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Autore: Fede883    14/12/2017    2 recensioni
Visto che oggi festeggio 5 anni di fidanzamento con Irene, la mia fidanzata ho deciso di scrivere una storia autobiografica che racconta il nostro primo incontro, il nostro primo appuntamento e anche la prima volta che abbiamo dormito insieme... XD
E' un racconto diverso da tutti gli altri però volevo raccontarvi come può nascere una storia d'amore, a volte nello più impensabile e durante una autogestione di una scuola. In questo scritto ho cercato di romanzarlo un pò e spero che vi piaccia, buona lettura a tutti voi.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono a scuola, sembra una mattina come un altra, le solite cose da fare, le solite facce, la solita routine quotidiana che ti assila eppure questa giornata di scuola che sta per cominciare cambierà per sempre la mia vita.
Siamo nel periodo dell'autogestione, tutte le scuole italiane manifestano aspramente contro il decreto Gelmini, alunni, professori e personale ata tutti uniti dalla protesta. Visto che c'era autogestione le lezioni praticamente erano sospesi o perlomeno alcuni prof avevano deciso di farle, io ero in aula informatica, non c'era nessuno e così sono andato su Google e ho digitato "Max Pezzali - Ritornerò". Il primo risultato è quello di Youtube e ci clicco sopra. Accendo le casse del computer, i pc della scuola erano vecchissimi e lentissimi e il sistema operativo era ancora Windows 98 probabilmente, per caricare anche solo una pagina ci metteva una vita. Alla fine dopo un lungo caricamento la canzone parte, le parole di Max si fanno subito largo nel mio cuore:" Ti ho cercata in mezzo ai volti vedevo intorno a me, io credevo di trovarti più inafferabile, ogni tanto mi illudevo fossi veramente tu e sentivo la tua voce anche se giù non c'eri più... Ritornerò". Parole tristi, malinconiche ma bellissima allo stesso tempo, durante la canzone mi metto a canticchiare pensando di essere solo in quell'aula informatica, invece vicino a me noto una ragazza che mi sorride. Una ragazza molto carina capelli mori legati da una coda di cavallo, una maglietta gialla e dei jeans neri e le Converse ai piedi, mi sorrideva mentre mi osservava cantare e ci scambiavamo qualche sguardo sorridendo, ci fu subito molta complicità tanto che ad un certo punto la ragazza mi chiese in modo divertito:" Wow anche tu ascolti Max Pezzali? Io sono una sua grande fan sai, comunque piacere, io sono Irene". Osservo Irene che aveva tutta l'aria di essere la classica primina timida, riservata e secchiona e io le stringo la mano dicendole sorridendo:" Piacere Federico ma chiamami Fede, si anche io sono molto fan di Max Pezzali ma toglimi una curiosità se puoi... Non ti ho mai vista al Sabin ed è la prima volta che ti vedo oggi". Irene è spiazzata da questa domanda e avrà pensato:" Ma farti gli affarri tuoi no eh? Mamma mia che impiccioni questi ragazzi". Dopo un momento di incertezza mi sorride e mi risponde sorridendo:" Non faccio il Sabin infatti io ma il Fermi, sono qui come esterna visto che mi avevano detto che c'era l'autogestione, ho una amica che fa il Sabin e mi hanno fatto entrare, menomale che non mi hanno lasciata fuori". Ci mettiamo a ridere subito, questa ragazza è molto simpatica e ha un entusiasmo che io non avevo mai visto prima in una ragazzina. Irene prende subito l'iniziativa dicendomi in modo deciso mentre mi sorride:" E tu invece immagino che fai il Sabin, questa è una bella scuola, sono sicura che qui ti troverai molto bene, aver incontrato te mi ha fatto molto piacere, non so perchè ma sento che tra noi due c'è una sorta di alchimia speciale". Sorrido ovviamente perchè ci conosciamo da neanche 5 minuti e questa mi parla giù di alchimia speciale e tutte queste cose assurde sull'amore vero, ci manca solo che adesso mi chiede di sposarmi. Mi parla di lei e della sua vita, che fa ginnastica artistica e che la sua allenatrice è sua sorella maggiore e che suo padre fa il militare invece, ascolto tutto con grande interesse, mi piace sentirla parlare perchè ha una voce molto dolce e tenera, non è per niente stridula, inoltre il tono è sempre ben impostato e non esagera mai nel dire le cose, per avere 15 anni e per parlare con un ragazzo sconosciuto penso che questa ragazza abbia superato tutti i miei scetticismi a riguardo e anche io le parlo un pò di me senza andare troppo nei dettagli anche perchè non ce ne era proprio bisogno di farlo.

