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Autore: Tony Stark    12/12/2017    2 recensioni
A quanto pare il vero nome del Diavolo è Patrick e, a parere di Pete, era un tipo davvero tranquillo
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Patrick Stump, Peter Wentz
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ambientazione: AU in cui Patrick è il diavolo, il letterale Diavolo della Bibbia e Pete l’ha evocato per errore.
Piccola nota: Questa storia più che una One-short è una raccolta di momenti.

 

Apparently Satan’s real name is Patrick

Quella mattina Pete Wentz non credeva che sarebbe stata diversa dalle altre e soprattutto non aveva la minima idea di quello che stava per capitare. Anche perché chi immaginava che sarebbe stato capace di evocare, accidentalmente, il Diavolo mentre preparava un sandwich?
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La prima cosa che Pete poteva dire era che il Diavolo non sembrava per nulla un mostro, niente corna, coda o ali da pipistrello. Sembrava un normale essere umano, con i capelli di un misto indefinibile fra biondo e castano chiaro con una fedora, nera con la fascia bianca, che ne copriva la maggior parte e gli occhi talmente azzurri da sembrare blu.
Il suo sguardo blu si era spostato sull’isola della cucina prima che un espressione stupita gli apparisse sul viso.
<< Veramente? >> gli chiese stupito, e Pete notò che anche la sua voce sembrava perfettamente normale, << Con un sandwich sul serio? >>; Pete constatò che non sembrava arrabbiato, tuttalpiù bonariamente stranito e anche un po’ divertito se il suo tono e il piccolo sorriso divertito che gli piegava le labbra erano un indicazione.


<< Non era come se stessi cercando di… ehm, evocarti >> rispose Pete, quasi in un sussurro, dopo più di qualche istante di silenzio.
<< Quindi… Vuoi dirmi che hai accidentalmente tracciato il mio sigillo con… >>si fermò un attimo guardando attentamente il sandwich posato sull’isola << E’ mostarda quella? >>


<< No, è maionese con la curcuma… >> rispose, ancora col tono basso ma perplesso dal modo in cui la situazione si stava svolgendo.
Il Diavolo lo guardò per qualche secondo, prima di dire: << Questa è la cosa più strana che mi sia capitata da quando mio Padre mi ha cacciato dal paradiso >>; Dopo quelle parole erano rimasti in silenzio guardandosi. << Immagino tu abbia già capito chi sono >> disse << In ogni caso, chiamami Patrick >>
<< Ehm… Peter Wentz >> rispose, confuso a mo’ di presentazione.
<< Lo so >> gli rispose il Diavolo… Patrick con un piccolo sorriso, ancora una volta non sembrava per nulla minaccioso e Pete ebbe la sensazione che non se ne sarebbe andato molto presto.


Non sapeva quanto aveva ragione.
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Se qualche settimana prima qualcuno, anche se non so perché, avesse detto a Pete Wentz che il Diavolo, il letterale Diavolo, l’Angelo Caduto, sarebbe diventato il suo coinquilino… Pete non gli avrebbe creduto, chi lo avrebbe fatto d’altronde?
Ma adesso era così e a Pete andava bene.
Patrick era la “persona” più tranquilla e dolce che avesse mai conosciuto. Era sempre disposto a dare una mano o a fare una chiacchierata, quando Pete ne aveva davvero bisogno. Onestamente non c’era una sola briciola di cattiveria in lui e più Pete lo conosceva, meno riusciva a capire perché la religione lo vedesse come un mostro.
<< Pete? >>; la voce di Patrick lo tirò fuori dai suoi pensieri, accompagnata dal fatto che gli stava scuotendo una mano davanti agli occhi << Ehi, Pete, mi stai ascoltando? >>
Pete scosse la testa prima di puntare il suo sguardo verso quello blu di Patrick << No, scusami mi ero perso nei miei pensieri >>


