come ? Non te la ricordi ?" chiese stupito Boe "Lei è la piccola Judy Hopps, la figlia di Stu. La coniglietta che voleva diventare un agente di polizia ..."
Il maiale rimase in silenzio per un paio di minuti grattandosi il mento "Intendi dire quella coniglietta che mi ha aiutato a ritrovare il mio portafoglio 15 anni fa ?" chiese il suino perplesso
"Proprio lei !" esclamò l'alce "Questa coniglietta” disse Boe indicando la diretta interessata, che arrossì in volto
“ha aiutato ognuno di voi ubriaconi tanti anni fa.
Lenny, chi ti ha aiutato a cercare le chiavi di casa che non riuscivi più a trovare ? E, tu Carl, per la faccenda col tuo vicino, chi ha risolto la situazione ? Oppure, secondo voi, chi ha aiutato Barney a entrare di nascosto nel mio locale di notte, senza farsi scoprire ?” detto questo l’alce si rivolse a Judy e con uno sguardo molto loquace aggiunse “Non mi sono dimenticato ancora di quella volta sai” disse il barista squadrando prima la coniglietta e poi il tasso
 
"Ciao Homer ... Mike ... Lenny ... Carl" disse Judy salutando i vari animali "N' è passato di tempo. Vedo che c’è anche Barney" concluse la leporide, guardando il tasso disteso per terra
Quando la coniglietta terminò i saluti nel locale scoppiò il putiferio. Tutti i presenti si avvicinarono alla leporide per salutarla e chiedere di lei. Oltre a ringraziarla per averli aiutati quand’era piccola.
 
"Ok ok" disse l'alce "diamoci una calmata. Siamo tutti felici che Judy sia passata a trovarci. Ma adesso diamoci un contegno" concluse Boe posando delicatamente a terra la leporide
"Allora cosa ti posso offrire ?" disse Boe rivolgendosi a Judy
"In verità ..." cominciò la coniglietta "vorrei sapere cos'è successo qui dentro. Perché ho sentito uno sparo ? Problemi con i pagamenti ?" concluse Judy rivolgendo uno sguardo divertito verso l'alce
"Beh ... se qui QUALCUNO ..." disse Boe guardando il grosso suino "si ricordasse di portarsi dietro il portafogli, non dovrei utilizzare i vecchi metodi"
"Quel ferro vecchio si è inceppato un'altra volta, non è vero ?" chiese Judy, trattenendo una risatina
"Già" disse semplicemente Boe " purtroppo è partito un colpo che ha beccato in pieno quella povera volpe" disse l'alce indicando Nick, disteso ancora per terra
 
Appena gli occhi di Judy videro il partner disteso sul pavimento, la coniglietta si precipitò verso la volpe "Oh mio dio ! Nick, stai bene ?" chiese la coniglietta con gli occhi che cominciavano a inumidirsi "Dimmi qualcosa, qualsiasi cosa"
Per tutta risposta la volpe mugugnò qualcosa che la coniglietta non capì
"Come hai detto ?" chiese Judy con voce strozzata
"Lo conosci ?" chiese incredulo Boe
"Certo è il mio partner di lavoro. Ma che gli è successo ?" chiese preoccupata Judy
"Io e Homer lo stavamo giusto giusto trasportando in magazzino per accertarci delle sue condizioni" disse l'alce riprendendo la volpe per le zampe posteriori
"Davvero ?" chiese il suino "io pensavo che dovevamo farlo sparire" disse Homer prendendo le zampe anteriori di Nick
"Ah ah ah ... Homer tu e le tue battute. Dovevamo far sparire il dolore" disse l'alce rivolgendo uno sguardo assassino al maiale che si zittì di colpo "Forza portiamolo di là e stendiamolo sulla mia branda"
 
Così i due animali portarono la volpe nel magazzino - appartamento di Boe. Infatti al vecchio alce non era passato neanche per l'anticamera del cervello di affittarsi un appartamento in paese. Troppo spreco di soldi e di tempo diceva lui. E poi, se qualche furbastro avesse avuto la brillante idea di venire a rubare nel suo locale di notte, avrebbe trovato una bella sorpresa ad aspettarlo: lui ed il suo fucile.
Sulla parte sinistra del magazzino vi era una piccola branda verde con sopra delle coperte e un cuscino. Di fianco al letto la rumorosa e vecchia caldaia e, sulla parte destra, i vari fusti di birra accatastati l'uno sopra l'altro. E per finire in bellezza, accanto ai fusti, vi era una porticina che permetteva l'ingresso in un piccolo bagno, forse un po' troppo piccolo per un alce.
 
