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Autore: Little Redbird    22/12/2017    1 recensioni
Rosie ormai ha imparato a camminare, ma non ancora a parlare.
John vorrebbe tanto sentirsi chiamare papà.
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di primi passi, cervelli e prime parole

Rosie ha cominciato a camminare da qualche mese, ormai, eppure ancora non spiccica parola. John non è troppo preoccupato dalla cosa, sa che ogni bambino cresce a modo suo e che Rosie, nonostante non sia ancora in grado di parlare, è intelligente oltre ogni dire. Può vederlo nei suoi sguardi concentrati (quando non si sta in realtà spremendo per fare la cacca). Forse non parla perché è circondata da persone che non smettono mai di farlo: da Sherlock che le spiega i casi che deve risolvere, alla signora Hudson che le racconta della vita di ogni persona che abbia mai incontrato.
In realtà lui vorrebbe solo che lo chiamasse papà. Quattro semplici lettere, la stessa sillaba ripetuta due volte.
“Watson, ormai hai l’età per vedere il cervello che conservo in frigo.”
John si volta verso Sherlock, pronto a rifiutare il suo invito, ma lui sta parlando con Rosie.
“Oh, Sherlock” lo chiama la signora Hudson, entrando in salotto con un vassoio su cui tintinnano delle tazze e una teiera. “L’ho buttato l’altro giorno. Era disgustoso.”
Sherlock la guarda indignato. “Ha buttato il mio cervello?”
John ridacchia. Li lascia discutere mentre raggiunge Rosie, che si tiene in equilibrio contro il tavolino da caffè. La prende in braccio e le toglie il ciuccio. “Non hai nulla da temere, papà non ti avrebbe lasciata avvicinare al frigo maledetto. Chi è il tuo protettore? Pa-pà. Paaa-pà.”
Rosie lo guarda con i suoi occhi azzurri contornati di grigio. Le sue labbra sono schiuse e gli unici suoi due denti sono appena visibili. “VELLO!” esclama, dandogli delle pacche sulla spalla.
“Ha detto ‘cervello’?” domanda la signora Hudson, interrompendo la sua diatriba con Sherlock.
“Ha detto ‘cervello’” conferma quest’ultimo.
John infila il ciuccio in bocca a Rosie. “No. Ha detto… a cavallo. Vedete?” Se la porta sulle spalle e la fa sobbalzare come se stesse cavalcando.
Il ciuccio di Rosie gli cade sulla fronte. “Hervello!” dice di nuovo lei, ridendo divertita.
John si ferma. “Ha detto ‘cervello’” ammette, sconsolato.
“Che strana prima parola” commenta la signora Hudson.
John si rassegna a venire dopo i cervelli. Spera di essere almeno al secondo posto.


 
AN:
Questa flash mi è stata assegnata da Erika durante l'event del WAOFP di fine settembre (I know, I know) e ho deciso di approfittare della pubblicazione per far sapere che sono ancora viva, sono solo stata presa dalla stesura del prossimo romanzo.
Il prompt che ha ispirato la storia era questo: Sherlock BBC, John e Rosie, "La prima parola di Rosie" BONUS se non è 'papà'

Se volete essere aggiornati sui progressi dei miei libri, potete seguirmi sui vari social (tutti i link sono sul mio profilo).

Buone feste!
Red
   
 
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