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Autore: MagiaOscura    12/12/2017    3 recensioni
Severus Piton è morto straziato dai morsi di Nagini, ed è giunto il momento anche per lui di andare all'aldilà, dove incontrerà molte anime di persone da lui conosciute.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, James Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Severus Piton è morto sotto i colpi violenti dei denti di Nagini alla Stamberga Strillante, e dopo aver consegnato a Harry i suoi ricordi e averlo guardato per l’ultima volta negli occhi, chiuse gli occhi, per sempre.
Qualche tempo dopo, Piton riaprì gli occhi, ma aveva capito che non era più in vita, bensì era un fantasma, e si trovava alla stazione di King’s Cross.
Non indossava più i suoi tipici vestiti scuri che caratterizzarono la sua vita, ma una tunica bianca.
Dopo aver camminato per un po’, Piton notò due esseri orribilmente mutilati, e non riusciva a capire chi fossero.
“Sono Tom e Peter, Severus”
Era Silente, che comparve alle spalle di un Piton stupito di rivedere l’ex preside. Dopo un attimo di smarrimento, Severus si rese conto che erano le anime di Tom Riddle, alias Voldemort, mutilata dai ripetuti omicidi, e di Peter Minus, la cui anima fu compromessa dal suo tradimento nei confronti dei coniugi Potter.
“Dove siamo Albus? “ domandò Severus  Piton a Silente, guardandosi nel frattempo intorno, scrutando il luogo in cui si stava trovando.
“Nel limbo, purtroppo tra poco arriveranno altre anime che noi conosciamo. Qualche minuto fa è venuto anche Harry a trovarmi” rispose Silente con la voce tranquilla che l’ha sempre contraddistinto.
“Potter è morto dunque? La profezia è compiuta?” chiese Piton all’anziano mago, non nascondendo un tono di tristezza
“No Severus, Harry è vivo, e sconfiggerà Voldemort. Quando Lily sacrificò la sua vita per Harry, un frammento dell’anima di Tom finì dentro Harry stesso, che fu inconsapevolmente un Horcrux” spiegò tranquillamente Silente a un Piton, che non riuscì a trattenere un lieve sorriso.
I due maghi continuavano a camminare senza una meta, godendosi questo momento di pace quando cominciarono ad arrivare altre anime:
“Ciao Remus, ciao Ninfadora” salutò Silente, notanto con malinconia che anche Lupin e Tonks sono caduti in battaglia. Tonks rivolse all’ex preside uno sguardo rabbioso, a cui Albus Silente rispose con un sorriso, visto che la figlia di Andromeda Black odiava il suo nome
“Salve Silente….Severus, cosa ci fai anche tu qua dopo quello che hai fatto” chiese  Lupin, con un tono di voce che mischiava stupore e disprezzo, senza ottenere nessuna risposta da Piton.
“James e Sirius ti spiegheranno tutto quanto Remus”
Lupin e Tonks sparirono, in attesa di rivedere gli amici caduti in battaglia.
Dopo aver sentito quelle parole di Silente, il volto di Piton si incupì, visto che non desiderava affatto rivedere le sue nemesi.
“Io non li voglio vedere Albus, almeno da morto voglio pace”
“Severus, ti prego, non fare il bambino, sforzati a perdonare. Io ho perdonato Gellert e anche Sirius ha perdonato suo fratello Regulus dopo aver scoperto la verità, infondo siete morti per la stessa causa”
“Sbagli Albus, io sono morto per espiare una colpa per la quale io merito di essere castigato anche adesso” tuonò Piton contro Silente, che assunse un’espressione sorridente, non credendo a quello che gli stesse dicendo Severus Piton.
“E allora perché quando hai saputo che Harry era destinato alla morte sei stato dispiaciuto? E perché hai salvato Remus Lupin dal mangiamorte nonostante i miei ordini?”
Mentre Severus Piton si sforzava a trovare una risposta, si sedette insieme a Silente su una panchina, e dopo qualche minuto di silenzio l’ex professore di pozioni riuscì a trovare le parole:
“Perché non volevo vedere gli occhi di Lily morire un’altra volta, e perché Lupin era necessario all’Ordine”
Albus Silente era sorridente, non aveva creduto per nulla alle parole della sua fedele spia, ma non tornò sull’argomento dopo aver capito che non avrebbe ottenuto una risposta soddisfacente.
“Severus, come giudichi la tua vita?” domandò Albus Silente a Piton, che fu di nuovo stupito dalla domanda dell’ex preside
“Un fallimento, Albus. Ho rovinato il rapporto con Lily, l’unica persona che mi abbia mai considerato come una persona, mi sono unito a un gruppo di sadici omicidi per egoismo anteponendo Lily a loro, e ho causato la sua morte” rispose Piton, con un’aria che ancora faceva trasparire il suo profondo rimorso.
“E del resto? Del fatto che sei rimasto fedele a Lily fino alla fine? “
“Non le sono stato fedele perché l’ho tradita ignorando i suoi avvertimenti sui mangiamorte”
Albus Silente aveva esaurito gli argomento con Severus Piton, e i due si avvicinarono a ciò che rimaneva di Codaliscia e di Voldemort.  Minus supplicava l’aiuto dei due:
“Troppo tardi Peter” rispose lapidario Silente
Dopo qualche altro minuto di pace silenziosa e dopo aver incontrato altre anime dei  caduti in battaglia come per esempio Fred Weasley e Colin Canon.