I due infermieri posarono delicatamente Nick sulla brandina e Boe cominciò a visitarlo sotto l'attento e preoccupato sguardo di Judy
"Allora Boe è grave ?" chiese sinceramente preoccupata la coniglietta
"Devo dire che questa volpe è veramente fortunata" esclamò l'alce "è solo una ferita superficiale" disse Boe indicando lo zigomo destro di Nick, dove vi era un piccolo taglietto vicino al suo occhio "ancora qualche millimetro e avrei dovuto cavargli via l'occhio" concluse l'alce con una sonora risata
"Cavargli via un occhio ?!" chiese incredula la coniglietta
"Oh certo che si" disse tranquillamente Boe "e senza anestesia per giunta. Ma gli è andata proprio bene. Vediamo se ho qualche cerotto" detto questo, l'alce si alzò e rovistò in una vecchia cassetta di pronto soccorso, finché non trovò quello che stava cercando: un vecchio e grande cerotto viola
"Ecco fatto" disse applicando la medicazione "come nuovo"

Ad un certo punto, Nick mugugnò qualcosa
"Che hai detto figliolo ?" chiese l'alce avvicinandosi al muso della volpe per capire meglio
“Mi sa che è ancora sotto shock. Dobbiamo farlo rinvenire” disse l’alce allontanandosi dal muso della volpe
"E come facciamo a svegliarlo ?" chiese Judy preoccupata "altrimenti lo porto in ospedale"
"Lascia stare quei posti dimenticati da tutti, dove regna una felicità fuori dal comune" disse Boe in tono sarcastico "non capiscono nulla. È meglio fare da se"
"Per questo sei stato radiato dall'albo dei chirurghi ?" chiese incuriosito Homer
"No" rispose imbarazzato Boe "perché, facendo il doppio lavoro di dottore - oste, a volte, avevo la pessima abitudine di operare da ubriaco"
La coniglietta e il maiale rimasero in silenzio per un paio di minuti, squadrando l'alce
"Ora capisco molte cose" disse ad un certo punto Homer, rompendo quello strano silenzio
"Ok, tralasciando questo piccolo particolare" aggiunse la coniglietta stropicciandosi gli occhi "c'è un modo per svegliarlo ?"
"Oh certo che c'è !" esclamò Boe "lo uso sempre per svegliare Barney" concluse l'alce alzandosi e prendendo, sopra una mensola, un vaso di vetro contenete delle uova in salamoia
"Ecco qui !" disse l'alce indicando il vaso, come fosse un trofeo
 
La coniglietta rimase perplessa per un paio di secondi
"Sul serio? Delle uova?!" esclamò incredula Judy
"Non sono delle semplici uova in salamoia" precisò Boe "sono LE uova in salamoia. L’ultima volta che qualcuno ha osato assaggiarne una,ha girato 10 diversi ospedali a Zootropolis, sottoponendosi a vari trattamenti che non sto qui a spiegarvi, in quanto complessi e macabri da descrivere. Per non parlare di quella volta, dove un ispettore sanitario ci è quasi rimasto secco. Voleva controllare che fossero igienicamente conservate … beh non era così” disse l’alce accennando una risata nervosa “Bisogna far assaggiare alla vittim … voglio dire al paziente, una sola goccia della salamoia e il successo è garantito"
“Ma è solo uno stupido barattolo di uova !” esclamò Judy indicando il contenitore di vetro
“Non è vero !” disse Boe, mostrandosi offeso “nei momenti più difficili mi è sempre stato di conforto” concluse accarezzando il vaso, come fosse il muso di qualcuno.
Judy rivolse uno sguardo perplesso verso Homer che, in risposta, picchiettò l’indice della sua zampa sulla tempia, a voler indicare lo stato di sanità mentale dell’alce. Dopodiché, a bassa voce, disse rivolgendosi a Judy “Ha sempre avuto un rapporto morboso e sconfinate nella pazzia con quel vaso di uova. Non farglielo mai notare però. Non ti piacerebbe la sua reazione”
La coniglietta annuì lentamente, voltandosi verso l’alce che, una volta finito di accarezzare il vaso, disse ai due animali "Volete una prova ... e l'avrete" disse Boe dirigendosi nella sala dov'erano rimasti gli altri animali, portando fra le zampe il vaso
“Attenzione ! Sveglia in salamoia" urlò Boe avvicinandosi al tasso che era rimasto per terra a ronfare
 