Dopo aver parlato del più e del meno per un pò Irene mi sorride dicendomi:" Comunque vuoi vedere un film, ho portato la mia chiavetta USB e ho un sacco di film dentro e ce ne potremo guardare qualcuno tanto c'è autogestione e nessuno ci può dire nulla, anzi casomai andiamo in aula magna che c'è pure il proiettore, lo guardiamo molto meglio e stiamo più in pace, che vuoi vedere". Sorrido, mi ha appena chiesto di vedere un film insieme e ci conosciamo da 4 minuti e le dico sorridendole molto divertito:" Che film hai nella chiavetta USB? A te cosa andrebbe di guardare? Mi cogli un pò alla sprovvista sai". Irene mi abbraccia e mi dice sorridendo:" Ne ho davvero tanti, sono tutti divisi per cartelle, ci sarà qualche film che vorrai vedere, dobbiamo impegnare il tempo in qualche modo, ho tutti i generi e non so quanti titoli, basta che mi dici che cosa vuoi vedere, ho anche qualche serie televisiva ma poca roba, di film ne ho tanti invece". Osservo l'orologio e sono appena le 09:04 e dico ad Irene sorridendo:" E che dovrei anche fare matematica Irene, non so davvero che cosa guardare, se non faccio gli esercizi è un casino". Irene senza pensarci due volte mi dice con decisione:" Abbiamo una giornata per fare tutto, ti aiuto io per gli esercizi di matematica dopo, te lo prometto, allora che vuoi guardare". Sorrido e rispondo a Irene sorridendo:" "Aladdin", c'è l'hai nella chiavetta USB?". Irene sorride e mette la chiavetta attaccata al computer e selezione le varie cartelle e vedo chiaramente la cartella con su scritto "Disney" e Aladdin è uno dei primi, mi sorride e mi dice in modo divertito:" Può bastare come risposta Fede? Dai guardiamo il film". Decidiamo di andare in aula magna dove c'è il priettore e lasciamo l'aula computer.
Sistemiamo tutto per la proiezione e facciamo partitre il film e ci mettiamo a sedere e Irene mi sorride dicendomi:" Grazie per aver accettato di vedere un film con me, ti conosco da poco ma sento che io e te abbiamo una alchimia particolare, non me lo spiego ma riesco a percepirlo". Le sorrido e le dico ridendo:" Che cazzo sei un jedi che percepisce la forza e vede nel futuro? Sei già così avanti Irene?". Irene si mette a ridere e mi dice camuffando la voce come meglio riesce a fare:" Fede sono tuo padre". L'imitazione di Darth Vader non era venuta proprio bene però il tenativo era apprezzabile, guardiamo il film, "Aladdin" è uscito nel 1992 ed è considerato uno dei film che ha contribuito al rinascimento Disney iniziato nel 1989 con "La Sirenetta". Irene mi racconta che "Aladdin" è uno dei suoi film preferiti da quando era piccola, Jasmine è una delle sue principesse preferite perchè è coraggiosa e si vuole innamorare perchè è davvero ama qualcuno e non perchè le viene imposto, lei sorride ad ogni scena e entrambi sappiamo quasi le battute del film a memoria, come se l'avessimo doppiato noi. Quando arriva la scena della canzone "Il mondo è tuo" Irene mi prende la mano e me la stringe e mi canta:" Il mondo è tuo è sorprendente accanto a te". Mi stringe la mano e non riesco a credere che questa ragazza si sia già innamorata di me, quando si dice il colpo di fulmine eppure Irene mi ha tenuto stretto la mano fino alla fine, ci siamo scambiamo numerosi sguardi durante la proiezione ma entrambi avevamo un pò paura, lei era ancora una bambina alla fine eppure sembra già così dannatamente matura, una giovane piccola donna.

