“[…] al sentir nominare i vampiri, John aveva sempre pensato a qualcosa che veniva direttamente dalla mente di Bram Stoker completo di bare, impossibilità di uscire alla luce del sole (non che a Londra fosse questo grosso dramma) aglio, coloriti cadaverici e mantelli dal collo alto.
C’era uno stereotipo di gelida figura dal colorito pallido e sguardo che uccide, zigomi taglienti o capi d’abbigliamento particolarmente teatrali e Sherlock Holmes vi rientrava perfettamente […]”
Non è come sembra.
Chi si sognerebbe di scrivere di vampiri nel 2017?
Io, ecco chi.