Gli altri animali non furono colpiti minimamente dall’annuncio dell’alce. Anzi si avvicinarono meglio per godersi lo spettacolo. Evidentemente non era la prima volta che Boe utilizzava quel metodo.
Nella sala calò un improvviso silenzio, tutti gli occhi erano puntati sull’alce. Dopo un paio di secondi Boe prese un contagocce da una tasca del suo grembiule. Aspirò una considerevole parte di liquido, dopodiché aprì la bocca del tasso, facendone cadere UNA goccia. Poi attese la reazione.
Dopo neanche un minuto il tasso aprì di colpo gli occhi, si tappò il naso e cominciò a tossire con forza, muovendo velocemente le zampe posteriori e cominciando a girare come una trottola sul pavimento. Il tutto contornato dalle risate degli altri clienti.
"Va bene Boe. Sono sveglio, sono sveglio" disse Barney, continuando a tossire e alzandosi lentamente da terra, una volta smesso di girare "non c'era bisogno di utilizzare IL BARATTOLO" affermò una volta finito di tossire "già che ci sei ... non è che mi daresti da bere una birra?" aggiunse il tasso accomodandosi sul suo sgabello rosso
"Non ora Barney" disse Boe dirigendosi nel magazzino "devo ancora occuparmi di una cosa"
Nel frattempo Judy ,rimasta nello sgabuzzino con Homer, era sconvolta. Cibo conservato igienicamente … come no
"Beh che c'è ?" chiese l'alce, fingendosi sorpreso "avevo detto che avrebbe funzionato. E ora Judy, è meglio che esci. Questi non sono spettacoli che si addicono a una tenera e dolce coniglietta" disse Boe in tono sarcastico, rimarcando gli ultimi due aggettivi
“Che cosa vorresti dire ?” disse la coniglietta, mostrandosi offesa, mentre veniva accompagnata fuori da Homer
“Nulla” concluse Boe con un sorriso mentre chiudeva la porta
"Una cosa è certa Rosso" disse l’alce, una volta rimasto solo con la volpe "se è la tua prima volta ... ci sarà da ridere" detto questo fece cadere una piccola goccia nella bocca della volpe



Nel frattempo, nella sala interrogatori ...
 
Era stanco e affaticato. Le zampe gli facevano male, forse era arrivato il momento di prendersi una pausa.
Il mammifero con la maschera nera si appoggiò sulla parete, vicino alla porta e osservò i due animali, coperti di lividi,  con i quali stava giocando amichevolmente da due ore ormai
 
"Signori ... ho una buona notizia e una cattiva. Quale volete sentire prima ?" chiese ad un certo punto l'animale, cogliendo impreparati il montone e la donnola che rimasero in silenzio
"D'accordo. Non siete in vena di parlare" disse l'animale staccandosi dalla parete e dirigendosi verso il tavolo di ferro, appoggiato sulla parete destra della stanza
"La buona notizia è che non mi sono sporcato il vestito nuovo. Devo ammettere che siete due tipi molto resistenti" concluse una volta raggiunto il tavolo
"E la cattiva notizia qual è ?" chiese ad un certo punto Doug
 