“Severus, adesso io devo andare, ci sono alcune anime che vogliono parlarti, saliamo sul treno e godiamoci la pace eterna, ce la siamo meritata”
“Se ti riferisci a Lily io non voglio vederla.”
“Pensavo che tu volessi rivederla e scusarti con lei”
“Non sono degno di incrociare il suo sguardo”
Silente, dopo aver osservato con compassione Severus Piton, salì sul treno, che dopo qualche minuto partì.
Severus Piton invece rimase solo, vagando senza meta, godendosi il silenzio e riflettendo sulla sua vita e suoi sbagli.
“Severus, quanto tempo” disse una voce che Piton riconobbe, e che gli fece tornare il cattivo umore.
“James Potter e Sirius Black, siete venuti a prendervi la vostra rivincita estrema?”
Erano i fantasmi di James Potter, Sirius Black e Remus Lupin. Ma nonostante la diffidenza di Piton, non avevano intenzioni cattive, almeno non questa volta.
“No, sono venuto a ringraziarti”
“Per aver causato la tua morte e quella di Lily?” rispose Piton all’eterno rivale col suo solito tono tagliente.
“No, per essere diventato una persona migliore e aver salvato ripetutamente Harry da tutti le intemperie che la vita gli ha posto. Involontariamente sei stato come un padre per lui”
“Non l’ho fatto ne per te ne per Black, quindi tenetevi i ringraziamenti”
“Lo sappiamo che l’hai fatto perché aveva gli occhi di Lily, ma anche se per orgoglio non lo vuoi ammettere, sei cambiato in meglio, e infondo non sei mai stato un mangiamorte” rispose pacamente James Potter a Piton, che proprio non voleva ascoltare James Potter nonostante il tono conciliante.
“Severus, non vorrai odiarci anche da morti? Abbiamo sbagliato, ma ormai siamo spiriti” intervenne Sirius Black rivolgendosi a Piton per la prima volta senza intenzione di prenderlo in giro.
“Silente ci disse tutto sul fatto che eri una spia dell’Ordine e siamo morti sapendo che avevi abbandonato Voldemort” intervenne di nuovo James Potter, ricevendo in cambio da Piton un tono di disapprovazione.
“Non ha mai saputo tenere la bocca chiusa” sentenziò Piton, pur essendo infondo contento che Lily sia morta sapendolo innocente.
Dopo alcuni momenti di tensione e di silenzio, James Potter e Sirius Black porsero la mano a Piton in segno di pace. Quest’ultimo inizialmente titubante, accettò, stanco anche lui di odiare.
Pur senza sorrisi, la pace tra James Potter, Sirius Black, Lupin e Piton fu siglata, e i tre fantasmi sparirono, e subito dopo comparse Lily Evans, che indossava una tunica bianca, simbolo della sua purezza e bontà.
“Sev”
Quando Piton sentì dopo più di 20 anni quel diminutivo con cui Lily era solita chiamarlo, si sciolse e cominciò anche se con compostezza a piangere.
“Non mi guardare, non me lo merito” disse Piton, girandosi per non incrociare lo sguardo della sua eterna persona.
“E invece ti guardo, perché sei uno tra gli uomini più coraggiosi che io abbia conosciuto” disse Lily, girando il viso di un Piton in lacrime a se stessa.
“Io ti ho uccisa”
“Sev, era la profezia, Voldemort l’avrebbe conosciuta se non da te da qualcun altro. “
“Non cambia nulla, perché io ho determinato la tua fine, la fine dell’unica persona che mi abbia mai trattato da umano, dopo averti tradita insultandoti”
“Non mi hai tradita. Semplicemente eri e sei una persona fragile con insicurezze . Io troncando la nostra amicizia volevo darti un segnale, che tu hai colto tardi, ma hai fatto il massimo per salvare me, e anche James, anche se inizialmente non volevi. Ti sei castigato tutta la vita, ti sei rovinato la vita per i sensi di colpa” disse Lily asciugando le lacrime che rigavano il volto di Piton, distrutto dai rimorsi.
“Lily, ti prego, non infierire. Io non sono la persona che tu immagini. Io ho provato felicità nel rovinare la vita a tuo figlio solo perché assomigliava a James Potter, se l’ho protetto è per i tuoi occhi” insistette Piton nell’incolparsi e nel punirsi ulteriormente
“Severus, eri umano, non te ne faccio una colpa, anche se da madre soffrivo enormemente, ma capivo perché eri così arcigno con tutti. Il trattamento che hai riservato a Harry lo hai compensato col fatto che l’hai protetto fino all’ultimo attimo della tua vita. Ti sei punito facendoti odiare da tutti, nascondendo il tuo lato migliore, quello che mi piaceva di più.”
Dopo qualche attimo di silenzio, Lily e Severus camminarono per la stazione di King’s Cross, con lei sorridente e serena, e anche Piton, per la prima volta dopo anni felice.
“Severus, è arrivato il treno, sei pronto per partire?” chiese Lily all’amico, che con un sorriso rispose in modo affermativo, abbracciandola.
Mentre Lily Evans sparì, Severus Piton salì sul treno che lo condusse in paradiso, dove finalmente potrà vivere in pace godendosi la sua amicizia con Lily Evans e dove tutti sapranno com’era veramente
   
 
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