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Autore: Hiroshi84    15/12/2017    6 recensioni
Spezzone del racconto:
---- Della ragazza so soltanto il nick, che abita in una città vicina alla mia e che ha letto molti miei lavori, oltretutto disaminandoli appassionatamente e con ardore. Osservo l’avatar cioè l’immagine di piccola dimensione del profilo utente, in sostanza un selfie ben riuscito. Ha dei lunghi capelli biondo dorato, gli occhi cerulei e il volto armonioso.
– Io ci sarò!– le scrivo emozionato sulla messaggistica privata, mentre lei si limita a rispondermi con una... ---
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Da ascoltare in sottofondo: Raf - Inevitabile follia (scelta facoltativa)
 
 
 
– Hai un animo dolcissimo, sei tenerissimo. Sei la prova che esistono uomini capaci di trasmettere sentimenti eccezionalmente puri. Hiro, io desidero incontrarti, desidero specchiarmi nei tuoi occhi color Nutella, desidero te. Ecco, finalmente ce l’ho fatta a dirtelo!
Non aver paura, cancellerò ogni traccia del tuo tormento. Raggiungimi: ti aspetto al lido Blue Sea di Olivieri.
 
Queste sono le parole di La Bionda con la quale mi ha recensito Heart and Magic il mio ultimo racconto pubblicato su EFP Fanfiction. Un'eruzione di emozioni e di sensazioni si impadroniscono del mio cuore, proprio come un vulcano che sembrava destinato a restare estinto a cause di profonde delusioni; inaspettatamente ha reclamato la sua essenza prorompente.
Della ragazza so soltanto il nick, che abita in una città vicina alla mia e che ha letto molti miei lavori, oltretutto disaminandoli appassionatamente e con ardore. Osservo l’avatar cioè l’immagine di piccola dimensione del profilo utente, in sostanza un selfie ben riuscito. Ha dei lunghi capelli biondo dorato, gli occhi cerulei e il volto armonioso.
– Io ci sarò!– le scrivo emozionato sulla messaggistica privata, mentre lei si limita a rispondermi con una moltitudine di stilizzati <3<
Spengo il PC, oggi è una bellissima giornata di sole, ideale per andare al mare e per amare. Forse sto facendo una pazzia. Spero non sia uno scherzo, ne morirei.
Dio, 15 km ci separano, ardo dalla voglia di vederla. Salgo nella mia auto, metto la chiavi nel quadro, e… ahimè non parte!  
Mannaggia la miseria non vuole saperne di mettersi in moto, intuisco chiaramente che la batteria è completamente scarica. L'irritazione è alle stelle tant'e vero che colpisco lo sterzo con un pugno. Tuttavia non mi abbatto, non demordo.
Mi viene un’idea: nel garage conservo la mia bicicletta e senza esitare vado a prenderla per utilizzarla. Una volta sopra la mountain bike, mi avvio verso il luogo d'incontro. Non so come spiegarlo… avverto in continuazione le note di Inevitabile follia di Raf, probabilmente per via che ascolto spessissimo la canzone in questione.
Pedalo a razzo e decido di percorrere l'autostrada, senz'altro il tratto più breve per arrivare al Blue Sea.
Supero i caselli, mi immetto in carreggiata, precisamente nella corsia d'emergenza. Me ne infischio altamente delle automobili in corsa che mi suonano e, proseguo imperterrito.
Un vento piacevole mi scompiglia i capelli, l’effluvio della vita mi avvolge totalmente procreando un'energia mai sperimentata prima. Canto a squarciagola il brano poc'anzi citato e soffermandomi nello specifico su questo spezzone:
 
 
E questo amore ci darà
un'incredibile energia
un varco dove la realtà
sconfina nella fantasia.
E quante notti dormirei
sulla tua dolce prateria
perché ti voglio e tu mi vuoi
inevitabile follia.
 
 
Pedalando di gran lena noto con euforia che sono quasi giunto a destinazione, riesco a scorgere in lontananza l'uscita per Olivieri, tra l'altro so l’esatta ubicazione del lido in quanto ci vado ogni estate con la mia famiglia.
Arrivo trafelato allo stabilimento balneare, parcheggio la bici in un'area destinata ai mezzi a due ruote. È strapieno di ciclomotori, scooter e biciclette. Non dovrei stupirmi dato che la località è frequentatissima. Non riuscendo a trovare un posto libero appoggio la mountain bike ad un palo incurante della mancanza di un catenaccio e scendo una scalinata che conduce alla spiaggia. Mi chiedo se veramente ci riconosceremo, chissà, probabilmente la ragazza mi avrà cercato su Facebook e avendo visto le mie foto, potrebbe avere i giusti dettagli su cui basarsi per distinguermi.
Non sono in tenuta di mare, semmai vestito casual, e mi aggiro tra gli ombrelloni e i bagnanti avanti e indietro svariate volte. Purtroppo non la vedo, un'ondata di preoccupazione mi assale con l’aggiunta dal timore di una beffa, pur preservando una fioca luce di speranza.
Con lo smartphone mi collego su EFP Fanfiction e le invio un paio di messaggi tramite messaggistica privata. Non ricevo risposta. Deglutisco e sospiro malinconico.
Mi rassegno, a testa basta salgo lentamente le scale per ritornare ai parcheggi, rimettermi in sella e andare via, finché… mi sento chiamare da una voce femminile.
«Hiro, aspetta!»
 
Mi giro di scatto, La Bionda è dinanzi a me. Mi è difficile descrivere l'espressione del suo viso accompagnato da un sorriso luminoso, nonché mi è difficile descrivere la sua bellezza. Fondamentalmente di presenza non è paragonabile alla fotina dell’account di EFP Fanfiction.
È poco più alta di me, di corporatura atletica e dalla pelle rassodata e abbronzata, i capelli raccolti in una treccia che li fanno sembrare delle spighe di grano. Il costume verde acquamarina le sta una meraviglia e col bikini che mette in risalto i seni generosi.
Resto paralizzato dall'emozione, lei si avvicina e mi accarezza una guancia.
«Ciao Bionda!» la saluto timidamente.
Ci abbracciamo, odora di salsedine. Il mio cuore batte come un martello pneumatico. Un brivido mi percuote intensamente.
Al termine dell'abbraccio, mi guarda con delicata sensualità.
« Vieni qui!» esclama mordicchiandosi il labbro.
Le nostre labbra si avvicinano, sento il suo respiro finché un bellissimo bacio prende forma. Nel tunnel delle nostre bocche unite, le lingue giocano inventando nuovi ritmi e movenze diverse.
«Tu sei la ragazza dei miei sogni!» le dico con dolcezza e nell'aria risuonano con vigore queste note:
 
 
È inevitabile oramai
come uno sbaglio di corsia
questo groviglio fra di noi
questa tua bocca sulla mia
 
 
Mi sveglio e con rammarico mi accorgo di aver sognato. Abbraccio il cuscino, chiudendo gli occhi è come se ancora sentissi il suo profumo, il calore del suo corpo, i suoi baci e le sue carezze.
E la musica? La sera scorsa su PC avevo messo il pezzo di Inevitabile follia in modalità repeat, ragion per cui si spiega del perché durante il sogno le note echeggiavano ininterrottamente. Mi alzo dal letto e con un click de mouse arresto l’autoriavvolgimento.
«La Bionda, grazie per avermi fatto sentire speciale!» rimugino con un misto di felicità e di amarezza. Era troppo bello per essere vero, ho semplicemente sognato la ragazza dei miei sogni. Nel vero senso della parola.
Non la dimenticherò mai!
 
 
 
   
 
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