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Autore: JacopoCorazza    13/12/2017    1 recensioni
Lorenzo e Marco sono compagni di banco in un Liceo di Chieti. Furti, bullismo, fatti che nello svolgersi porteranno al rapimento di Lorenzo. Ma per mano di chi?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Puntata 1: Trama

Chieti ore 11:20
A scuola durante la ricreazione, Luca e Domenico con la complicità di altri due ragazzi rubano dalla tasca dello zaino di Marco, ragazzetto del primo liceo, il telefonino per poi rivenderlo e ricavarci dei soldi per comprarsi vestiti. No i due ragazzi non erano poveri di famiglia, anzi erano molto benestanti, facevano questo per hobby, quasi per noia. Mentre erano in azione i ragazzi vengono beccati in flagrante da Lorenzo, compagno di banco di Marco, i ragazzi non si erano accorti di lui. Lorenzo però preso dal panico scappa e urta accidentalmente un banco. Stava correndo verso la presidenza. Luca sentendo il rumore si affaccia insieme a Domenico e vede Lorenzo scappare. Subito ordina agli altri due ragazzi di inseguirlo “Prendetelo!” disse con aria furibonda. Mirko e Andrea raggiungono Lorenzo e lo immobilizzano, lo trascinano poi nel bagno. Arrivano così Luca e Domenico. Luca inizia ad intimidire Lorenzo con aria da bulletto, voleva evitare che quest’ultimo parlasse. Luca è il capogruppo, rappresentate d’istituto e tipo violento, ha 20 anni e fa il quinto superiore, si sente padrone di tutto. Tutti nel liceo temono lui e il suo gruppo. Quando passa ogni ragazzo abbassa lo sguardo. Domenico invece è meno irruento, più razionale. Le ragazze della scuola sono tutte innamorate di Luca, anche la ragazza che piace a Lorenzo. Il ragazzino rimasto da solo in bagno si lava il viso, non sa cosa fare. Arriva Marco migliore amico di Lorenzo e lo incita a sbrigarsi perché la professoressa stava ritornando in classe per ricominciare la lezione. Marco però nota qualcosa di strano nell’amico e quindi gli chiede se sta bene, se va tutto bene, avendo notato che a Lorenzo manca un bottone della camicia. Lorenzo rincuora l’amico sulla questione del bottone, gli dice che forse lo aveva perso prima. Durante la lezione, Marco cerca il telefono nella tasca dello zaino per controllare l’ora ma non lo trova e chiede a Lorenzo, quest’ultimo fa il vago ma si blocca, prende tempo e questo insospettisce Marco che crede sia uno scherzo dell’amico e quindi gli dice di restituirgli il telefono. Lorenzo dice di non saperne niente e il suono della campanella lo salva. Marco nota che Lorenzo è troppo strano, ma non fa in tempo a seguirlo, perché mentre mette apposto lo zaino il suo compagno di banco era già scappato via. Mentre torna a casa Lorenzo riflette a quanto successo oggi, ha una paura tremenda, le parole di Luca lo avevano terrorizzato. Il ragazzo arrivato davanti al cancello di casa, lo apre ed entra. Sua madre era in giardino che curava le piante e come ogni giorno chiede al figlio come fosse andata a scuola. Lorenzo dice che la giornata è andata bene, già il ragazzo aveva deciso di non parlare era troppo scioccato. Aveva paura di quel ragazzo di sei anni più grande di lui. Il ragazzo poi si dirige verso l’ingresso di casa. La madre lascia stare le piante, si pulisce le mani nel grembiule che indossava e segue il figlio. Paola apre la porta della stanza del figlio e lo vede sdraiato sul letto che fissa il soffitto con le braccia conserte. Tra una chiacchierata e l’altra Paola viene catturata da un particolare, anche lei dopo Marco nota che al figlio manca un bottone della camicia. Chiede così spiegazioni, Lorenzo le racconta di averlo perso giocando con Marco durante la ricreazione ripensando però all’aggressione ricevuta da Luca e il suo gruppo. Ad un tratto suona il campanello. Paola chiede al figlio se può andare ad aprire, ma lui non la sente. Con aria scocciata dall’assenza