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Autore: _Kurama_    18/12/2017    1 recensioni
Una Ran troppo espansiva. Uno Shinichi esaurito. Una Shiho bisbetica. Un Heiji stronzo, ma solo con Shinichi. Un’ Ayumi malefica. Un’ Akemi opportunista.
Una raccolta di shot che sono il delirio. Credo ci sarà anche qualche flash.
L’avvertimento OOC è per sicurezza, anche se cercherò di adattare al meglio i personaggi in ogni situazione.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Akemi Miyano, Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                             #3. Soffia le candeline!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Onee-chan, io ti odio oltre ogni limite.”

“Oh sì, certo.” Akemi roteò gli occhi.

“Sweetie, Honey, non è il caso di fare discussioni.”

Shiho incrociò le braccia al petto “col cavolo! Onee-chan, questa doveva essere la mia speciale cena di compleanno: io, te, nii-chan(*), kaa-san(**) e tou-san(***)! Perché diavolo hai invitato quei mentecatti?”

“Nee-chan, così ci divertiremo di più!”

Shiho le scoccò un’occhiataccia e Akemi sbuffò disperata.

“Nee-chan, alzati immediatamente!”

 

Shuichi si passò una mano sugli occhi, era letteralmente sfinito.

 

“Ragazze, credo sia davvero il caso di piantarla. Ai-chan(****), urlarle contro non la smuoverà di un millimetro, dovresti saperlo. Imouto-chan(*****), alza il culo da quella panchina e andiamo.”

 

Sorrise all’espressione imbronciata di Shiho “ Ti difenderò io dagli attacchi di Heiji e Ayumi, giuro.”

“Non ho bisogno di essere difesa!” urlò la rossa sventolando un pugno in aria.

“Bene, quindi non c’è motivo per cui non dovresti entrare.” il riccio fece il tipico sorriso da ʻti ho incastrata, se continui a controbattere sarà peggio per te.ʼ

Shiho lo guardò di traverso “Quando la nanerottola ti si appiccicherà come una gomma a un apparecchio odontoiatrico non provare a chiamarmi: te la sei cercata, stronzo.”

 

Akemi rimase in silenzio, una vena le pulsava sulla tempia. Si avvicinò di soppiatto alla sorellina, poggiò il viso sulla sua spalla e la guardò, le pupille erano sottili come quelle di un felino.

“Com’è che dai tanto ascolto a Shu-chan?”

“Forse perché lui è riuscito a mettermi in una situazione in cui sarebbe stato controproducente rispondere. Tu che dici?”

 

La mora assottigliò ancora di più lo sguardo. “Non è che ti piace Shu-chan, Shiho?”

La domanda fece inciampare la rossa nei suoi stessi piedi.

“Baggianate. Ultimamente stai bevendo troppo Akemi. Non è Shuichi quello che mi piace.”

La maggiore ghignò maleficamente.

“Quindi qualcuno c’è.”

Shiho si bloccò “non è quello che intendevo.”

Akemi la ignorò “Shuichi, sweetheart, la nostra Shiho è innamorata! Si vergogna a farsi vedere dal suo Kudo-kun mentre soffia le candeline!” si ancorò al braccio del castano.

 

“Akemi sta zitta, ti sentiranno!” la rossa le corse dietro.

La maggiore saltellò allegramente “avevo ragione!”

Shiho si bloccò sul posto.

Maledetta Akemi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TANTI AUGURI A TE!”

 

 

Shiho si guardava intorno imbarazzata.

 

“Itoko (******) guardala, soffia le candeline come una bambina!”

 

Dalle orecchie della rossa cominciò a uscire del fumo.

 

“Taci mocciosa!”

 

“Shiho, sbaglio o sei un po’ esaurita?”

 

Adesso ci si metteva anche quel detective, bastardo.

 

“Nee-chan, non fare quella faccia [nda: frase che Shuichi dice a Shiho nell’anime]. Sorridi di più!” Shuichi la guardava sorridendo da dietro la macchina fotografica.

La ragazza lo guardò accennando un sorriso laterale che sembrava più una smorfia disgustata.

 

Akemi lanciò una manciata di coriandoli.

 

“La mia sorellina sta invecchiando!” la castana la abbracciò tanto da toglierle il fiato seguita a ruota da sua madre e suo padre.

