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Autore: peace_r_q    21/12/2017    0 recensioni
"Mi ha sorriso, possibile che un sorriso abbia potuto disarmarmi più di mille parole?". "Sai alle volte penso che ce lo siamo meritato un po', ci siamo meritati tutto questo schifo e che alla fine abbia il suo scopo". Georgia è una ragazza come tante, che vivrà un'esperienza come poche. Vivere una guerra è già tremendo,ma vivere con la consapevolezza di quello che si è perso? Gea ama, ma questi suoi sentimenti saranno crudelmente messi alla prova dall'avvento di una guerra, dalla sua famiglia e dalle circostanze. Leonardo stringe ancora tra le braccia i frammenti di una famiglia rovinata da un padre assente e una madre depressa, ha un cuore che pulsa e che ha bisogno di amare. E poi ci sono Francesco, Melissa, Martina, Carlotta e molti altri un caleidoscopio di emozioni e vite che subiranno le privazioni di una guerra, la guerra del nuovo millennio. Sembrerà quasi un tuffo nel passato dove la tecnologia come noi la conosciamo è solo un ricordo. Tra emozioni forti e atti di coraggio, anche la guerra assume contorni sfuocati e niente sembra essere come in realtà è.
Genere: Drammatico, Erotico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Il terrorismo è violenza finalizzata a generare paura, ma lo scopo di tale violenza è che la paura, a sua volta, induca qualcuno, non il terrorista, ad attivare programmi d'azione che soddisfino qualunque cosa il terrorista realmente desideri ottenere" (David Fromkin, Foreign Affairs, Luglio 1975).
 
 
Mi sveglio di soprassalto, come ogni giorno da molto tempo ormai, l'incubo è sempre lo stesso, mani sconosciute invisibili si annodano intorno al mio collo stringendo forte fino a non permettermi di respirare, tremo di paura e ingoio a vuoto. Mi massaggio il collo per togliere quella fastidiosa sensazione, la mia stanza è in penombra. So che ore sono, mi sveglio tutti i giorni alla stessa ora da mesi ormai. Sono le sei del mattino. A quell'ora la luce del sole rischiara la mia finestra, ma quel giorno no, bagliori rossi si riflettono su tutte le pareti, sembra quasi di essere dentro una camera oscura. Mi volto e accarezzo la foto accanto al comodino, da quanto tempo non entro in una camera oscura? Sospiro e scosto le tende, la causa di quei bagliori rossastri e claustrofobici, il sole è sorto. Il riverbero rischiara la campagna tutta attorno, gli alberi di ulivo e qualche ficus, in lontananza il tubare cupo di qualche piccione. Lascio che la luce inondi il mio viso, gli occhi chiusi, il corpo maciullato dalla notte seminsonne. Provo a risentirmi una docile fibra dell'universo. Alle volte Prima lo facevo, prima della guerra intendo, mi rintanavo un cantuccio per me stessa in un giorno qualunque, tanto per non renderlo mai sprecato o futile. Ora, non c'è Tempo, non c'è mai abbastanza Tempo. Nonostante adesso di tempo libero a disposizione ne avessi ad oltranza. Accarezzo con gli occhi il volto di mio fratello, i capelli ricci e bruni gli occhi ridenti e quel naso così simile al mio, in una delle foto dei miei cari che ho appeso cinque mesi prima sulla grande parete bianca della stanza. Prima era piena zeppa di miei lavori, foto di paesaggi Salentini, la mia terra. Amo fotografare gli ulivi scossi dal vento, le spiaggia deserte d'inverno o semplicemente gli angoli nascosti del centro storico della mia cittadina. Forse un giorno quelle sarebbero state le uniche testimonianze della bellezza di questo posto. Adesso a mia madre che mi chiede che fine abbiano fatto le mie foto, di fatto rispondo in modo poetico che queste rappresentano ancora di più la mia anima. In parte era vero ogni foto era un pezzo di me. In realtà, però, l'idea della bacheca  mi è sbucata fuori 5 giorni dopo la partenza di mio fratello Francesco, dopo 5 notti insonni e il terrore che vederlo riarruolato me lo avrebbe fatto perdere per sempre, mi ammorbavo con pensieri così malsani che dovevo estirparli dal mio inconscio, prima che vi si annidassero non facendomi dormire per la sesta notte di fila. Pensavo che se fosse giunta una bomba dritta dritta sulla mia casa sarei morta senza rivedere i miei genitori per l'ultima volta, mamma e la e la sua tenacia papà e la sua disinteressata