di collaborazione di Lorenzo, Paola va ad aprire e aprendo la porta nota la Signora Cecilia mamma di Marco. Lorenzo scendendo le scale vede sua madre parlare con la signora Cecilia, e subito capisce che la mamma di Marco è lì per la storia del telefono, quindi si sofferma e si mette ad ascoltare. La signora Cecilia racconta tutto l’accaduto a Paola. Lorenzo sempre fermo sulle scale prende coraggio e decide di scendere. Capisce subito di essere nei guai. Paola chiede al figlio chiarimenti, lei è convinta che lui sia innocente, ma vuole esserne certa. Anche la signora Cecilia è convinta dell’innocenza di Lorenzo, ma sa che il ragazzetto sappia qualcosa. Tra una parola e l’altra la signora Cecilia svela un particolare sul bottone smarrito della camicia di Lorenzo. Suo figlio Marco le disse che aveva beccato Lorenzo in bagno a lavarsi il viso, e con un bottone della camicia mancante. Sentendo queste parole Paola chiede chiarimenti al figlio, che dice di non poter parlare, ha troppa paura. Lorenzo allora si mette a piangere e scappa in camera sua chiudendo la porta a chiave. Cecilia e Paola quindi adesso sanno che Lorenzo è a conoscenza di qualcosa. La signora Cecilia vuole andare a fondo alla questione e domani mattina andrà a scuola con i carabinieri. Paola allora congeda la signora Cecilia, la tranquillizza, dicendole che parlerà con il figlio. Con queste parole la signora Cecilia lascia la casa di Lorenzo e va via. Paola una volta chiuso il portone si dirige subito al piano superiore e bussa alla porta della stanza del figlio. Lorenzo non risponde, però decide di aprire la porta alla mamma, è in lacrime e subito abbraccia la mamma e le confessa tutta la sua paura. Però pian piano le racconta la vicenda. Paola esce dalla stanza del figlio e lo lascia studiare, si dirige verso il garage, prende la macchina e va a fare la spesa. Nel frattempo Luca sta piazzando il telefono rubato la mattina a scuola, riesce a venderlo ad una signora, ricavandone 400 euro. Domenico soddisfatto si dà anche lui il merito di questo colpo, Luca però non ci sta e placa l’entusiasmo dell’amico rispondendogli male. Squilla il cellulare della signora Cecilia, è Paola che le racconta della chiacchierata con Lorenzo. Cecilia una volta riagganciato spiega a suo figlio Marco che Lorenzo ha raccontato la verità. Marco chiede se Lorenzo sia colpevole o solo testimone, sua madre gli spiega che Lorenzo si è trovato li accidentalmente. L’indomani mattina il Capitano dei Carabinieri Umberto Molla, un uomo distinto, moro alto e fedele ai suoi ideali scorta dalla preside la signora Cecilia, Paola, Lorenzo e Marco. La preside, Lucrezia Nobili, ascolta la testimonianza di Lorenzo. La preside decide all’ora alla luce dei fatti di sospendere Luca per tre giorni, invece per un solo giorno Domenico, Mirko e Andrea. I quattro ragazzi poi vengono portati in caserma, devo rispondere del reato di furto, sono maggiorenni e questo porterà delle conseguenze. I ragazzi vengono messi sotto lo stato di fermo, ora per chiudere il cerchio bisogna trovare il telefono di Marco. Una volta messo al corrente il Generale Pasquale Ferri, il Capitano ottiene l’autorizzazione a tracciare la sim di Marco. Ottime notizie giungono da questa ricerca, la donna non ha ancora effettuato il cambio scheda. Il Capitano entra in possesso del telefono e della testimonianza della donna che lo aveva acquistato, Luca, Domenico, Mirko e Andrea vengono messi in galera con l’accusa di furto e ricettazione di materiale rubato. Le famiglie dei rispettivi ragazzi non la prendono bene, soprattutto la famiglia di Luca. Sua madre la signora Claudia sta meditando vendetta verso Lorenzo quel ragazzino aveva incastrato suo figlio, nessuno al mondo doveva toccarle Luca. Passano pochi giorni, Lorenzo viene rapito all’uscita di scuola.
   
 
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