Patrick lo guardò preoccupato << Tutto bene? >>
Pete gli sorrise << Sì, tutto bene, Patrick >>
<< Va bene, ma se hai bisogno di parlare, io sono qui >>
Pete annuì ancora sorridendo, prima di tornare a guardare quel programma televisivo che stavano seguendo. Prendendo una manciata di pop corn che Patrick aveva preparato…




Aveva menzionato che il Diavolo amava il piccante?
No perché lo amava sul serio…
Pete si disse di ricordarsi di non mangiare mai più il pop corn preparato da Patrick, a meno che non volesse perdere l’uso del gusto.
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Un’altra cosa che aveva scoperto era che Patrick, il Diavolo, non era omofobo. Lo aveva scoperto quando erano andati fuori a fare shopping, in realtà acquistare abbastanza spezie perché Patrick non si lamentasse sempre che ne erano a corto. E dovevano aver dato l’idea sbagliata.
Qualcuno aveva mormorato qualcosa, Pete non lo aveva sentito, ma Patrick sì. Il Diavolo si era voltato con una rapidità inumana e aveva afferrato quella persona per la maglia, il blu dei suoi occhi che si tingeva di un lieve giallo.
<< Ascoltami bene, pezzo di merda, se ti sento dire ancora una cosa simile, ti prenderò talmente a calci in culo che neanche Adamo si ricorderà più che sei la sua discendenza, capito?! >> la sua voce era bassa e ringhiante, ma anche gelida.
Il ragazzo, perché solo ora Pete si era reso conto fosse un ragazzo, annuì rapidamente. Patrick lo lasciò andare e poi fece cenno a Pete di riprendere la loro strada.


Se qualcuno avesse chiesto a Pete, dopo quel momento, di che religione fosse, lui avrebbe detto di essere un satanista. Onestamente visto com’era Patrick, Pete era davvero convinto che il satanismo fosse la migliore religione.
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Pete si stava sforzando per rimanere serio… Davvero si stava sforzando.
Non aveva intenzione di scoppiare a ridere durante l’omelia di Padre Wallace.
Ma la situazione era davvero divertente.
Prima di tutto, Patrick era seduto accanto a lui, con il suo morbido, e davvero carino, sorriso sul viso, il tutto mentre come da regolare funzione pre- festa di Halloween, Padre Wallace diceva di non cadere in tentazione, che il Diavolo era in agguato ma che con la fede potevano difendersi.
Ma soprattutto la parte che lo aveva portato quasi a ridere istericamente era stata quando aveva detto che il Diavolo non poteva entrare in un luogo sacro, Pete poteva dissentire visto che il Diavolo era seduto accanto a lui e che era entrato facendosi il segno della croce come tutti gli altri parrocchiani.




Pete si promise che in qualche modo avrebbe fatto pagare a Patrick il fatto di averlo messo in quella situazione. Anche se era abbastanza divertente, doveva ammetterlo.
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Appunto per il futuro: Non guardare Supernatural col Diavolo.


Pete non riusciva a credere che Patrick sarebbe stato capace di commentare ogni singolo istante della puntata, ma c’era riuscito. Ed erano tutte lamentele.


Ma non è così, Pete!” o “I miei demoni non sono fatti di fumo e non hanno gli occhi neri” o ancora “Non sono così stronzo
Neanche mangiare i suoi pop corn iper-piccanti era riuscito a farlo stare in silenzio abbastanza.
<< Perché non mandi a The WB una mail di lamentele? >> disse sarcasticamente, un po’ stanco di tutti quei commenti.
Patrick lo aveva guardato e si era alzato in piedi, la ciotola di pop corn in mano e uno sguardo determinatamente dorato negli occhi.
<< Grazie, Pete! >> aveva detto
<< Per cosa? >> gli aveva chiesto perplesso
<< Per avermi dato l’idea, è proprio quello che farò >>


Pete si era alzato di scatto dalla poltrona, inciampando nel plaid grigio che gli copriva le gambe, mentre inseguiva Patrick.
<< Aspetta, Patrick! >>


 


Vivere col Diavolo non era sempre facile.


Ma onestamente Pete non l’avrebbe cambiato per nulla al mondo. 
   
 
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