Qualche giorno dopo Irene mi chiama e mi chiede senza fare giri di parole:" Ci possiamo vedere sabato sera a cena, andiamo al ristorante cinese e se vuoi possiamo andare al cinema, ti va? Mi farebbe molto piacere uscire con te". Le dico di si senza pensarci troppo e arriva il giorno del fatidico appuntamento. Ci troviamo davanti al ristorante cinese e lei incredibile ma vero non solo è in orario ma è pure in anticipo, non ci potevo credere e il giorno avrei pensato che sarebbe venuto a nevicare per questo avvenimento, una ragazza in orario... Un mistero talmente grandi che nemmeno un esperto di attività paranormali potrebbe spiegare come sia possibile. Noto subito Irene, era ottobre e faceva freddo o perlomeno iniziava a farlo, giacca di colore azzurro, jeans neri e le immancabili Converse ai piedi, capelli legati da una bellissima coda di cavallo e il rossetto sulle labbra, si è fatta bella per l'occasione. Entriamo dentro al ristorante e ci mettiamo a sedere, Irene mi abbraccia e non si stacca da me neanche un attimo, sono suo e di nessun altra. Si toglie la giacca e noto subito una felpa famigliare, totalmente bianca e con Michael Jackson in bella vista e la scritta "Bad world tour 1987". e le dico con molto entusiasmo:" Sei fan di Michael Jackson? Bella la felpa". Irene mi guarda sorridente come non mai dicendomi:" Si è il mio idolo, mi ha cresciuto praticamente, so tutte le sue canzoni e i suoi balletti a memoria, a te piace Michael, per me è l'unico e vero re del pop". Avevo trovato finalmente una ragazzina di 15 anni che non ascoltava i "Sonohra", i "Finley" o gli "Zero assoluto" ma Michael Jackson, insomma l'asticella si era alzata notevolmente e mi parlava del mitico Michael come se fosse una sorta di secondo padre, mi racconta che ha imparato a ballare "Billie Jean" da molto piccola e spesso a casa nei momenti liberi studiava tutti i passi di Jackson con una incredibile determinazione. Le sorrido divertito e le chiedo con entusiasmo:" E di italiano chi ti piace invece? Mi avevi detto di Max Pezzali ma ero curioso di sapere se ti piaceva qualche altro artista nostrano". Irene mi fa ok con le dita dicendomi in modo divertito e dolce:" Ascolto moltissimo Ligabue, un pò di meno Vasco Rossi ma non lo disprezzo, adoro Giorgia e Elisa, Fiorella Mannoia, I Lunapop e sopratutto gli "Articolo 31" diciamo che per quello che riguarda la musica italiana ascolto un pò di tutto a volte anche Pavarotti e Bocelli, come musica internazionale oltre a Michael Jackson ascolto Whitney Houston, i "Boyzone", i " Placebo". " Guns 'n' Rose", "Gli AC/DC" e Shakira, alla fine la musica se è fatta bene mi piace quasi tutta". Sorrido e sono emozionato, una ragazzina di 15 anni con questi gusti e vedute musicali è una cosa molto rara sopratutto nell'era dell'avvento delle boyband uscite dai talent, non avevo dubbi, questa ragazza era da sposare solo per i gusti musicali che aveva e per tutte le doti belle che aveva. Irene mi sorride cercando di scrutare i miei pensieri attraverso il mio sguardo e sorridendo mi fa:" Fai sport tu Fede? Io faccio ginnastica artistica, ho appena cominciato, si, sono un pò fuori età per iniziare uno sport simile ma ho fatto tanti anni di danza moderna e quindi ho deciso di iniziare questo meraviglioso sport, la mia allenatrice è mia sorella maggiore poi, lei ha sempre fatto ginnastica fin da quando era in fasce praticamente, domani ho allenamento, spero di non cadere troppe volte". Mi alzo dal tavolo e vado ad abbracciarla, mi trasmette una tenerezza unica e me la voglio un pò coccolare e dopo averla abbracciata le dico sorridendo:" Io faccio karate comunque sono cintura bianca e gialla, anche io ho cominciato da pochissimo, mi piace molto come sport". Irene diventa triste però e le dico in modo confuso:" Ho detto o fatto qualcosa di male Ire? Perdonami se è così". Irene mi prende le mani e mi dice sorridendo ma con la voce piena di dispiacere:" No ma che! Tu non centri nulla, è solo che ho avuto una brutta esperienza agonistica con il karate, lo fatto anche io e sono arrivata a cintura gialla, poi è successa una cosa non bella durante una gara, te lo racconterò un altra volta, adesso non parliamo di cose brutte". Irene sorride e io con lei e finalmente arrivano i nostri piatti.

