Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Diana LaFenice    11/12/2017    0 recensioni
Omaggio agli sgrammaticati della povertà culturale che imperversa indisturbata in mezzo a noi. Scovata con gran fatica qui e là per il web. Sì, ecco cosa ho fatto in questi mesi per svagarmi. Questa poesia è una critica ironica per tutto ciò che è accaduto in quest'anno. Non è indirizzata a nessuno in particolare.
Fatevi una risata.
Genere: Commedia, Demenziale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un brindisi!
Io propongo un brindisi!
Un brindisi al peggior progetto mai portato avanti dall’universo.
Anche a Dio (se c’è) siamo andati di traverso.
Forme di vita intelligenti quanto uno stuzzicadenti si improvvisan maestri di vita e professori.
Teorie del complotto ad hoc per creduloni,
Credenze travisate da inquisitori e religioni.
Miliardi di anni di evoluzione mandati a puttane
Per un mucchio di panzane.
Oh, my Darling, mi stupisco perché parli
Oh, my Darling, non capisco perché digiti: “Pozzanghere ambulanti”.
Oh, my Darling, sarai bella quanto vuoi, ma là dentro sento muggir buoi.
E mentre ti arricchisci di stronzate
Cerchi l’amore, magari come nelle storie senza senso né costrutto
Che milioni di anni di letteratura e secoli di psicologia han distrutto.
Esempio stupido: angeli e demoni legati da luce e buglio. Un panino anche a me, grazie!
Infondo, in fondo in fondo di idiozia ce ne è. Ma non è che coi congiuntivi son più tranquilla,
se vado avanti così mi servirà una camomilla. O un peacemaker, a seconda.
Anima gemella vieni qua. No, no, guarda, piuttosto me ne resto di là.
Potere della falsa riga vieni a me. Ed ecco qua: spazzatura fai da te.
Leggo quel che scrivi e mentre mi cadono le braccia
mi domando chi di noi tre sia ubriaco, tu autore, il t9 o io lettore, o se qualcuno qui si faccia.
E ti chiedi perché il karma ce l’ha con te.
Oh, my Darling, mi stupisco perché parli
Oh, my Darling, non capisco perché digiti: “Pozzanghere ambulanti”
Oh, my Darling, sarai bella quanto vuoi, ma là dentro sento muggir buoi.
Questo meccanismo, tale entropia, serve per disperdere energia,
fisica non mentale, ma secondo te la seconda mi sa che non vale.
E’ normale si degeneri ma mai così tanto.
Bisogna metter dei paletti.
Non vi dico dove, rimarreste interdetti.
Fortuna che ci sono quelli come voi, sarebbe assai più triste per noi.
Oh, my Darling, mi stupisco perché parli
Oh, my Darling, non capisco perché digiti: “Pozzanghere ambulanti”
Oh, my Darling, sarai bella quanto vuoi, ma là dentro sento muggir buoi.
Grandi artisti, scrittori, produttori, ma che producete? Grandi cacate, se permettete.
E ti chiedi perché il karma ce l’ha con te?
Qualcuno Lassù sa che della grammatica e del sapere hai fatto scempio
E ora tu per noi sei monito ed esempio.
Dante s’è organizzato, tutti gli autori e gli artisti ha radunato
ha spiegato la situazione, alla testa dell’esercito dell’indignazione s’è posto,
per preparare il tuo attentato direttamente sul posto.
In nome di tutte quelle volte che hai schivato il libro di grammatica e hai detto,
eh, ma per questo non mi serve la scuola, serve la pratica.
La situazione si fa (melo)drammatica.
Perciò propongo un brindisi!
Alle scimmie senza pelo, che possano strapparmi ancora risate a vagonate,
fatemi ridere ancora, vi prego.
Ho visto cose che non potete neanche immaginare:
Narratori in erba (gatta) dalla faccia sfatta
che partoriscono abomini letterari.
Ho quasi paura a leggerli per timore del contagio,
casi umani più unici che rari,
ma non è che andando avanti io sia più a mio agio.
Oh, my Darling, mi stupisco perché parli
Oh, my Darling, non capisco perché digiti: “Pozzanghere ambulanti”
Oh, my Darling, sarai bella quanto vuoi, ma là dentro sento muggir buoi.
Oh, my Darling, mi stupisco perché parli
Oh, my Darling, non capisco perché digiti: “Pozzanghere ambulanti”
Oh, my Darling, sarai bella quanto vuoi, ma là dentro sento muggir buoi.
Oh, my Darling...



***Nota dell'autrice
Spiegazione ad alcuni termini un po'strani. Buglio: un tipo di panino con insalata, pomodori, bresaola condito con un filo d'olio e pepe, che si chiama così dalle mie parti (Viareggio).
L'idea di scriverla mi è venuta in mente ascoltando Pachidermi e pappagalli di Francesco Gabbani. Non è una traduzione. Nè ci tengo a vederla come tale o plagio. Come ho già accennato ho vagabondato per il web alla ricerca di qualcosa per svagarmi e farmi due risate. E devo dire che non sono rimasta delusa. Poi ho fatto un aperitivo con due miei compagni del corso barman - sto studiando per diventarlo - e visto che non sapevamo a che brindare ho proposto (ironicamente parlando) di brindare alla specie umana. E il mio conoscente ha aggiunto: il peggior fallimento dell'universo. O qualcosa di simile. Di lì ecco a voi la mia ultima poesia. Come ho detto è ironia pura, l'ho scritta per farmi una risata. Magari un po'crudele ma pur sempre una risata.
Kingwithoutacrown
D.M.
Susanna
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Diana LaFenice