dolcezza, mio fratello e la sua verve comica, i miei amici, il mio migliore amico, la mia anima affine Martina. Così ho deciso di sublimare le mie paure dicendomi che se fossi morta sul colpo, sarei morta con i loro sorrisi a vegliarmi. Forse questa è un'idea inquietante, ma almeno mi dava modo di chiudere occhio. Non sarebbe mai potuto accadere niente del genere, mai sarebbe caduto un missile sul mio tetto finché eravamo in territorio protetto. Finché eravamo oltre il Muro. Lo hanno chiamato 9 mesi fa così i primi giornalisti avventori che si erano avvicinati in prossimità del grande campo elettromagnetico che divide il territorio euroccidentale da quello sudorientale. Costruito ai limiti del nostro territorio "per proteggerci, preservarci e donarci un futuro" fa più o meno così lo slogan che si legge sui manifesti affissi su ogni parete in ogni angolo del paese, suppongo che sia così in tutta Italia e anche nel resto d'Europa . Suppongo perché in realtà non ne ho idea, molte cose non sappiamo o ci vengono tenute nascoste. Questo è il genere di discorsi che i miei genitori disappoverebbero, per le quali abbiamo già litigato perché espresse ad alta voce con "estrema leggerezza".   Molte cose sono successe nell'ultimo anno e mi sembra quasi assurdo pensare che due anni fa il mio corpo era accarezzato da raggi veri e non quei merdosi raggi filtrati da quella cappa elettromagnetica del cavolo. Mi sento un pesce in un acquario, sconfinato certo, ma non sono libera. Il Muro ha ragion d'esistere. Le prime e ultime immagini del Muro furono quelle, presto sono cambiate  molte altre cose. Nel giro di un mese tutte le apparecchiature elettroniche sono scomparse, questo a causa dell'arma più letale che l'uomo abbia mai potuto inventare la neurosoggiogazione. Si creano schiavi umani pronti a fare di tutto, anche uccidere e uccidersi, per seguire i comandi dettati dai Saraceni. Ti mettono sotto scacco mediante la visione di immagini  e o suoni che nascondono al loro interno dei messaggi criptati. Sono registrati a livello inconscio, ti friggono il cervello, ti riprogrammano come con un computer per diventare una macchina letale, chiunque uomo donna o bambino che attinge a questi file si trasforma in una specie di zombie pronto a fare tutto ciò che il nemico vuole. All'inizio non ci credevamo, un'anno fa l'opinione pubblica si dibatteva decidendo se fosse giusto o meno erigere un muro lungo il confine orientale, ormai le minacce erano assillanti ed evidenti. Si era formato un consiglio: l'Oligarchia delle Nazioni Europee costituita dagli esponenti delle più facoltose famiglie d'Europa, si presentava come ong. Essi intendevano sfruttare il loro denaro in funzione della ricerca, per cercare di trovare un metodo che ci rendesse meno dipendenti dal petrolio verso est e soprattutto capaci di difenderci dagli attacchi, che ormai, erano all'ordine del giorno. Poi è successo l'inevitabile il 26 settembre 2018 Roma è stata distrutta, il vaticano ne è uscito illeso per poco, ma i resti di San Pietro sono ancora fumanti. Per la verità il 26 settembre è una data tragica per ogni nazione ormai, le principali capitali europee, ma anche quelle del continente Americano hanno subito uno shock tremendo, sono state rase al suolo. Un assaggio di ciò che erano capaci. Vi starete chiedendo come, anche io adesso raggelo sgomentata se ci penso, sono state rase al suolo dai loro stessi abitanti. Per poterli fermare l'esercito e caschi blu ci hanno impiegato tre settimane, tanti morti e altrettanti feriti. La neurosoggiogazione è infida e letale, ti rende schiavo del volere altrui non più padrone del tuo corpo e c'è di peggio ancora non si sa esattamente come funzioni. Quel giorno stesso sono stati sciolti tutti i governi, al potere del mio paese è asceso il Generale Caputo. Più un burattino che un generale. L'oligarchia adesso si occupa di noi. Qualsiasi aggeggio elettronico è sparito e messo al bando, la realtà è evidente i messaggi si trasmettono mediante qualsiasi tipo di mezzo di comunicazione, ma sembra assurdo in un villaggio globale che era il nostro mondo adesso non poter chiamare più neanche il tuo migliore amico. Alcuni si si sono opposti hanno fatto campagne, petizioni proteste, ma difronte all'evidenza era