La notte:
Momento affascinante e spaventoso. Suoni di sirene lontane, ululati di cani, pianti di neonati, sogni di giovani anime affacciate alle finestre, il rumore dei cuori che si consumano nell'indifferenza o nella distanza. Triste ma presente consuetudine, i cuori innamorati ma soli.
Di sera le strade riflettono solo una parte del luccichìo del giorno: sono lunghissime,a volte abbandonate, altre colorate e adornate di luci rosse-arancioni-verdi d'attesa e d'impazienza.
Il momento che acuisce le mancanze,di qualsiasi genere. Allo stesso modo in cui un bambino corre tra le braccia dei genitori durante un violento temporale, una giovane donna stringe a sè l'amato, un'altra sogna di poterlo fare, un'altra ancora osserva la pallida luna cercando la pace tanto agognata.
Al contrario del giorno frenetico e scandito, la notte è una creatura dormiente e silenziosa che spiana il terreno a infiniti duelli che vedranno come vincitori o il sonno e il rifugio del sogno,nel migliore delle ipotesi, oppure l'insonnia paralizzante.
Allora i pensieri si susseguono per l'intera nottata, uno dietro l'altro, nell'altro, sull'altro, come un valzer che non finisce mai e fa girare la testa. La mente si riempie di connessioni, passaggi segreti, desideri, e la razionalità rimane mollemente adagiata in un angolo, assopita e trasportata dal flusso.
Pensare o essere pensati, dunque?
Allora i pensieri si susseguono per l'intera nottata, uno dietro l'altro, nell'altro, sull'altro, come un valzer che non finisce mai e fa girare la testa. La mente si riempie di connessioni, passaggi segreti, desideri, e la razionalità rimane mollemente adagiata in un angolo, assopita e trasportata dal flusso.