Ci facciamo una mangiata incredibile tra involtini primavera, riso alla cantonese e spaghetti di soia con verdure, ognuno ha assaggiato qualcosa dell'altro e siamo davvero pieni, dopo aver pagato faccio una passeggiata insieme e Irene mi dice sorridendo mentre camminiamo mano nella mano:" Fede scusa la domanda ma ti volevo chiedere una cosa? Come mai l'altra volta che abbiamo fatto gli esercizi di matematica facevi fatica a fare calcoli all'apparenza semplici? Non pensare male perchè io faccio schifo in matematica però ti volevo chiedere solo questa cosa, ovviamente il fatto che tu faccia fatica a fare 16x25 non modificherà in nessun modo la nostra amicizia, con me sentiti libero di dirmi tutto quello che hai dentro, non avere muri, sono tua amica e non devi aver paura di dirmi le cose". Le prendo la mano e le dico sorridendo:" Irene purtroppo le mie difficoltà in matematica sono legate ad una malattia che ho avuto da piccolo, l'epilessia, è una storia molto lunga da spiegare ma come hai detto tu anche prima non c'è bisogno di essere tristi, pensiamo solo alle cose belle". Irene mi osserva negli occhi e si agita dicendo a gran voce:" Come l'epilessia? Ce l'hai ancora? Sei guarito vero? Oddio che stupida che sono stata a fare questa domanda, ti chiedo scusa, perdonami sono una cretina". La stringo a me e le dico baciandola sulle guance:" Ma che ne potevi sapere tu? Non è colpa tua, hai fatto una domanda legittima, ti racconterò meglio la storia in un altro momento, comunque sono guarito e sto bene". Irene mi da il cinque dicendomi in modo commosso:" Sei un guerriero, bravo Fede, ti voglio tanto bene". Ci abbracciamo e facciamo una lunga passeggiata.
Dopo un ora circa Irene chiama suo padre per venirla a prendere e arriva dopo pochi minuti, suo padre è un uomo alto e con i capelli neri, molto robusto e appena mi vede mi squadra totalmente dalla testa ai piedi, "Adesso sono rovinato" penso dentro di me, chissà che film mentali si sarà già fatto su di me che esco con sua figlia, non ci voglio pensare e si avvicina a me con Irene che dice con entusiasmo:" Papà lui è Federico, è un mio amico, può restare a dormire da noi? Abbiamo il letto degli ospiti tanto in camera mia". Suo padre mi guarda con uno sguardo che farebbe paura anche a John Rambo e mi dice:" E così esci con mia figlia Federico?". "Oddio lo sapevo, sono fottuto!". Sorrido, sono ansioso un sacco e Irene lo nota dicendo a suo padre:" Papà è un bravo ragazzo e un bravissimo amico, non iniziare a fare il geloso per favore, lo stai mettendo in ansia inutilmente, siamo solo amici, non ci dobbiamo sposare, lui dorme nel letto degli ospiti e io nel mio letto, che film mentali ti sei già fatto scusami eh? Comunque lo chiamato fuori io, non ti preoccupare". l'uomo si rasserena e mi dice sorridendo:" Va bene, se mi dici così so che mi posso fidare di te, non mi hai mai detto bugie Irene, ragazzi andiamo adesso che è freddo". Saliamo in macchina e suo padre mi ricorda un sacco l'attore e wrestler "The Rock" e mentre guida mi dice:" Che squadra di calcio tifi Federico?". Sono ansioso e Irene mi sorride con complicità e rispondo sorridendo:" Bologna". E noto lo sguardo di suo padre che sorride dallo specchietto della macchina e grida:" Grandeeeeeee... Allora puoi uscire con mia figlia quante volte lo desideri, se eri juventino o interista con il cavolo che uscivi con lei, grandissimo Fede". Irene fa uno sguardo di rassegnazione ma ride sotto i baffi in realtà e cominciamo a parlare di calcio, il papà adesso mi ha preso in simpatia e parliamo del più e del meno, c'è meno tensione adesso, sono molto più sereno.