“Shiho, anche se ora hai vent’anni ti pregherei di non bere troppo o ti rovinerai il fegato.” sentendo quelle parole Shiho si strinse ancora di più a sua madre.

 

“E mi raccomando, niente ragazzi idioti. Trovatene uno come tuo padre.”

 

“Atsushi, pensavo ne avessimo già parlato.”

 

Il castano allentò leggermente la presa sulle sue figlie.

 

“Sì Elena, ma rimango fermo nelle mie posizioni. Niente idioti.”

 

La bionda stava per controbattere, ma fu interrotta dalle braccia della figlia minore che si strinsero di più a lei e suo marito.

 

 

 

“Abbraccia la mamma e il papà come una moccciosa!”

 

Shiho spalancò gli occhi e si staccò dai genitori dirigendosi a tutta velocità verso quella voce.

 

“Ripetilo, nanerottola.”

“Sei una mocciosa...” cantilenò Ayumi.

 

In quel momento Ran sudò freddo.

 

“Shi-chan...”

 

La rossa parve non sentire; ghignò maleficamente procedendo la sua avanzata verso la bambina.

 

“Shinichi-kun, aiutami, Shiho-baachan (*******) vuole farmi del male!”

 

La piccola castana si gettò tra le braccia di uno Shinichi imbarazzato all’inverosimile che, però, mantenne la sua aria imbronciata.

 

“Io credo di dover andare...”

 

Shiho lo guardò con uno sguardo tagliente.

 

“Ottima idea, Kudo.”

 

Ran approfittò di questo momento per porsi davanti alla sua cuginetta.

“Shi-chan, si è fatto tardi, Ayumi deve tornare a casa e anche io sono stanca.” lo disse sbadigliando.

 

“Tsk, Miyano, ma non ti vergogni a cercare di intimorire una piccola bimba come Ayumi-chan?”

 

Pelle scura, capelli altrettanto scuri, aria strafottente e completamente stravaccato su una sedia con uno stuzzicadenti in bocca.

Proprio lui, maledetto Hattori.

“Oi, Hattori, non rompere troppo i coglioni, non è aria.”

“Sai cara, mi sa che non troverai mai un ragazzo se continui ad essere così.”

“Vorresti essere tu il fortunato, Hattori?”

“Per carità, a me piacciono le donne, non le mocciose che baciano ancora mamma e papà.” sibilò al suo orecchio.

La rossa sorrise e, veloce come un gatto, lo bloccò contro il muro.

“Ripetilo se hai coraggio.”

Il castano biascicò qualcosa di incomprensibile prima di tornare a respirare regolarmente grazie all’aiuto della sorella di Shiho.

“Sei una vipera, Miyano!”

La rossa sibilò inviperita, venendo trattenuta da Shuichi.

“Me la pagherai Hattori, te lo giuro!

E tu- lanciò uno sguardo a Ran- quando arrivi a casa metti in ordine, non voglio che sia un porcaio per il mio ritorno!”

 

 

 

 

I signori Miyano guardarono la scena leggermente attoniti.

“E’ tua figlia quella.” disse Elena prendendo una tazza di caffè.

 

“Mi spieghi com’è che diventa tua figlia quando c’è da lodarla, nostra figlia quando si tratta di competere con Yusaku e Yukiko e mia figlia quando, chissà come chi, mostra a cuore aperto la sua isteria?”

 

“Tsk.”

 

“Come volevasi dimostrare.” Atsushi sbuffò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(*): fratellino.
(**): mamma.
(***): papà.
(****): amore.
(*****): sorellina.
(******): cugino.
(*******): nonna/vecchia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Hello there, i’m using EFP!
Come state? E’ da un sacco che non ci sentiamo!
Lo so, sono davvero pessima e non voglio stare qui a giustificarmi.
Però ci tengo tanto a farvi sapere che non ho la benché minima intenzione di abbandonare le mie storie, so don’t worry, anche se non mi faccio sentire per molto torno sempre!
In questi giorni proverò ad aggiornare anche Stay close to me (incrociamo le dita).
Beh, a prestissimo ragazzi, spero che questo capitolo vi piaccia!
Vi abbraccio
Ross

  
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