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Autore: OtakuBlackCatOrigins    21/12/2017    0 recensioni
Ti siedi tranquillamente sulla tua poltrona nel teatro più importante della tua città, dove è da poco arrivata una nuova compagnia teatrale da molto lontano apposta per mettere in scena uno spettacolo scritto da un tuo caro amico, lo stesso che ti ha regalato il biglietto per assistervi, come regalo di compleanno. Il titolo dello spettacolo è decisamente anonimo, “Last Show”, e ripensando a quel titolo sei costretto a soffocare un’acida risata...
Genere: Horror, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti siedi tranquillamente sulla tua poltrona nel teatro più importante della tua città, dove è da poco arrivata una nuova compagnia teatrale da molto lontano apposta per mettere in scena uno spettacolo scritto da un tuo caro amico, lo stesso che ti ha regalato il biglietto per assistervi, come regalo di compleanno. Il titolo dello spettacolo è decisamente anonimo, “Last Show”, e ripensando a quel titolo sei costretto a soffocare un’acida risata pensando al livello di ubriachezza del tuo amico, quando ha pensato ad un titolo così palesemente copiato male da qualche successo senza tempo passatogli davanti agli occhi come un treno in corsa, diretto verso il lontano futuro dove essi saranno ancora venerati, differentemente da ciò che prevedi avverrà al suo… E’ vero, quell’uomo è tuo amico, ma tu sei pure sempre un critico, e per te niente è migliore se non la verità, o più sinceramente, la tua opinione, che è l’unico motivo per il quale sei stato invitato alla prima.


Le luci si spengono, gli attori fanno il loro ingresso con delle enormi maschere bianche dalle diverse espressioni a coprirne il volto, quasi a voler celare il volto degli attori, niente di meno sincero, ma preferisci passare oltre, onde evitare di perderti nei tuoi pensieri senza prestare attenzione allo spettacolo.
Noti che gli altri spettatori sono completamente muti, probabilmente estasiati dalla recitazione degli attori, ma la tua esperienza ti permette di vedere oltre, e non vedi altro che una trama scarsa, tirata e scopiazzata come il titolo stesso da qualche famoso spettacolo di Broadway, con gli attori che latrano e si dimenano lamentosi ma frenetici sulla scena come quell’ attore dimenticato citato nel famoso monologo di Lord Macbeth, facendoti quasi sanguinare le orecchie dalla vergogna di esserti prestato ad ascoltare tale abominio. Non ti importa più del tuo amico, vuoi solo andartene via da lì al più presto….


La porta della sala è chiusa, sembra che non potrai uscire fino alla fine. Rassegnato, ti giri per tornare alla tua poltrona, ma ciò che vedi è tremendo! Ogni singolo spettatore, è privo del volto proprio come in un qualsiasi film horror che la tua ragazza ti porta sempre a vedere, con la differenza che quello è terribilmente reale. Ad ogni cambio d’espressione degli spettatori dovuto allo spettacolo, vedi i loro viscidi muscoli aggrovigliarsi e rigirarsi l’uno sull’altro, spruzzando di sangue le loro stesse poltrone o quelle delle persone davanti a loro, senza curarsi di quanto una cosa del genere possa essere dolorosa, eppure non muoiono, sembrano quasi degli spettri venuti alla prima solamente per spaventare te, così da provocarti una morte prematura. Urli fino a provocare danni gravi alle corde vocali, nel tentativo di chiamare aiuto, piangi come ricordi di aver fatto solo nella tua più lontana infanzia, vomiti sia il pranzo che la colazione ripensando a quei muscoli sanguinolenti, prendi la porta a calci e pugni fino a vederne fuoriuscire un liquido denso e color cremisi, tentando di sfondarla, ma alla fine le ultime energie ti abbandonano, e ti accasci a terra.


Gli attori hanno smesso già da un pezzo di recitare, essendosi voltati tutti a fissarti con quelle loro enormi e ora così spaventose maschere; uno di loro si avvicina a te, sai che non ti aiuterà, e infatti senti un forte colpo alla testa, e svieni.

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Ti risvegli in una stanza molto semplice, talmente semplice da risultarti strana, ma se ti chiedessero il perchè di tale impressione, non potresti far altro che un’imbarazzante scena muta, quasi come un povero attore novellino che ha malauguratamente dimenticato la battuta clou. Ti alzi con le membra che bruciano come il fuoco di una fornace, e vedi uno specchio di fianco a te su un comodino, lo prendi per vederti, e quasi ti metti a strillare con ciò che vedi, ora anche tu non hai più un volto…
Senti un rumore provenire dalla porta della stanza, e vedi entrare lentamente una donna di forse pochi anni meno di te, anch’essa con un’enorme maschera bianca in volto, che tuttavia non è in grado di coprire alcune cicatrici sul suo collo, che sembrano proseguire anche più in su. La donna ti porge una maschera identica alla sua, e con l’aria di qualcuno tremendamente indaffarato e in ritardo, e sorridendoti ti dice:
“Cinque minuti signore, si prepari in fretta, come per gli altri, questo sarà il suo primo ed ultimo spettacolo”.

Lasciandoti poi da solo nella tua stanza, ormai preda della follia e della disperazione più profonde, avendo ormai capito ogni cosa.





















Angolo dell'autrice: Beh, che posso dire, era da parecchio che non mettevo nulla di nuovo... Spero comunque che questa storia vi sia piaciuta, e in tal caso, vi invito a leggere anche le altre che ho scritto fino ad ora, tutte quante incentrate sul genere horror, detto questo, bye bye.

P.S. Se ci sono delle cose che non avete compreso nella storia, in fondo troverete una breve spiegazione che spero vi possa aiutare a comprenderla.
































































































































































































































































AL TERMINE DI OGNI SPETTACOLO GLI ATTORI MUOIONO, E SONO GLI SPETTATORI A PRENDERNE IL POSTO, OGNUNO E’ PRIVO DI VOLTO, LASCIANDONE IL RUOLO ALLE MASCHERE, E INTANTO GLI ATTORI PARLANO SEMPLICEMENTE DELLA LORO VITA IN LUNGHI E TRISTI MONOLOGHI, PER QUESTO LE LORO FRASI SEMBRANO COSI’ SCONTATE AL PROTAGONISTA, SONO CIO’ CHE DIREBBE QUALSIASI CONDANNATO A MORTE PRIMA DELLA FINE, PERCHE’ TUTTI LORO SONO DESTINATI A MORIRE DI LI’ A POCO, LUI COMPRESO.
   
 
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