Arrivati a casa Irene mi dice sorridendo:" Mia sorella è fuori, c'è solo mia mamma in cucina che sta guardando la televisione e fa le parole crociate, vieni che te la faccio conoscere". Entriamo in cucina e sua mamma è una bellissima donna, non tanto alta ma con dei bellissimi capelli neri, un grande sorriso e degli occhi marroni molto affascinanti. e Irene con grande entusiasmo dice a sua madre ridendo:" Mamma, lui è Federico, un mio amico e te lo volevo far conoscere, oggi si ferma a dormire da noi, dorme nel letto degli ospiti, è un bravissimo ragazzo". Irene mi accarezza la schiena e sua madre mi stringe la mano dicendomi:" Piacere Federico, sono Lucia, mi fa piacere che esci con la mia Irene, comunque sono contenta che rimani a dormire da noi, vuoi una tazza di tè caldo? Vuoi bere o mangiare qualcosa? Chiedi qualunque cosa non ti preoccupare, sei amico di mia figlia e ti meriti solo il meglio, per qualunque cosa chiedi pure". Sorrido e rispondo in modo entusiasta:" Il tè caldo ora non mi va, grazie per avermelo detto, magari dopo, posso prendere un bicchiere di Coca Cola? Altrimenti va bene il tè caldo". Ci sorridiamo e Irene apre il frigorifero e prende fuori una lattina di Coca Cola e me la porge e mi dice:" Tieni bevila pure ma con moderazione però, piuttosto non hai un pigiama con te'". Ovviamente ho lasciato il pigiama a casa visto che non avevo previsioni di dormire fuori e Irene lo capisce subito dicendomi:" Stai tranquillo che in qualche modo risolviamo, magari te ne posso prestare uno di mio papà,  non credo che ci siano problemi, dai andiamo che ti faccio vedere la mia camera". Irene mi prende per mano ridendo e mi fa vedere camera sua, un letto bellissimo con le coperte colorate di rosso, tantissimi mobili con sopra tantissime giochi di qualunque genere da quelli di società più classici come il "Risiko" e il "Twister" fino ad arrivare alle action figures della Marvel e di "Star Wars" infatti è impossibile non notare la statuetta di Anakin Skywalker, di Darth Vader e della Principessa Leila Organa sul comodino vicino al letto e sopratutto impossibile non notare il bellissimo poster del film "Il ritorno dello jedi" e le dico in modo sorpreso:" Ma ti piace Star Wars? Se è così sappi che sei la mia nuova idola". Irene mi sorride e mi dice sorridendomi:" Ovvio che mi piace Star Wars, adoro il personaggio di Anakin Skywalker anche se poi diventa Darth Vader ma è un personaggio complesso quello di Anakin e poi Heyden Christensen è troppo figo secondo me, è davvero molto bello come attore, comunque mi piace molto sia la Marvel che Star Wars come puoi ben vedere". Le sorrido e le do il cinque in modo divertito, osservo altre cose nella stanza, il poster di Michael Jackson appeso appena subito dietro il letto e sopratutto noto una foto di Irene che fa karate posta sul comodino, Irene nella foto esegue un pugno indossando il karategi e la sua cintura gialla con molto orgoglio, Irene mi osserva e mi dice sorridendo:" Questa è la mia stanza, ho anche la televisione con la playstation e SKY e li sulla scrivania c'è il mio computer, mi metto il pigiama, riusciresti ad uscire dalla stanza un attimo? Scusami ma sai sono una femmina e ho bisogno di una certa privacy in questi casi". Sorrido ed esco dalla stanza per dare il tempo ad Irene di mettersi il suo pigiama e io aspetto fuori e sua mamma ti dice:" Ti ha sfrattato dalla camera Fede? Irene è molto riservata per queste cose, comunque sono tanto felice che sei uscito con lei, mi aveva parlato con lei con grande entusiasmo, era davvero tanto tempo che non vedevo mia figlia così serena e piena di vita, ti devo ringraziare perchè l'hai fatta davvero stare bene in questi giorni, lo notato subito che c'era lo zampino di qualche amichetto diciamo, grazie di cuore, Irene adesso è davvero felice". Le sorrido e rispondo a sua madre ridendo:" Per me è stato un piacere, Irene è una ragazza in gamba ed è molto simpatica, si merita solo il meglio, grazie per i complimenti che non penso nemmeno di meritare". La mamma di Irene mi sorride e mi accarezza dolcemente la testa e aspetto che Irene mi dia il permesso di entrare in camera da letto.