L'animale prese la pistola spara dardi e la piccola pallina marrone scuro e si diresse verso i due soggetti
"La cattiva notizia è che, nonostante vi abbia preso a pugni come due sacchi da boxe per due ore intere, non mi avete ancora detto quello che voglio sapere. E a essere onesto ..." disse giocherellando con la piccola sfera marrone "mi sono stancato di perdere tempo" concluse caricando il colpo in canna
"Adesso ve lo chiederò per l'ultima volta" disse togliendo la sicura dell'arma "ditemi cosa avete visto al Lago Landlake"
"Altrimenti cosa farà ?" chiese in tono di sfida la donnola
"Mi fa piacere che me l'abbia chiesto signor Donnolisi. Ora le darò la risposta" detto questo l'animale premette il grilletto dell'arma che sparò.
La piccola pallina scura si disintegrò sul collo della donnola e, in pochi secondi, il liquido marrone venne assorbito dalla pelle del piccolo mammifero
 
"Che cosa mi fatto ?" chiese allarmata la donnola “Mi ha sparato il serio degli Ululatori Notturni ?"
Per tutta risposta l'animale mascherato si mise a ridere istericamente, dirigendosi verso il tavolo in ferro
"Ululatori Notturni ? No ... no ... signor Donnolisi" disse il mammifero posando sul tavolo la pistola spara - dardi "non mi abbasso al livello di quella piccola e insignificante pecora" aggiunse l’animale in tono acido "io ho in mente qualcosa di più raffinato e ... mortale"
 
Nella stanza calò un improvviso silenzio, dopodiché l'animale riprese "Quello che le ho sparato e un nuovo tipo di tossina. Colpisce prima l'apparato nervoso, poi quello respiratorio e infine quello circolatorio. Il tutto in due minuti" disse il mammifero voltandosi e dirigendosi verso la donnola "e sa qual è la cosa più divertente ?" chiese con un filo di voce, avvicinandosi all'orecchio della donnola "è che il povero malcapitato si rende conto di morire lentamente" aggiunse sussurrando quelle parole
Detto questo l'animale mascherato si rivolse verso Doug "Signor Hopkins ha due minuti di tempo" disse il mammifero indicando l'orologio "se non vuole avere un morto sulla coscienza, farà bene a cominciare a dirmi quello che avete visto"
"E chi mi dice che lei non sta mentendo ?" chiese il montone con aria di sfida "potrebbe non essere veleno quello che ha sparato, ma qualcos'altro"
L' animale rimase in silenzio a guardare il montone, dopodiché disse "Beh ... a giudicare dal colorito che ha il suo amico" disse il mammifero indicando la donnola "mi pare che non abbia bleffato"
Detto questo, il montone si girò verso la donnola e vide che stava respirando affannosamente e stava cominciando a cambiare colore. Stava diventando bianco !
"Ma che disse ..." disse incredulo Doug
"Strano ..." aggiunse l'animale "non avrebbe dovuto fare subito questo effetto. Oh ... giusto" disse tirandosi una pacca sulla fronte "non ho calibrato bene le dosi" concluse cominciando a ridere lentamente
"Mi correggo ha UN minuto di tempo per dirmi quello che è successo … e 15 secondi" disse indicando l'orologio "sono già passati e il suo amico sta peggiorando visibilmente" infatti la donnola aveva cominciato a muoversi in preda a spasmi nervosi e a pronunciare frasi senza senso, mentre della bava cominciava a cadergli da un lato della bocca
 
"Duke, Duke cosa ti sta succedendo amico ?" chiese il montone in preda al panico
"Che domande !" esclamò l'animale con la maschera che intanto era andato a prendere la sedia in metallo "sta morendo. È ovvio" disse con una tranquillità fuori dal comune, trascinando la sedia ed accomodandosi di fronte al montone
"Che peccato" disse il mammifero scuotendo lentamente la testa "così giovane .... ma lei può salvarlo signor Hopkins" aggiunse tirando fuori dalla giacca del vestito, una siringa contenente un liquido blu "deve solo dirmi quello che voglio sapere e il signor Donnolisi sarà salvo" concluse giocherellando con la siringa.
Il montone rimase in silenzio a riflettere sul da farsi
"TIC TAC, signor Hopkins TIC TAC" gli ricordò il mammifero
 
