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Autore: EmyPotter_4    14/12/2017    0 recensioni
Lui calciatore di successo, capace di risollevare una squadra dal destino già tragicamente scritto, bello, caparbio e incredibilmente sincero.
Lei, dolce commessa in un negozio di abbigliamento maschile, la più giovane e talentuosa del punto vendita, bella e sorridente in qualsiasi situazione.
Aldo e Chiara vivevano vite diverse, completamente, Aldo si trovava lontano centinaia di chilometri dalla sua famiglia per giocare a calcio in una famosa squadra di Serie A; Chiara usciva da una relazione sentimentale opprimente e ossessiva durata quasi due anni, e di cui era ancora terrorizzata.
Chissà se e come due vite così, si potranno incrociare.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui calciatore di successo, capace di risollevare una squadra dal destino già tragicamente scritto, bello, caparbio e incredibilmente sincero. Lei, dolce commessa in un negozio di abbigliamento maschile, la più giovane e talentuosa del punto vendita, bella e sorridente in qualsiasi situazione. Aldo e Chiara vivevano vite diverse, completamente, Aldo si trovava lontano centinaia di chilometri dalla sua famiglia per giocare a calcio in una famosa squadra di Serie A; Chiara usciva da una relazione sentimentale opprimente e ossessiva durata quasi due anni, e di cui era ancora terrorizzata. Quella sera Aldo poteva uscire e andare a fare un giro con i suoi amici e compagni di squadra visto che era sabato e che, come ogni sabato, avevano giocato, quel giorno in casa e avevano vinto. Chiara era stata convinta da Beatrice, detta Bea, la sua migliore amica, ad uscire quella sera, per svagare un po’ con i pensieri, le uniche cose a cui pensava infatti erano il lavoro, l’università, e la paura di rincontrare quell’ex che tanto l’aveva oppressa, una paura che difficilmente riusciva a scrollarsi di dosso, dietro quel dolce sorriso si nascondeva infatti una ragazza sfinita da continue scenate di gelosia, estremamente inutili poi. Chiara non poteva uscire, fare festa, avere amiche e amici con cui divertirsi e confidarsi su ciò che la tormentava, non poteva vestirsi come le piaceva, come una ragazza di diciannove anni dovrebbe fare. Erano le dieci, Aldo era pronto e insieme a Tommaso e Michael uscì di casa, diretti verso il loro locale preferito per “bere una roba”, stare in allegria e divertirsi; a ventuno anni Aldo non si aspettava di avere quasi tutto ciò che desiderava, mancava la famiglia, certo, ma era il capo cannoniere della squadra, capitano, giovane promessa del calcio, pieno di soldi, bello, una bella macchina… La felicità, comunque, così diceva lui, non la si ottiene con i soldi, ma con la fatica, col raggiungimento degli obiettivi prefissati e, perché no, con l’amore, che però nella vita di Aldo ancora non c’era. Chiara e Bea, uscirono abbastanza presto quella sera, a differenze di altre volte, e alle dieci erano già al loro locale del sabato sera a bere la cioccolata calda di rito, iniziava a fare piuttosto freddo e la cioccolata le scaldava per bene. Chiara aveva finalmente l’occasione per stare da sola con Bea e raccontarle di tutte le sofferenze che aveva dovuto passare e tutti i momenti di rabbia che aveva avuto, partendo dal fatto che il suo ex voleva sempre delle foto per vedere come andava vestita in giro, o che non poteva avere nessun social perché chissà chi poteva contattarla e così via. Verso le dieci e mezza nel locale entrarono tre ragazzi che le due amiche subito giudicarono come sfigati per il loro modo di fare spavaldo e quasi poco rispettoso, uno alto, biondo, occhi colore del ghiaccio e gli altri due mori e dagli occhi scuri, tre ragazzi davvero belli. Entrati nel locale Aldo e i suoi amici notarono subito due ragazze che chiacchieravano, una piccolina, con una chioma di capelli ricci e mori, gli occhi verdi e un sorriso smagliante, l’altra molto più alta, capelli lunghi, ricci e castani, occhi nocciola intenso e un simpatico sorriso stampato sul volto, che ascoltava ciò che la sua amica le stava dicendo. Più Chiara parlava, e più le veniva l’ansia di veder spuntare da qualche parte l’orco che l’aveva fatta stare così male, e più l’ansia le saliva, più sentiva il bisogno di fare un giro, anche solo fino in bagno, per muoversi un attimo e scaricare un po’ di energia; così fece, finito l’ultimo racconto tirò fuori dalla borsa il mascara e andò in bagno con la scusa di sistemarsi il trucco. Ecco l’occasione, la piccolina si era alzata e aveva lasciato l’altra ragazza al tavolo, occasione colta al volo dai tre amici, che si fiondarono subito da lei. < Ti ha lasciata sola, quindi > Michael, che aveva già puntato Bea, attaccò subito bottone, < Doveva rifarsi un po’ il trucco, tranquilli che torna > rispose Bea pronta. Come se non avessero sentito nulla di quello che la ragazza aveva detto, presero due sedie e vi ci sedettero, Aldo invece si mise posto di Chiara. * E’ inutile pensarci ancora tanto Chiara, lui non verrà mai qui, ora calmati un attimo, cammina un po’, ed esci da questo bagno sorridente come sempre e pronta per nuove esperienze *, non bastava pensare così positivo a Chiara, lei aveva bisogno di uno sfogo vero, così tirò un bel calcio al muro e usci dal bagno. Puntò al tavolo e notò che la sua sedia era occupata da uno dei tre sfigati entrati prima, nelle sedie vicino a lui c’erano gli altri due, e sempre allo stesso tavolo, anche Bea. < Ehm ehm, beh? Posso la mia sedia? > disse subito, poggiando la mano sulla spalla del ragazzo, bastò un attimo, uno sguardo veloce, per capire quanto fosse effettivamente bello, occhi così penetranti che avrebbero fatto sciogliere chiunque, sorriso beffardo, ma allo stesso tempo molto affascinante. Nel cervello di Aldo c’era solo una cosa, “WOW”, vista da vicino era ancora meglio, occhi verdissimi, labbra carnose e un sorriso a trentadue denti, bellissima. < Direi di no, te ne prendo un’altra così sono sicuro di metterla vicino a me in modo da guardarti meglio >, rispose Aldo col suo sorrisetto di scherno, < Addirittura. E se io volessi sedermi vicina alla mia amica? > rispose prontamente Chiara, < Starete vicine un’altra volta, adesso ti toccherà stare vicina a me. Piacere Aldo > disse sorridendo lui, porgendole la mano. < Chiara > fu la sola risposta della ragazza, che strinse calorosamente la mano, guardandolo dritto negli occhi. Non erano solo quelli ad affascinarla in effetti, ma anche quel magnifico accento del sud. Lui le fece baciamano, prese una sedia e la invitò a sedersi, come un gentiluomo d’altri tempi. Risero tutti. NOTA DELL’AUTRICE: È solo un inizio di ciò che accadrà, non sarà una storia scontata, spero con tutto il cuore che vi piaccia. Buona lettura, Emy.
   
 
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