Dopo pochi istanti Irene mi fa entrare e appena apre la porta la noto che indossa un bellissimo pigiama rosa e mi dice sorridendo mentre si toglie i calzini rimanendo a piedi nudi:" Ti piace il mio pigiama? Lo comprato in centro qualche giorno fa, appena lo visto ho deciso di comprarlo subito perchè era davvero carino, mi piace davvero tanto poi il rosa è uno dei miei colori preferiti, io sono parecchio stanca e mi sa che vado a letto, mio padre ti presta un pigiama, anzi se vuoi te lo può anche regalare visto che non lo usa praticamente più, oggi è stata proprio una bella giornata e a me ha fatto molto piacere passarla insieme a te, sei un buon amico e quando si trovano buoni amici sulla strada è sempre una cosa molto positiva e molto bella, a volte la vita penso che faccia incontrare le persone per una ragione, le cose non possono essere sempre lasciate al caso, tutto accade per un motivo ben preciso a volte non riusciamo nemmeno a spiegarci perchè una determinata cosa accade, alla fine penso che il bello della vita sia fare le scelte giuste insieme alle persone giuste, io ti ho incontrato per una ragione precisa in quell'aula informatica pochi giorni fa, adesso non so ancora il motivo ma presto lo scoprirò anzi lo scopriremo insieme, adesso basta filosofare, andiamo a letto, il cinese è buono ma è pesante". Sorrido ad Irene e l'abbraccio e mi metto il pigiama che mi ha prestato suo padre e anche qui rimango fuori dalla stanza di Irene, ovviamente non ha ancora tutta questa confidenza con me e quando mi sono sistemare per andare a letto Irene prepara il letto degli ospiti e mi dice in modo molto emozionato:" Mi prometti che ci sarai sempre per me, che non te ne andrai, voglio che tu sia un buon amico". Abbraccio a me la mia amica e le dico in modo ancora più commosso del suo:" Puoi stare tranquilla Irene, io per te ci sarò sempre e comunque, ti voglio un bene dell'anima, insieme a te sto davvero bene, oggi è stata una bellissima giornata che abbiamo vissuto insieme ti voglio bene". Irene sorride e mi da un bacio a stampo sulla bocca dicendomi:" Chissà... Forse io e te un giorno saremo di più che semplici amici, hai delle labbra molto morbide sai". Sorrido imbarazzato e Irene mi dice sorridendo:" Ti va di diventare il mio migliore amico? Forse è un pò troppo presto ma sai non ho mai avuto un amico com te". Sorrido e la bacio anche sulla bocca a stampo e le dico:" Godiamoci il presente Irene, a questa domanda risponderà il tempo oppure ti ho appena risposto in un modo solo un più dolce, ti adoro, buonanotte amica mia, sono stanco morto, ci vediamo domani mattina". Irene sorride e ci diamo l'ultimo abbraccio, ci sorridiamo e ognuno dorme nel proprio letto. Osservo Irene che dorme e poi osservo il soffitto e penso:" Cavolo ho trovato una migliore amica". Mi addormento felice e soddisfatto accanto alla mia amica Irene, domani è domenica e possiamo dormire quanto vogliamo perchè non dobbiamo andare a scuola, mi alzo dal letto e do l'ultimo bacio ad Irene, le accarezzo le guance e la lascio nel suo modo dei sogni ma la vorrei ancora riempire di coccole, ci addormentiamo sapendo nei nostri cuori che il futuro per noi riserverà tante bellissime sorprese.

Spazio Autore: Questa è la storia di come ho conosciuto la persona più importante della mia vita al quale dedico ogni mio pensiero e molte delle cose che scrivo. Oggi Irene ha 23 anni ed è diventata la mia fidanzata, oggi festeggiamo 5 anni di fidanzamento insieme, 5 anni di amore, risate, complicità, di abbracci e anche di mangiate al cinese. C'è poco da fare Irene mi va dal cuore alla testa. Grazie a chi leggerà questo scritto che racconta il nostro primo incontro e le nostre prime cose fatte insieme.
   
 
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