Ad un certo punto la donnola cominciò a urlare in preda al dolore "Oh già ... mi ero scordato di dirglielo" disse l'animale fingendosi sorpreso e scuotendo la testa "i soggetti colpiti dal siero tendono a urlare e a dimenarsi quando stanno per ... tirare le cuoia. Un piccolo effetto del siero, che bisogna migliorare" concluse con una risatina "Il tempo sta per scadere. Allora ?"
Doug doveva fare una scelta: salvare se stesso o salvare entrambi. Purtroppo, con il suo oscuro passato da canaglia, era tentato a scegliere la prima opzione. Poi però, si ricordò del legame speciale che aveva stretto con Duke. Ricordò il primo giorno, in prigione, quando i secondini gli assegnarono un nuovo compagno di cella. All'inizio lo trovava un tipo bizzarro, invadente e rompiscatole. Ma dopo quello che avevano passato al lago, tutto era cambiato, aveva trovato finalmente qualcuno da poter chiamare amico PER DAVVERO
 
"D'accordo, d'accordo" urlò il montone "le dirò tutto, ma la prego ..." disse con sguardo supplichevole "lo salvi"
L'animale rimase in silenzio per un paio di minuti, dopodiché si avvicinò alla donnola e, con forza, somministrò metà dose dell'antidoto. La donnola, in un primo momento urlò per il dolore, poi, pian piano smise di agitarsi convulsamente e di urlare come un matto, riacquistando un po’ di colorito
"Gli ho somministrato metà dose. Adesso è fuori pericolo ... per ora" disse sedendosi di fronte al montone "Se vuole che sopravviva dipende solo da lei. La ascolto signor Hopkins"



Intanto al locale di Boe ...
 
"Ecco, bravo figliolo. Butta tutto fuori" disse Boe, poggiando una zampa sopra la spalla di Nick. Quest'ultimo era inginocchiato verso il water e respirava affannosamente, cercando di non far risalire quello che aveva mangiato la sera precedente ... di nuovo
"Scusami ancora Rosso" disse dispiaciuto Boe "È sempre così per tutti la prima volta. Non ti dico quello che è successo a Barney la prima volta che ho usato questo metodo con lui. Un giorno da dimenticare" concluse l'alce guardando il famigerato vaso di uova in salamoia


10 minuti dopo ...
 
"Eccovi finalmente !" esclamò la coniglietta, quando la porta del magazzino si aprì e fecero capolino Nick e Boe
"Sì ecco ..." disse l'alce grattandosi la testa "abbiamo avuto qualche piccolo ... problema" concluse Boe dirigendosi dietro il bancone
"Legato al mio apparato digerente" precisò Nick massaggiandosi la pancia ed accomodandosi su uno sgabello, vicino a Judy. Era ancora un po' verdognolo in muso, poverino !
"Stai meglio ?" chiese sinceramente preoccupata la coniglietta
"Beh ... il mio stomaco è ancora un po' sotto sopra, ma sì, sto meglio"
"Mi fa piacere" esclamò la leporide scoccando un piccolo bacio sulla guancia della volpe che rimase interdetta per il gesto fatto dalla coniglietta
 
"E questo cosa starebbe a significare ?" chiese Nick indicandosi la guancia
"Che domande !" esclamò Judy "è la mia dimostrazione di affetto. Non potendoti abbracciare per via del tuo piccolo problema alla stomaco. Ti da fastidio ?" chiese Judy con uno sguardo curioso
"No no ... affatto ..." disse Nick tutto imbarazzato
"Hey piccioncini" disse ad un certo punto Boe, intromettendosi nella conversazione, schioccando le zampe "che vi do da bere ?"
"Per me una bella birra Boe" disse Barney alzando una zampa
"Non stavo parlando con te, vecchio ubriacone" lo rimproverò l'alce
"Grazie mille Boe" disse Judy "Magari un’altra volta. Dobbiamo chiederti una cosa. Sai per caso, dove possiamo trovare ..." la coniglietta venne interrotta dallo squillo del telefono rosso appoggiato sopra il bancone
"Scusa un secondo" disse Boe prendendo in mano l'apparecchio



Pronto ? Taverna di Boe
Un momento, controllo... P.P. Faccio è qui? Faccio P.P. qui c'è? Faccio P.P.
disse ad alta voce l'alce, rivolgendosi verso i suoi clienti