difficile sfuggire. La maggior parte si è arresa all'idea subito, specialmente anche a causa degli emissari che venivano  e sono tuttora inviati dall'oligarchia per dimostrare gli effetti della soggiogazione. Un promemoria in 3D di cosa potrebbe realmente accadere. È sparito tutto la musica, i film, le i cellulari,televisione. Solo i libri sono rimasti a consolarmi è un vecchio Nokia sfasciato che ho tenuto nascosto più per ricordo nostalgico che per una motivazione valida. Le componenti elettroniche delle auto sono state smembrate e riadattate. Per non parlare delle fabbriche da oltre sei mesi viviamo riconversioni di ogni genere, per per permettere che l'attività produttiva non si fermi, d'altronde siamo in guerra. Si vocifera che solo alcune linee altamente controllate dall' ONE siano utilizzate, l'esercito ha il massimo privilegio di utilizzo di apparecchi. Con la sola eliminazione di internet sono state bloccate e debellate migliaia di attività, commerciali e non. Sembra di essere regrediti a 70 anni fa. Molti hanno perso il lavoro, come la vita. I primi sono stati reintegrati come si poteva, la ONE aveva bisogno di impiegati, emissari di ogni genere e per chi era davvero disperato si è ritrovato anche a fare il Pulitore. Il peggio però doveva ancora arrivare ci sono uomini e donne che hanno un dono particolare, a causa dell'enormità di connessioni intra craniche sono insoggiogabili. I nonsoggiog. Essi sono solo il 20% della popolazione mondiale, e si stima secondo gli slogan che "grazie alla cultura il numero è destinato a crescere". Secondo me è una stronzata inventata dall'oligarchia per controllarci anche quando impariamo. Ecco questo è il genere di discorsi che mio padre riterrebbe pericoloso da dire  Il fatto è che io sono una secchiona, una che legge tantissimo, ma non sono una nonsoggiog. Forse sono un po' presuntuosa, ma mi sembra assurdo che mio fratello lo sia. Il mio dolce coraggioso è testardo fratello è un nonsoggiog. Quello che ama cucinare, ma che non ha mai toccato un libro in vita sua. Adesso la società sperimenta un nuovo tipo di timore referenziale, la mia famiglia è protetta da quello che è mio fratello, da ciò che rappresenta. I nonsoggiog sono arruolati e addestrati per diventare la parte attiva dell'esercito. Perché gli unici a non essere soggiogabili sono anche coloro che vanno a combattere oltre il muro. Non sono ancora riuscita a trovare qualcuno che ha visto ritornare a casa i suoi figli dopo che l'hanno oltrepassato. Inspirai, il fatto è che guerra la puoi vivere in tanti modi, c'è chi la sfrutta per rifarsi una vita, chi per scalare il successo, chi per scappare, chi per morire, chi per la gloria o il bisogno di vendetta, ma l'unico fatto certo era che ti porta sempre via qualcuno o qualcosa: che sia il figlio del vicino di casa che conoscevi appena o tuo fratello, la tua patria o il tuo diritto di professare liberamente la tua religione, la tua vita o il tuo modo di essere è statisticamente provato che  guerra è Privazione. Nonostante il mio Prima, il mio Ora, era del Futuro che avevo paura di chi avrei dovuto fare a meno? Chi avrei dovuto salutare? E forse l'incertezza era ancora più spaventosa di ciò che sarebbe potuto accadere. Dalla paura non scappi, o l'affronti o soccombi sotto di essa. Osservo la desolazione che alberga nella stanza oltre alle foto, si può  dire che appartenga ad un estraneo. Varco la soglia. È iniziata una nuova giornata.
 
 
 
Salve a tutti sono Peace e sono nuova come autrice su efp, ma in realtà in generale. È la prima volta che scrivo qualcosa e sono molto agitata all'idea di pubblicare qualcosa di mio, spero possa farvi piacere e che i miei personaggi vi piacciano, perché in realtà ognuno di loro rappresenta una parte di me. Ci tengo a precisare che questa storia, non incita a odio razziale di alcun tipo, in realtà il terrorismo degli ultimi tempi è solo un espediente adottato per rendere quanto più realistica una guerra di portata mondiale nel 2018, oltre che espediente avrà anche dei risvolti completamente differenti lungo la storia. Ringrazio in anticipo chiunque la leggerà. Questo è solo un prologo, le parti succedente devono ancora arrivare. 
Un bacio Peace 🎀
  
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