"Se ti scappa vai in bagno" disse Barney scatenando le risa degli altri animali, inclusi Judy e Nick
"Brutto piccolo ... " disse l'alce, sbattendo una zampa sul bancone "sei di nuovo tu, non è vero ? Se mai scoprirò chi sei, ti caccio una salsiccia giù per la gola e ti piazzo un branco di lupi affamati nel didietro !!!" concluse Boe agganciando con forza la cornetta
"Ancora lui non è vero ?" disse Judy tra una risata e l’altra
"Già lui ..." disse l'alce rassegnato "non ne posso più di questi scherzi. Ma se un giorno scoprirò chi è gli inciderò il mio nome sulla schiena con una piccozza. Così imparerà che non si scherza con Boe"
"Certo certo ..." disse la coniglietta scuotendo lentamente la testa
"A proposito, cosa mi stavi dicendo ?" chiese Boe, ricordando la frase della coniglietta
"Oh sì ... potremmo parlarne fuori ?" chiese Judy
"Certo che sì" esclamò Boe con un sorriso "dopo di voi"
 
La coniglietta e la volpe scesero dai loro sgabelli e si diressero verso l'uscita
"Ciao ragazzi ! Mi ha fatto piacere rivedervi" disse Judy salutando gli altri animali "non cacciatevi nei guai" concluse la leporide varcata l'uscita seguita da Nick e da Boe
"Mi raccomando Barney, non scolarti i fusti di birra mentre sono via" disse l'alce rivolgendo uno sguardo poco rassicurante al tasso
"Oh avanti Boe. Per che razza di ubriacone patetico mi hai preso ? Vai tranquillo " lo rassicurò Barney
L’alce'rivolse un ultimo sguardo al tasso, dopodiché chiuse la porta



Nel frattempo nella sala interrogatori ...
 
"E questo è tutto" disse Doug guardando negli occhi il suo ascoltatore
"Bene era così difficile ?" disse l'animale alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta. Ma prima che potesse uscire, venne fermato dal montone, che gli ricordò una cosa molto importante
"Aspetti un momento ! Noi due avevamo un accordo, non si ricorda ?"
Il mammifero rimase in silenzio, fermo davanti alla porta in metallo
"Aveva detto che avrebbe dato il resto dell'antidoto a Duke ... me l'aveva promesso ..." disse il montone con voce triste "la prego ..."
 
Nella stanza calò un improvviso silenzio
“Ha ragione signor Hopkins" disse l'animale mascherato, voltandosi e dirigendosi verso la donnola, ancora addormentata "sono un animale di parola" aggiunse iniettando il resto dell’ antidoto sul collo di Duke
"Bene, siamo pari" disse il mammifero dirigendosi verso la porta
"Grazie" disse Doug in tono sincero
L'animale, colpito dalle parole del montone, si girò verso l'ovino e lo guardò in modo strano, per alcuni minuti senza proferir parola.
Dopodiché si girò e aprì la porta. Prima di uscire dalla stanza disse "L'avverto signor Hopkins. Se quello che mi ha raccontato non è vero, farò in modo di farle provare PERSONALMENTE quello che ha provato il signor Donnolisi. Così non si sentirà escluso" concluse chiudendo la porta, mentre il montone deglutì lentamente.
 
"Signor Sailas !" esclamò il dingo, quando l'animale uscì dalla sala interrogatori "finalmente. Allora ? Che cosa le hanno detto ?"
L'animale, per tutta risposta, lo ignorò e continuò a percorrere il lungo corridoio, assorto nei suoi pensieri
"Signor Sailas !" lo richiamò Fowler seguendo l'animale "Cosa le hanno detto ?"
"Faccia venire Bradford nel mio ufficio, Fowler. Devo parlargli" disse semplicemente il mammifero mascherato continuando a camminare con le zampe dietro la schiena
Il dingo si fermò lungo il corridoio, e con uno sguardo perplesso disse "Certo signore"



A casa Hopps ...
 
Torcia, libro di storia, macchina fotografica, cellulare, cibo e bevande, qualche spicciolo, cassetta del pronto soccorso, spray al peperoncino ...
C'era tutto quello che le serviva, anche se aveva voluto evitare di portare con se lo spray, ma papà aveva insistito ...
Era pronta ad andare all'avventura. Scese di corsa le scale e si precipitò fuori di casa, dove ad aspettarla, c'erano i suoi genitori
 
"Allora Julia !" disse Stu un po' in angoscia "sei sicura di voler andare da sola al lago Landlake per la tua ricerca di scienze ? E se ti succedesse qualcosa ?"
"Papà non ho più tre anni" disse Julia alzando gli occhi al cielo
"Dai Stu !" lo canzonò Bonnie "Julia ha ragione. Non è più una bambina. Lascia che si prenda le sue responsabilità" concluse la coniglia con un enorme sorriso
"Mi sono anche portata dietro lo spray al peperoncino" disse Julia guardando supplichevole il genitore
"Ma ... e va bene" disse sconfitto Stu "ma per qualsiasi problema non esitare a chiamarmi. Intesi ?" aggiunse il coniglio abbracciando la piccola leporide
"Mi raccomando, non cacciarti nei guai. Buona fortuna per la tua ricerca di scienze " disse Bonnie baciando Julia che si diresse velocemente verso la sua bicicletta.
"Vi voglio bene ! Ciao !" urlò la piccola coniglietta mentre usciva fuori dalla proprietà
 
Mentre si allontanava pian piano da casa, sul volto di Julia si dipinse un sorriso
"Sarà una bella ricerca di scienze" disse tra se e se, mentre pedalava verso il lago Landlake



Nell'ufficio di Sailas ...
 
"Signore voleva vedermi ?" chiese Bradford entrando nell'ufficio del suo superiore e salutandolo stando sull'attenti
"Capitano Bradford !" esclamò il mammifero mascherato "Prego, si sieda" disse il signor Sailas, indicando una sedia, posta davanti alla sua scrivania
"L'ho chiamata per assegnarle una nuova missione" cominciò l'animale mentre la tigre si accomodava sulla seggiola "voglio lei e il suo team al lago Landlake. Dovete controllare tutte le coste del lago, incluso il piccolo isolotto"
"Certo signore. Posso sapere il perché? " chiese la tigre con uno sguardo perplesso
"Dalle informazioni che il signor Hopkins mi ha gentilmente offerto, so che il prototipo è ancora al lago Landlake. È il posto perfetto per nascondersi e rimanere invisibili. Non è ancora in grado di sostenere un incontro con esseri viventi. Com’è successo nel caso dei signori Hopkins e Donnolisi"
 
"Scusi la domanda ... ma come fa a esserne sicuro ?"
"È la mia creazione e so come pensa. Diciamo che ho un sesto senso" disse tranquillamente l'animale "Preparatevi al peggio. Se è spaventato ed è ferito, è un'animale molto pericoloso. Voi dovrete catturarlo ed immobilizzarlo. È tutto" concluse Sailas
La tigre si alzò e si diresse verso la porta "Bradford" lo richiamò l'animale "nessun testimone. Sono stato chiaro ?" disse Sailas rimarcando le ultime parole
"Certo signore" disse la tigre salutando il suo superiore e uscendo dall'ufficio




Lo studio dell’autore
 Ed eccoci qui con un nuovo capitolo.
Vi siete presi un bello spavento è ? Lo so, sono un tipo birichino XD
V’è l’avevo detto che a Nick, ci avrebbe pensato Boe … con il suo fidato barattolo di uova in salamoia, come poteva mancare XD
 
Alla fine il signor Sailas ha scoperto quello che voleva sapere, usando le cattive …
Una vostra prima impressione sul suo conto ? Ha le carte in regola per mettere in difficoltà i nostri due eroi ? È da considerare un animale MOLTO pericoloso ?
 
Intanto Julia si prepara ad andare al lago Landlake, il brutto è che anche gli animali di Sailas stanno andando lì …
E se finissero per incontrarsi ? Che succederà ?
Lo scoprirete settimana prossima. E vi anticipo già che farete la conoscenza di un trio fuori dal comune, addirittura peggio di Doug e Duke XD
 
Ringrazio, come sempre: Redferne, EnZo89, Mr. Creepy e Plando per le loro recensioni e complimenti. Grazie di cuore ;)
Come ringrazio anche coloro che stanno continuando a leggere la mia storia. Se volete lasciare una recensione, siete i benvenuti
 
Sperando che Barney non si scoli la birra mentre Boe è fuori … vi saluto
Alla prossima
 
J. Conrard
   
 
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